Saluti a tutti, questa è la prima FF su DB che scrivo e non ho nemmeno idea se la finirò o no, probabilmente si visto che mi piace molto l'idea, in ogni caso vi spiego un paio di cose; prima di tutto non tiene conto del finale di GT, della possibile non presenza o presenza di alcuni personaggi (per esempio Pan, Videl, Chichi e compagnia bella NON ci sono nella mia FF), né tantomeno vado a specificare il tempo trascorso dalla fine fine di GT a questa FF, e non ho posto eccessiva cura nel tenere i livelli di combattimento coerenti con quelli "ufficiali" alla fine di GT quanto più coerenti con l'ordine di potenza tra i PG stessi, anche se Ub l'ho messo un po' a caso su questo punto.
----------------
Pianeta Terra, Deserto di Zahora.
Le sabbie solcavano le dune sospinte pigramente dal vento, quando all'improvviso un'enorme ombra circolare oscurò il cielo, con grazia aliena il disco grigio metallico scese di quota fino a trovarsi a pochi metri dallo spiazzo sabbioso che aveva generato, apparentemente senza aver usato motori per muoversi. Le luci puntiformi che ballavano sulla superficie dell'oggetto si bloccarono, un portellone s'aprì sulla fiancata abligua inferiore del velivolo alieno, quattro creature umanoidi dalle candide ali ne uscirono levitando in aria come angeli guerrieri, due erano figure femminili e due maschili, toccarono la sabbia nello stesso momento. - Mh, come hai detto che si chiama questo pianetucolo? - Parlò una delle figure maschili, dai corti capelli blu chiaro e gli occhi dorati con le pupille feline. - Terra, Thauron, Terra, ma non importerà per molto.- Sibilò una delle due figure femminili dai capelli lunghi e ricci color sangue e gli occhi felini turchesi. Una risata riecheggiò nell'aria:- Sei sempre troppo impaziente Freyia, qualcosa potrebbe sempre andare storto.- Parlò il secondo umanoide maschio. - Tsk, con la tua sola pazienza la nostra razza sarebbe già estinta da tempo.- Protestò l'aliena facendo schioccare gl'affilati canini celati dalle labbra carmigne, anche se si concesse qualche secondo per ammirare i corti capelli verde smeraldo e gli occhi dorati del compagno d'arme, lo apprezzava molto. - Anche questa volta hai ragione sorella, ma forse è per questo che Lui ha affidato anche a noi la missione d'approvvigionamento per la nave madre. - Rincarò l'ultima figura femminile dagli occhi felini color rosso carmigno e i lunghi ricci turchesi, scoccando un'occhiata complice alla gemella Xaryia. - Quanto pensate che ci metteremo a eliminare ogni resistenza e convertire questo pianeta in energia per gli abitanti nella nave madre? - Alle parole di Thauron tutti e quattro gli alieni alzarono lo sguardo al cielo, senza che la forte luce solare sembrasse danneggiare i loro occhi rapaci come la loro pelle glabra d'un grigio chiaro quasi scultoreo, più sottile sulle punte delle orecchie aguzze. Inoltre sembravano non emanare nemmeno una goccia di sudore malgrado indossassero pantaloni lunghe larghi e lunghi sopra dei calzari simili a stivaletti alti ed una casacca aderente a maniche lunghe, con dei guanti ed un lungo mantello portato dietro la schiena, perfettamente rossi e bordati di nero come il resto dell'abbigliamento ad eccezione dei guanti bianchi. - Non ne ho idea, ma non m'interessa.- Così dicendo Freyia diede un'occhiata ai propri compagni, che assentirono in silenzio, quindi fecero comparire quattro sfere d'energia rosso carminio sui palmi prima di spedirle di fronte alla nave e farle dissipare nell'aria con degli scintillii sinistro, avevano dato il segnale; due passerelle metalliche s'allungarono dalla nave per far sbarcare le truppe d'invasione, che ben si divisero in quattro quadrati da cento unità. Quindi senza emettere una parola Goliath e Thauron rientrarono nella nave, Xaryia e Freyia sapevano che stavano chiamando Generali e Ufficiali, sorrisero malvagie, l'invasione stava per iniziare e anche quell'insignificante ammasso d'energia sarebbe stato sacrificato per la sopravvivenza della loro razza.
Pianeta Terra, Isola di Kyokaru.
Quando i calci dei due sayan si scontrarono il boato dell'ennesima onda d'urto increspo l'aria intorno a loro, mentre i due avversari sctringevano i senti nel sentire le loro ossa pressate all'inverosimile l'una contro l'altra, quando si staccarono vennero sbalzati d'un paio di metri prima di fermarsi in aria. - Non t'illudere Kakaroth! Anche se ancora riesci a resistermi prima o poi ti supererò! - Affermò risentito Vegeta, rimettendosi ben presto in guardia. - Come vuoi amico, a me basta solo tenermi in allenamento.- Replicò Goku sorridendo, anche se questo sembrò far infuriare ancora di più l'amico-nemico. - Allora prendi questo! - Urlò Vegeta espandendo la propria aura fin quasi ad arrivare al livello di Super Sayan, prima d'allargare le braccia e formare due grosse sfere d'energia azzurra nei palmi per poi richiudere le braccia e scagliare un'ampia cresta d'energia in direzione di Goku, che ricambio raccogliendo le mani sul fianco per poi stenderle e scagliare una potente onda d'energia azzurra. Quando la Kamehameha e il Final Flash si scontrarono si fusero in un'enorme cupola d'energia che si espanse ruggendo fino a scomparire e lasciare un cratere di centinaia di metri di diamentro ai cui opposti stavano i due guerrieri. Entrambi stavano per scontrarsi nuovamente quando la percezione di una moltitudine di nuove auree bloccò entrambi dallo stupore. - Kakaroth, le senti anche te? - Un sorriso sadico solcò il volto di Vegeta, pregustava già il momento in cui avrebbe potuto mostrargli la sua potenza. - Certo, forse sono solo un branco di turisti spaziali.- Scherzò il sayan, ma Vegeta sembrava non trovare la battuta minimamente divertente. - O forse sono un branco di sprovveduti spaziali, così sciocchi da tentare d'invadere il pianeta dove il principe d'ogni sayan ha scelto di trovare alloggio. - Replicò l'altro, con una nota di disprezzo nella voce che non preannunciava nulla di buono per ogni alieno che si fosse messo sulla sua strada. - Quale che sia forse dovremmo chiamare anche gli altri e ritrovarci alla Torre di Karin. - Ribattè altrettanto serio Goku. - Se proprio vuoi nasconderti come un comune terrestre vacci te alla Torre di Karin, io non temo alcun branco d'alieni! - Affermò l'orgoglioso Vegeta, espandendo la sua aura e portandosi al livello di Super Sayan II, pronto ad affrontare chiunque gli si fosse parato davanti. - Ricorda che i Senzu possono esserci utili in battaglia. - Insistette Goku, deciso a farlo desistere. - Scariche elettriche d'indecisione attraversarono l'aura del Super Sayan mentre i capelli dorati ondeggiavano furiosi. - D'accordo Kakaroth, ma dopo aver preso i Senzu non credere che aspetterò che ti decida a muoverti.- Replicò il principe dei sayan, tornando normale prima di schizzare alla massima velocità verso la destinazione, seguito con calma dal suo eterno rivale Son Goku.
Pianeta Terra, Casetta di Buu grasso
Due ki balls collisero a meno di due metri dal prato, annullandosi in una piccola esplosione mentre i pugni di due cyborg si scontravano risuonando nell'aria, rapida la cyborg bionda tentò un calcio laterale al fianco che l'avversario corvino parò con un parido movimento laterale del braccio, che l'avversaria utilizzò come perno per ruotare l'altra gamba e tentare un colpo di tallone alla testa bloccato dal corvino che afferrò la gamba della bionda prima di lanciarla lontano con una mezza piroetta, costei si bloccò a mezz'aria a qualche metro dall'avversario. - Come sempre pari fratello. - Affermò C-18 ritornandò delicatamente a terra. - Come è giusto che sia sorella. - Replicò C-17. Ma c'era qualcuno che assisteva alla scenaben poco divertito; era Buu, che sbuffava d'inpazienza seduto sull'erba accanto ad un eccitatissimo Mr. Satan. -Buu è stufo! Buu vuole giocare! - Esclamò l'essere rosa, con un'espressione tanto bambinesca quanto corrucciata sul volto paffuto. - D'accordo Buu, se vuoi affrontarci fatti sotto! - L'accontentò C-17 mettendosi in guardia con un mezzo sorriso sul volto. - Preferisci uno alla volta o contro tutti e due insieme? - Chiese invece C-18 senza mostrare alcuna emozione. Buu aprì la bocca per rispondere ma Satan s'affretto ad alzarsi e muovere le braccia in aria per attirare l'attenzione dei due cyborg prima che l'incontro iniziasse:- Sentite grandi guerrieri, non è che potete darmi il vostro numero? Giusto per questioni d'amministrazione, s'intende. - E perchè così in caso avesse dovuto trovarsi in qualche scorribanda di quegli alieni pazzoidi nemici dei guerrieri dorati avrebbe avuto qualcuno di riserva da chiamare per salvargli la pelle, ma questo scelse saggiamente di non dirlo, anche se a giudicare dai sopraccigli alzati dei cyborg doveva esserci qualcosa che non andava. - Satan, guarda che noi non abbiamo un telefono, non ne abbiamo bisogno, siamo cyborg. - Precisò C-18, scandendo bene le parole come se fossero di difficile comprensione. -Oh, ehm, in questo caso penso che possiate ricominciare a divertirvi, il grande Mr. Satan vi ammirerà da lontano. - Replicò l'uomo con un gran sorriso sul volto prima di tornare lentamente accanto a Buu, da cui usciva fumo dai buchi sulle testa tonda. - C'è qualcosa che ti preoccupa amico? - S'interesso Satan. - Buu avverte presenze, Buu preoccupato. - Quasi sussuròò sconsolato la creatura rosa. - Buu però ora gioca! - Esclamò poi guardando i cyborg, prima che C-17 tornasse rilassato e C-18 lo guardasse scuotendo la testa. - Buu con noi gioca dopo, ora abbiamo altro da fare. - Lo avvisò prima di girarsi e guardare il fratello. - Alla Torre di Karin? - Chiese C-17. Il gemello assentì e partirono.
----------------
Pianeta Terra, Deserto di Zahora.
Le sabbie solcavano le dune sospinte pigramente dal vento, quando all'improvviso un'enorme ombra circolare oscurò il cielo, con grazia aliena il disco grigio metallico scese di quota fino a trovarsi a pochi metri dallo spiazzo sabbioso che aveva generato, apparentemente senza aver usato motori per muoversi. Le luci puntiformi che ballavano sulla superficie dell'oggetto si bloccarono, un portellone s'aprì sulla fiancata abligua inferiore del velivolo alieno, quattro creature umanoidi dalle candide ali ne uscirono levitando in aria come angeli guerrieri, due erano figure femminili e due maschili, toccarono la sabbia nello stesso momento. - Mh, come hai detto che si chiama questo pianetucolo? - Parlò una delle figure maschili, dai corti capelli blu chiaro e gli occhi dorati con le pupille feline. - Terra, Thauron, Terra, ma non importerà per molto.- Sibilò una delle due figure femminili dai capelli lunghi e ricci color sangue e gli occhi felini turchesi. Una risata riecheggiò nell'aria:- Sei sempre troppo impaziente Freyia, qualcosa potrebbe sempre andare storto.- Parlò il secondo umanoide maschio. - Tsk, con la tua sola pazienza la nostra razza sarebbe già estinta da tempo.- Protestò l'aliena facendo schioccare gl'affilati canini celati dalle labbra carmigne, anche se si concesse qualche secondo per ammirare i corti capelli verde smeraldo e gli occhi dorati del compagno d'arme, lo apprezzava molto. - Anche questa volta hai ragione sorella, ma forse è per questo che Lui ha affidato anche a noi la missione d'approvvigionamento per la nave madre. - Rincarò l'ultima figura femminile dagli occhi felini color rosso carmigno e i lunghi ricci turchesi, scoccando un'occhiata complice alla gemella Xaryia. - Quanto pensate che ci metteremo a eliminare ogni resistenza e convertire questo pianeta in energia per gli abitanti nella nave madre? - Alle parole di Thauron tutti e quattro gli alieni alzarono lo sguardo al cielo, senza che la forte luce solare sembrasse danneggiare i loro occhi rapaci come la loro pelle glabra d'un grigio chiaro quasi scultoreo, più sottile sulle punte delle orecchie aguzze. Inoltre sembravano non emanare nemmeno una goccia di sudore malgrado indossassero pantaloni lunghe larghi e lunghi sopra dei calzari simili a stivaletti alti ed una casacca aderente a maniche lunghe, con dei guanti ed un lungo mantello portato dietro la schiena, perfettamente rossi e bordati di nero come il resto dell'abbigliamento ad eccezione dei guanti bianchi. - Non ne ho idea, ma non m'interessa.- Così dicendo Freyia diede un'occhiata ai propri compagni, che assentirono in silenzio, quindi fecero comparire quattro sfere d'energia rosso carminio sui palmi prima di spedirle di fronte alla nave e farle dissipare nell'aria con degli scintillii sinistro, avevano dato il segnale; due passerelle metalliche s'allungarono dalla nave per far sbarcare le truppe d'invasione, che ben si divisero in quattro quadrati da cento unità. Quindi senza emettere una parola Goliath e Thauron rientrarono nella nave, Xaryia e Freyia sapevano che stavano chiamando Generali e Ufficiali, sorrisero malvagie, l'invasione stava per iniziare e anche quell'insignificante ammasso d'energia sarebbe stato sacrificato per la sopravvivenza della loro razza.
Pianeta Terra, Isola di Kyokaru.
Quando i calci dei due sayan si scontrarono il boato dell'ennesima onda d'urto increspo l'aria intorno a loro, mentre i due avversari sctringevano i senti nel sentire le loro ossa pressate all'inverosimile l'una contro l'altra, quando si staccarono vennero sbalzati d'un paio di metri prima di fermarsi in aria. - Non t'illudere Kakaroth! Anche se ancora riesci a resistermi prima o poi ti supererò! - Affermò risentito Vegeta, rimettendosi ben presto in guardia. - Come vuoi amico, a me basta solo tenermi in allenamento.- Replicò Goku sorridendo, anche se questo sembrò far infuriare ancora di più l'amico-nemico. - Allora prendi questo! - Urlò Vegeta espandendo la propria aura fin quasi ad arrivare al livello di Super Sayan, prima d'allargare le braccia e formare due grosse sfere d'energia azzurra nei palmi per poi richiudere le braccia e scagliare un'ampia cresta d'energia in direzione di Goku, che ricambio raccogliendo le mani sul fianco per poi stenderle e scagliare una potente onda d'energia azzurra. Quando la Kamehameha e il Final Flash si scontrarono si fusero in un'enorme cupola d'energia che si espanse ruggendo fino a scomparire e lasciare un cratere di centinaia di metri di diamentro ai cui opposti stavano i due guerrieri. Entrambi stavano per scontrarsi nuovamente quando la percezione di una moltitudine di nuove auree bloccò entrambi dallo stupore. - Kakaroth, le senti anche te? - Un sorriso sadico solcò il volto di Vegeta, pregustava già il momento in cui avrebbe potuto mostrargli la sua potenza. - Certo, forse sono solo un branco di turisti spaziali.- Scherzò il sayan, ma Vegeta sembrava non trovare la battuta minimamente divertente. - O forse sono un branco di sprovveduti spaziali, così sciocchi da tentare d'invadere il pianeta dove il principe d'ogni sayan ha scelto di trovare alloggio. - Replicò l'altro, con una nota di disprezzo nella voce che non preannunciava nulla di buono per ogni alieno che si fosse messo sulla sua strada. - Quale che sia forse dovremmo chiamare anche gli altri e ritrovarci alla Torre di Karin. - Ribattè altrettanto serio Goku. - Se proprio vuoi nasconderti come un comune terrestre vacci te alla Torre di Karin, io non temo alcun branco d'alieni! - Affermò l'orgoglioso Vegeta, espandendo la sua aura e portandosi al livello di Super Sayan II, pronto ad affrontare chiunque gli si fosse parato davanti. - Ricorda che i Senzu possono esserci utili in battaglia. - Insistette Goku, deciso a farlo desistere. - Scariche elettriche d'indecisione attraversarono l'aura del Super Sayan mentre i capelli dorati ondeggiavano furiosi. - D'accordo Kakaroth, ma dopo aver preso i Senzu non credere che aspetterò che ti decida a muoverti.- Replicò il principe dei sayan, tornando normale prima di schizzare alla massima velocità verso la destinazione, seguito con calma dal suo eterno rivale Son Goku.
Pianeta Terra, Casetta di Buu grasso
Due ki balls collisero a meno di due metri dal prato, annullandosi in una piccola esplosione mentre i pugni di due cyborg si scontravano risuonando nell'aria, rapida la cyborg bionda tentò un calcio laterale al fianco che l'avversario corvino parò con un parido movimento laterale del braccio, che l'avversaria utilizzò come perno per ruotare l'altra gamba e tentare un colpo di tallone alla testa bloccato dal corvino che afferrò la gamba della bionda prima di lanciarla lontano con una mezza piroetta, costei si bloccò a mezz'aria a qualche metro dall'avversario. - Come sempre pari fratello. - Affermò C-18 ritornandò delicatamente a terra. - Come è giusto che sia sorella. - Replicò C-17. Ma c'era qualcuno che assisteva alla scenaben poco divertito; era Buu, che sbuffava d'inpazienza seduto sull'erba accanto ad un eccitatissimo Mr. Satan. -Buu è stufo! Buu vuole giocare! - Esclamò l'essere rosa, con un'espressione tanto bambinesca quanto corrucciata sul volto paffuto. - D'accordo Buu, se vuoi affrontarci fatti sotto! - L'accontentò C-17 mettendosi in guardia con un mezzo sorriso sul volto. - Preferisci uno alla volta o contro tutti e due insieme? - Chiese invece C-18 senza mostrare alcuna emozione. Buu aprì la bocca per rispondere ma Satan s'affretto ad alzarsi e muovere le braccia in aria per attirare l'attenzione dei due cyborg prima che l'incontro iniziasse:- Sentite grandi guerrieri, non è che potete darmi il vostro numero? Giusto per questioni d'amministrazione, s'intende. - E perchè così in caso avesse dovuto trovarsi in qualche scorribanda di quegli alieni pazzoidi nemici dei guerrieri dorati avrebbe avuto qualcuno di riserva da chiamare per salvargli la pelle, ma questo scelse saggiamente di non dirlo, anche se a giudicare dai sopraccigli alzati dei cyborg doveva esserci qualcosa che non andava. - Satan, guarda che noi non abbiamo un telefono, non ne abbiamo bisogno, siamo cyborg. - Precisò C-18, scandendo bene le parole come se fossero di difficile comprensione. -Oh, ehm, in questo caso penso che possiate ricominciare a divertirvi, il grande Mr. Satan vi ammirerà da lontano. - Replicò l'uomo con un gran sorriso sul volto prima di tornare lentamente accanto a Buu, da cui usciva fumo dai buchi sulle testa tonda. - C'è qualcosa che ti preoccupa amico? - S'interesso Satan. - Buu avverte presenze, Buu preoccupato. - Quasi sussuròò sconsolato la creatura rosa. - Buu però ora gioca! - Esclamò poi guardando i cyborg, prima che C-17 tornasse rilassato e C-18 lo guardasse scuotendo la testa. - Buu con noi gioca dopo, ora abbiamo altro da fare. - Lo avvisò prima di girarsi e guardare il fratello. - Alla Torre di Karin? - Chiese C-17. Il gemello assentì e partirono.
Comment