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Dragon Ball: The Human Feelings

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  • Dragon Ball: The Human Feelings

    Dopo molti mesi ho deciso insieme ad un altro utente, che però ha preferito collaborare esternamente e, dunque, di non essere citato, di ritornare con una nuova FanFiction.
    Ricordo che le precedenti, quindi mi riferisco a quelle di un annetto fa, ebbero molto successo e quindi, spero, anzi, mi auguro, che lo stesso succedda con essa.







    The Human Feelings





    Capitolo 1: Inutili.






    Terra, Settimo giorno.



    Tutto giaceva in silenzio, ormai non c'era più nessuno con cui parlare, solo macerie, desolazione e un leggero vento...
    Il sole stava nascendo. Son Goku era lì, in ginocchio, e piangeva.
    Prese da terra qualche sassolino e poi strinse forte il pugno, chiudendo per qualche istante gli occhi.
    Si alzò poi in piedi, fissando l'orizzonte e il sole che lentamente si affacciava a quel mondo.
    Era stata la battaglia più dura di tutte, ove nulla sembrava reale, eppure, purtroppo, lo era stato.

    Svaniti ricordi di quel che era successo.
    Ansia, preoccupazione, dolore, gioia, soddisfazione...tutte quelle emozioni...
    Eppure, come mai prima, Goku era felice.

    La verità era unica, innegabile, incontrovertibile e quella battaglia ne aveva rappresentato la riconferma:
    "E' questo. L'uomo... è il solo essere dotato di una mente per esistere e di un animo per vivere."



    POCHI GIORNI PRIMA






    Era una giornata come tante. Una giornata calda, con il sole che brillava alto.
    In una prateria dell'ovest, un bambino rincorreva felice una farfalla.
    Ad un tratto inciampò, sbucciandosi il ginocchio.
    Delle lacrime si disegnarono nei suoi occhi. Stava per piangere, ma, quando vide la farfalla svolazzargli nuovamente davanti, si rialzò come nulla fosse accaduto e riprese a rincorrerla.
    Improvvisamente però, a rovinare quel pomeriggio pieno di armonia, un banco di cupi nuvoloni invase quel cielo fino a poco prima limpido,, oscurandolo completamente.
    Dall'ammasso gassoso si generò lentamente un sottile vortice che, raggiunto il suolo, si ridimensionò e plasmò sino a raggiungere sembianze antropomorfe.
    Il bambino fissò incredulo all'avvenimento che si protraeva proprio davanti ai suoi occhi.
    Ci fu un tuono, dopodiché la creatura comparve di fronte al bimbo. I due si guardarono intensamente: da un lato paura e tremore, dall'altro infida indifferenza. Lo strano essere instaurò un contatto psicovisivo con la piccola vittima, dopodiché si dissolse nel grigiore di quella fertile landa.
    Intanto, in lontananza, iniziò a sentirsi la voce di una donna di mezza età: “Souma! Souma! Dove sei? Vieni in casa! Sta per piovere!”.
    Ma non ci fu risposta. La mente del bambino era assorta in strani pensieri, il suo sguardo immerso nel vuoto.
    La madre, non vedendo il bambino rincasare, decise di uscire a cercarlo.
    Dopo aver speso qualche minuto, lo trovò.
    “Forza, dai, che tra un po' piove!” disse la donna, prendendo per la mano il bambino e portandolo con sé in casa.
    Passò qualche ora, i genitori già se n'erano accorti, il bimbo era diverso.
    Strano, assente, lamentoso...

    [...]

    “Su dai, Souma, mettiti a dormire ora!” disse la donna, accarezzando il figlio.
    Uno stato di inquietezza ed agitazione aveva inondato il cuore dei genitori, per lo strano ed inspiegabile comportamento del ragazzino.
    All'improvviso, il padre, seduto di fianco al bambino, intravide dalla finestra un fascio di luce. Incuriosito, si avvicinò e l'aprì.
    Il bagliore fievolmente si dissolse, prendendo la forma di un corpo, dello stesso corpo che il bambino poc'anzi aveva avuto di fronte.
    La creatura protese un braccio in avanti e l'uomo portò improvvisamente le mani alla testa, in preda ad un malessere lancinante. Poi si accasciò al suolo, per sempre.
    La stessa sorte toccò alla moglie dopo poco, tra le grida di orrore del bambino.


    "Come pensavo: inutili. Siete soltanto inutili!" affermò il colpevole di quella tragedia.
    Dopodiché si dissolse, sparendo definitivamente da quella casa.
    Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
    Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…




  • #2
    è carina davvero... hai uno stile di scrittura molto erudito e un lessico molto ampio... continuala che la seguirò!

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    • #3
      Bella,penso che la seguirò!
      sigpic

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      • #4
        Complimenti, veramente bella! Apprezzo molto la correttezza linguistica e l'inizio "dalla fine" con conseguente flashback dona un interessante intreccio alla storia. Ti seguirò.
        "I was born and raised from the sea..." =Sonata Arctica=
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        Dragon Ball Second Saiyan Saga
        sigpic

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        • #5
          Un inizio molto interessante. Mi piace il tuo stile e ho apprezzato l'inizio dalla fine e il conseguente flashback. Complimenti!

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          • #6
            Originariamente Scritto da Oplita XXX Visualizza Messaggio
            Complimenti, veramente bella! Apprezzo molto la correttezza linguistica e l'inizio "dalla fine" con conseguente flashback dona un interessante intreccio alla storia. Ti seguirò.
            quoto, l'inizio in medias res mi è sempre piaciuto!

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            • #7
              Allora, prima di tutto vi ringrazio a nome mio e del mio compare per i vostri commenti dopo la 1° puntata e spero tanto che anche la 2° vi piaccia tanto quanto, o forse di più, della precedente.

              Buona lettura.











              Capitolo 2: Notte.







              "Chi sei? Cosa vuoi da me? Ti darò tutto quello che ho, ma non farci del male!" gridò una donna terrorizzata, stringendo a sé il proprio figlio.
              "Quello che hai? Cosa voglio...?"
              Il silenzio accompagnò la tensione per alcuni attimi, dopodiché... "Mamma!!! Mammaaa!!!"

              Ancora una volta il responsabile rimase indifferente allo scempio compiuto e svanì in cerca di un'altra meta.
              L'assetto degli strumenti informatici tornò quello di sempre, le nuvole si allontanarono da Satan City.
              Quella serena nottata, cupa traghettatrice di animi nell'onirico giardino della speranza, e quella luna fiera e brillante, musa ispiratrice dei sentimenti di benessere nell'uomo, non bastarono a regalare la pace e la felicità all'intera popolazione.


              "E' finito il primo giorno. [...] Io...cosa voglio?"





              Terra, Primo giorno.


              Era una giornata come tante e, come tante giornate, i guerrieri Z continuavano ad allenarsi.
              Chi nelle foreste, divertendosi, e chi in solitudine, tramutando un semplice allenamento in una vera e propria sfida con se stesso.
              Ed era proprio in una foresta che un ragazzo allegro e solare misurava la propria abilità combattiva confrontandosi con suo padre: “Perdi colpi, papà!” esclamò Goten, dopo avergli incassato un colpo all'addome, con un sorriso sulle labbra che delineava perfettamente la propria soddisfazione.
              "E' che non sto facendo sul serio, figliolo" rispose Goku, sicuro che quelle parole avrebbero stizzito il figlio, facendogli perdere la concentrazione e potendo, così, approfittare.
              Anche in una città non lontana, qualcuno si allenava: Vegeta, insieme a suo figlio, Trunks, in una stanza di gravità.
              “Tutto qui quello che sai fare?” domandò il primogenito, sferrando una serie di colpi energetici verso il padre.
              Vegeta, il Principe dei Saiyan, con un beffardo sorriso sul volto, rispose con il medesimo attacco al giovane Saiyan, colpendolo in pieno.
              “Non sei più il Saiyan di una volta!” affermò Trunks, rimasto illeso davanti gli occhi dell'orgoglioso guerriero. Dopodiché provò un pugno, prontamente bloccato. Quindi un altro, anch'esso bloccato.
              A quel punto, con entrambe le mani bloccate, Vegeta atterrò il figlio con una ginocchiata, il quale da terra osservò suo padre con sguardo eccitato: “Tutto qui?”
              Il ragazzo con un salto si rimise in piedi e riprese lo scontro.
              In una terra desolata, intanto, abitata soltanto da fitte montagne rocciose, anche Piccolo proseguiva il suo allenamento, creando dieci copie di sé, al fine di fronteggiarle tutte contemporaneamente.

              La vita sembrava procedere come suo solito, eppure il germe della distruzione si era insidiato nel mondano scorrere del tempo del pianeta.

              Improvvisamente anche su Satan City si ripeté il medesimo fenomeno climatico verificatosi in precedenza. Il sole venne coperto da fitte nuvole.
              Iniziò a piovere e tutti gli abitanti si preoccuparono di rincasare, assieme ai propri figli.
              I semafori iniziarono ad andare in tilt, continuavano a cambiare colore, i video sui mega-schermi continuavano a saltare.
              Improvvisamente dal cielo scese un fulmine, seguito subito da un forte tuono.
              Alcuni uomini decisero di fermare la propria auto e scendere da essa.
              Alzarono tutti la testa al cielo, chiedendosi cosa stesse succedendo, ma nessuno riuscì a trovare una risposta plausibile.

              Su una piccola collina che dava direttamente sulla città, c'era lui!






              [...] La popolazione di Satan City venne rinvenuta l'indomani senza vita, mentre i superstiti, i bambini, furono trasferiti in un orfanotrofio
              Last edited by Davide03; 11 February 2009, 17:17.
              Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
              Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…



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              • #8
                Molto bello. Lo stile mi piace molto e ora sono curioso di sapere cosa è successo.

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                • #9
                  Bella, mi piacciono questi finali!!! Mettono l'amaro in bocca ma mantengono altissimo l'interesse! E poi tutti questi morti e questo cattivo ben caratterizzato psicologicamente (mi ricorda un po Mewtwo... "Cosa voglio io?")
                  mi piace davvero! Sempre meglio, davide!
                  "I was born and raised from the sea..." =Sonata Arctica=
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                  Dragon Ball Second Saiyan Saga
                  sigpic

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da kakashi94 Visualizza Messaggio
                    Molto bello. Lo stile mi piace molto e ora sono curioso di sapere cosa è successo.
                    Grazie anche a te. Beh, lo saprai presto.
                    Originariamente Scritto da Oplita XXX Visualizza Messaggio
                    Bella, mi piacciono questi finali!!! Mettono l'amaro in bocca ma mantengono altissimo l'interesse! E poi tutti questi morti e questo cattivo ben caratterizzato psicologicamente (mi ricorda un po Mewtwo... "Cosa voglio io?")
                    mi piace davvero! Sempre meglio, davide!
                    È una cosa che stiamo cercando di tener alta di puntata in puntata, ovvero la voglia di scoprire cosa succederà nella seguente.
                    Speriamo si continui così; Grazie anche a te.


                    Altri commenti?
                    Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
                    Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…



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                    • #11
                      Cavolo come ho fatto a nn vederla fino ad ora(nn c'ero ).... è davvero una ff stupenda ,almeno questi 2 primi capitoli... davvero ben scritta con ottime descrizioni, molto bravo come sempre o meglio sei anche migliorato
                      L'ho letta tutta d'un fiato
                      La cosa che mi ha intrigato subito è stato il fatto che l'altro utente nn ha voluto essere citato cosa che nn capisco vista la qualità della ff, (ma + complimenti a te Davide ) cmq complimenti anche a lui/lei
                      I finali sono meravigliosi e ti lasciano sempre un gran interesse per il capitolo successivo, rimangono vivi solo i bambini eh! forse in questa ff gli eroi saranno Goten e Trunks?!?!? anche se mi è sembrato di capire che nn sono + così piccoli...riescono a tener testa ai rispettivi pedri
                      ANCORA COMPLIMENTI aspetto il seguito
                      sigpic
                      Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
                      Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
                      Mia LongShot con Gogeta_89

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                      • #12
                        Originariamente Scritto da Davide03 Visualizza Messaggio
                        Altri commenti?
                        Allora, inizialmente complimenti sia a te Davide che al tuo "compare". La storia mi ha davvero catturato, sembra proprio che la Terra non si distoglie mai dai guai Comunque non so se è una mia impressione, ma questo "fantomatico" essere lascia in vita le persone più esili e piccole e di basso valore, infatti ho notato che i bambini rimangono sempre illesi, ma ribadisco è una mia impressione... Fammi sapere !
                        sigpic

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                        • #13
                          Inanzitutto vi ringrazio anche a voi due per i commenti, grazie Teo, grazie Gohan.
                          Sono molto felice che vi siano piaciute queste prime due puntate e spero che anche le prossime continuino a farlo.
                          Va beh, non vi annoio.
                          Buona lettura.




                          Capitolo 3: Faccia a faccia.






                          “Dende, Mr. Satan, sta accadendo qualcosa a Satan City!” disse Popo fissando la terra dall'osservatorio.
                          Subito il campione di arti marziali gli si avvicinò...“Cosa sta accadendo alla mia amata città?”



                          La città era semi deserta, poca gente era rimasta in giro dopo quel brutto tempo.
                          In lontananza iniziarono a sentirsi dei passi, sempre più vicini al centro della città.
                          All'improvviso, a stroncar quella spensieratezza, arrivò lui.
                          Era alto, ma non eccessivamente, il suo corpo sembrava meccanico.
                          Lo sguardo era spento, immerso nel vuoto.
                          Le persone che ancora non erano rincasate, osservarono pietrificate l'essere che, passo dopo passo, si avvicinava sempre più a loro.
                          Dopo pochi istanti il mostro si fermò davanti ad un uomo.
                          Era terrorizzato, grondava sudore da tutti i pori. Aveva paura, tanta paura.
                          “C..Che..cosa....v...vuoi?” tentennò.
                          Il mostro non rispose.
                          Improvvisamente, il malcapitato, dopo aver fissato lo strano individuo negli occhi, iniziò a sentire delle fortissime fitte alla testa.
                          Si mise le mani fra i capelli, scoppiò ad urlare, si gettò a terra.
                          Il male che provava era insopportabile.
                          Lo strano losco essere fissò l'uomo dimenarsi, senza abbozzare né un sorriso, né una smorfia, finché il cuore della vittima smise di battere.
                          Non sembrava provare pietà, né tantomeno soddisfazione per ciò che stava compiendo.
                          Le altre persone vicine non osavano aprir bocca e nonostante volessero allontanarsi da quel teatro di orrore, la paura li aveva pietrificati.
                          Il mostro riprese il suo cammino: pochi passi e si trovò dinanzi una donna.
                          Questa abbassò lo sguardo impaurita e tremolante, nella speranza di non esser vista, ma proprio questa speranza si tramutò ben presto in un gesto vano.
                          La donna cadde in un circolo di dolore, percorrendo la medesima via delle precedenti vittime.
                          Infatti, dopo solo pochi secondi, le forze l'abbandonarono e cadde al suolo.

                          Continuò instancabilmente il tour di stragi ad opera dell'efferato essere, finché anche l'ultimo degli abitanti non ebbe esalato l'ultimo respiro:
                          "Chi sei? Cosa vuoi da me? Ti darò tutto quello che ho, ma non farci del male!" gridò una donna terrorizzata, stringendo a sé il proprio figlio.
                          "Quello che hai? Cosa voglio...?"
                          E l'innocente luna fu costretta ad assistere ad uno scempio del genere, senza poter proferire parola.


                          [...]
                          Uno splendente sole si stagliava alto in cielo, ma nell'aria c'era inquietudine
                          "... e i bambini, unici superstiti, sono stati presi dai servizi sociali, in attesa che, una volta terminati gli interrogatori della polizia, possano entrare in un orfanotrofio, ove riceveranno cure per lo shock subito. Questo è tutto da Satan City. Cedo la linea allo studio. Eh-ehi, ma chi è quel tizio che vola?!"
                          Una donna dai capelli turchini prese il telecomando, spegnendo il televisore.
                          "Aah, sembra che ci sia ancora da fare per voi...e poi che ci fa Trunks lì?" disse, rivolgendosi a suo marito, il quale ricambiò con un'occhiata.

                          Intanto, altrove:
                          "Questo è tutto da Satan City. Cedo la linea allo studio. Eh-ehi, ma chi è quel tizio che vola?!"
                          "Ah ah, ma quello è Trunks!" affermò Gohan, dopodichè aggiunse, abbassando lo sguardo: "Senti, Videl, ma tuo padre...?"
                          "No, per fortuna no. E' all'osservatorio di Dio da qualche giorno a far visita al signor Bu"

                          Nel frattempo a Satan City tutto era ormai vuoto e privo di valore. Nulla poteva più testimoniare il florido splendore che da sempre aveva caratterizzato quella città.
                          Due giovani ragazzi, evitate le misure di sicurezza della polizia, erano riusciti ad entrare in città, alla ricerca di un indizio.
                          "Aspettami, Trunks" disse il più giovane.
                          "Senti, Goten, cosa pensi sia stato a far tutto questo? Hai visto in che stato erano ridotti i corpi?"
                          "Neanche una goccia di sangue. Dalle condizioni di quei poveracci sembra quasi si sia trattato di un infarto di massa"
                          I due continuarono a camminare per le vie della città, mentre dal Santuario:
                          "Dende, ci sono Trunks e Goten a Satan City, perché non prova adesso ad avvisarli?" domandò il fedele assistente del Supervisore terrestre.

                          "Trunks ma... eh?! Dende? Sì, sono Goten..."
                          "Eh? E' una comunicazione da Dende"
                          "Shh! Sì, sappiamo dell'accaduto, e ci siamo recati nel luogo per cercare di capirci di più, ma non c'è traccia di esplosioni o altro che lasci pensare ad una violenza fisica..."
                          "Goten, Trunks, quello che voi state cercando non è un comune mostro!" avvertì il namecciano.
                          "Cosa?! Come fai a saperlo?!" intervenne il più grande dei due saiyan.
                          "E' da quando è iniziata la strage lì a Satan City che tento di mettermi in contatto con qualcuno di voi, ma stranamente non riuscivo a creare una connessione. Comunque questo nemico..."
                          Il segnale cessò tutto d'un tratto.

                          Nella zona delle montagne rocciose vennero sussurrate le seguenti parole dall'anomalo essere giunto sul pianeta:
                          "Dende, Trunks, Goten, Satan City. Tanti nomi. Tanti nomi inutili... Dende..."
                          Ed improvvisamente, al Santuario... "Dende... sei tu Dende?"
                          Last edited by Davide03; 15 February 2009, 18:12.
                          Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
                          Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…



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                          • #14
                            WoW! riesce anche ad interrempore le comunicazioni mentali tra Dende e gli altri ,sempre + avvincente questa storia
                            Ma chi è e cosa vuole .......Dende ..........sono sempre + curiso
                            BRAVO Davide
                            sigpic
                            Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
                            Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
                            Mia LongShot con Gogeta_89

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                            • #15
                              La storia si fa sempre più interessante. Bellissimo capitolo!

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