Da "La Repubblica":
"BRESCIA - La corte d'Assise ha condannato all'ergastolo Guglielmo Gatti, imputato dell'omicidio degli zii Aldo e Luisa Donegani. La sentenza al termine di sei ore di camera di consiglio; la corte ha accolto la richiesta del pm Claudia Meregola ordinando all'imputato anche l'isolamento diurno per tre anni.
Gugliemo Gatti ha ascoltato la lettura del verdetto quasi impassibile. Subito dopo un nugolo di agenti penitenziari lo ha trascinato lontano dall'aula verso il carcere di Brescia dove è rinchiuso dall'agosto 2005.
La corte ha disposto pure che i resti dei due coniugi potranno essere finalmente seppelliti: "Adesso dobbiamo pensare ai funerali", hanno detto i parenti di Luisa Donegani.
In aula era presente anche il procuratore capo Giancarlo Tarquini che definì "un mattatoio" il garage dove il nipote tagliò a pezzi i corpi degli zii: "Della sentenza di condanna - ha detto il magistrato - non avevamo dubbi".
Il legale dell'imputato ha annunciato ricorso in appello. Gatti ha rilasciato una breve dichiarazione poco prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio: "Ho sempre risposto esaurientemente nell'intima coscienza della mia integrità e volontà che tutto fosse fatto. E' anche un atteggiamento di fiducia profonda nei confronti di tutti coloro che si sono occupati di questa vicenda. Ribadisco la mia innocenza e totale estraneità ai fatti".
Rimane da capire quale sia stato il movente del duplice omicidio: questione di denaro oppure feroce rancore. Come ha detto il pm nella sua requisitoria, "il movente è da ricercare nel contrasto incontenibile, irrisolvibile tra la sessualità assolutamente chiusa, introversa e repressa dell'imputato, e quella degli zii estroversa, nel rapporto d'amore e odio, d'attrazione e repulsione".
Taciturno, amante dei computer, studente di lunghissimo corso al Politecnico di Milano, 43 anni, celibe, Guglielmo Gatti fu fermato in un pomeriggio di metà agosto 2005 con l'accusa di aver ucciso gli zii che vivevano nella stessa palazzina a Brescia. Era stato lui, il primo d'agosto a denunciare la scomparsa di Aldo, 77 anni, e di sua moglie Luisa, 61 anni. Due giorni dopo Ferragosto, grazie alla testimonianza di un ragazzo che aveva incrociato l'auto di Gatti sui tornanti della valle di Paisco, gli uomini della Forestale rinvennero in un canalone in alta Val Camonica, i resti dei due coniugi decapitati. Le teste degli anziani furono rinvenute più tardi da una coppia di cercatori di funghi, in un bosco a Provaglio d'Iseo."
<< Sono innocente>>
Beh che ne pensate? E' giusto condannare un uomo all'ergastolo senza una verità ben precisa? Perché continua a ripetere la sua innocenza senza alzare un dito?
Secondo voi è innocente come lui dice di esserlo oppure colpevole?!
"BRESCIA - La corte d'Assise ha condannato all'ergastolo Guglielmo Gatti, imputato dell'omicidio degli zii Aldo e Luisa Donegani. La sentenza al termine di sei ore di camera di consiglio; la corte ha accolto la richiesta del pm Claudia Meregola ordinando all'imputato anche l'isolamento diurno per tre anni.
Gugliemo Gatti ha ascoltato la lettura del verdetto quasi impassibile. Subito dopo un nugolo di agenti penitenziari lo ha trascinato lontano dall'aula verso il carcere di Brescia dove è rinchiuso dall'agosto 2005.
La corte ha disposto pure che i resti dei due coniugi potranno essere finalmente seppelliti: "Adesso dobbiamo pensare ai funerali", hanno detto i parenti di Luisa Donegani.
In aula era presente anche il procuratore capo Giancarlo Tarquini che definì "un mattatoio" il garage dove il nipote tagliò a pezzi i corpi degli zii: "Della sentenza di condanna - ha detto il magistrato - non avevamo dubbi".
Il legale dell'imputato ha annunciato ricorso in appello. Gatti ha rilasciato una breve dichiarazione poco prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio: "Ho sempre risposto esaurientemente nell'intima coscienza della mia integrità e volontà che tutto fosse fatto. E' anche un atteggiamento di fiducia profonda nei confronti di tutti coloro che si sono occupati di questa vicenda. Ribadisco la mia innocenza e totale estraneità ai fatti".
Rimane da capire quale sia stato il movente del duplice omicidio: questione di denaro oppure feroce rancore. Come ha detto il pm nella sua requisitoria, "il movente è da ricercare nel contrasto incontenibile, irrisolvibile tra la sessualità assolutamente chiusa, introversa e repressa dell'imputato, e quella degli zii estroversa, nel rapporto d'amore e odio, d'attrazione e repulsione".
Taciturno, amante dei computer, studente di lunghissimo corso al Politecnico di Milano, 43 anni, celibe, Guglielmo Gatti fu fermato in un pomeriggio di metà agosto 2005 con l'accusa di aver ucciso gli zii che vivevano nella stessa palazzina a Brescia. Era stato lui, il primo d'agosto a denunciare la scomparsa di Aldo, 77 anni, e di sua moglie Luisa, 61 anni. Due giorni dopo Ferragosto, grazie alla testimonianza di un ragazzo che aveva incrociato l'auto di Gatti sui tornanti della valle di Paisco, gli uomini della Forestale rinvennero in un canalone in alta Val Camonica, i resti dei due coniugi decapitati. Le teste degli anziani furono rinvenute più tardi da una coppia di cercatori di funghi, in un bosco a Provaglio d'Iseo."
<< Sono innocente>>
Beh che ne pensate? E' giusto condannare un uomo all'ergastolo senza una verità ben precisa? Perché continua a ripetere la sua innocenza senza alzare un dito?
Secondo voi è innocente come lui dice di esserlo oppure colpevole?!
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