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11 settembre 2001

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  • #31
    Bravo Kaji, vedo che hai centrato in parte il problema...
    Mettere la testa sottola sabbia e far finta che i problemi degli altri non ci debbano riguardare solo perché ci tornano comodi mi pare un sistema meschino e codardo.
    E precisiamo: e' ANCORA così che noi ci comportiamo, perché gli interventi in Afghanistan e in Iraq sono solo la conseguenza di un diretto attacco al mondo occidentale...

    Dunque... facciamo un po' di ordine perché in realtà qui ci sono diversi fronti di discussione che si mescolano.

    Il primo e più importante è: abbiamo noi il diritto di intervenire nelle dinamiche politiche e sociali di un paese che non è il nostro, seguendo il nostro modo di vedere le cose e non il loro?...
    Non so se ne abbiamo il diritto, ma sono convinta che ne abbiamo il dovere...
    Ovviamente NON imponendo i nostri credo, né le nostre leggi né tantomeno il nostro controllo, ma aiutando queste persone a liberarsi da regimi totalitari e sanguinari che li tengono soggiogati senza alcuna possibilità di ribellione.

    Chi può decidere cosa sia veramente giusto o sbagliato? Probabilmente nessuno.
    Ma questa non dev ' essere la scusa per lasciare che in altri paesi si uccida a sassate la gente e la si fucili solo perché non è con il regime, dicendo che in fondo magari per loro è giusto così.
    Non diciamo sciocchezze...
    NON è giusto così, e non c' è affatto bisogno di tirare fuori la religione e l' identità di un popolo per capirlo.

    Il secondo problema è: COME è giusto intervenire in tal senso?
    Una cosa è certa, per me gli Americani hanno scelto la soluzione peggiore in assoluto per 'intervenire'.
    Kaji invece ha fatto un ottimo esempio di intervento intelligente.

    Ciò che veramente mi ha deluso in tutta questa storia siamo stati proprio noi europei in realtà...
    Gli americani sono un popolo giovane ed impulsivo, che ha reagito in modo inappropriato ad un attacco diretto. Non mi sarei aspettata niente di diverso da un paese di formazione tanto recente.
    Ma noi... la vecchia e saggia Europa... che ha centinaia di anni di storia alle sue spalle... Abbiamo preferito e continuiamo a preferire di non fare mai NIENTE...
    Gli americani hanno sicuramente sbagliato a fare ciò che hanno fatto come lo hanno fatto.
    Ma noi siamo peggiori di loro lasciando che lo facciano e continuando poi a far finta di nulla riguardo tutte le altre situazioni critiche che esistono nel mondo oggi, in questo preciso momento.
    Anzi.. peggio che facendo finta di nulla... direi sfruttando le situazioni a nostro vantaggio...

    Lo sapete che l' Italia è uno dei maggiori produttori di armi al mondo?...


    Kabu.
    sigpic

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    • #32
      Originariamente Scritto da Kabu
      Il primo e più importante è: abbiamo noi il diritto di intervenire nelle dinamiche politiche e sociali di un paese che non è il nostro, seguendo il nostro modo di vedere le cose e non il loro?...
      Non so se ne abbiamo il diritto, ma sono convinta che ne abbiamo il dovere...
      Ovviamente NON imponendo i nostri credo, né le nostre leggi né tantomeno il nostro controllo, ma aiutando queste persone a liberarsi da regimi totalitari e sanguinari che li tengono soggiogati senza alcuna possibilità di ribellione.

      Chi può decidere cosa sia veramente giusto o sbagliato? Probabilmente nessuno.
      Ma questa non dev ' essere la scusa per lasciare che in altri paesi si uccida a sassate la gente e la si fucili solo perché non è con il regime, dicendo che in fondo magari per loro è giusto così.
      Non diciamo sciocchezze...
      NON è giusto così, e non c' è affatto bisogno di tirare fuori la religione e l' identità di un popolo per capirlo.
      Umh, ma se poche centinaia di anni fa in Italia c'era ancora l'inquisizione che mandava a morte la gente così senza alcun vero motivo.
      Questi problemi si superano con il tempo, non con un intervento di altri stati, se la loro mentalità è arretrata non la si corregge con la forza ma con la pazienza.
      Io non credo di avere il dovere di fare niente.
      Sono un uomo, ho il dovere di vivere in armonia con gli altri uomini, e questo vuol dire non sfruttarli, non ucciderli, lasciarli liberi di vivere come meglio credono.
      Se loro hanno problemi tra di loro sono LORO problemi, non miei, il mio intervento non può certo aiutarli.
      Bisogna però considerare che siamo stati noi i primi a sbagliare e a creare i loro problemi, è vero, quindi avremmo il dovere morale di rimediare, ma non si rimedia con la forza, i problemi si sono generati dalla povertà e dallo sfruttamento che NOI abbiamo perpetrato per secoli.
      Di cosa hanno bisogno gli altri stati?
      cibo, acqua, investimenti e una classe dirigenziale.
      Cosa dovremmo fare quindi?
      Non sfruttarli, cercare di risolvere i loro problemi alimentari e istruirli.
      Tutto questo usando l'unico mezzo possibile, cioè i soldi, non certo le armi.
      Le armi non danno cibo, non danno soldi e non danno istruzione, quindi l'intervento armato è quanto di più inutile ci sia.
      Cominciamo a migliorare le loro condizioni, vedremo che i loro problemi si risolveranno da soli.
      Certo però che a noi fa più comodo avere un governo, magari dittatoriale, che fa i nostri interessi, e lo aiutiamo anche ad andare al potere.
      A questo punto cosa parliamo a fare?
      Siamo noi a creare casini e poi noi pretendiamo di avere il DOVERE di aiutarli, mi pare una grande ipocrisia.
      Cerchiamo di lasciarli in pace, di sicuro ci guadagnaremmo noi (in sicurezza) e loro.
      Mettiamo un freno alle multinazionali, diamo acqua e cibo ai paesi poveri, non mi pare una grande azione, ma di sicuro risolverebbe molto.
      Poi è ovvio che una soluzione del genere non fa comodo a nessuno e non verrà mai attuata, però è l'unica che ha la certezza di funzionare.
      Non è distruggendo il problema che si risolve la situazione, la situazione si risolve solo eliminando le cause del problema.

      Originariamente Scritto da Kabu
      Lo sapete che l' Italia è uno dei maggiori produttori di armi al mondo?...
      Quasi tutti i paesi molto sviluppati sono grandi produttori di armi.
      E comunque paragonata alla produzione statunitense la nostra fa ridere.

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      • #33
        E,secondo voi,nei paesi governati da dittature(religiose o kikkessia)non ci sono i movimenti di resistenza?Ma ke ite?Ci sono eccome!!!
        E questo smaskera l'ipocrisia dei paesi occidentali..........
        In Irak c'erano le organizzazioni di resistenza al potere di Saddam Hussein,c'erano anke in Afganistan contro i talebani però sia Londra che Washington le hanno ostacolate,perkè a loro faceva comodo un potere didattoriale!!!
        Un uomo può essere definito tale solo se è disposto a perdere la vita per le proprie idee (Henning von Trescow).

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        • #34
          Per quanto riguarda le spese belliche l'Italia è per fortuna uno degli ultimi paesi, e anche per quanto riguarda il mercato interno, ma per quanto riguarda l'esportazione di armi l'Italia è stata purtroppo ai primi posti. insieme a paesi democratici come gli USA, la Cina, L'URSS etc etc, in particolare l'Italia era rinomata per l'efficienza delle sue mine antiuomo prodotte dalla gloriosa Valsella di proprietà FIAT.
          Gino Strada che è un uomo di una coerenza assoluta, forse troppo visto che i soldi per lui sono indispensabili e nn può certo sperare che gli abbonati dell'Inter siano sempre più di 40mila o che i giocatori compiano milzate così le multe vanno a lui, ha sempre rifiutato l'elemosina che gli dava la famiglia Agnelli proprio per questo motivo.
          La cosa più assurda è che in Italia la produzione di sigarette e la vendita è monopolio di stato, mentre quella delle armi no, anzi ultimamente sono state approvate leggi che favoriscono le esportazioni nn controllate.
          Purtroppo in Italia, ed anche nel resto del mondo, molti pensano colla televisione. Per esempio pochi anni fa ci fu lo scandalo "Missione Arcobaleno" denunciato da Striscia, sicuramente è vergognoso che qlcuno mangi sopra la beneficienza altrui, ma è sempre così nelle varie partite del cuore vengono dati in beneficienza solo gli incassi del botteghino, nn certo gli incassi pubblicitari, eppure in quel caso ci fu una tale campagna da far sospendere la missione, coll'ottimo risultato che il cibo nn veniva più dato per metà alle popolazioni bisognose e per metà rivenduto, nn arrivava più e basta perché furono sospese le donazioni.
          Cmq le armi vengono regalate ai paesi poveri, proprio perché finché si ammazzeranno l'un l'altro per dividersi quel pochissimo che hanno, in termini di cibo ed acqua, noi potremo prenderci tutta la ricchezza del loro sottosuolo.

          A dimenticavo che gli embarghi hanno come unico risultato quello di impoverire di più le popolazioni locali e rafforzare ancora di più il dittatore di turno, perché un popolo ridotto alla fame è più facile da dominare e tanto a lui cibo ed armi arrivano ugualmente per via "secondarie".
          Sinceramente quando vedo Gheddafi e suo figlio trattati in Italia come e meglio del Dalai Lama, mi vien da vomitare, capisco che la politica sia l'arte del compromesso ed è meglio tenere buoni rapporti con tutti, però lì si esagera.
          Il nazismo ebbe così successo in Germania proprio perché ai tedeschi furono imposte misure severissime dopo la prima guerra mondiale.
          sigpic

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