A Buenos Aires alcuni fan hanno fondato la "Chiesa di Maradona." Il quarantatreesimo compleanno nel 2003 rappresentò l'inizio dell'anno 43 D.D. - "Después de Diego" o Dopo Diego - per i suoi 200 membri. Successivamente i membri sono diventati decine di migliaia attraverso il sito ufficiale della chiesa.
Il giornale messicano «Milenio» dà notizia di una «iglesia maradoniana», è questo il nome ufficiale: non una fede praticata privatamente, ma un'istituzione ufficiale che celebra la religione del calcio. È stata fondata nel 1998 da due giornalisti argentini, Hernàn Amez e Alejandro Veròn, a Rosario, uno dei tempi del divo Diego, dove ha giocato nei Newell's Old Boys tra il 1993 e il 1994. Ha 80mila fedeli (40mila secondo il sito) sparsi in oltre 600 città in tutto il mondo, con l'Argentina in prima fila, seguita da Spagna e Messico.Tra i suoi membri annovera Ronaldinho, Michael Owen, Lionel Messi, Emanuel Ginòbili.
Come tutte le chiese che si rispettino ha delle festività e celebra i suoi riti. Il Natale si festeggia nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, giorno in cui il piccolo Diego Armando Maradona venne al mondo. I fedeli si riuniscono a Rosario attorno ad un albero di Natale e a un maxi-schermo sul quale scorrono i gol più belli del divo. Di solito viene invitato anche qualche amico della cerchia di Maradona che racconti aneddoti vissuti dal campione. Poi c'è l'Anno Nuovo maradonita: naturalmente gli anni si contano a partire dal 1960, anno di nascita del divo, e attualmente siamo nel 49 d. D. (dopo Diego). La Pasqua è fissata per il 22 giugno, data di Argentina-Inghilterra, giorno in cui Dio si manifestò, rendendo pari a sé il divo Diego.
Durante la Pasqua i due fondatori battezzano i nuovi adepti, che giurano la loro fede sulla bibbia maradonita, il libro «Yo soy el Diego»: la biografia del «pibe de oro». Nel 2006 è stato celebrato a Rosario anche il primo matrimonio tra maradoniti: il 22 novembre Mauricio Bustamante e Jaquelin Veròn si sono promessi eterno amore su un pallone e sulla bibbia di Maradona. Poi sono andati a sposarsi in chiesa. Quella cattolica.
Che ne pensate?
Il giornale messicano «Milenio» dà notizia di una «iglesia maradoniana», è questo il nome ufficiale: non una fede praticata privatamente, ma un'istituzione ufficiale che celebra la religione del calcio. È stata fondata nel 1998 da due giornalisti argentini, Hernàn Amez e Alejandro Veròn, a Rosario, uno dei tempi del divo Diego, dove ha giocato nei Newell's Old Boys tra il 1993 e il 1994. Ha 80mila fedeli (40mila secondo il sito) sparsi in oltre 600 città in tutto il mondo, con l'Argentina in prima fila, seguita da Spagna e Messico.Tra i suoi membri annovera Ronaldinho, Michael Owen, Lionel Messi, Emanuel Ginòbili.
Come tutte le chiese che si rispettino ha delle festività e celebra i suoi riti. Il Natale si festeggia nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, giorno in cui il piccolo Diego Armando Maradona venne al mondo. I fedeli si riuniscono a Rosario attorno ad un albero di Natale e a un maxi-schermo sul quale scorrono i gol più belli del divo. Di solito viene invitato anche qualche amico della cerchia di Maradona che racconti aneddoti vissuti dal campione. Poi c'è l'Anno Nuovo maradonita: naturalmente gli anni si contano a partire dal 1960, anno di nascita del divo, e attualmente siamo nel 49 d. D. (dopo Diego). La Pasqua è fissata per il 22 giugno, data di Argentina-Inghilterra, giorno in cui Dio si manifestò, rendendo pari a sé il divo Diego.
Durante la Pasqua i due fondatori battezzano i nuovi adepti, che giurano la loro fede sulla bibbia maradonita, il libro «Yo soy el Diego»: la biografia del «pibe de oro». Nel 2006 è stato celebrato a Rosario anche il primo matrimonio tra maradoniti: il 22 novembre Mauricio Bustamante e Jaquelin Veròn si sono promessi eterno amore su un pallone e sulla bibbia di Maradona. Poi sono andati a sposarsi in chiesa. Quella cattolica.
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