Eccovi qua la mia One Shot; avvertimento: questa è la mia prima storia d'amore, quindi, per agevolarmi, ho preferito unire l'azione al romantico. Spero la troverete lo stesso buona e cercate di andarci leggeri, dopotutto è la prima romantica che scrivo.
P.S.: è anche molto lungo, quindi abbiate pazienza quando la leggerete XD XD XD XD
E’ L’AMORE LA SFIDA PIU’ DIFFICILE
Sono passati 2 anni dalla sconfitta di Majinbu e ormai si vive in un periodo di pace sulla Terra, dove la vita prosegue tranquillamente e tutti i guerrieri Z tornano alla vita di tutti i giorni; ma, mentre i guerrieri si allenano, Gohan, a cui non piace allenarsi, preferisce continuare i suoi studi e continua a frequentare il liceo di Satan City insieme a Videl; ma non solo questo: già da molto tempo i due ragazzi si frequentavano più di due semplici amici, no: c’è qualcosa in più tra i due. Però nessuno dei due sa che ben presto la loro relazione sarà indispensabile per la sorte dell’intero pianeta.
Un pomeriggio, dopo essere usciti dal liceo, Gohan sta accompagnando Videl a casa sua.
“Grazie per avermi accompagnato a casa Gohan!” esclama Videl.
“Di niente, dopotutto siamo amici, mi fa piacere: ora torno a casa io. Ci vediamo domani!” risponde Gohan.
Gohan, dopo aver accompagnato Videl, vola via per tornare a casa sua, e mentre lo fa pensa “Strano, negli ultimi tempi ogni volta che sto vicino a lei provo qualcosa che non ho mai provato in vita mia, cosa sarà? Amore?”
Intanto Videl è davanti a casa sua felice per il fatto che ormai lei e Gohan hanno un rapporto d’amicizia molto alto, che però lei vorrebbe trasformare in qualcosa di più, provando qualcosa di più di un’amicizia per Gohan. All’improvviso però qualcuno colpisce alle spalle la povera Videl che cade a terra svenuta.
Quando Videl si riprende si ritrova in un posto molto strano: come se fosse una prigione con appesi alle mura dei cadaveri, Videl è spaventata per quello che sta succedendo e vorrebbe capire cosa è successo e dove è stata portata; intanto davanti a lei ci sono due strani tizi di carnagione verde completamente uguali: vestiti di nero entrambi e con gli occhiali neri addosso, solo che mentre uno ha i capelli lunghi l’altro li ha corti, anche se entrambi neri; questi strani tizi stanno parlando di cose veramente strane.
“Non è ne un frutto ne un vegetale: il pomodoro è una bacca!” spiega quello con i capelli corti.
“Certo, e tuo nonno è ET perché tu non sei di questo pianeta vero Gansly?” domanda ironicamente quello con i capelli lunghi.
“Tanto tu ignori il mio sapere culturale Crump!” risponde Gansly.
Videl non ci sta capendo proprio niente, sa solo che è stata rapita e vorrebbe che Gohan fosse lì ad aiutarla ad uscire da questa situazione.
“P-p-perché mi avete portato qui? C-c-cosa volete da me?” domanda Videl impaurita.
Crump e Gansly notano Videl che è sveglia.
“Era ora che ti svegliassi, adesso ti portiamo dal nostro capo che ti vuole parlare!” spiega Gansly.
Crump prende Videl e la trascina a forza nella stanza principale del castello davanti a Gansly (si, proprio così, è un castello dove si trova Videl): la stanza principale è al buoi completo e anche lì appesi alle pareti ci sono dei cadaveri e, al centro della stanza, si trova un uomo con la faccia di demone rosso (completo di corna) e vestito completamente di grigio e di stazza molto grossa.
“Bene, finalmente ti sei svegliata!” esclama l’essere misterioso.
“Si può sapere cosa vuoi da me? Perché mi hai fatto portare qui? Per caso vuoi sfidare mio padre?” domanda Videl sempre più spaventata, ma che cerca di nascondere al nemico questa sua paura.
“Sinceramente non voglio niente da quel pallone gonfiato che si crede il più forte. Taglio corto e vengo subito al dunque: io mi chiamo Moria e vengo dal pianeta Rast, ti ho fatto portare qui perché ho bisogno che tu faccia un lavoro per me!” spiega Moria.
“Un lavoro per te? E che cosa sarebbe questo cosiddetto “lavoro”?” domanda Videl sempre più impaurita ma che fa credere di essere semplicemente scocciata.
“Allora: io sono qua da più di 2 anni e sono venuto per conquistare il pianeta Terra, ma per farlo devo prima sbarazzarmi degli elementi più forti, dopo molte indagini ho scoperto che gli unici in grado di battermi su questo pianeta sono i sayan di nome Goku e Gohan, per Goku non ci sono problemi, so come neutralizzarlo, ma per Gohan dovrai occupartene tu: dovrai scoprire qual è il suo punto debole e avvisarmi!” spiega Moria.
Al sentire quello che quel mostro ha detto Videl inizia a preoccuparsi sul serio: quel mostro non solo vuole conquistare il pianeta, ma vuole anche uccidere Gohan, il suo Gohan, attraverso lei, ma questo non poteva permetterlo: teneva troppo a Gohan per fargli del male.
“Scordatelo: io non ti aiuterò mai in questa impresa. Inoltre perché l’hai chiesto proprio a me e non a un suo familiare? Cos’ho io in più di loro?” domanda Videl decisa a non accettare.
Moria sorride malignamente “Mi aspettavo questa domanda: io ho chiamato te perché ho osservato Gohan per ben 2 anni e ho notato che tu sei l’unica a cui confida i suoi segreti più profondi, per questo ho fatto rapire te, inoltre, nel caso tu dovessi rifiutare, guarda cosa ti succederà!” spiega Moria.
Davanti a Moria appare una specie di specchio che riflette l’immagine di un terrestre qualunque: Moria mette la mano dentro lo specchio e, a gran sorpresa di Videl, preleva l’anima del terrestre e la chiude nella sua pozza personale che si trova nella stanza accanto, ma non è l’unica anima presente: ci sono anche altre anime, anche di altri pianeti, a cui è stata rubata l’anima da Moria e che ora nuotano nel suo pozzo personale come dei pesci in un acquario. Videl inizia ad impaurirsi seriamente: adesso capisce tutto sulle strane morti che hanno visto coinvolto l’intero pianeta da 2 anni.
“M-m-ma perché hai chiesto il mio aiuto? Non potresti semplicemente rubargli l’anima e fare prima?” domanda Videl, anche se si vede lontano un miglio che non voleva dire queste cose, ma doveva sapere perché.
“Perché il mio potere ha purtroppo un difetto: non posso prelevare l’anima di una persona che ha il livello di combattimento superiore al milione, questo è un gran peccato; però tu non hai il milione di forza, quindi sei costretta ad obbedirmi e trovare il punto debole di Gohan, e se non lo farai la tua anima finirà nel mio pozzo personale!” davanti a Moria appare uno specchio che riflette l’immagine di Videl “Scegli!” esclama Moria.
Videl si trovava davanti a un grosso enigma: rifiutare l’offerta e vedersi finire la vita in un secondo, poi Shenron non avrebbe neanche potuto aiutarla perché il destino delle anime nel pozzo è soltanto nelle mani di Moria; oppure accettare e dover far del male all’unica persona a cui vuole veramente bene. Videl purtroppo non ha scelta “A-a-accetto!”
Moria sorride malignamente “Bada bene a non tradirmi, perché se lo fai …. !” Moria indica lo specchio con l’immagine di Videl “ …… io lo verrò a sapere!”
In quel momento Videl viene colpita di nuovo alla testa da Gansly e cade a terra svenuta. Quando si riprende si ritrova davanti a casa sua, nello stesso luogo in cui è svenuta la prima volta: sarà stato solo un brutto incubo? Purtroppo no, perché non solo la testa gli fa ancora male per il colpo, ma vicino a lei c’è anche un biglietto lasciato proprio da Moria: non è stato un sogno, purtroppo per lei non può far altro se non obbedire a quell’essere spregevole e cercare di trovare il punto debole di Gohan per evitare la morte definitiva, ma come? Cosa meglio se non invitarlo a uscire? Certo: l’avrebbe invitato a uscire con lei e al momento opportuno gli avrebbe chiesto il suo punto debole. Mentre Videl si dirige volando verso la casa di Goku e la sua famiglia con malavoglia, Gansly e Crump osservano tutto soddisfatti e volano anche loro per seguire Videl stando però attenti a non farsi vedere.
Videl atterra davanti alla casa di Goku e la sua famiglia, il cuore gli batte forte, ha realmente paura, avrebbe preferito non accettare e salvare Gohan, ma ormai non poteva fare niente: doveva andare avanti e non poteva ritirarsi, altrimenti le conseguenze sia per lei, sia per Gohan che per l’intero pianeta sarebbero stati gravissimi. Videl bussa la porta e ad aprire è proprio Gohan che si stupisce nel vedere la ragazza a quell’ora.
“Ciao Videl, come mai sei qui?” domanda curioso Gohan.
Videl non sa cosa dire “E-e-ecco, pensavo che ti sarebbe piaciuto se io e te fossimo andati a cenare insieme e magari anche al cinema per poi finire con una passeggiata al parco di Satan City, che ne dici?”
Gohan rimane sbalordito dalla proposta “Beh, a dire il vero ho dato appuntamento tra un’ora a Goten e Trunks al campo di allenamento per insegnargli una nuova tecnica!”
”Avanti, non farti pregare!” Videl prende il braccio di Gohan e lo spinge via con sé.
“Va bene, ok, non ho capito perché tutta questa fretta, ma se proprio insisti!” esclama Gohan.
P.S.: è anche molto lungo, quindi abbiate pazienza quando la leggerete XD XD XD XD
E’ L’AMORE LA SFIDA PIU’ DIFFICILE
Sono passati 2 anni dalla sconfitta di Majinbu e ormai si vive in un periodo di pace sulla Terra, dove la vita prosegue tranquillamente e tutti i guerrieri Z tornano alla vita di tutti i giorni; ma, mentre i guerrieri si allenano, Gohan, a cui non piace allenarsi, preferisce continuare i suoi studi e continua a frequentare il liceo di Satan City insieme a Videl; ma non solo questo: già da molto tempo i due ragazzi si frequentavano più di due semplici amici, no: c’è qualcosa in più tra i due. Però nessuno dei due sa che ben presto la loro relazione sarà indispensabile per la sorte dell’intero pianeta.
Un pomeriggio, dopo essere usciti dal liceo, Gohan sta accompagnando Videl a casa sua.
“Grazie per avermi accompagnato a casa Gohan!” esclama Videl.
“Di niente, dopotutto siamo amici, mi fa piacere: ora torno a casa io. Ci vediamo domani!” risponde Gohan.
Gohan, dopo aver accompagnato Videl, vola via per tornare a casa sua, e mentre lo fa pensa “Strano, negli ultimi tempi ogni volta che sto vicino a lei provo qualcosa che non ho mai provato in vita mia, cosa sarà? Amore?”
Intanto Videl è davanti a casa sua felice per il fatto che ormai lei e Gohan hanno un rapporto d’amicizia molto alto, che però lei vorrebbe trasformare in qualcosa di più, provando qualcosa di più di un’amicizia per Gohan. All’improvviso però qualcuno colpisce alle spalle la povera Videl che cade a terra svenuta.
Quando Videl si riprende si ritrova in un posto molto strano: come se fosse una prigione con appesi alle mura dei cadaveri, Videl è spaventata per quello che sta succedendo e vorrebbe capire cosa è successo e dove è stata portata; intanto davanti a lei ci sono due strani tizi di carnagione verde completamente uguali: vestiti di nero entrambi e con gli occhiali neri addosso, solo che mentre uno ha i capelli lunghi l’altro li ha corti, anche se entrambi neri; questi strani tizi stanno parlando di cose veramente strane.
“Non è ne un frutto ne un vegetale: il pomodoro è una bacca!” spiega quello con i capelli corti.
“Certo, e tuo nonno è ET perché tu non sei di questo pianeta vero Gansly?” domanda ironicamente quello con i capelli lunghi.
“Tanto tu ignori il mio sapere culturale Crump!” risponde Gansly.
Videl non ci sta capendo proprio niente, sa solo che è stata rapita e vorrebbe che Gohan fosse lì ad aiutarla ad uscire da questa situazione.
“P-p-perché mi avete portato qui? C-c-cosa volete da me?” domanda Videl impaurita.
Crump e Gansly notano Videl che è sveglia.
“Era ora che ti svegliassi, adesso ti portiamo dal nostro capo che ti vuole parlare!” spiega Gansly.
Crump prende Videl e la trascina a forza nella stanza principale del castello davanti a Gansly (si, proprio così, è un castello dove si trova Videl): la stanza principale è al buoi completo e anche lì appesi alle pareti ci sono dei cadaveri e, al centro della stanza, si trova un uomo con la faccia di demone rosso (completo di corna) e vestito completamente di grigio e di stazza molto grossa.
“Bene, finalmente ti sei svegliata!” esclama l’essere misterioso.
“Si può sapere cosa vuoi da me? Perché mi hai fatto portare qui? Per caso vuoi sfidare mio padre?” domanda Videl sempre più spaventata, ma che cerca di nascondere al nemico questa sua paura.
“Sinceramente non voglio niente da quel pallone gonfiato che si crede il più forte. Taglio corto e vengo subito al dunque: io mi chiamo Moria e vengo dal pianeta Rast, ti ho fatto portare qui perché ho bisogno che tu faccia un lavoro per me!” spiega Moria.
“Un lavoro per te? E che cosa sarebbe questo cosiddetto “lavoro”?” domanda Videl sempre più impaurita ma che fa credere di essere semplicemente scocciata.
“Allora: io sono qua da più di 2 anni e sono venuto per conquistare il pianeta Terra, ma per farlo devo prima sbarazzarmi degli elementi più forti, dopo molte indagini ho scoperto che gli unici in grado di battermi su questo pianeta sono i sayan di nome Goku e Gohan, per Goku non ci sono problemi, so come neutralizzarlo, ma per Gohan dovrai occupartene tu: dovrai scoprire qual è il suo punto debole e avvisarmi!” spiega Moria.
Al sentire quello che quel mostro ha detto Videl inizia a preoccuparsi sul serio: quel mostro non solo vuole conquistare il pianeta, ma vuole anche uccidere Gohan, il suo Gohan, attraverso lei, ma questo non poteva permetterlo: teneva troppo a Gohan per fargli del male.
“Scordatelo: io non ti aiuterò mai in questa impresa. Inoltre perché l’hai chiesto proprio a me e non a un suo familiare? Cos’ho io in più di loro?” domanda Videl decisa a non accettare.
Moria sorride malignamente “Mi aspettavo questa domanda: io ho chiamato te perché ho osservato Gohan per ben 2 anni e ho notato che tu sei l’unica a cui confida i suoi segreti più profondi, per questo ho fatto rapire te, inoltre, nel caso tu dovessi rifiutare, guarda cosa ti succederà!” spiega Moria.
Davanti a Moria appare una specie di specchio che riflette l’immagine di un terrestre qualunque: Moria mette la mano dentro lo specchio e, a gran sorpresa di Videl, preleva l’anima del terrestre e la chiude nella sua pozza personale che si trova nella stanza accanto, ma non è l’unica anima presente: ci sono anche altre anime, anche di altri pianeti, a cui è stata rubata l’anima da Moria e che ora nuotano nel suo pozzo personale come dei pesci in un acquario. Videl inizia ad impaurirsi seriamente: adesso capisce tutto sulle strane morti che hanno visto coinvolto l’intero pianeta da 2 anni.
“M-m-ma perché hai chiesto il mio aiuto? Non potresti semplicemente rubargli l’anima e fare prima?” domanda Videl, anche se si vede lontano un miglio che non voleva dire queste cose, ma doveva sapere perché.
“Perché il mio potere ha purtroppo un difetto: non posso prelevare l’anima di una persona che ha il livello di combattimento superiore al milione, questo è un gran peccato; però tu non hai il milione di forza, quindi sei costretta ad obbedirmi e trovare il punto debole di Gohan, e se non lo farai la tua anima finirà nel mio pozzo personale!” davanti a Moria appare uno specchio che riflette l’immagine di Videl “Scegli!” esclama Moria.
Videl si trovava davanti a un grosso enigma: rifiutare l’offerta e vedersi finire la vita in un secondo, poi Shenron non avrebbe neanche potuto aiutarla perché il destino delle anime nel pozzo è soltanto nelle mani di Moria; oppure accettare e dover far del male all’unica persona a cui vuole veramente bene. Videl purtroppo non ha scelta “A-a-accetto!”
Moria sorride malignamente “Bada bene a non tradirmi, perché se lo fai …. !” Moria indica lo specchio con l’immagine di Videl “ …… io lo verrò a sapere!”
In quel momento Videl viene colpita di nuovo alla testa da Gansly e cade a terra svenuta. Quando si riprende si ritrova davanti a casa sua, nello stesso luogo in cui è svenuta la prima volta: sarà stato solo un brutto incubo? Purtroppo no, perché non solo la testa gli fa ancora male per il colpo, ma vicino a lei c’è anche un biglietto lasciato proprio da Moria: non è stato un sogno, purtroppo per lei non può far altro se non obbedire a quell’essere spregevole e cercare di trovare il punto debole di Gohan per evitare la morte definitiva, ma come? Cosa meglio se non invitarlo a uscire? Certo: l’avrebbe invitato a uscire con lei e al momento opportuno gli avrebbe chiesto il suo punto debole. Mentre Videl si dirige volando verso la casa di Goku e la sua famiglia con malavoglia, Gansly e Crump osservano tutto soddisfatti e volano anche loro per seguire Videl stando però attenti a non farsi vedere.
Videl atterra davanti alla casa di Goku e la sua famiglia, il cuore gli batte forte, ha realmente paura, avrebbe preferito non accettare e salvare Gohan, ma ormai non poteva fare niente: doveva andare avanti e non poteva ritirarsi, altrimenti le conseguenze sia per lei, sia per Gohan che per l’intero pianeta sarebbero stati gravissimi. Videl bussa la porta e ad aprire è proprio Gohan che si stupisce nel vedere la ragazza a quell’ora.
“Ciao Videl, come mai sei qui?” domanda curioso Gohan.
Videl non sa cosa dire “E-e-ecco, pensavo che ti sarebbe piaciuto se io e te fossimo andati a cenare insieme e magari anche al cinema per poi finire con una passeggiata al parco di Satan City, che ne dici?”
Gohan rimane sbalordito dalla proposta “Beh, a dire il vero ho dato appuntamento tra un’ora a Goten e Trunks al campo di allenamento per insegnargli una nuova tecnica!”
”Avanti, non farti pregare!” Videl prende il braccio di Gohan e lo spinge via con sé.
“Va bene, ok, non ho capito perché tutta questa fretta, ma se proprio insisti!” esclama Gohan.
Comment