Ecco la mia prima fan fiction e non poteva essere altro che una storia su Kakashi.
Non scrivo molto quindi non sono molto bravo. Spero vi piaccia.
Ecco il primo (un po' cortino) che fa da prologo della storia.
Capitolo 1: La morte di Sakumo
Konoha, ore 7.30
- Signor Hokage … signor Hokage – gridò uno dei consiglieri con voce affannata - ci è appena giunta una spiacevole notizia. Il jonin Sakumo Hatake, conosciuto come Zanna Bianca, è stato trovato morto questa mattina all’alba impiccato a un albero nella foresta. Si ipotizza un suicidio.
Il volto dell’Hokage divenne pallido. I suoi occhi grigi si infossarono e nonostante i suoi capelli di una castano acceso, sembrava essere invecchiato di molti anni. Sapeva benissimo che era un suicidio.
Sakumo Hatake, la Zanna Bianca, era stato per molti anni l’onore di Konoha. Aveva combattuto per il suo villaggio e portato grandi successi. La sua fama era così grande da rendere insignificante quella dei tre ninja leggendari, ma ultimamente il ninja era caduto in depressione. Durante l’ultima missione aveva preferito salvare i compagni piuttosto che portare a compimento la missione. Questo fallimento era costato caro a Konoha: in tempo di guerra per i ninja è indispensabile completare le missioni che vengono affidate. Da loro dipende il futuro del villaggio e anche il fallimento di una sola missione avrebbe potuto significare gravi danni al villaggio o, nel peggiore dei casi, la sconfitta.
Il fallimento della missione da parte di Sakumo aveva comportato la perdita di molti uomini e quando era tornato al villaggio era stato ripetutamente offeso e calunniato. Ciò lo aveva portato in depressione e alla perdita progressiva delle sue abilità finché quella mattina …
L’ Hokage riorganizzò le idee pensando a come avrebbe dovuto dare la spiacevole notizia al villaggio e soprattutto al piccolo figlio di Sakumo.
In quello stesso istante si svegliò nella sua stanza il piccolo Kakashi in preda all’agitazione. Aveva avuto un incubo. Calmatosi si rimise a letto e chiuse gli occhi senza accorgersi che il letto del padre affianco al suo era vuoto.
Non scrivo molto quindi non sono molto bravo. Spero vi piaccia.
Ecco il primo (un po' cortino) che fa da prologo della storia.
Capitolo 1: La morte di Sakumo
Konoha, ore 7.30
- Signor Hokage … signor Hokage – gridò uno dei consiglieri con voce affannata - ci è appena giunta una spiacevole notizia. Il jonin Sakumo Hatake, conosciuto come Zanna Bianca, è stato trovato morto questa mattina all’alba impiccato a un albero nella foresta. Si ipotizza un suicidio.
Il volto dell’Hokage divenne pallido. I suoi occhi grigi si infossarono e nonostante i suoi capelli di una castano acceso, sembrava essere invecchiato di molti anni. Sapeva benissimo che era un suicidio.
Sakumo Hatake, la Zanna Bianca, era stato per molti anni l’onore di Konoha. Aveva combattuto per il suo villaggio e portato grandi successi. La sua fama era così grande da rendere insignificante quella dei tre ninja leggendari, ma ultimamente il ninja era caduto in depressione. Durante l’ultima missione aveva preferito salvare i compagni piuttosto che portare a compimento la missione. Questo fallimento era costato caro a Konoha: in tempo di guerra per i ninja è indispensabile completare le missioni che vengono affidate. Da loro dipende il futuro del villaggio e anche il fallimento di una sola missione avrebbe potuto significare gravi danni al villaggio o, nel peggiore dei casi, la sconfitta.
Il fallimento della missione da parte di Sakumo aveva comportato la perdita di molti uomini e quando era tornato al villaggio era stato ripetutamente offeso e calunniato. Ciò lo aveva portato in depressione e alla perdita progressiva delle sue abilità finché quella mattina …
L’ Hokage riorganizzò le idee pensando a come avrebbe dovuto dare la spiacevole notizia al villaggio e soprattutto al piccolo figlio di Sakumo.
In quello stesso istante si svegliò nella sua stanza il piccolo Kakashi in preda all’agitazione. Aveva avuto un incubo. Calmatosi si rimise a letto e chiuse gli occhi senza accorgersi che il letto del padre affianco al suo era vuoto.
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