Proemio
Cantami, o diva, del Pelide Achille,
l'ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio s'adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille.
In questo topic vorrei parlare di uno dei più grandi poemi pervenuti a noi dal mondo greco, l'Iliade. Prima di tutto dobbiamo dire la causa di questa guerra che durerà circa dieci anni. In pratica, tutto ha inizio dalla relazione tra Elena, sposa di Menelao, figlio di Atreo e fratello di Agamennone, e Paride, figlio di Priamo, sovrano della città di Troia. Un bel giorno Paride decide di portarsi a Troia la dolce Elena e scoprendo ciò, Menelao s'infuria come una bestia e decide di dicchiarare guerra ai Troiani, perchè di certo non è uno che si fa prendere per il culo da un ragazzino. Insieme al fratello e alla loro ingente truppa partono alla volta di Troia, pronti per dare inizio a una delle guerre più devastanti di tutti i tempi.
E' un libro che tratta vari argomenti, quale l'ospitalità, in cui possiamo vedere un esempio quando Glauco e Diomede s'incontrano, e capendo che molto tempo fa gli uni furono ospiti degli altri, si scambiarono le armi. Parla anche dell'onore, della gloria, dell'orgoglio e del destino, cui il Fato ne è padrone.
Importantissimi sono gli Dei, che hanno un ruolo significativo durante lo svolgere delle azioni. E' doveroso citare il padre degli uomini e degli dei, Zeus, figlio di Crono, fratello di Era, Ade e Poseidone. Molti sono gli dei che ospitano l'Olimpo: Apollo, Hermes, Ares, Atena, Afrodite, Efesto e molti altri.
L'iliade si apre con la contesa tra Achille e l'Atride Agamennone, che costretto a concedere la "schiava" Criseide a Crise decide di prendersi quella di Achille, Briseide. Erronea fu la sua decisione perchè dopo quel gesto, il figlio di Peleo, discendente di Eaco, decide di non combattere più, sottraendo alla battaglia anche i Mirmidoni, il suo piccolo "esercito". Achille torna in battaglia dopo la morte di Patroclo, suo cugino, maggiore d'età, ucciso per mano di Apollo, di Euforbo e di Ettore. Quando ritorna, Achille fa strage e uccide il più forte tra i teucri: Ettore.
Nell'Iliade sono presenti molti atti di codardia, anche da parte dei grandi guerrieri quali Ettore. Non tutto appare come nel film, dove Ettore è il valoroso guerriero che affronta gli svariati pericoli che gli si parano dinanzi durante la battaglia. Ettore, come descritto nel poema, è un forte guerriero ma non osa sfidare chi è più forte di lui e spesso, mentre Achille combatteva, non osava allontanarsi dalle porte Scee, cioè i portoni di Troia. Ettore però da il massimo di sè durante l'assalto alle navi, dove guidato da Zeus e incitato da Apollo fa strage di guerrieri e semina il panico, riuscendo persino a dare fuoco ad una nave. Ad aiutare i troiani vi sono i Lici e i Dardani, il loro prezioso aiuto contribuirà molto all'assalto alle navi.
Ci sono anche molti atti di coraggio, Diomede riesce persino a ferire due Dei, Afrodite e Ares, il Dio della guerra. Altro atto di estremo coraggio è quello di Aiace Telamone che protegge il corpo di Patroclo dai Troiani.
Insomma, è un poema meraviglioso.
Potrei scrivere ancora molto, ma lascio i commenti a voi.
Cantami, o diva, del Pelide Achille,
l'ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor salme abbandonò (così di Giove
l'alto consiglio s'adempìa), da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de' prodi Atride e il divo Achille.
In questo topic vorrei parlare di uno dei più grandi poemi pervenuti a noi dal mondo greco, l'Iliade. Prima di tutto dobbiamo dire la causa di questa guerra che durerà circa dieci anni. In pratica, tutto ha inizio dalla relazione tra Elena, sposa di Menelao, figlio di Atreo e fratello di Agamennone, e Paride, figlio di Priamo, sovrano della città di Troia. Un bel giorno Paride decide di portarsi a Troia la dolce Elena e scoprendo ciò, Menelao s'infuria come una bestia e decide di dicchiarare guerra ai Troiani, perchè di certo non è uno che si fa prendere per il culo da un ragazzino. Insieme al fratello e alla loro ingente truppa partono alla volta di Troia, pronti per dare inizio a una delle guerre più devastanti di tutti i tempi.
E' un libro che tratta vari argomenti, quale l'ospitalità, in cui possiamo vedere un esempio quando Glauco e Diomede s'incontrano, e capendo che molto tempo fa gli uni furono ospiti degli altri, si scambiarono le armi. Parla anche dell'onore, della gloria, dell'orgoglio e del destino, cui il Fato ne è padrone.
Importantissimi sono gli Dei, che hanno un ruolo significativo durante lo svolgere delle azioni. E' doveroso citare il padre degli uomini e degli dei, Zeus, figlio di Crono, fratello di Era, Ade e Poseidone. Molti sono gli dei che ospitano l'Olimpo: Apollo, Hermes, Ares, Atena, Afrodite, Efesto e molti altri.
L'iliade si apre con la contesa tra Achille e l'Atride Agamennone, che costretto a concedere la "schiava" Criseide a Crise decide di prendersi quella di Achille, Briseide. Erronea fu la sua decisione perchè dopo quel gesto, il figlio di Peleo, discendente di Eaco, decide di non combattere più, sottraendo alla battaglia anche i Mirmidoni, il suo piccolo "esercito". Achille torna in battaglia dopo la morte di Patroclo, suo cugino, maggiore d'età, ucciso per mano di Apollo, di Euforbo e di Ettore. Quando ritorna, Achille fa strage e uccide il più forte tra i teucri: Ettore.
Nell'Iliade sono presenti molti atti di codardia, anche da parte dei grandi guerrieri quali Ettore. Non tutto appare come nel film, dove Ettore è il valoroso guerriero che affronta gli svariati pericoli che gli si parano dinanzi durante la battaglia. Ettore, come descritto nel poema, è un forte guerriero ma non osa sfidare chi è più forte di lui e spesso, mentre Achille combatteva, non osava allontanarsi dalle porte Scee, cioè i portoni di Troia. Ettore però da il massimo di sè durante l'assalto alle navi, dove guidato da Zeus e incitato da Apollo fa strage di guerrieri e semina il panico, riuscendo persino a dare fuoco ad una nave. Ad aiutare i troiani vi sono i Lici e i Dardani, il loro prezioso aiuto contribuirà molto all'assalto alle navi.
Ci sono anche molti atti di coraggio, Diomede riesce persino a ferire due Dei, Afrodite e Ares, il Dio della guerra. Altro atto di estremo coraggio è quello di Aiace Telamone che protegge il corpo di Patroclo dai Troiani.
Insomma, è un poema meraviglioso.
Potrei scrivere ancora molto, ma lascio i commenti a voi.
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