Il tempo passa, cambiano i governi, ma sul fronte di quella che dovrebbe essere la priorità delle priorità, del processo che potrebbe riscattare il genere umano dalle nefandezze compiute, di quello che potrebbe cambiare le più diffuse scale dei valori, di quello che potrebbe essere la vera e reale svolta verso la vera felicità, non avviene nulla di significativo.
Italiani popolo di santi, navigatori, poeti e inventori, Italia terra di mafia e corruzione.
Non sono solo modi di dire, la nostra terra nonostante i mali da cui è afflitta ha dato i natali a persone che hanno segnato il corso dell'umanità: San Francesco, Cristoforo Colombo, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci.
Roma è la culla della civiltà;l'Italia può vantare primati/leadership nel campo dell'arte e non è seconda in numerosi ambiti della vita contemporanea (moda, cucina, sport, ecc.)
L'Italia si è resa la maggiore artefice della missione di pace in Medio Oriente e sta pruomovendo la moratoria universale della pena di morte all'assemblea delle nazioni unite.
Tuttavia, e questo è molto grave, unico tra i paesi del G8, non ha onorato con il precedente governo e continua a non onorare con l'attuale governo, gli impegni presi verso il Global Fund per arginare le devastazioni che compiono nei paesi sottosviluppati le tre malattie più letali: HIV, TBC e malaria.
Eppure le cifre che aveva promesso sono relativamente piccole: 130 milioni di euro annuali ovvero meno di tre euro pro capite.
Non che tali somme risolverebbero i problemi del terzo mondo, ci vuole decisamente ben altro, ma la loro assenza comporta comunque che centinaia di migliaia di persone siano private di cure
Inoltre multinazionali farmaceutiche che hanno il brevetto dei più innovativi ritrovati per fronteggiare l' HIV impediscono, usufruendo di un'orrenda legge sui brevetti, valida anche per medicine salvavita, la commercializzazione di equivalenti farmaci 'generici' mantenendo il monopolio e praticando prezzi stratosferici, inaccessibili a larghissime fasce di popolazione.
Quanto siamo lontani dall'adesione all'appello di Savino Pezzotta: come riusciamo a distinguerci in negativo.
Le radici cristiane - 'ama il tuo prossimo come te stesso'; 'siamo membra di un medesimo corpo e la sofferenza di un membro è la sofferenza dell'intero corpo' - non scalfiscono minimamente l'operato dei governanti, che del resto in primo luogo tendono a soddisfare le istanze maggiormente rappresentate dalla società e dagli elettori.
Non sono parole retoriche o prive di fondamento, il ministro dell'economia T.P.S. a Davos ha manifestato tutto il suo rammarico per non essere riuscito ad inserire nella finanziaria gli importi dovuti al Global Fund in quanto le priorità rappresentate e le spinte che giungevano dalla società civile erano altre.
Va bene così o occorre fare qualcosa?
In quest'ultimo caso, di chi è la responsabilità di chi non agisce o di chi non rappresenta l'esigenza?
O di entrambi e in che misura?
Perchè l'Italia in linea con le sue fulgide tradizioni non si fà forza trainante nelle sedi opportune della sconfitta della miseria, di quello che sarebbe forse il più grande/importante processo di ogni tempo nella storia della civiltà.
Gli accordi relativi al raggiungimento dei MDG's prevedono che i paesi industrializzati versino annualmente lo 0,7% del PIL a favore dello sviluppo dei paesi del terzo mondo per dimezzare entro il 2015 la povertà.
Cifre al contempo grandi e irrisorie, dipende dall'ottica.
Impegni comunque sparagnini e prevalentemente disattesi.
Non è impossibile; non creiamoci alibi; non vi è la determinazione per portare avanti il progetto; vi sono risorse e competenze per raggiungere il risultato.
Tutti ne sono coinvolti e in qualche misura responsabili, tutti ne devono essere coinvolti, ma occorre muoversi, fare qualcosa e rappresentare il profondo disagio che si avverte come persone di un mondo in cui coesista miseria assoluta, sofferenza, malattia e morte insieme a lusso, superfluo e spreco.
Ovviamente occorre anche sapere fare delle rinunce, ma ancora di più crederci.
Andrea D'Ambra, semplice cittadino, privo di qualsiasi mandato, stanco delle vessazioni imposte delle società telefoniche per quanto concerne i 'costi di ricarica', ha proposto tramite il web un appello per la loro soppressione. La storia di Davide contro Golia continua a ripetersi. Il numero di adesioni raggiunto (circa 810.000) ha consentito dapprima che l'istanza raggiungesse la competente authority e successivamente che la stessa divenisse base di legge dello stato.
L'appello di Pezzotta pro Africa ha raggiunto appena 649 adesioni.
Perchè? Forse la giustissima abolizione dei costi di ricarica è cosa più nobile e importante?
Dunque facciamoci parte dirigente, inventiamoci qualcosa, non restiamo indifferenti o forse peggio rassegnati.
Forza
Italiani popolo di santi, navigatori, poeti e inventori, Italia terra di mafia e corruzione.
Non sono solo modi di dire, la nostra terra nonostante i mali da cui è afflitta ha dato i natali a persone che hanno segnato il corso dell'umanità: San Francesco, Cristoforo Colombo, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci.
Roma è la culla della civiltà;l'Italia può vantare primati/leadership nel campo dell'arte e non è seconda in numerosi ambiti della vita contemporanea (moda, cucina, sport, ecc.)
L'Italia si è resa la maggiore artefice della missione di pace in Medio Oriente e sta pruomovendo la moratoria universale della pena di morte all'assemblea delle nazioni unite.
Tuttavia, e questo è molto grave, unico tra i paesi del G8, non ha onorato con il precedente governo e continua a non onorare con l'attuale governo, gli impegni presi verso il Global Fund per arginare le devastazioni che compiono nei paesi sottosviluppati le tre malattie più letali: HIV, TBC e malaria.
Eppure le cifre che aveva promesso sono relativamente piccole: 130 milioni di euro annuali ovvero meno di tre euro pro capite.
Non che tali somme risolverebbero i problemi del terzo mondo, ci vuole decisamente ben altro, ma la loro assenza comporta comunque che centinaia di migliaia di persone siano private di cure
Inoltre multinazionali farmaceutiche che hanno il brevetto dei più innovativi ritrovati per fronteggiare l' HIV impediscono, usufruendo di un'orrenda legge sui brevetti, valida anche per medicine salvavita, la commercializzazione di equivalenti farmaci 'generici' mantenendo il monopolio e praticando prezzi stratosferici, inaccessibili a larghissime fasce di popolazione.
Quanto siamo lontani dall'adesione all'appello di Savino Pezzotta: come riusciamo a distinguerci in negativo.
Le radici cristiane - 'ama il tuo prossimo come te stesso'; 'siamo membra di un medesimo corpo e la sofferenza di un membro è la sofferenza dell'intero corpo' - non scalfiscono minimamente l'operato dei governanti, che del resto in primo luogo tendono a soddisfare le istanze maggiormente rappresentate dalla società e dagli elettori.
Non sono parole retoriche o prive di fondamento, il ministro dell'economia T.P.S. a Davos ha manifestato tutto il suo rammarico per non essere riuscito ad inserire nella finanziaria gli importi dovuti al Global Fund in quanto le priorità rappresentate e le spinte che giungevano dalla società civile erano altre.
Va bene così o occorre fare qualcosa?
In quest'ultimo caso, di chi è la responsabilità di chi non agisce o di chi non rappresenta l'esigenza?
O di entrambi e in che misura?
Perchè l'Italia in linea con le sue fulgide tradizioni non si fà forza trainante nelle sedi opportune della sconfitta della miseria, di quello che sarebbe forse il più grande/importante processo di ogni tempo nella storia della civiltà.
Gli accordi relativi al raggiungimento dei MDG's prevedono che i paesi industrializzati versino annualmente lo 0,7% del PIL a favore dello sviluppo dei paesi del terzo mondo per dimezzare entro il 2015 la povertà.
Cifre al contempo grandi e irrisorie, dipende dall'ottica.
Impegni comunque sparagnini e prevalentemente disattesi.
Non è impossibile; non creiamoci alibi; non vi è la determinazione per portare avanti il progetto; vi sono risorse e competenze per raggiungere il risultato.
Tutti ne sono coinvolti e in qualche misura responsabili, tutti ne devono essere coinvolti, ma occorre muoversi, fare qualcosa e rappresentare il profondo disagio che si avverte come persone di un mondo in cui coesista miseria assoluta, sofferenza, malattia e morte insieme a lusso, superfluo e spreco.
Ovviamente occorre anche sapere fare delle rinunce, ma ancora di più crederci.
Andrea D'Ambra, semplice cittadino, privo di qualsiasi mandato, stanco delle vessazioni imposte delle società telefoniche per quanto concerne i 'costi di ricarica', ha proposto tramite il web un appello per la loro soppressione. La storia di Davide contro Golia continua a ripetersi. Il numero di adesioni raggiunto (circa 810.000) ha consentito dapprima che l'istanza raggiungesse la competente authority e successivamente che la stessa divenisse base di legge dello stato.
L'appello di Pezzotta pro Africa ha raggiunto appena 649 adesioni.
Perchè? Forse la giustissima abolizione dei costi di ricarica è cosa più nobile e importante?
Dunque facciamoci parte dirigente, inventiamoci qualcosa, non restiamo indifferenti o forse peggio rassegnati.
Forza
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