Originariamente Scritto da Francesca
E' sicuramente vero che molti stupratori-serial killer vengono da situazioni difficili, da infanzie travagliate e da determinati contesti ma è anche vero che c'è chi ha superato i medesimi contesti senza diventare un criminale
A quel punto il reato diventa un modo per dire "ho sofferto io devono soffrire tutti", ecco che scatta il deterrente, la società deve proteggere chi è sano da chi è malato e spesso non lo fà, basti pensare al mostro del Circeo, venne condannato nel 1977 per sequestro di persona, stupro e omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà, si è fatto 27 anni di galera, è uscito nel 2004 solo per stuprare e uccidere di nuovo, a questo punto la definizione che ne ha dato Gogeta '89 di "socialmente pericolosi" è azzeccata in pieno quindi non ho compassione verso certa gente, semplicemente non la merita perchè sfrutta la propria situazione infelice per sfogare i peggiori istinti della natura umana.
A me l'unica categoria che fà pena (nel senso di compassione, sia chiaro...) è quelli di chi cresce in queste situazioni, cerca di uscirne per rifarsi una vita ma nonostante tutto resta in situazioni infelici eppure non si sfoga sul prossimo, di quelli sì, ho parecchia compassione, ma di chi stupra ho solo il massimo ribrezzo possibile.
Preciso in ultimo che con la castrazione non stavo nè esagerando nè scherzando, per me è l'unica proposta sensata di Calderoli in tutta la sua vita, io dell'essere donna ho la massima idealizzazione possibile, la amo, la stimo, la rispetto, e chi le fà del male e la umilia per me non è degno di vivere, ma mi limito semplicemente a umiliarlo come ha fatto lui e a impedire che ripeta il suo gesto...
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