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Eutanasia e Testamento Biologico: Favorevoli?

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  • Eutanasia e Testamento Biologico: Favorevoli?

    Siccome si è parlato tanto di queste due cose apro un thread apposito, per testamento biologico si intende un documento legalmente riconosciuto in cui la persona comunica le sue volontà nell'eventualità di trovarsi in uno stato vegetativo, in Italia non è ancora legale mentre vige in altre nazioni.
    L'eutanasia è invece l'atto di dare la morte ad un malato inguaribile per evitargli inutili sofferenze, si distingue in tre modi:

    Attiva: I medici con il consenso del malato inoculano una sostanza tossica atta a farlo morire nel modo più rapido possibile.

    Passiva: I medici sospendono i trattamenti atti a far vivere il malato

    Suicidio assistito: I medici forniscono al malato i mezzi per decidere come e quando morire

    Ovviamente rappresentano entrambi problemi etici di non poco conto, qual'è la vostra opinione al riguardo?
    17
    Sono favorevole ad entrambi e me ne avvarrei in caso di necessità
    0%
    12
    Sono favorevole ad entrambi ma non penso che me ne avvarrei
    0%
    1
    Sono favorevole al testamento biologico ma non all'eutanasia
    0%
    2
    Sono contrario ad entrambi ma non mi opporrei ad una legge
    0%
    0
    Sono contrario ad entrambi e mi opporrei attivamente ad una legge
    0%
    1
    Non ho ancora le idee chiare in merito...
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    1
    "Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."

    I sette principi del Bushido

  • #2
    Sono favorevole al testamento biologico ma non all'EUTANASIA! Che, secondo me, cambia il tèrmine ma il significato è uno solo:OMICIDIO!
    QUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!

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    • #3
      Mi sembrano entrambe due cose ovvie in un paese che si spaccia per difensore delle libertà individuali. Il testamento biologico è sacrosanto, in quanto non fa altro che sancire la volontà di un individuo nel caso in cui non abbia più facoltà di decidere del proprio destino. Dunque su questo punto non starei neppure a dilungarmi.
      Sono pienemente favorevole anche all'eutanasia, anche se qui il discorso si fa più complesso. Di certo definirlo omicidio significa non aver davvero capito di cosa si tratta.
      Anallizziamo caso per caso:
      -Il malato è cosciente e in pieno possesso delle sue facoltà mentali: come si può davvero non rendere legale questa legittima pretesa del malato terminale/paralitico/qualsiasi essere umano che non abbia davvero speranza di salvezza da una situazione obrobriosa? Naturalmente sul soggetto si faranno tutti gli accertamenti del caso, sarà seguito da specialisti per chiarirne i motivi, ma chiunque, se in possesso della propria volotà, deve poter decidere di morire come e quando vuole. Dunque sono favorevole in assoluto alla legalizzazione dell'eutanasia in un caso simile.

      -Il malato non è cosciente: qui mi rifaccio al caso englaro. Trovo estremamente giusto che siano i cari a stabilire l'eutanasia, una volta analizzate tutte le implicazioni mediche del caso. Di certo non mi sognerei mai di generalizzare, ogni caso andrebbe seguito singolarmente. Tuttavia simili casi verrebbero meno una volta avvallato il testamento biologico. Resta comunque che, in caso di assenza di un simile documento, l'iter seguito da beppe englaro risulti, a mio avviso, il più giusto, con un unica variante: la possibilità di accellerare il processo della morte.

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      • #4
        Favorevole al testamento biologico e lascierei per iscritto che non voglio subire accanimento terapeutico se non c'è speranza
        Favorevole anche all'eutanasia, ci sono situazioni in cui la vita diventa una tortura insostenibile... è importante ovviamente capire se chi vuole l'eutanasia la vuole coscientemente e se ci sono possibilità risolutive meno estreme. A volte non ci sono e chi la chiede è sicuro di ciò che vuole, Welby è un caso ideale di eutanasia giusta, in cui allungare la vita significa in realtà allungare la sofferenza

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        • #5
          Non credo sia possibile far entrare il malato nella decisione medica, perchè in questo caso non si tratterebbe più di paziente ma di "co-esecutore" medico!
          sigpic

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          • #6
            Sul testamento biologico penso che non ci sia nemmeno da discutere.
            Visto che da coscienti possiamo benissimo decidere di non ricevere cure anche a rischio della vita, non vedo la differenza di lasciarlo scritto nel caso in cui non fossimo nelle condizioni fisiche di confermare le nostre volontà.

            L'eutanasia è un discorso un po' diverso... ma trovo un gesto umano porre fine dignitosamente alla vita quando questa è solo sofferenza fisica.(ovviamente SEMPRE seguendo le volontà del malato stesso, nessuno al di fuori di noi può decidere della nostra vita).

            Al giorno d'oggi ci siamo disabituati alla morte, la spettacolarizziamo senza capirla, cercando in realtà solo di esorcizzarla e di fuggirla in ogni modo. Questo in parte è giusto, la paura della morte è una delle più potenti molle del progresso dell'umanità. Ma in questa nostro giusto desiderio di preservare la vita umana non dobbiamo dimenticarci che la morte farà sempre parte di essa, e non deve e non può essere fuggita ad ogni costo...
            Ci sono dei limiti di tolleranza oltre i quali la vita è peggiore della morte, ed è meno umano costringere a vivere che permettere di morire.

            C'è anche un diritto ad una morte dignitosa, non solo un diritto alla vita.
            sigpic

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            • #7
              Fra l'altro ricordo che si vociferasse di un disegno di legge riguardante il testamento biologico già un paio di anni fa, tanto che in classe ricordo che dovetti fare una relazione scritta attingendo come fonte da un abbozzo del testo, ma vabeh.

              Comunque favorevolissimo al testamente biologico e penso non potrebbe essere altrimenti.

              Favorevole anche all'eutanasia, qualora le cure mediche costituiscano soltanto un tentativo di far continuare la vita del paziente ad oltranza; nei casi quindi di stato vegetativo e irrimediabile del malato; ovviamente dopo un lasso di tempo necessario per stabilire che la persona in questione sia incapace di vivere senza le macchine. Il caso di non coscienza del paziente, in situazioni del genere è sicuramente il più complicato. Penso che nel suddetto debbano essere i cari a decidere il da farsi. Ovvio che non sia facile assumersi una tale responsabilità (anche da parte del medico che, anche in questo caso, contravverrebbe al giuramento di Ippocrate, correggetemi se sbaglio). Per questo non bisogna sottovalutare l'importanza del testamento biologico. Quest'ultimo e l'eutanasia, le vedo come 2 cose strettamente correlate.

              Ovvio poi che per eutanasia non s'intenda una morte volontaria di una persona che di punto in bianco decida di privarsi della vita, quello è un suicidio (o omicidio nel caso si coinvolgano altre persone per raggiungere il proprio scopo). Ma questo è un altro discorso che non rientra nemmeno nell'argomento del topic.

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              • #8
                Beh non sono poi così collegati eutanasia e testamento biologico in realtà...
                L'eutanasia può riguardare anche pazienti del tutto coscienti e vigili, come è successo nel caso Welby. Per questo è un argomento più complesso rispetto alla sospensione di trattamenti medici. Si tratta in certi casi di dare la morte attivamente tramite sostanze tossiche (quindi non sospensione di cure ma precisamente eutanasia, che è una cosa differente in realtà, in certi casi si può chiamare suicidio assistito) ad una persona cosciente.
                Purtroppo esistono malattie che ti distruggono tutto tranne il pensiero... che sono in un certo senso l'opposto di una condizione vegetativa permanente ma altrettanto drammatiche.
                Last edited by Kabu; 13 February 2009, 13:27.
                sigpic

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                • #9
                  Favorevole al testamento biologico e quin non c'è neanche da discutere.
                  Favorevole anche all'eutanasia nel caso fosse stato il malato a chiederlo esplicitamente (e in questo caso il testamento biologico sarebbe quantomeno necessario). Ma nel caso non si sappia la volontaà del malato, allora trovo giusto che a decidere la sua sorte siano le persone a lui più vicine come ad esempio i genitori.

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                  • #10
                    Sono favorevole ad entrambi e me ne avvarrei in caso di necessità.
                    sigpic

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                    • #11
                      Il testamento biologico non dovrebbe essere nemmeno discusso: se una persona può trasmettere il desiderio di dare i propri capitali ai propri parenti o ai poveri o ad associazioni varie, perchè non dovrebbe decidere un giorno di gettarsi tra le braccia della morte?
                      La libertà di vita dovrebbe comprendere anche la libertà di togliersela, in qualsiasi caso. Certo, il suicidio dovrebbe essere impedito, poichè finchè si ha la capacità di muoversi, ragionare ma anche quella, appunto, di uccidersi, la situazione non potrà mai essere definita "irrecuperabile", anche a causa del fatto che questo viene solitamente pensato e messo in atto da persone in evidente stato d'animo depressivo o disperato; ma finchè l'uomo può togliersi la vita da sè, questo dovrebbe essere impedito.
                      Se una persona vorrebbe togliersi la vita ma non può, qualora non fosse in grado di premere un grilletto di una pistola premuta sulla sua tempia, se non fosse in grado di lasciarsi penzolare da una trave del soffitto con una corda al collo, se non fosse in grado di gettarsi da un ponte con una pietra legata a sè, ebbene, il cosiddetto "suicidio assistito" è più che giusto.
                      Trovo giusto il suicidio quando esso non può essere compiuto dalla persona stessa.
                      Nel caso non ci fosse nè testamento biologico nè coscienza della persona interessata, la decisione spetta al parente più prossimo o affezionato.
                      sigpic

                      stupid sexy greedo butt

                      Comment


                      • #12
                        FAVOREVOLE! trovo orribile che una persona debba stare in quello stato per un tempo così lungo! che si porga fne alle sue sofferenze!

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                        • #13
                          favorevolissima! e a parte che quoto crillin's power qua sopra ma poi perchè ognuno dovrebbe avere il diritto anceh di decidere come morire
                          arrivati a questo punto il testamento biologico ci vuole, dopo il fatto del caso englaro
                          se uno vuole essere lasciato attaccato ai macchinari e vivere cosi bene lo scrive e si farà cosi
                          se no, se uno nn lo desidera NO
                          tempo fa lessi una notizia di una donna che si è rifiutata di farsi amputare le gambe e poi è morta(era l unica soluzione per salvarla ma lei ha detto NO, quindi ha riufiutato una cura a costo della propria vita)
                          e poi penso che lo stato nn dovrebbe intromettersi cosi tanto nella vita di una persona.mi riferisco al caso englaro per fare un esempio:
                          se il padre di eluana ha detto che lei aveva espresso la sua volontà ,gli si deve credere e basta perchè chi meglio dei nostri cari possono sapere come la pensiamo e le nostre volontà?
                          per cui, se lo stato vuole questoper iscritto ok, ma nn che si faccia una legge per tenere in vita con dei macchinari anche persone che in vita nn sono piu, perchè la trovo una tortura

                          Comment


                          • #14
                            Penso che siano entrambe delle soluzioni (in particolare l'eutanasia) ma solo se necessaria. Mi spiego meglio: sono pienamente favorevole, purché sia l'unico modo per mettere fine al dolore della persona, non da attuare a priori. Dunque ho votato la prima opzione.
                            Keshite REWRITE shite kudaranai chou gensou wasurarenu sonzai kan o kishikaisei REWRITE shite imi no nai mousou mo kimi o nasu dendouryoku zenshin zenrei o kure yo

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                            • #15
                              Paese liberale = totalità dei diritti individuali che non ledono la altrui persona.
                              Mi basterebbe questo per spiegare il mio completo assenso sia all'uno che all'altro.

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