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(D)io

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  • (D)io

    (D)io
    Sarà questo il titolo della mia prossima Fan Fiction,che rilascerò qui per tutto il periodo libero estivo qui su DBA,e di cui,in collaborazione con un mio amico e compagno di scuola dotato nel disegno,si punta a realizzare anche una versione Doujinshi in aggiunta a quella romanzata.

    Si tratterà di un' opera ad impostazione mista,vale a dire che non si configurerà come una Fan Fiction di un unico,ma di più tipi e con più tecniche di impistazione del genere e scrittura.

    Si vedrà altresì come crossover tra personaggi originali (m'anche no) da me è introdotti e altri presenti in un' opera già esistente,anche se difficilmente tutti questi ultimi avranno un ruolo fondamentale per lo svilupparsi delle vicende.

    Quello che codesto lavoro avrà di particolare è i personaggi "nuovi" pur non essendo parte di opere già esistenti,non sono proprio originali,ma anzi,penso che nessuno di voi avrà difficoltà nel riconoscerli.Vedrete poi cosa ne è scaturito,perchè è davvero complicato da spiegare senza spoilerare.
    2+2=22.

  • #2
    Finalmente uno che comincia ex novo, sono qui da poco nel forum e non mi andava di leggere dall'inizio le fan fiction degli altri , poichè eran troppo lunghe e non sarei riuscito a stare al passo degli altri lettori assidui. Qui leggerò assiduamente la tua Fan Fiction dall'inizio!
    "Chi obbedisce spera un giorno di comandare, chi comanda spera di non dover obbedire mai."

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    • #3
      Ank io ci sono, pronto per leggere passo-passo

      Dalla presentazione sembra interessante...

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      • #4
        Sembra interessante... credo proprio che ti seguiro, sisi...
        "I was born and raised from the sea..." =Sonata Arctica=
        My Gallery
        Dragon Ball Second Saiyan Saga
        sigpic

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        • #5
          Hmm...be ritaglio 1 angolino anche per te!
          (A_O aggiunge la milionesima ff alla sua lista )
          sigpic
          La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
          Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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          • #6
            Il momento per cui ho atteso l'arrivo dell'estate è finalmente giunto.E' con immenso piacere che pongo dinnanzi ai vostri occhi il capitolo pilota.

            Capitolo Pilota
            Fin dove la mano di Dio può arrivare.

            Tutto ebbe inizio in quella stanza buia e opprimente,resa tale da tutti quei trascorsi che in un modo o nell'altro l'avevano fatta protagonista di molte vicende controverse,che l'avevano fatta divenire il luogo d'abitudine in cui si animavano i colloqui di personaggi tutti loschi:chi più,chi meno.Era un ufficio,ma era molto diverso da quelli che erano di uso comune,per i soli ricevimenti;che non fosse un luogo normale,lo si poteva capire facilmente,quasi colpo d'occhio.Le finestre erano state serrate,motivo per cui quella stanza,che solo una piccola parte di un edificio cupo e possente,non poteva essere affatto baciata dal sole.Nell'aria vi era un gran puzzo di sigari,che diverse persone avevano iniziato a fumare dopo che l'ennesimo dei loro propisiti si era risolto in un fallimento.A farla da padrona era sempre la stessa sensazione di folle determinazione mista a volte di profonda angoscia,che chiunque entrasse in quella costruzione,la quale quasi pareva maledetta,non poteva che provare.Le persone che abitavano quel luogo,una sorta di laboratorio di ricerca,venivano tutte impiegate in un ambizioso quanto folle progetto,che la dirigenza del centro,il direttore generale in modo particolare,soleva definire "L'operazione di purificazione definitiva,la concreta possibilità di un nuovo mondo".Tutti quanti vestivano camici bianchi,come fossero dei medici.L'abito,però,non fa il monaco,è risaputo.Le parvenze c'erano,ma non lo spirito.I medici salvano le vite;loro ne avevano infrante troppe,anche quelle di chi fino a momenti prima per tanto tempo li aveva appoggiati in questa missione di sterminio,quest'eccidio,che era come un grido di disprezzo alla diversità.La cosa più atroce in tutto ciò non erano però i crimini efferati,che come indelebili macchie di sangue cremisi andavano a sporcare l'anima di costoro,ma il fatto che da questo non subentrasse per loro rimorso alcuno.Niente era capace di smuovere da quelle convinzioni,anzi,se andavano male,riprovavano insofferenti i loro piani maligni.Si accingevano a farlo anche quella mattina,che sembrava normalissima,prima della quale nessuno di coloro i quali sarebbero rimasti coinvolti nell'inferno che dopo ne sarebbe venuto poteva immaginare.

            Quel giorno era entrato in quella stanza,per essere ricevuto dal direttore generale del laboratorio,un omone possente e dall'aria vissuta,vestito di nero e con il viso celato dietro un grande cappuccio.Egli era un mercenario tanto temibile quanto spietato.Chiunque in passato si fosse imbattuto in lui,diceva sgomento che una sua spallata equivalesse ad una zampata d'orso,che le catene che si estendevano lungo le sue larghe braccia erano più minacciose di una morsa di serpenti;decantavano la sua bocca come più pungente di qualsiasi pugnale,e la sua voce come un coro di un milione di diavoli.Tutti ormai lo temevano come il più avido dei guerrieri nefasti,sebbene non conoscessero il suo nome.Se proprio dovevano,si limitavano a chiamarlo...

            "Siege,ti stavo aspettando,vieni".

            A quel richiamo Siege rispose prontamente,avvicinandosi alla cattedra del direttore,che come solito era voltato di spalle,rivolto contro la finestra,pronto a voltarsi e impartire un nuovo,terribile,ordine.

            "Siege,tu sai quanto mi fido delle tue capacità.Fino ad adesso ci hanno ostacolati,ma ora hanno finito di romperci i coglioni.Sono sicuro che,dove mille soldati hanno fallito,tu avrai successo,e per questo ho deciso di affidare a te la missione.Non sei contento?Hai l'opportunità di un ruolo di prima linea nella nascita del nuovo mondo".

            Il mercenario ribattè subito,con un accenno di fretta.

            "Non perdiamo tempo,mi dica cosa devo fare e io lo farò".

            "Da un pò di tempo,un gruppo di persone di ubicazione sconosciuta ha incominciato a sostenere di credere in una cosa che loro chiamano "La profezia" che purificherà il mondo.Abbiamo cercato di prendere contatti,senza risultato,evidentemente ci sono ostili.Il tuo compito è quello di impedire che questa cosa di cui parlano si avveri."

            Siege disse che era cosa che poteva fare,ma chiese informazioni più dettagliate.Fu presto detto.Gli si parò davanti un ragazzo di statura media,con verdi capelli a coprire gli occhi e una leggera camicia che lasciava scoperto il torace e dei pantaloni neri molto stetti,che si allargarvano man mano che si scendeva,fino a costituire uno stile quasi 70's.

            "Questo è Xeno",disse il direttore "E' partito in viaggio e in poco tempo è riuscito a localizzare il gruppo,adesso vi si introdotto come nostra spia"."Xeno è venuto a sapere che ora quel gruppo ha messo gli occhi su 4 ragazzi.Quello che devi fare è impedire che prendano contatti.Per farlo dovrai sequestrare la più influente di questi 5 ragazzi:Una tipa coi capelli viola,che porta sempre una specie di nastro ai capelli e che in passato ha avuto legami con il centro e sa usare le "mani".Vive con altre 3 persone coinvolte nella cosa,ma dopo che avrai messo fuori gioco lei non saranno un problema.Una è una bambina molto piccola,gli ultimi due sono normalissimi parenti,che hanno offerto ospitalità alle due nella loro casa,presso Roma".

            Rilasciate le informazioni che gli sarebbero state utile all'identificazione del bersaglio,Siege prese la sua strada.

            Contemponeamente,in un luogo non ben identificato,tre figuri discutevano tra di loro.Non era pero una discussione fatta di grida e rimproveri,anzi le parole di quello che si trovava di fronte agli altri lasciavano trasparire una sensazione benevola,come fossero le parole di un gran capo attento ai bisogni e alle speranze
            dei suoi,uno che fermamente crede nelle loro capacità e mai li abbandonerebbe.

            "Ce la potete fare.Confido in voi,il destino del mondo è in mano vostra.Stando alla profezia la chimera è vicina.Trovatela,e dopo potremo alzare il vessillo della pace. "

            Siege si era diretto nel romano,che conosceva bene,essendo vissuto là. Camminava per la via dei fori imperiali,da cui si poteva scorgere maestoso il colosseo.Per non istigare nei passanti sensazioni di diffidenza,penso bene di attuare un diversivo.Fu presto detto: Dopo un attimo di grande concentrazione,il suo corpo iniziò ad apparire circondato da una radiazione luminosa colorata di nero profondo,e si trasmorfò.Non si vedeva più il cupo killer,ma un uomo apparentemente normalissimo e pacato nel vestire.

            Mentre lui già aveva ottenuto informazioni su come la casa che stava cercando potesse essere raggiunta,in quello stesso luogo,i quattro malcapitati si preparavo ignari a pranzare.Tra di loro sembrava espandersi un alone di serenità e voglia del domani;in realtà però nessuno di loro riusciva a dimenticare ciò che,a causa di una serie di sfortunati eventi,li aveva angosciati fino a poco tempo prima e che dopo un a terribile escalation finale aveva per sempre segnato le loro vite.La ragazza dai capelli violacei,in particole,non riusciva a dimenticare,e durante lo scorrere della mattinata aveva mostrato grandi sbalzi d'umore,prima mai avuti.Nonostante ciò,dava sempre a vedere quel lato di sè allegro e spensierato,stava migliorando nel cucinare e mostrava gratitudine nei confronti di quelli che vivevano intorno a lei.

            Il gruppo si riunì di fronte alla tavola apparecchiata.

            "Ma se siamo in quattro,perchè c'è un posto in più?"Chiese l'unico uomo."A lei sarebbe piacuto",gli rispose l'altra ragazza.

            D'un tratto il citofono suonò,e il ragazzo si priuccupò di andare ad aprire.Gli si parò dinnanzi un uomo,il quale chiese di poter entrare in casa,impegnato in censimento.Il ragazzo si intristì,non avendo potuto ritrovare in quel momento la persona che si aspettava ci fosse dietro la porta,ma aprì ugualmente.

            Nel momento in cui l'uomo entrò e il suo sguardo si potè incrociare con quello del gruppetto,una grande carica negativa si dissolse nell'aria,rivelando la sua identità:Era Siege.
            Last edited by Supa Saiyajin; 13 June 2008, 18:14.
            2+2=22.

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            • #7
              Molto complessa e profonda, inizio niente male, mi è piaciuto.

              Hai detto di aver sospeso la narrazione per mancanza di tempo, quindi la storia la scrivi al momento???

              Aspetto con impazienza il capitolo successivo

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              • #8
                Molto ben descritta.Si prospetta bene,anche se non mi ha coinvolto più di tanto,vediamo come potrà evolversi.Bravo,comunque.

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                • #9
                  Alla confluenza del Crati con il Busento,sorge fiera,su sette colli,l'Atene della calabria,colei che agli albori si estenne a nord fino all'entroterra delle attuali Basilicata e Puglia ed a sud, fino all'aspromonte.Questa gloriosa città prende il nome di Cosenza.

                  Presso un campetto cittadino,alcuni ragazzi stavano tenendo una partita di calcetto.Il prtiere era lì saldo nella sua posizione,la sua espressione era quella di chi non riesce ad essere soddisfatto,e sembrava che neppure tanto s'impegnasse,finchè non ricevette un tiro.

                  "Ecco,arriva!Fammi vedere fin dove la mano di Dio può arrivare"

                  La palla si avvicinò sempre più all'area piccola,e dopo una titubanza iniziale l'ultimo uomo ridusse l'estensione delle mani,e con un piccolo scatto,afferrò in presa la sfera.Dopo quell'azione un compagno si complimentò con lui per la prestazione,i loro pugni scontrarono in segno di amicizia.Quel portiere,dal capello rapato ad uno e il volto pizzo sul mento,rispondeva al nime di Supa.

                  "E molestamente,Handsome.Io non so un comune mortale,Io sono un Dio".

                  Il suo compagno era abituato a farsi chiamare Bello93,per questo lui lo chiamava sempre Handsome.Supa era dotato di senso della posizione,ma a causa di alcune irregolarità nelle terminazioni nervose,aveva problemi di equilibrio,tant'è che era considerato inadatto a giocare in qualsiasi altro ruolo.Non aveva velocità,non riusciva mai a tenersi in equilibrio in posizione di tiro,e aveva problemi nel trattenere il pallone sotto lo pianta del piede.Per questo motivo,pur se convinto di poter offrire tanto,parenti e amici speravano che evitasse di giocare in movimento,temento che un contrasto,una caduta o una pallonata in faccia potesse ro arrecargli gravi danni.

                  Supa,ad un certo punto della partita,chiese lo spostamento a centravanti,perchè,disse,voleva provare almeno per una volta del Gol.I suoi compagni erano dubbiosi e preoccupati,ma questa situazione altro non faceva che innervosire Supa,che desiderava mettere in mostra le sue doti,nelle quali confidava ampiamente.Arrivò persino ad infuriarsi,fino ad afferrare i compagni per le maglie,non essendo d'accordo con loro."Lasciatemi fare,ne sono in grado" diceva. E così fu.Arrivando in prossimità dell'area tirò con determinazione,talmente tanta che il suo piede sembrava pervaso d'energia.Il tirò,nonostante fosse veloce,finì per rivelarsi rasoterra.Supa finì per cadere rovinosamente sul terrendo.Temendo il peggio,i compagni si mobilitarono a soccorso,ma lui reagì con rabbia dicendo che poteva farcela da solo e iniziando eabbioso a bestemmiare,fino a quando non se ne andò lasciando gli altri basiti e lasciandosi dietro gli ultimi pensieri.

                  "Gesù cinghiale,per l'ennessima volta le cose non sono andate come previsto,ma un giorno,e giugerà presto,potranno contemplare il mio valore,lo giuro.Vedranno cosa sono in grado di fare,vedranno fin dove la mano di Dio può arrivare".
                  ----------------------------------------------------------------------------------------------------------
                  Capitolo finito e primo messaggio editato.Se volete chiaramenti,chiedete e vi sarà dato.
                  Last edited by Supa Saiyajin; 13 June 2008, 20:02.
                  2+2=22.

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                  • #10
                    A parte alcuni errori di ortografia si preannuncia interessante con una storia all'apparenza molto intrigante.

                    Attento con le bestemmie, qui bannano di brutto...

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                    • #11
                      Hmm! Pare interessante! La storia mi sta coinvolgendo! Però: attento agli errori! Vediamo che ti sei inventato...
                      sigpic
                      La mia FF (con riassunto) http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=75487
                      Altre mie FF http://gamesurf.tiscali.it/forum/sho...42#post1433042

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                      • #12
                        Quoto e aspetto il seguito.

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                        • #13
                          Capitolo II
                          Un'opportunità

                          Non era andata come lui sperava,anche stavolta.Per l'ennesima volta non era riuscito a mostrare il suo valore.A supa succedeva sempre così,per via di quel handicap,non gravissimo,ma che lui considerava una maledizione.A causa di ciò,infatti rischiava spesso di perdere l'equilibrio,era dannatamente lento rispetto agli altri,i suoi calci non arrivavano mai verso l'alto ed erano debolissimi.Dal canto suo, una situazione del genere non era contemplata.Si buttava sempre nelle sfide e nelle situazioni più grandi di lui,ed anche quando gli si ravvisava un pericolo imminente o una situazione di palese svantaggio,non mollava mai,pur sapendo che alla fine avrebbe potuto soccombere;neppure dava conto di tale possibilità,voleva solo lottare e crederci fintanto che durava.Non mollava mai e credeva nelle proprie possibilità.Sapeva di poter dare tanto,aveva autostima ed era solito presentarsi a tutti come Dio,racchiudendo la prima lettera in parentesi ogni volta che aveva occasione di scriverlo.Una nomea,la sua,che amici e parenti trovavano controversa,poichè lui si dichiarava sempre agnostico e detrattore dello stato del Vaticano,ad ogni occasione non perdeva la sua foga per la bestemmia.I compari di Supa spesso non condividevano il suo fare testardo ed incurante delle conseguenze,anche perchè lo reputavano una persona intelligente,e non avrebbero mai retto il fatto che il suo egocentrismo lo portasse ad atti di cui egli stesso era consapovole dei rischi.Non lo facevano con cattiveria o perchè lo reputassero inferiore,ma perchè gli volevano bene,e mai avrebbero voluto che si facesse male.

                          Era una giornata appartemente tranquilla a Cosenza,una di quelle in cui gli uccelli neanche cinguettano. Cori da stadio escono come grida dalla bocca di Supa e amici.

                          "Catanzaro...

                          Vaffanculo....

                          Giallorosso...

                          Vaffanculo...

                          Retrocesso...

                          Ripescato...

                          Catanzaro...

                          E CATANZARO,CATANZARO MERDA;E CATANZARO,CATANZARO MERDA;E CATANZARO;CATANZARO MERDA;E CATANZARO,CATANZARO MERDA..."

                          "Forza Cosenza,portaci via
                          Da questa merda di categoria
                          Segna per noi,Cosenza Calcio!
                          Segna per noi,Cosenza Calcio! "

                          "Forza Cosenza e Porca la Madonna" disse poi Supa.

                          A quel grido l'amico "Handsome" rispose disgustato "Ma è possibile che devi mettere dappertutto una bestemmia?E poi non è nessuno sto Mosconi".

                          Supa a quel punto non poté fare a meno di replicare.

                          " Mi vedo costretto a constatare che non ne capisci nulla.Mosconi è il guru del giornalismo e della Bestemmia".

                          A quel punto,dal nulla,comparve,fugace come un fulmine,un figuro alto e Magro,vestito di una camicia nera,che stava osservando compiaciuto i due ridendo.

                          "Supa,ne sei sicuro?Il guru della jestima sono e io soltantoon Bestemmia!"

                          Don Bestemmia era giunto di soppiatto,ma né Supa né Handsome si sentivano in alcun modo minnacciati dalla sua presenza imponente.Lo conoscevano bene.Con lui Supa aveva organizzato diverse manifestazioni,che loro solevano chiamare Le Sacre Messe.In queste,il finto prete,dopo essersi posizionato dietro ad un leggio,esercitava insieme a Supa la propria arte di bestemmia.Handsome,benchè fosse loro amico,mai era stato d'accordo con la loro pratica.Ma oltre alla bestemmia,c'era una cosa per cui Don Bestemmia era noto ai Silani:La velocità.Grazie a questa,il Don si era guadagnato la stima delle folle ed era temuto dai rivali.Supa l'aveva sfidato più volte,senza mai riuscire ad essere più veloce di lui.Fu allora che si posizionarono entrambi in uno stesso punto,pronti ad una nuova sfida.Non passo molto tempo che la corsa finì.Anzi,fu questione di secondi e il guru della bestemmia mise in mostra la sua velocità dirompente più di un tuono e si trovò in prossimità del traguardo.Supa,che nel frattempo era stato protagonista di una rovinosa caduta,si rialzò dolorante ma irremovibile.Leoze,che stava guardando tutto insieme ad Handsome,lo scongiurò di non alzarsi,si sarebbe fatto male se fosse caduto ancora.Supa,trattenuto per il braccio,si rialzò,e se lo trascinò pur di continuare.La gara terminò e Supa si vide nuovamente sconfitto.A quel punto un bestemmione non poté non uscire dalla bocca di chi aveva perso:"Mannaj a Gesù Cristu impintu ara cruce ccu puntine chiodate Sia Sia Sia!In culo a tutti i santi,la madonna davanti e dietro tutti quanti!!!"

                          Ai suoi compari dispiaceva che Supa fosse abbattuto a quel modo,e cercarono dunque di consolarlo,come sempre accadeva."Ma no,Un taa piglià a mala,ca tantu chi tinni frica,l'importante e ca tiani amici cum a nua e sta buanu!!"Ma come tutte le volte,Supa se ne andò via con rabbia e rammarico.Come era solito fare,prese la strada più lunga,quella che gli permetteva di riflettere e in cui ogni volta imprecava e si sfogava.

                          "Dio cane,ma non è possibile!Io sono Dio,l'ultima cosa cui posso pensare è la resa.So bene di metterci tutto l'impegno possibile.Un giorno o l'altro,i miei intenti volgeranno al termine con successo."

                          Intanto,nelle vicinanze,le due figure in missione parlavano affannose tra loro.Uno dei due aveva capelli argentei e lunghissimi,aveva delle tendenze socialiste ed emanava un odore acre.D'un tratto,un'area pura e luminosa s'era messa a circondare il suo corpo,lui aveva chiuso gli occhi e sembrava essersi concentrato moltissimo.

                          "Mirai,è nelle vicinanze,la sento.Vapo a braccarla,ti chiamerò a conti fatti"

                          Mentre Supa stava prendendo la strada di casa,un'ombra gli si parò dinnanzi.Qualunque cosa fosse non era normale.Era gigantesca ed intimidatoria.Aveva un corpo di leone ma la coda di una volpe,e le enormi ali infuocate che si innalzavano dal suo dorso sovrastavvano Supa.Lui era consapevole che stesse correndo un pericolo,ma non era scappato.Aveva appena fatto una figuraccia,e l'ultima cosa che avrebbe voluto era che al danno si aggiungesse la beffa.Prima pero che potesse rendersene conto si ritrovò il mostro addosso.Questo,dopo una colluttazione esasperata,,gli si attaccò come la calamita sulla lastra di metallo e lo morse,ferendolo.Supa non riuscì a trattenersi dal levare all'aria un disperato grido di dolore.Avvertiva un travolgente formicolio agli arti,mentre un immane vampata di calore lo attanagliava,come fosse solo in un bosco di rovi impovvisamente inghiottiti dalle fiamme di in un incendio.I suoi capelli eran di poco cresciuti ed erano diventati arancio e oro come le ali della creatura;s'era indorito anche il suo pizzetto;gli arti erano divenuti forti e robusti come la corazza di un legionario;sulla sua schiena era apparsa una croce latina i cui braccia terminavano ino orizzontale come ali di una fenice;il braccio in alto rassamigliava ad una testa di leone;quello in basso terminava come una coda di volpe avvolta da una solenne fiamma cremisi.

                          Supa non poteva vedere gli effetti della trasformazione sulla propria schiena,ma li avvertiva bene.Un grande calore s'era esteso per tutto il suo corpo,dalla punta dei capelli alle dita dei piedi,dal pollice all'alluce.Tutto era poi culminato in una grande esplosione interna,nella comparsa di peluria Rossiccia,Arancione e Dorata.Ora era tutt'un fuoco.Il corpo di Supa pareva giacesse inerme nel mezzo della stradina,ma subito si alzò,compiendo un salto altissimo e toccando terra in un perfetto equilibrio.Non poté fare a meno di scoppiare a ridere dalla gioia ed urlare.Le sue grida furono talmente forti da permettere a quello strano personaggio dai capelli argentei di avvicinarsi a bordo di una bizzarra tavola da Surf che fluttuava mezz'aria.I due,dopo un primo contatto,iniziarono a scrutarsi curiosamente,ma con aria molto composta e poca invadenza.A Supa pareva strano vedere un tale che sembra avere in testa della porporina vestire borchiato e in pelle,per giunta portandosi ai piedi una tavola che,inspiegabilmente,non tangeva la terra.Al tipo sembrava strano vedere uno che in testa aveva delle fiamme.Dopo lo stupore iniziale il ragazzo dalla testa di fuoco si sforzò di parlare."Pare proprio che io legga eccessivamente fumetti Marvel."L'altro,per tutta risposta,gli buttò un occhiata di stizza mista a timore,sembrava esterefatto.Puntandogli contro l'indice parlò con una paura comica negli occhi "Sa-Saresti la chimera?!?"Sempre più confuso Supa lo fissò in modo stupido ed estraniato più di quanto il suo interlocutore non avesse fatto prima."Mi spiace,ma è un pezzo che non mi passano di mano libri Fantasy,non so di cosa tu stia parlando".Dopo, gli si avvicinò,e con il pugno sfiorò il suo petto dopodichè,continuò a camminare,sorpassandolo."Prima quel mostro sormontato dallle fiamme ed ora un fastidioso estimatore di Silver Surfer.Dovrei masturbarmi di meno,evidentemente. Il surfista con la testa d'argento però iniziò a seguirlo.Supa si fermò immediatamente,un intuizione gli balenò in testa come il fulmine s'abbatte sull'albero e lo fa cadere. "Potrebbe anche riferirsi alla creatura di prima.Era un incrocio tra animali,proprio come le chimere leggendarie!".Si voltò e chiese di più "Posso sapere chi ho avuto l'onore di incontrare?" Ebbe subito una risposta "Mi chiamo Fhes,Araldo di Mith e compagno di viaggio di Mirai,membri del No Roots,insieme alla ricerca della chimera e promotori della profezia."

                          Quelle parole,pronunciate in tono solenne dal surfista volante,riempirono di dubbi la rossa testa,che sempre più curiosa,si lasciò coinvolgere in un variegato botta e risposta.Ad ogni domanda di uno,fosse anche stupida,rispondeva l'altro,iniziando pure a darsi del lei,come era abitudine di entrambi fare.




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                          Prima parte che termina qui,la fine domattina.
                          Last edited by Supa Saiyajin; 05 October 2008, 23:14.
                          2+2=22.

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                          • #14
                            Questa è arte, nient'altro da dire.
                            Piero Scamarcio, bussi alla porta delle percezione.

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                            • #15
                              Supa, ti vorrei dare un bacetto, giuro.
                              Don't act like I never told ya...

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