Ecco a voi una breve one shot originale dedicata al sempre attuale tema della discriminazione.
Cammino per le affollate strade di questa gigantesca metropoli che con i suoi alti edifici e il suo assordante rumore mi opprime. Un passo dopo l'altro cerco di raggiungere la mia meta senza realmente sapere se mi ci sto avvicinando o meno.
Milioni di facce anonime passano accanto a me senza nemmeno degnarmi di uno sguardo e facendo somma attenzione a non toccarmi, come se fossi portatore di una malattia mortale. Ogni tanto incrocio casualmente lo sguardo di uno sconosciuto e ciò che leggo nei suoi occhi é sempre sospetto, paura e talvolta ribrezzo. Anche se sono cosciente di ciò che la gente pensa di me faccio del mio meglio per non darci peso, anche se a volte mi ritrovo a pensare a quanto faccia schifo questa situazione, a quanto sia assurdo essere discriminato solo per avere la pella di un colore diverso e a quanto sia pazzesco sentirsi soli quando si é circondati da miliardi di persone.
Sono venuto in questo paese solamente per poter trovare un lavoro onesto e guadagnare dell'altrettanto onesto denaro con cui poter sfamare la mia numerosa famiglia: se ho avuto il coraggio di abbandonare il mio paese natio e dire addio a tutti gli amici é solo perché amo troppo mia moglie e i miei figli e non voglio certo vederli morire per la fame.
E' per amore che ogni giorno affronto l'astio di un intera popolazione mentre instancabilmente cerco una persona differente dalla massa capace di non giudicarmi per le mie origini ma per l'uomo che sono. Solo quando avrò trovato una persona simile potrò finalmente dire di non sentirmi più solo.
~Solo~
Cammino per le affollate strade di questa gigantesca metropoli che con i suoi alti edifici e il suo assordante rumore mi opprime. Un passo dopo l'altro cerco di raggiungere la mia meta senza realmente sapere se mi ci sto avvicinando o meno.
Milioni di facce anonime passano accanto a me senza nemmeno degnarmi di uno sguardo e facendo somma attenzione a non toccarmi, come se fossi portatore di una malattia mortale. Ogni tanto incrocio casualmente lo sguardo di uno sconosciuto e ciò che leggo nei suoi occhi é sempre sospetto, paura e talvolta ribrezzo. Anche se sono cosciente di ciò che la gente pensa di me faccio del mio meglio per non darci peso, anche se a volte mi ritrovo a pensare a quanto faccia schifo questa situazione, a quanto sia assurdo essere discriminato solo per avere la pella di un colore diverso e a quanto sia pazzesco sentirsi soli quando si é circondati da miliardi di persone.
Sono venuto in questo paese solamente per poter trovare un lavoro onesto e guadagnare dell'altrettanto onesto denaro con cui poter sfamare la mia numerosa famiglia: se ho avuto il coraggio di abbandonare il mio paese natio e dire addio a tutti gli amici é solo perché amo troppo mia moglie e i miei figli e non voglio certo vederli morire per la fame.
E' per amore che ogni giorno affronto l'astio di un intera popolazione mentre instancabilmente cerco una persona differente dalla massa capace di non giudicarmi per le mie origini ma per l'uomo che sono. Solo quando avrò trovato una persona simile potrò finalmente dire di non sentirmi più solo.
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