Bene bene bene.. Vediamo di far rivivere un pò questo povero forum..
Prendendo come esempio comune a tutti il dibattio che ultimamenta ha interessato e diviso l'Italia: le magiche gesta di Lina del GF e l'ordine dei medici.
Ora, facendo il punto della situazione, la ragazza sostiene che non è giusto fare di una questione privata un caso pubblico. Che sia giusto o no, di certo non spetta a me deciderlo, ma vorrei chierire una situazione: per quanto lei possa sentirsi in colpa o per quanto tenti di passare per vittima della situazione, in realtà non si tratta di una questione privata. Nel momento stesso in cui ha deciso di partecipare al Grande Fratello e ha deciso di mettere se stessa in una situazione in cui tutto diviene di domionio pubblico, nulla di sè ha più avuto valenza "privata". E' necessario innanzi tutto rendersi conto di questo.
Secondo poi, molti affermano che ci troviamo in un paese bigotto ed è soprattutto per questo che in questo momento ci troviamo di fronte ad un caso mediatico. Ma chi fa di certi fatti un caso mediatico? Chi ha la facoltà e la volontà di rendere pubblico questo fatto? Ovviamente i giornalisti. Questa strana categoria ha deciso di occuparsi, a volte anche in modo poco professionale e soggettivo, di fatti che, sì interessano l'opinione pubblica, ma non al punto di renderli talmente ripetitivi da diventare quasi una nuova "fiction", tristi episodi di una telenovela di cui poter discutere la sera a tavola o fuori con gli amici. Eh sì, la televisione ha influenzato anche il modo di fare notizia.
Dato ciò, la domanda che vi rivolgo è: secondo voi, è giusto questo nuovo metodo d'informazione? E' giusto renderci partecipi di fatti che, in realtà, non ci riguardano? E' giusta questa nuova libera e poco limitata informazione?
Vi lascio alle vostre riflessioni, infine, citando DeSade e la sua spietata verità: "Lo spettatore è come la mosca su di un cadavere"
Prendendo come esempio comune a tutti il dibattio che ultimamenta ha interessato e diviso l'Italia: le magiche gesta di Lina del GF e l'ordine dei medici.
Ora, facendo il punto della situazione, la ragazza sostiene che non è giusto fare di una questione privata un caso pubblico. Che sia giusto o no, di certo non spetta a me deciderlo, ma vorrei chierire una situazione: per quanto lei possa sentirsi in colpa o per quanto tenti di passare per vittima della situazione, in realtà non si tratta di una questione privata. Nel momento stesso in cui ha deciso di partecipare al Grande Fratello e ha deciso di mettere se stessa in una situazione in cui tutto diviene di domionio pubblico, nulla di sè ha più avuto valenza "privata". E' necessario innanzi tutto rendersi conto di questo.
Secondo poi, molti affermano che ci troviamo in un paese bigotto ed è soprattutto per questo che in questo momento ci troviamo di fronte ad un caso mediatico. Ma chi fa di certi fatti un caso mediatico? Chi ha la facoltà e la volontà di rendere pubblico questo fatto? Ovviamente i giornalisti. Questa strana categoria ha deciso di occuparsi, a volte anche in modo poco professionale e soggettivo, di fatti che, sì interessano l'opinione pubblica, ma non al punto di renderli talmente ripetitivi da diventare quasi una nuova "fiction", tristi episodi di una telenovela di cui poter discutere la sera a tavola o fuori con gli amici. Eh sì, la televisione ha influenzato anche il modo di fare notizia.
Dato ciò, la domanda che vi rivolgo è: secondo voi, è giusto questo nuovo metodo d'informazione? E' giusto renderci partecipi di fatti che, in realtà, non ci riguardano? E' giusta questa nuova libera e poco limitata informazione?
Vi lascio alle vostre riflessioni, infine, citando DeSade e la sua spietata verità: "Lo spettatore è come la mosca su di un cadavere"
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