Grazie ^^
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Originariamente Scritto da C18-Crilin 4ever Visualizza MessaggioGrazie Final, son contenta ti piaccia ^_^
Il terzo capitolo arriverà a breveLa mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182
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Ecco per voi il terzo capitolo, spero vi piaccia ^_^ Se avete qualche dubbio, chiedete pure ^^
L’armatura
Goku e gli altri atterrarono nel grande cortile della Capsule Corporation, dove tutti si erano fermati, in attesa di vederli tornare.
A Bulma bastò uno sguardo per capire che la situazione era seria.
Nei minuti che seguirono, Goku spiegò tutta la battaglia ai presenti, senza dimenticare un solo dettaglio.
Abbassata la testa, parlò anche della morte di Riff e Ianko.
Le teste di tutti i presenti si abbassarono, in un muto silenzio.
Goku alzò la testa per guardare Marion. Probabilmente stava male, soffriva, aveva bisogno di conforto in quel momento.
Lei lo stupì.
Iniziò a guardarsi intorno, osservandoli tutti con stupore, come se non si capacitasse delle teste abbassate e di quel silenzio, poi, tranquilla come una bambina, proruppe in uno strillo che fece voltare tutti.
“Ok, e allora? Su, c’è una festa, no?”
Bulma la guardò, socchiudendo gli occhi in un moto d’odio.
Ma come si permetteva quella sgualdrina?
Ianko era appena morto, e lei voleva continuare con la festa?!
La moglie di Vegeta si avvicinò a grandi passi alla ragazza dai capelli blu, ma venne bloccata da Goku.
“Non abbiamo tempo da perdere. Ci serve un posto dove rifugiarci per allenarci”
Gli atri annuirono, ma nessuno era in grado di proporre un luogo.
Alla fine fu Bulma a prendere la parola.
“Bè, ho un piccolo rifugio sotto i ghiacci dell’Antartide. Potremo andare lì!”
Nel frattempo, sul pianeta dei Kaioshin, un grido stava spazzando via il silenzio di quel luogo fresco e ameno.
Kaioshin indietreggiò, spaventato, lanciando di tanto in tanto occhiate al Sommo Kaioshin, perché lo aiutasse.
Ma il compagno più anziano sembrava insensibile alle sue mute richieste di aiuto; semplicemente osservava la scena, con interesse, ridendo della difficoltà nella quale si trovava la divinità più giovane.
Nel frattempo, la divinità dell’Est stava cercando di far ragionare la persona che si trovava davanti a lui, pur senza alcun risultato.
La ragazza continuava a gridare, fermandosi giusto per prendere fiato e sistemandosi di tanto in tanto i lunghi capelli corvini con un gesto di stizza.
“Come sarebbe a dire che è andato un’altra volta giù negli Inferi?!”
Il giovane fece un altro passo indietro, mentre un velo di terrore scendeva sul suo cuore.
Conosceva quella persona da moltissimi anni e sapeva per esperienza diretta che contrariarla non era una buona idea. Era già terribile da bambina, non osava immaginare come fosse adesso.
Si fermò un secondo a riflettere: forse grazie alla fusione con i potara, adesso era diventato più forte di lei. Non lo sapeva, non l’aveva vista per tanto, troppo tempo.
Mentre faceva questo ragionamento, la giovane continuava a passeggiare in cerchio, cercando di far sbollire la rabbia.
Kaioshin le lanciò un’occhiata dubbiosa e riprese i suoi pensieri interrotti.
Sì, forse era più forte di lei, adesso, ma, se anche lo fosse stato, non poteva certo trarne vantaggio.
Nonostante fosse morto, provava ancora un grande rispetto per il Dai Kaioshin, e non avrebbe mai potuto far del male alla sua allieva.
Anche se ogni tanto la tentazione gli era venuta.
Il Sommo Kaioshin si alzò e si avvicinò alla ragazza, sotto lo sguardo incredulo del più giovane.
Allora alla fine si era deciso ad aiutarlo!
L’anziano mise una mano sulla spalla della donna e la girò verso di se.
“Su, calmati. Vedrai che tornerà presto”
Con rabbia lei tolse la mano dalla sua spalla, scaraventando il povero Kaioshin lontano con la sola forza dell’energia.
“Non è questo il punto!”
Senza aggiungere altro spiccò il volo, diretta chissà dove.
Il giovane Kaioshin sospirò amaramente.
Era sempre così da un po’ di tempo: lui si annoiava e così andava negli Inferi per divertirsi e lei si arrabbiava e spariva per un po’ di tempo.
Iniziava ad essere stufo della situazione, però non poteva dir loro di andarsene dal pianeta.
Non poteva infangare così la memoria del Dai Kaioshin.
Intanto i guerrieri terrestri erano arrivati in Antartide ed avevano sistemato alcune apparecchiature che li avrebbero aiutati con gli allenamenti.
Vegeta sbuffò, tutta questa faccenda gli sembrava un’inutile perdita di tempo.
Era stato solo preso di sorpresa, se si fosse impegnato avrebbe potuto battere quei mostriciattoli, lui era sempre il principe dei saiyan!
Si sistemò i capelli e prese la parola
“Su, non perdiamo tempo. Andiamo a prendere gli altri per portarli qui!”
Goku si girò verso di lui, abbassando lo sguardo.
Si era preparato il discorso, ma adesso si rendeva conto dell’enorme difficoltà.
Era riuscito a convincere C18 e Crilin, e già era stata un’impresa.
Aveva convinto Gohan, ed era stato già più facile.
Aveva convinto Bulma.
Ma temeva di non convincere il principe.
“Non c’è nessun’altro da prendere, Vegeta”
Il principe si girò, lanciando un’occhiataccia al rivale di sempre
“Ma che stai dicendo, Kakaroth! Abbiamo lasciato a casa Bra, Pan e Marron. Dobbiamo andare a prenderle! Anche Videl e Chichi sono rimaste a casa!”
Goku guardò il rivale negli occhi, con fermezza.
“No, Vegeta. Questo rifugio non è abbastanza grande per contenere comodamente tutti, dobbiamo allenarci e loro ci sarebbero di intralcio”
Vegeta strinse i pugni, si era reso conto delle parole del saiyan, ma non voleva crederci. Non poteva crederci.
“Spero che tu stia scherzando, Kakaroth! Vuoi davvero abbandonarle al loro destino, lasciare che muoiano?”
Bulma si avvicinò al marito e gli posò una mano sul braccio
“Vegeta. Bra potrà resuscitare con le sfere del drago”
Il principe scosse la testa, mentre ardenti fiamme gli bruciavano negli occhi
“E quella puttana, allora?”
Indicò Marion, che in quel momento si stava guardando attorno, curiosa e con lo stesso sorriso idiota stampato in faccia.
Goku girò lo sguardo verso di lei, e poi i suoi occhi si persero nuovamente nei pozzi scuri del principe.
“Ha appena perso Ianko, non possiamo lasciarla da sola”
Il principe sgranò gli occhi, incredulo.
Kakaroth doveva essere impazzito.
“A quella sgualdrina non interessa nulla del tuo amico idiota! E tu…tu preferiresti salvare lei piuttosto che tua nipote e tua moglie?”
Il saiyan più giovane non disse niente, limitandosi ad abbassare lo sguardo.
Comprendeva il punto di vista di Vegeta, ma loro non potevano permettersi distrazioni.
Se fossero morte le avrebbero resuscitate con le sfere del drago, ma non potevano portarle lì.
Accorgendosi del silenzio di tutti, Vegeta proruppe in un grido, per poi allontanarsi in fretta e sedersi in un angolo, senza più rivolgere la parola a nessuno.
Non riusciva a crederci.
Doveva abbandonare Bra, la sua piccola Bra, e lasciare che qualcuno le facesse del male, e vedere invece quell’oca giuliva scorazzare liberamente per il rifugio.
No, era troppo, era veramente troppo.
Incrociò le braccia e chiuse gli occhi.
Bulma si diresse ad un angolo del rifugio.
Aveva allestito una specie di piccolo laboratorio, portando alcune sue apparecchiature.
C18 si avvicinò a lei, quasi distrattamente.
Non che le importasse quello che stava facendo, ma anche per lei era stato un duro colpo dover abbandonare Marron, ed ora doveva distrarsi, se non voleva esplodere.
“Che stai facendo?”
Bulma alzò appena la testa, ma subito la riabbassò sul suo lavoro.
“Sto progettando una specie di armatura. Se tutto va bene dovrebbe consentire a chi la usa di raddoppiare, almeno, il suo potenziale. Se riesco ad inventarla e a costruirne una per ognuno, potrete battere facilmente i nemici”
La bionda annuì, senza dire niente.
Strano che quell’idea le fosse venuta solo in quel momento, era tanto tempo che la donna non progettava nuovi macchinari, era più plausibile che quell’idea le venisse anni prima.
Ma forse anche lei cercava solo di distrarsi.
La testa blu della donna si rialzò di nuovo ed i suoi occhi azzurri incontrarono quelli cobalto della cyborg.
“Vuoi darmi una mano?”
Lei scosse la testa, con un impercettibile sorriso di cortesia
“Non credo di esserne in grado”
Bulma fece spallucce e tornò a lavorare, ancora più assiduamente di prima.
Negli inferi, intanto, un uomo si stava dando da fare a sconfiggere dannati su dannati.
Non che gli piacesse molto combattere, anzi, i suoi interessi erano altri, però lì si annoiava e qualcosa doveva pur fare.
Non esistevano alcolici, lì.
Non poteva fumare.
Era un uomo fedele a sua moglie, quindi anche i rapporti sessuali erano limitati, meno di uno a notte.
Che cosa gli restava da fare?
Niente. L’unico piccolo divertimento che aveva era stare negli Inferi a picchiare per bene i guerrieri che vi si trovavano.
Eppure sua moglie questo non lo capiva e si arrabbiava sempre.
Bha, che andasse al diavolo!
Ma cosa voleva da lui?!
L’aveva scelta come sua compagna, aveva accettato di abitare su quel misero pianeta, cosa voleva di più?
Rinchiuderlo in una gabbia come un canarino?
Con rabbia sferrò un pugno contro un demone, facendogli sanguinare il naso.
Si fermò all’improvviso, mentre i demoni lo guardavano sorpresi.
I suoi capelli neri oscillavano, mossi da una brezza calda che scorreva implacabile.
Si girò lentamente, facendo svolazzare il lungo mantello che lo copriva.
Aveva captato chiaramente l’aura della moglie.
Che cosa ci faceva lì?
Alzò lo sguardo, fino ad incontrare la figura della consorte. Lei si accorse del suo sguardo e si fermò, guardandolo ed alzando un sopracciglio.
Non disse nulla, e anche lui stette in silenzio, aspettandosi la solita ramanzina, che però non arrivò.
La ragazza continuò a volare come se niente fosse, superandolo in breve.
Lui rimase incredulo, ma decise di non indagare.
Era un po’ di tempo che la sua compagna era strana.
E lui iniziava ad essere stufo di quella situazione, voleva tornare sulla Terra.sigpic~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~
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Passarono due giorni, e poi
“Notizie incredibili da Pepper Town, due mostri sono apparsi ed hanno iniziato a distruggere qualsiasi cosa. Più della metà della popolazione è stata uccisa, ed almeno un terzo è sotterrata dalle macerie. I soccorritori stanno scavando da ore per estrarre persone o cadaveri”
Vegeta si fermò, nell’udire questa notizia.
Si stava allenando con Goku e, fermandosi ad ascoltare, un colpo del rivale lo colpi dritto alla mascella, facendolo finire per terra.
“E stai un po’ attento, Kakaroth!”
“Scusa, Vegeta, però non dovevi distrarti!”
Vegeta continuò ad ascoltare la notizia.
“Pare che i due mostri si stiano dirigendo verso Città dell’Ovest, ci recheremo là per tenervi aggiornati”
Il principe dei saiyan si alzò di scatto.
Città dell’Ovest…dove si trovava la Capsule Corporation. Dove si trovavano sua figlia e le altre!
“Kakaroth!”
L’altro capì subito e scosse piano la testa, ne avevano parlato, sarebbero state solo di intralcio.
“Loro capiranno, Vegeta”
Il saiyan più grande alzò la testa di scatto, fissando i suoi occhi in quelli del rivale
“Loro capiranno? No, Kakaroth. Videl capirà, Chichi capirà, Marron capirà, perché è già grande, Pan capirà, perché è una guerriera. Ma Bra? Che cosa vuoi che capisca, Bra? L’unica cosa che saprà è che mentre lei era terrorizzava e invocava il mio nome piangendo, io non c’ero! L’unica cosa che avrà ben chiara è che io non ero lì a proteggerla, mentre lei aveva bisogno di me!”
Goku abbassò lo sguardo, senza dire niente.
Era difficile anche per lui lasciare che sua moglie e la sua nipotina se la cavassero da sole, ma era l’unica soluzione
“Vegeta…”
L’altro non lo fece finire.
Con uno scatto volò fuori dal rifugio, diretto verso la Capsule Corporation.
Goku fece per seguirlo, ma venne fermato da Bulma.
“Aspetta, Goku, ho terminato una delle armature”
Il saiyan annuì e la raggiunse nel piccolo spazio adibito a laboratorio.
Anche tutti gli altri, tranne Marion, si fecero vicini.
“Allora, il funzionamento è molto semplice. Come potete vedere ho applicato lo stesso meccanismo usato per il vestito di Great Sayaman. In poche parole si tratta di un oggetto molto simile ad un orologio. Premendo questo pulsante giallo, posto sotto il polso, l’armatura apparirà magicamente sul corpo di colui che indossa il macchinario. Finora è tutto chiaro?”
Tutti i presenti annuirono, continuando ad ascoltare.
“Sull’elmo dell’armatura è presente un piccolo bottone, schiacciandolo l’armatura farà una scansione completa del nemico, individuando il suo livello di potenza, ed eventuali punti forti e punti deboli. I risultati della scansione saranno visualizzati sul display dell’orologio.”
I guerrieri annuirono ancora, sempre più curiosi.
“L’armatura è in grado di assorbire l’energia nemica, in caso questa venga emessa. In poche parole è possibile assorbire colpi di energia, ma, attenzione, quando il Display inizierà a lampeggiare emettendo un suono e si accenderà una spia rossa, dovrete immediatamente espellere l’energia accumulata, o l’armatura esploderà, e, ovviamente, chi vi è dentro subirà molti danni”
Ancora una volta tutti annuirono.
Bulma sospirò.
“Purtroppo sono riuscita a costruirne una sola…a chi devo affidarla?”
Tutti i presenti si girarono all’unisono verso Goku.
Era lui l’eroe, lui doveva indossarla e sconfiggere i nemici.
Il saiyan scosse la testa, stupendo tutti.
“In questo momento la cosa più importante è la difesa, non l’attacco. Io sono perfettamente in grado di difendermi da solo, senza l’ausilio di quell’armatura. L’unica che ne ha bisogno è Marion”
Decine si occhi si spalancarono, guardandolo.
Poi tutti gli occhi si voltarono verso Marion, che se ne stava immobile a leggere un fotoromanzo che teneva nella borsetta.
Goku si avvicinò alla ragazza, serio.
“Marion”
Lei alzò lo sguardo verso di lui, lanciandogli uno dei suoi sorrisi da oca.
“Ascolta, dobbiamo andare a salvare Vegeta, tu resterai qui. Siccome sei l’unica che non può difendersi da sola, abbiamo pensato di darti questa”
Le allungò l’orologio, che lei prese con un’espressione stupita in volto
“Cos’è?”
“Un armatura. Indossa l’orologio. In caso di pericolo potrai difenderti”
Marion si mise il marchingegno, come le era stato chiesto.
“Bene, schiaccia il pulsante giallo”
Marion ubbidì ed un’armatura di metallo le circondò il corpo ed il capo.
Era una grande armatura scintillante, che le aderiva perfettamente al corpo, lasciando scoperti solo gli occhi, persino la bocca era coperta dal freddo metallo.
Lei lanciò gridolini sorpresi, mentre Goku sbarrò gli occhi, rendendosi immediatamente conto del suo aumento di potenza.
“Perfetto! E…Bulma, per toglierla?”
“Bisogna schiacciare nuovamente il pulsante giallo”
Goku fece un cenno con la testa in direzione di Marion, e lei schiacciò nuovamente il tasto, facendo così scomparire l’armatura.
“Perfetto, così potrai difenderti. Adesso posso andare ad aiutare Vegeta”
Piccolo e Tensing lo raggiunsero
“Veniamo con te, qui non siamo utili”
Il saiyan annuì.
Non sarebbero stati utili nemmeno a lui, ma non voleva dirlo apertamente, così i tre presero il volo per raggiungere Vegeta.
Livelli di combattimento
Goku SSJ3: 570.000.000
Goku SSJ2: 380.000.000
Vegeta SSJ2: 364.000.000
Kagami: 360.000.000
Miraa: 360.000.000
Gohan: 300.000.000
Goku SSJ: 190.000.000
Vegeta SSJ: 182.000.000
Kaioshin dell’Est: 160.000.000
Piccolo: 65.250.000
C18: 50.000.000
Trunks SSJ: 40.660.000
Goten SSJ: 38.760.000
Goku: 25.000.000
Vegeta: 24.000.000
Trunks: 5.350.000
Goten: 5.100.000
Uomo misterioso (vs demoni): 5.000.000 [attenzione, il livello si riferisce solo a quanto mostrato dall’uomo nel corso del combattimento, non al suo reale potere massimo]
Ragazza misteriosa (emissione di energia, vs Kaioshin il Sommo): 4.000.000 [attenzione, il livello si riferisce solo a quanto mostrato dalla ragazza in quel frangente, non al suo reale potere massimo]
Tensing: 3.800.000
Crilin: 3.600.000
Marion (con armatura): 100
Marion: 2sigpic~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~
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Son contenta ti piaccia XD
Quanto ad apprezzamenti e non apprezzamenti...
devi seguire la fanfiction (anche nelle saghe a venire) e vedrai XD
Ah, intanto anticipo che la divisione in saghe è ormai fissa XD
Son cinque saghe
Saga Uno: Sfida tra i ghiacci
Saga Due: Minaccia cybernetica
Saga Tre: Il principe guerriero
Saga Quattro: L'altro mondo
Saga Cinque: La fine dei giochi
Più un numero indefinito di special
Ovviamente l'unica cosa che vi dico sono i titoli delle saghe, ma per sapere di cosa si parla dovete andare avanti a leggere XDsigpic~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~
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Era da un pò che non la leggevo!XDè sempre bella la tua fanfic.!La mia prima FF!http://gamesurf.tiscali.it/forum/showthread.php?t=89182
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Dopo oltre un secolo ho deciso di continuare la pubblicazione della fanfiction anche su questo forum (da altre parti sono più avanti con la storia).
Occorre allenarsi!
Il combattimento stava ormai per terminare. Aikagi se lo sentiva.
Kripta era troppo tranquilla, troppo sicura di sé. L'anziano maestro avrebbe voluto urlare a Van di ritirarsi, finchè era in tempo, ma sapeva che sarebbe stato tutto inutile. Van non si sarebbe mai arresa, avrebbe combattuto fino alla fine.
La ragazza dai capelli dorati si alzò dolorosamente, squadrando con odio colei che la fronteggiava. La stava solo prendendo in giro. E lei odiava essere presa in giro.
“Non...”
La voce le morì in gola, mentre una nuova fitta le serrava lo stomaco. I colpi di Kripta non erano seri, ma facevano male.
L'avversaria la guardò, inarcando un sopracciglio ed aspettando il resto della frase.
“Non permetterti più di usare certi metodi con me!”
L'altra la guardò interrogativamente.
“Quali metodi?”
La voce di Van si alzò di qualche tono, si stava infuriando.
“Non voglio che usi certe premure. Usa tutta la tua forza, anche a costo di uccidermi!”
Kripta scoppiò in una risata malvagia che sorprese Van
“Oh, avanti, credi sul serio che non stia combattendo seriamente per farti un favore? Semplicemente non vale la pena utilizzare tutta la mia forza con te...”
Van strinse i pugni, pronta a scagliarsi contro l'avversaria e farle rimangiare quello che aveva appena detto.
“...ma se proprio insisti...”
Dopo questa frase la ragazza bionda alzò lo sguardo, per osservare i movimenti dell'avversaria, ma l'altra fu più rapida e con un solo semplice pugno nello stomaco le mozzò il fiato.
“Adesso che sto facendo sul serio sei più contenta?”
Sussurrò Kripta malignamente all'orecchio dell'avversaria.
Van cercò di reagire, ma non riusciva a muovere un solo muscolo. Quel singolo colpo le aveva completamente paralizzato i movimenti.
Improvvisamente un urlo esplose per tutta l'Arena. Oshii
“Avanti, Kripta, uccidila! Uccidila!!”
La ragazza dai capelli color del mare si girò verso il maestro, squadrandolo con aria scettica. Poi scosse pigramente la testa
“No. E' solo un moscerino, non darà alcun fastidio. Non sono un'assassina”
Kripta fece forza con il pugno, che ancora premeva lo stomaco dell'avversaria, e lanciò Van lontano, fino a farla sbattere contro la parete dell'edificio. Aveva perso.
Il corpo di Van cadde parallelo alla parete ed il giovane Saisho lo prese prima che toccasse il suolo.
“Van...”
sussurrò debolmente, scostandole i capelli dalla fronte.
Aikagi si avvicinò per controllare lo stato di salute della sua pupilla
“Non sembra si sia fatta molto male. Dopo un buon riposo sarà come nuova. Andiamocene”.
Niryuu, uno dei tre allievi maschi di Aikagi, protestò calorosamente
“Ma, maestro, noi non abbiamo ancora combattuto!”
L'anziano insegnante scosse amareggiato la testa
“E' inutile, non siamo all'altezza di questo torneo. Non voglio che vi facciate male anche voi. Torniamo a casa”
Saisho fu subito d'accordo e si accodò ad Aikagi; Niryuu e Daisan cercarono ancora di protestare debolmente, ma alla fine furono costretti ad accettare le decisioni del saggio maestro.
Nel frattempo Kripta era scesa dal ring e si era riunita al suo insegnante.
“Ti avevo detto di ucciderla!”
Lei alzò le spalle, in un gesto di noncuranza
“Te l'ho detto. Non è certo pericolosa, però è testarda. Perchè ucciderla, quando posso divertirmi mille volte a schiacciarla come il verme che è?”
Il suo solito sorriso malvagio accompagnò la frase. Oshii sorrise: quella era decisamente la sua allieva prediletta.
Ormai la Capsule Corporation era vicina, era questione di secondi e sarebbero arrivati.
Purtroppo anche Kagami e Miraa mantenevano una forte velocità, nella loro implacabile avanzata.
Vegeta riuscì a raggiungere il grande edificio che costituiva la sua abitazione e vi entrò velocemente, sperando che la sua missione di recupero terminasse prima dell'arrivo dei due mostri.
Piccolo, Tensing e Goku lo raggiunsero in breve ed il saiyan prese la parola.
“Vegeta, ma sei impazzito?!”
Il principe dei saiyan lo degnò di una singola occhiata sprezzante.
“Taci”
L'insolito gruppetto riuscì in breve tempo a raggiungere la sala centrale dell'edificio, dove trovarono Bra, Pan, Videl, Marlon e Chichi.
Fu Vegeta a prendere la parola.
“Sbrigatevi, i nemici stanno per arrivare, dovete allontanarvi da qui!”
Le ragazze annuirono, un po' confuse, mentre Videl e Chichi si affrettavano ad uscire.
Un grande boato fece bloccare tutti.
Goku strinse i pugni con rabbia e si mise in posizione di combattimento.
“Dannazione, sono già qui!”
La tensione era incredibile, i nemici erano arrivati e loro non sapevano come affrontarli. Usare la terza trasformazione del Super Saiyan sarebbe stato troppo rischioso, sapendo che li attendevano altri nemici ben più potenti.
Tensing si mise davanti a Goku, con un gesto d'intesa verso Piccolo.
“Goku, Vegeta, voi portare in salvo le ragazze. Ci penseremo noi a fermarli”
Il saiyan più giovane si mostrò allarmato a quella prospettiva, non erano assolutamente al livello di Kagami e Miraa, ma il principe lo trattenne
“Hanno ragione. Se dovessimo morire noi due non ci sarebbe più salvezza per la Terra. Andiamo!”
Nonostante tutto il saiyan più giovane non era d'accordo
“Posso portare tutti alla base con il teletrasporto!”
Piccolo scosse la testa
“Non conosciamo ancora i loro poteri. Per quel che ne sappiamo potrebbero essere in grado di replicare le nostre tecniche. Meglio non rischiare, se dovessero imparare il teletrasporto, per noi sarebbe la fine. Tu e Vegeta andate, ce la caveremo!”
Goku annuì ed i due presero il volo, tenendo in braccio Chichi e Marlon, intanto Videl li seguiva, portando con sé Bra, mentre la piccola Pan chiudeva il triste corteo.
Mentre i loro amici si allontanavano, Piccolo e Tensing cercavano di farsi coraggio.
Fu il Namecciano il primo a prendere la parola.
“Tensing, hai qualche nuova tecnica da poter sfoderare?”
Tensing annuì brevemente, ma la sua espressione tradiva una preoccupazione che il compagno non tardò a notare.
“Cosa succede?”
Il guerriero dai tre occhi serrò i pugni. Le auree dei nemici erano in avvicinamento, stavano per entrare nell'edificio.
“E' una tecnica suicida, questo significa che potrò usarla una volta sola”
Piccolo annuì, serio.
“La faremo bastare”
Dovevano sconfiggerli a tutti i costi, se quelli erano soltanto i più deboli della squadra, non osava immaginare come dovessero essere gli altri.
Di quelli si sarebbero occupati Gohan, Goku e Vegeta, come sempre, ma era necessario ripulire la scacchiera dalle pedine più deboli.
Kagami e Miraa fecero il loro ingresso nell'edificio.
“Ma guarda chi si rivede” disse Kagami con un sorrisetto diabolico
“I guerrieri ficcanaso” gli fece eco il fratello.
Piccolo e Tensing si misero in posizione di combattimento, pronti a fronteggiare quei due nemici così potenti.
Nel frattempo gli altri erano riusciti a tornare alla base, grazie al teletrasporto di Goku.
Bulma andò subito loro incontro, prendendo tra le braccia la sua piccola Bra.
“Dove sono Piccolo e Tensing?” chiese, vagamente preoccupata.
Goku abbassò lo sguardo
“Sono rimasti per combattere contro i nostri due nemici. Spero riescano a sopravvivere”
Tutti lo speravano, ma la cappa di malinconia scesa sulla base faceva intuire che nessuno, in fondo, ci credeva davvero.
Bulma tornò verso il suo laboratorio.
“Visto che hai deciso di donare l'armatura a Marion...”
disse rivolta verso Goku
“...è necessario che io ne inventi altre”
Il saiyan annuì. Contro nemici simili un'invenzione come quella avrebbe fatto comodo.
L'eroe della Terra si voltò verso Marion: ricordava l'incredibile aumento di potenza dato dall'armatura.
“Hey, Marion!”
La ragazza alzò lo sguardo dalla rivista che stava leggendo, e puntò gli occhi sul giovane volto che le stava parlando.
Goku continuò, sicuro di aver avuto una buona idea.
“Ti va di allenarti? In fondo grazie a quell'armatura hai incrementato di molto la tua potenza. Forse con un buon allenamento otterrai un livello accettabile”
Marion era come una bambina. E come tutte le bambine si entusiasmava per qualsiasi cosa. Pertanto proruppe subito in gridolini entusiasti alla proposta di Goku.
Il saiyan si mise in posizione di combattimento.
“Ok, vediamo di insegnarti qualcosa!”
Nel frattempo Vegeta fissava il compagno più giovane, sbalordito.
Kakaroth si era bevuto il cervello, non c'era altra spiegazione! Invece di allenarsi e cercare di superare il limite del SSJ3 perdeva tempo ad allenare un'ochetta!sigpic~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~
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Molto lontano, intanto, Piccolo e Tensing stavano cercando di resistere alla forza di Kagami e Miraa, ma con scarsi risultati.
Quei due erano davvero troppo forti per loro, ed inoltre la loro terribile sincronia li rendeva avversari ancora più temibili.
Durante lo scontro avevano raso al suolo tutta la Città dell'Ovest. Praticamente stavano rendendo il compito più facile a quegli alieni invasori.
Ormai non sapevano più cosa fare per contrastarli. Piccolo avrebbe potuto usare il suo Makankosappo, ma non poteva sperare di avere il tempo di caricarlo. Tensing non poteva certo tener impegnati quei due da solo.
“Tensing, non abbiamo altre possibilità, dobbiamo mettere tutta la nostra energia in un colpo e scagliarlo, sperando che serva a qualcosa. Io colpirò il piccoletto bianco, tu cerca di colpire quello nero!”
Il guerriero dai tre occhi annuì, iniziando a caricare la sua nuova tecnica.
Piccolo si scagliò contro Kagami, colpendolo con un calcio, poi si preparò ad utilizzare la sua tecnica più potente.
“Chobakuretsumaha!!!”
Un raggio incredibilmente potente uscì dal palmo delle sue mani, colpendo l'avversario.
Dopo aver lanciato quel colpo con tutte le sue energie, Piccolo cadde a terra, ormai privo di forze.
Nel frattempo Tensing si era scagliato contro Miraa, pronto ad utilizzare la sua nuova tecnica.
“Shinkikoho Hibana!!!”
Era riuscito a potenziare ancora la sua tradizionale tecnica, unendo alla forza della sua energia la forza del fuoco.
Lampi d'energia infuocata uscirono dal triangolo che formavano le sue mani, ed andarono ad attaccare il piccolo nemico.
Anche Tensing, come Piccolo, adesso non poteva far altro che lasciarsi andare e sperare che il suo colpo avesse sortito qualche effetto.
Chiuse gli occhi, ed il buio calò su di lui.
Un silenzio regale scese sulla Città dell'Ovest, rotto solo dal rumore del vento, quand'ecco che, all'improvviso, un boato ruppe quel silenzio così faticosamente cercato.
Kagami e Miraa riemersero dalle macerie, sebbene con alcuni graffi sul corpo.
Quei colpi erano realmente moto forti, ma non abbastanza per metterli in difficoltà.
Videro i corpi dei due avversari al suolo e li finirono con un paio di Ki Blast.
Adesso dovevano solo continuare ad uccidere gli abitanti di quell'inutile pianeta per poterne poi far dono al loro capo.
Nel frattempo alla Capsule Corporation, Goku si fermò, avvertendo distintamente che le auree di Piccolo e di Tensing erano sparite.
Tutti coloro che ne avevano le capacità l'avevano avvertito.
Non ce l'avevano fatta.
E adesso tutti sapevano che era necessario allenarsi con maggior impegno.
Un pugno di Marion colpì in pieno volto Goku, che si era distratto.
Marion iniziò a scorazzare come un'ochetta in giro per la stanza
“Ah, ah, ti ho colpito! Ti ho colpito!”
Un gocciolone apparve sulla testa di Goku
“Già...mi hai colpito...” disse ridendo.
Forse allenarla non era una così buona idea.
Si mise in posizione
“Prova a schivare questo!”
Marion non si mosse di un solo millimetro e così Goku la colpì, facendola finire per terra.
“Mi...mi hai fatto male!”
Goku porse la mano alla ragazza per aiutarla ad alzarsi
“Ehm...mi dispiace...forse ti ho colpito troppo forte...”
C18 poco distante sbuffò, avvicinandosi ai due
“Se sei così buono mi spieghi come pensi di insegnarle a combattere?!”
Goku guardò la cyborg, incredulo
“Ma...ma io...”
Senza dargli il tempo di parlare, la cyborg lo scostò
“L'alleno io!”
Goku non fece in tempo a rendersi conto del ghigno sul viso della bella cyborg che lei era già partita all'attacco.
Un calcio, un pugno, ancora un calcio e per finire un Ki Blast che mandò la povera Marion contro la parete.
C18 stava per colpirla ancora con un Assalto Potenziato, quando sentì due braccia cingerle i fianchi.
Suo marito.
“Hey, non ti sembra di avere esagerato? Non puoi ammazzarla!”
“Ah, no?”
chiese lei con tono innocente, ma calmo. Il marito sorrise e la lasciò andare, mentre Goku si avvicinava per accertarsi delle condizioni di Marion.
C18 gli parlò con un tono di sufficienza
“Tranquillo, non è morta. Anche se credo che avrà bisogno di un bel po' per riprendersi”
Un ghigno sadico accompagnava le sue parole.
Ma subito venne smentita: Marion si alzò piano piano, tra la polvere.
“Uffa, ma ce l'avete tutti con me? Mi hai fatto male, male!”
si lamentò massaggiandosi la testa che aveva sbattuto contro la parete.
C18 non poteva credere ai suoi occhi, quella ragazza aveva pochissimi graffi!
Tutti erano strabiliati, ma fu Vegeta a prendere la parola.
“Evidentemente l'ochetta ha una resistenza molto alta. Bè, questo potrà tornarci utile”
Goku annuì: sì, era stata una buona idea allenarla.
“Vuoi allenarla tu, C18?”
La donna bionda scosse la testa. Mai e poi mai avrebbe allenato la ex di suo marito.
Gohan si avvicinò a C18, con un sorriso
“Non ti andrebbe nemmeno di allenarti con me?”
Lei alzò le spalle, noncurante
“Se vuoi...”
Il giovane saiyan annuì. Aveva bisogno di qualcuno con cui allenarsi. Certo, avrebbe potuto contare sull'appoggio del padre, ma, ora che non riusciva ad utilizzare al meglio lo stadio Mystic, gli era notevolmente inferiore, l'avrebbe rallentato troppo, era meglio se lui si allenava con Vegeta. E riteneva che anche Goten e Trunks avrebbero ottenuto un maggior profitto allenandosi tra di loro.
Tra coloro che restavano, C18 gli sembrava la più adatta. Anche perchè era sicuro che avrebbe combattuto con tutta sé stessa.
I due si misero in posizione di combattimento, pronti a fronteggiarsi.
Nel frattempo Kagami e Miraa continuavano a mietere nuove vittime.
Livelli di combattimento
Goku SSJ3: 570.000.000
Goku SSJ2: 380.000.000
Vegeta SSJ2: 364.000.000
Kagami: 360.000.000
Miraa: 360.000.000
Gohan: 300.000.000
Goku SSJ: 190.000.000
Vegeta SSJ: 182.000.000
Piccolo (piena potenza, Chobakuretsumaha): 70.000.000
Piccolo: 65.250.000
C18: 50.000.000
Trunks SSJ: 40.660.000
Goten SSJ: 38.760.000
Goku: 25.000.000
Vegeta: 24.000.000
Tensing (piena potenza, Shinkikoho Hibana): 10.000.000
Trunks: 5.350.000
Goten: 5.100.000
Tensing: 3.800.000
Crilin: 3.600.000
Marion (con armatura): 100
Marion: 2sigpic~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~
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