Vi propongo questo schema realizzato da Kjeld Heising: si tratta della sua versione della "piramide di potere"; una versione personale, che non pretende di essere conclusiva o esauriente, ma che condivido almeno nell'impostazione generale.
Possiamo notare come al vertice (per lo meno, il vertice "conoscibile") stanno tre grandi realtà: quella bancaria, quella energetica e quella alimentare.
Heising riporta le parole di Henry Kissinger -- un personaggio di cui ho parlato in vari post su questo blog:
"You want to control a nation? Control the food. You want to control a region? Take control of the energy. You want to control the world? Control the banking!"
"Vuoi controllare una nazione? Controlla il cibo. Vuoi controllare una regione? Prendi il controllo dell'energia. Vuoi controllare il mondo? Controlla il sistema bancario!"
Più chiaro di così.. Ma se non dovesse esserlo ancora, ci viene in aiuto l'amico M.A. Rothschild, che ebbe a dichiarare:
"Datemi il controllo sulla moneta di una nazione e non mi importerà niente di chi governa e fa le leggi"
Heising specifica che, a livello globale, ci sono tre fondamentali centri di potere: la City of London, Washington D.C. e il Vaticano.
A proposito della City di Londra, è bene rimarcare un aspetto che forse pochi conoscono: pur facendo parte della capitale britannica, la City --che è il cuore del sistema finanziario non solo del Regno Unito-- è del tutto autonoma da questa, avendo persino un sindaco tutto suo.
Heising mette il livello dell'intelligence sopra quello più propriamente politico, dando risalto al fattore informazione; più sotto ci sono i vari enti/gruppi/club più o meno conosciuti incaricati di stilare e far eseguire i progetti che provengono dalle sfere superiori del potere.
Troviamo livelli che si fanno sempre più "visibili" (al pubblico) man mano che si scende nella piramide, cioè si passa dai livelli decisionali ai livelli operativi.
Ai livelli più bassi compaiono volti e nomi che la gente conosce: sono i volti di quelli che devono semplicemente eseguire ordini, portare a compimento progetti decisi da personaggi che la popolazione ben difficilmente conoscerà mai.
E così il meccanismo perfetto del dominio si perpetua, lasciando che la gente si culli nell'illusione della democrazia.
Possiamo notare come al vertice (per lo meno, il vertice "conoscibile") stanno tre grandi realtà: quella bancaria, quella energetica e quella alimentare.
Heising riporta le parole di Henry Kissinger -- un personaggio di cui ho parlato in vari post su questo blog:
"You want to control a nation? Control the food. You want to control a region? Take control of the energy. You want to control the world? Control the banking!"
"Vuoi controllare una nazione? Controlla il cibo. Vuoi controllare una regione? Prendi il controllo dell'energia. Vuoi controllare il mondo? Controlla il sistema bancario!"
Più chiaro di così.. Ma se non dovesse esserlo ancora, ci viene in aiuto l'amico M.A. Rothschild, che ebbe a dichiarare:
"Datemi il controllo sulla moneta di una nazione e non mi importerà niente di chi governa e fa le leggi"
Heising specifica che, a livello globale, ci sono tre fondamentali centri di potere: la City of London, Washington D.C. e il Vaticano.
A proposito della City di Londra, è bene rimarcare un aspetto che forse pochi conoscono: pur facendo parte della capitale britannica, la City --che è il cuore del sistema finanziario non solo del Regno Unito-- è del tutto autonoma da questa, avendo persino un sindaco tutto suo.
Heising mette il livello dell'intelligence sopra quello più propriamente politico, dando risalto al fattore informazione; più sotto ci sono i vari enti/gruppi/club più o meno conosciuti incaricati di stilare e far eseguire i progetti che provengono dalle sfere superiori del potere.
Troviamo livelli che si fanno sempre più "visibili" (al pubblico) man mano che si scende nella piramide, cioè si passa dai livelli decisionali ai livelli operativi.
Ai livelli più bassi compaiono volti e nomi che la gente conosce: sono i volti di quelli che devono semplicemente eseguire ordini, portare a compimento progetti decisi da personaggi che la popolazione ben difficilmente conoscerà mai.
E così il meccanismo perfetto del dominio si perpetua, lasciando che la gente si culli nell'illusione della democrazia.
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