Sempre caro mi fu quest'ermo colle

[Grifis]

In che misura lo scenario nel quale (nel caso ve ne fossero più d'uno, domando di attenersi a quello maggiormente significativo) siete cresciuti ha influenzato il vostro comportamento? A determinate condizioni economico-sociali corrispondono generalmente precisi retaggi. Generalmente o ineluttabilmente? Voi che ne pensate? E' possibile emanciparsi totalmente dal contesto nel quale si trascorre la propria esistenza? La famiglia è ancora capace di trasmettere al proprio interno i valori delle precedenti generazioni? La funzione di un'eventuale tutela è da ascrivere piuttosto all'inesorabile incedere della tecnologia, che può facilmente fornire strumenti di conoscenza?

Non credo che un migliaio di post possano restituire un quadro esaustivo di una persona. Indubbiamente si possono intuirne alcune sfumature, senza, tuttavia, avere l'opportunità di incasellarle in un corrispondente vissuto.

Sono nato e cresciuto quì

http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=14827
http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=14847
http://www.db.caritas.glauco.it/cari...ata/genova.pdf
http://www.ilsecoloxix.it/genova/vie...c-0003badbebe4
http://www.ge.archiworld.it/news2004/oag4405.pdf
http://www.db.caritas.glauco.it/cari...li_apr2006.pdf

[Garrincha]

Fortunato.

L'emancipazione implica la conoscenza della realtà da cui ci si allontana e la consapevolezza dei problemi che la riguardano. L'emancipato ha in sé un residuo nostalgico di sofferenza, che lo segna e lo accompagna come un'ombra crudele. Non mi esprimo sui valori della famiglia etc., posso semplicemente riportare la mia esperienza personale: avere conosciuto ed essermi liberato delle mie "radici" (per fattori esterni: non esiste l'emancipazione autoindotta) ha aperto in me una piccola breccia, trasformatasi in ampia voragine e in ghiotto abisso nel giro di qualche anno.