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Credente e non credente: vite a confronto

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  • #61
    Originariamente Scritto da Marcos92 Visualizza Messaggio
    No, ti sbagli.
    Magari potevi pure percepire qualcosa, ma è come se ora ti chiedessi "Cosa hai fatto il 12 Aprile 1994?" sono sicuro che tu non sapresti rispondere, ma è normale dato che avevi 4 anni e la mente o non era tale da memorizzare più di tanto o/e te lo sarai scordato nel tempo.
    Intendo prima ancora di essere nel gembo materno, non si era nulla, fino a quando non si è venuti al mondo.

    Il discorso sulla chiesa e sulle persecuzioni del passato te lo potevi evitare, la Chiesa è cambiata, io credo in quella recente, mica in quella medievale.
    Ma la chiesa di adesso è anche peggio di quella medievale, almeno a quei tempi ci si "ammazzava" solo tra peccatori.
    Adesso la chiesa ha un forte potere nel mondo, come lo ha ogni rispettiva religiona nel suo bacino di influenza, e rimanendo sempre sulla religione cattolica, la nostra chiesa è ricchissima.
    Il papa vive da re, tu non sai cosa stai dicendo, non hai idea di tutti i segreti che la chiesa protegge o dei possedimenti che ha in italia.
    Oltretutto anche grazie allo stato ha grandi privilegi....
    Perlomeno se credi in qualcosa informati bene a chi stai "affidando" la tua fede.

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    • #62
      Originariamente Scritto da Chaotic Boy Visualizza Messaggio
      Intendo prima ancora di essere nel gembo materno, non si era nulla, fino a quando non si è venuti al mondo.
      Ti ripeto, non puoi saperlo e tantomeno dimostrarlo °°

      Beh, per il discorso della chiesa tra uccidere e avere un suo bacino d'influenza politico c'è assai differenza.
      E poi non ho detto che la chiesa di ora è perfetta, ma non puoi manco negare gli aiuti che sta dando dove ci sono situazioni disastrose.
      Madre de dios, es el Pollo Diablo!

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      • #63
        Originariamente Scritto da Garrincha Visualizza Messaggio
        Ma non c'è da discutere, eh. Ogni azione umana è intrinsecamente finalizzata al bene di chi la compie: l'uomo non può danneggiarsi volontariamente. Se si danneggia, significa che in quel caso il danno avrebbe comportato una soddisfazione del desiderio e che quindi il danneggiamento in realtà ha connotazioni positive.
        Un uomo vuole morire? Perfetto: vuole morire perché ritiene che la morte sia il bene.
        Neanche i folli possono volere il male, è proprio inconcepibile per la struttura del nostro pensiero.
        No invece se si considera la mente sui 3 piani conscio ,preconscio ed inconscio.
        Capirai(spero) che non sempre il desiderio razionale sia pertinente a quello istintivo.
        Se ti stessi chiedendo che differenza cè, sappi che il tuo Io, è sempre in lotta per avere la meglio. Non sempre le azioni realizzate sono l' equivalente al desiderio.
        Delle volte sorvolano la nostra volontà.
        Già Garrincha... non è giusto dire l' omino del cervello... sono GLI omini.
        sigpic

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        • #64
          Ghonnen, senza applicare milioni di divisioni perfettamente inutili, ti basta sapere che io parlo di desideri contingenti e non di desideri assoluti. Dietro al "mi faccio del male nel tempo x", si cela sempre un "voglio il "miglior" bene possibile nel tempo x (che può essere anche un'ipoteca al tempo y)". Questo significa che ogni azione serve a soddisfare il desiderio di bene ed è impossibile volere il male, perché siamo fatti in modo che anche il pensiero di arrecarsi dolore a livello conscio in realtà è sorretto dalla volontà di farsi del bene.

          Per quanto mi riguarda, esiste solo l'inconscio. La coscienza è semplicemente un quotidiano che nessuno può leggere, su cui vengono stampati i risultati delle attività cerebrali.
          Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.

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          • #65
            Originariamente Scritto da Garrincha Visualizza Messaggio
            Ma non c'è da discutere, eh. Ogni azione umana è intrinsecamente finalizzata al bene di chi la compie: l'uomo non può danneggiarsi volontariamente. Se si danneggia, significa che in quel caso il danno avrebbe comportato una soddisfazione del desiderio e che quindi il danneggiamento in realtà ha connotazioni positive.
            Un uomo vuole morire? Perfetto: vuole morire perché ritiene che la morte sia il bene.
            Neanche i folli possono volere il male, è proprio inconcepibile per la struttura del nostro pensiero.
            Sbagli. Se fosse come dici tu, non dovrebbe esistere nessuna compassione. Non dovremmo addolorarci per i malati di fame in Africa, per il genocidio degli ebrei, per la morte di un nostro caro parente. E non credo che facendolo ci si voglia fare del "bene".
            HANNO DETTO:
            cioè dopo essere stato tutto il giorno che sono fuori per lavoro torno a casa stressato.. e mi tocca leggere 11 pagine di minchiate su questo thread.. solo perche swen è pazzo....

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            • #66
              E' anche vero che in quel caso non si tratta di "scelta personale".

              Non sono i bambini d'Africa ad aver deciso di patire la fame.
              Non sono gli Ebrei ad aver deciso di essere sterminati.

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              • #67
                E chi ha parlato dei bambini?
                E chi ha parlato degli ebrei?
                Io parlavo di noi
                HANNO DETTO:
                cioè dopo essere stato tutto il giorno che sono fuori per lavoro torno a casa stressato.. e mi tocca leggere 11 pagine di minchiate su questo thread.. solo perche swen è pazzo....

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                • #68
                  Il post di Garrincha, però, si riferiva ad un'azione limitata "a chi la compie".
                  Nel suo post si parla dei bambini e degli ebrei, non di noi.

                  Il tuo discorso è giusto, ma non può valere in rapporto al singolo.

                  Comment


                  • #69
                    Garrincha, hai travagliato il mio discorso.
                    Io mi sono sempre riferito a male inconscio.
                    Il male conscio non esiste(come hai appurato nel tuo post poco sopra) .
                    La mente, che tu lo voglia o no, è divisa in tre parti.
                    E seppur tu non voglia considerare la coscienza , sappi che ogni tua parola è il frutto di quello stato.
                    Ora ti dimostro come dovrebbe essere un post inconscio:

                    asdb.kbbszj,ddsjhb jskcns skcbs,mslfbn

                    Nella riga qua sopra ho voluto pigiare i tasti secondo il mio desiderio inconscio, senza pormi limiti di razionalità.

                    Questo discorso però ha poco a che vedere con il male, e molto di meno con la discussione del topic.

                    Comunque Garrincha, se fosse vero ciò che dici(ossia che ogni azione è finalizzata al nostro bene, estendendola anche al mio discorso),non credi che sarebbe paradossale?
                    Ossia, chi ha ragione? Quale dei 2 istinti ha la prevalenza? Quello di vita o quello di morte?
                    Non è forse la coscienza a decidere e a reprimere?
                    Se la risposta è no, vuol dire che ci sono desideri in contrasto, che possono essere nocivi al nostro bisogno primario.
                    sigpic

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                    • #70
                      Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
                      Il post di Garrincha, però, si riferiva ad un'azione limitata "a chi la compie".
                      Nel suo post si parla dei bambini e degli ebrei, non di noi.

                      Il tuo discorso è giusto, ma non può valere in rapporto al singolo.
                      Perchè non dovrebbe valere in rapporto al singolo?
                      Una singola persona mantiene una certa posizione riguardo a una certa situazione (io ho fatto l'esempio dei bambini in Africa, ma mica son loro l'oggetto della discussione, sono solo un'esempio per chiarificare il concetto), e quella è già una propria scelta, perchè altrimenti anche credere o non credere in Dio non lo sarebbe.
                      Difatti ci sono persone alle quali poco frega delle sventure nel mondo e che hanno un diverso modo di vedere gli avvenimenti intorno a loro.
                      Ci sono sì fatti univoci per tutti, ma la conseguente interpretazione è perfettamente soggettiva.
                      HANNO DETTO:
                      cioè dopo essere stato tutto il giorno che sono fuori per lavoro torno a casa stressato.. e mi tocca leggere 11 pagine di minchiate su questo thread.. solo perche swen è pazzo....

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                      • #71
                        Originariamente Scritto da Swen Visualizza Messaggio
                        Perchè non dovrebbe valere in rapporto al singolo?
                        Una singola persona mantiene una certa posizione riguardo a una certa situazione (io ho fatto l'esempio dei bambini in Africa, ma mica son loro l'oggetto della discussione, sono solo un'esempio per chiarificare il concetto), e quella è già una propria scelta, perchè altrimenti anche credere o non credere in Dio non lo sarebbe.
                        Difatti ci sono persone alle quali poco frega delle sventure nel mondo e che hanno un diverso modo di vedere gli avvenimenti intorno a loro.
                        Ci sono sì fatti univoci per tutti, ma la conseguente interpretazione è perfettamente soggettiva.
                        Il discorso è molto più semplice di quanto possa sembrare, in realtà; la valutazione di una situazione è diversa dall'atto "concreto" (dato che, oramai, si è giunti alla teoria del piacere).
                        Riferendoci all'esempio degli ebrei, in particolare, il "bene", la "soddisfazione" sarà stata di Hitler, ovvero il solo ad aver effettivamente attuato una scelta in quel determinato contesto.
                        Gli ebrei sono stati oggetto di una scelta altrui, e pertanto tutto il discorso sul noi non regge, almeno non in questo caso, considerando che si intendeva il "bene" come punto di partenza e di arrivo di un'azione svolta in funzione di sè stessi.
                        Last edited by Davyl; 17 May 2008, 16:01.

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                        • #72
                          Originariamente Scritto da ghonnen Visualizza Messaggio
                          Garrincha, hai travagliato il mio discorso.
                          Io mi sono sempre riferito a male inconscio.
                          Il male conscio non esiste(come hai appurato nel tuo post poco sopra) .
                          La mente, che tu lo voglia o no, è divisa in tre parti.
                          Chi è quello vuole? Gli studiosi che non sanno neanche come funziona la mente e che ogni giorno cambiano idea sui fattori che determinano questo o quell'altro? Io comunque non ho frainteso nulla: il conscio PUO' volere il male, l'inconscio agisce solo ed esclusivamente per il bene dell'individuo.

                          E seppur tu non voglia considerare la coscienza , sappi che ogni tua parola è il frutto di quello stato.
                          Ora ti dimostro come dovrebbe essere un post inconscio:

                          asdb.kbbszj,ddsjhb jskcns skcbs,mslfbn

                          Nella riga qua sopra ho voluto pigiare i tasti secondo il mio desiderio inconscio, senza pormi limiti di razionalità.
                          Ma che c'entra? Sai anche meglio di me che la coscienza praticamente non opera sulla realtà, si limita ad osservare il pensiero.

                          Comunque Garrincha, se fosse vero ciò che dici(ossia che ogni azione è finalizzata al nostro bene, estendendola anche al mio discorso),non credi che sarebbe paradossale?
                          Ossia, chi ha ragione? Quale dei 2 istinti ha la prevalenza? Quello di vita o quello di morte?
                          Non è forse la coscienza a decidere e a reprimere?
                          Se la risposta è no, vuol dire che ci sono desideri in contrasto, che possono essere nocivi al nostro bisogno primario.
                          La coscienza SEMBRA decidere, perché l'idea di "decisione" e "repressione", così come ogni altro concetto, derivano dalla coscienza. La coscienza, in realtà, si limita a leggere e a riportare.

                          rio inconcepibile per la struttura del nostro pensiero.


                          Sbagli. Se fosse come dici tu, non dovrebbe esistere nessuna compassione. Non dovremmo addolorarci per i malati di fame in Africa, per il genocidio degli ebrei, per la morte di un nostro caro parente. E non credo che facendolo ci si voglia fare del "bene".
                          Banalmente, empatia. Neuroni specchio, imitazione: non provi compassione per le cavallette uccise finché non ti identifichi con loro, così come provi compassione per gli umani uccisi finché non smetti di identificarti con loro.
                          Last edited by WWJ ¬¬; 17 May 2008, 17:07.
                          Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.

                          Comment


                          • #73
                            @ Davyl

                            Evidentemente continui a fraintendermi.
                            Io non parlo di compiere un'azione, che chiaramente non tutti di noi possono aver fatto o ne hanno responsabilità, come il genocidio degli Ebrei.
                            Parlo semplicemente della scelta anche solo di indignarsi di fronte a certe situazioni. Scelta che è soggettiva (perchè si può anche non fare e dipende solo da noi), scelta che non porta nessun beneficio, anzi, porta più dolore, in aperto contrasto con la teoria di Garrincha.

                            Banalmente, empatia. Neuroni specchio, imitazione: non provi compassione per le cavallette uccise finché non ti identifichi con loro, così come provi compassione per gli umani uccisi finché non smetti di identificarti con loro.
                            Quindi cosa vorresti farci credere? Che non si tratta di una scelta?
                            Last edited by Swen; 17 May 2008, 16:09.
                            HANNO DETTO:
                            cioè dopo essere stato tutto il giorno che sono fuori per lavoro torno a casa stressato.. e mi tocca leggere 11 pagine di minchiate su questo thread.. solo perche swen è pazzo....

                            Comment


                            • #74
                              No, non è una scelta. Non esistono le scelte.
                              Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.

                              Comment


                              • #75
                                @ Swen

                                No, non fraintendo. Capisco ciò che intendi.
                                Ma sarà che l'indignarsi è un processo totalmente inconscio - e pertanto non si può parlare di scelta, dato che è "tutto automatico", e si realizza in base ai valori con cui l'individuo si è formato - , al contrario delle scelte "concrete" che si oggettivano tramite l'Io e che trovano fini utilitaristici pratici, reali e, soprattutto, in funzione del Soggetto Agente?

                                Il tuo discorso mi è chiaro (indignazione come "scelta"), ma trovo che non c'entri in questo contesto.
                                Last edited by Davyl; 17 May 2008, 16:38.

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