Destino

[ACe]

Ciao Wagliò....Il destino...essere predestinati a qualcosa....voi ci credete ??
io sinceramente no...come dimostrra anche la mia firma personale, che è uno delle mie citazioni preferite...e infatti credo che ognuno di noi è artecifice della propria sorte, con sue azioni ( poi, non ne potremo mai essere sicuri al 100%, però questo è il mio parere al riguardo e penso sia così ^ ^ )
Voi che ne dite..esiste o no??

[Pedro*Yeah]

Perché non hai cominciato con "ciao uagliò"?
Mi deludi...

[Chuck]

Quel che succede succede,se era destino o no,me ne frego.

[ACe]

Perché non hai cominciato con "ciao uagliò"?
Mi deludi...

ti sbagli
cmq ..avrei voluto inserire un sondaggio, e mi son dimntcato...sapete come si può fare per metterlo ora che il topic è già aperto??

[Pedro*Yeah]

ti sbagli

loool uagliò

[!gohanssj2!]

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[Shira]

La frase: "Ciascuno è artefice della propria sorte": non esclude completamente l'esistenza del destino.
Esclude soltanto che ci sia una via necessariamente fissa e sempre uguale.
E' più che altro un incentivo agli uomini a non lasciarsi andare, altrimenti uno potrebbe dire "Io me ne frego, non faccio niente. Tanto il destino è destino"
però non esclude affatto completamente l'esistenza del Destino.

Per quel che riguarda il come la penso io:
Non credo ci sia un qualcosa che certifica tutta la tua esistenza da quando nasci a quando muori, ma nemmeno si può escludere completamente che esista il destino, visto quante cose capitano senza riuscire a capacitarsene.
E' come se te lungo la strada trovassi un muro.
E' una tua libera decisione scegliere se scalarlo, passarci intorno o abbatterlo, ma il muro sul tuo cammino come c'è finito?
Il muro te l'ha messo davanti il destino, poi come oltrepassarlo è una tua decisione.

[ghonnen]

Secondo le dinamiche della meccanica quantistica e secondo la teoria del caos, a cui do credito(a differenza delle confabulazioni riguardanti il destino), non esiste un futuro certo, ma solo infinite variabili.
Una cosa che non ho mai compreso è il paradosso secondo cui dio saprebbe tutto del passato del presente e del futuro, ma ci lascia il libero arbitrio...cioè...se con il libero arbitrio noi cambiassimo il futuro che Dio conosce, allora egli non sarebbe più onnipotente visto che non conoscerebbe realmente il futuro, se invece pure con il libero arbitrio si avvererebbe ciò che dio sa, non sarebbe più libero arbitrio...bah.
Invece credo nell' essere la persona giusta al momento giusto, e quando capita, sta al singolo approfittare di quel momento per cogliere al meglio il proprio futuro.

[!gohanssj2!]

Il destino come lo intendo io esiste.

Se ti poni alla fine della tua vita e guardi indietro ti accorgi che hai percorso una strada, quella del destino.

Se sei ad un bivio e devi scegliere, il destino, come lo penso io, "sa" già cosa sceglierai.

Non ti impone nulla, ma alla fine, la strada che scegli e quella del destino!

Non so se si è capito proprio bene bene però amen!

ps: 'na via di mezzo nel sondaggio potevi metterla!

[Gohan96]

Noi abbiamo un destino, ma non si intende "destino" come azioni che compiamo giornalmente. Il "destino" che intendo io è la morte, volenti o nolenti. Questo è "destino" secondo me. Poi se pensi a destico come cosa astratta che ti condiziona la vita facendoti scegliere, no. Noi siamo artefici di noi stessi, il destino scritto non esiste.
Secondo poi questa diceria, il cervello cosa serve allora?

[Pedro*Yeah]

Uagliù, come disse qualcuno, Il caos è un ordine da decifrare.

[ACe]

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grazie ....che via di mezzo dovevo mettere??

La frase: "Ciascuno è artefice della propria sorte": non esclude completamente l'esistenza del destino.
Esclude soltanto che ci sia una via necessariamente fissa e sempre uguale.
E' più che altro un incentivo agli uomini a non lasciarsi andare, altrimenti uno potrebbe dire "Io me ne frego, non faccio niente. Tanto il destino è destino"
però non esclude affatto completamente l'esistenza del Destino.

Per quel che riguarda il come la penso io:
Non credo ci sia un qualcosa che certifica tutta la tua esistenza da quando nasci a quando muori, ma nemmeno si può escludere completamente che esista il destino, visto quante cose capitano senza riuscire a capacitarsene.
E' come se te lungo la strada trovassi un muro.
E' una tua libera decisione scegliere se scalarlo, passarci intorno o abbatterlo, ma il muro sul tuo cammino come c'è finito?
Il muro te l'ha messo davanti il destino, poi come oltrepassarlo è una tua decisione.

quella frase è un a orazione (senon erro) di Appio Cluadio ceco, e come dici tu, era una specie di incoraggiamento..ma allo stesso tempo voleva anche indicare la sua non credenza nel destino

cmq, il muro l'ha costruito un uomo, nn l'ha messo il destino ho inteso he parlavi metaforicamente, e che hai deto il muro, per far capire.
Ma facendo un altro esempio, se tu cammini per strada, e un auto t'investe, non è colpa tua...ma nemmeno del destino : è la cosidetta coincidenza, che purtroppo è stata sfortunata...cioè, è stata una serie di azioni incrociatosi tra loro che ha fatto sì che accadesse ciò... e non un ente chiamato destino, che chissà che diavolo è, ad averti fatto investire

[Lu]

ma no che non esiste, il destino è qualcosa che è stato inventato per giustificare le cappellate che si fanno, per dar una spiegazione alle coincidenze o per autoconvincersi che se hai la sfiga di salire su un aereo che cade saresti morto anche a casa, oppure se perdi l'aereo che poi cadrà perchè non hai sentito la sveglia, ti sei salvato perchè era destino e non per una mera casualità. Credere al destino è come credere all'oroscopo

[Lorenzo GOV]

Non posso fare a meno parlando del destino di spostare la questione sul filosofico, e parlare di libero arbitrio o di necessità: quale dei due regola le nostre azioni.

Sarà, ma io non riesco ad uscire da un necessitato svolgersi d'eventi non soggetto alla nostra volontà: qualsiasi cosa facciamo non sarà pur sempre conseguenza di un impulso primario a sua volta scaturito da un altro evento, e così via? Insomma, tutto ciò che facciamo non è spiegabile attraverso cause razionali e contingenti dal punto di vista prossimo (il principio di ragion sufficiente leibniziano) le quali rimandono a cause remote che noi, limitati nel nostro intelletto, non possiamo capire?

Da questo punto di vista esiste un destino, inteso come necessario concatenarsi di cause, che apparentemente non hanno senso e logicità fra loro. un esempio per chiarire: l'uomo, ch esce di casa per fare la spesa viene investito da una uto in corsa perchè la moglie partorisce. Il tutto può sembrare frutto di causalità e coincidenza, ma dietro i gesti di ciascuno dei soggetti ci sono cause contingenti ma necessarie, non alterabili, non frutto di volontà e arbitrio personali. L'uomo doveva uscire per fare la spesa, e il conducente doveva usare la macchina e schiacciare sull'accelleratore per andare all'ospedale.

Questo è destino, ma non parlatemi di enti superiori, onniscienti e antropomorfi con un diario già scritto pr ognuno di noi: si va in campi difficili da esplorare.

[Daredevil]

ma no che non esiste, il destino è qualcosa che è stato inventato per giustificare le cappellate che si fanno, per dar una spiegazione alle coincidenze o per autoconvincersi che se hai la sfiga di salire su un aereo che cade saresti morto anche a casa, oppure se perdi l'aereo che poi cadrà perchè non hai sentito la sveglia, ti sei salvato perchè era destino e non per una mera casualità. Credere al destino è come credere all'oroscopo

Anche perchè è comodo per il destino identificarsi in ogni via che noi stessi ci forgiamo