Destino

[ACe]

infatti ..io la penso come lu U_U

Noi abbiamo un destino, ma non si intende "destino" come azioni che compiamo giornalmente. Il "destino" che intendo io è la morte, volenti o nolenti. Questo è "destino" secondo me. Poi se pensi a destico come cosa astratta che ti condiziona la vita facendoti scegliere, no. Noi siamo artefici di noi stessi, il destino scritto non esiste.
Secondo poi questa diceria, il cervello cosa serve allora?

guarda che se ci rifletti bene..la morte non è destino. è vero, tutti gli esseri umani muoiono, e quindi sono accumunati dalla morte : quindi diciamo, che per modo di dire, potremmo dire che il "destino" dell'uomo è di morire, però solo come metafora o modo di dire.
La morte è una caratteristica di tutti gli essere viventi, non destino.
Se Dio ci avesse creato immortali, allora avremmo detto che il nostro destino era di vivere in eterno, per sempio

[!gohanssj2!]

grazie ....che via di mezzo dovevo mettere??

boh, ma una qualche via di mezzo va sempre bene!

[The G]

Il destino è una cagata pazzesca, concordo pienamente con il post di Lu.
E pensandoci bene, è pure sconfortante l'esistenza del destino, un po' come l'aldilà.
Voglio dire, che palle sapere che la tua via è già prestabilita. È molto meglio costruirsela da soli la strada e farla come si vuole, piuttosto che percorrere una strada sì già fatta, ma che magari non ti piace.

[ACe]

a gohan ss2 : e che ne sò che via di mezzo

[Davyl]

Sarà, ma io non riesco ad uscire da un necessitato svolgersi d'eventi non soggetto alla nostra volontà: qualsiasi cosa facciamo non sarà pur sempre conseguenza di un impulso primario a sua volta scaturito da un altro evento, e così via? Insomma, tutto ciò che facciamo non è spiegabile attraverso cause razionali e contingenti dal punto di vista prossimo (il principio di ragion sufficiente leibniziano) le quali rimandono a cause remote che noi, limitati nel nostro intelletto, non possiamo capire?

Nel momento in cui parli di razionalità non puoi più parlare di contingenza. Equivale a stare col sedere coperto per ogni contingenza, perché definirla razionale vuol dire che qualunque scelta tu abbia preso segua un canone logico, e la cosa in generale va anche bene, ma nel momento in cui la consideri "razionale" (cioè in un'ottica del tipo: "secondo la razionalità doveva andare così") devi tenerla in conto secondo principi di necessità e non più contingenza, o potresti parlare di "pluri-razionalità" e associarci un libero arbitrio (tanto comunque non capiamo le cause che ci portano a scegliere, se ci sono, dunque tanto vale...).

Da questo punto di vista esiste un destino, inteso come necessario concatenarsi di cause, che apparentemente non hanno senso e logicità fra loro.

Esatto, qui invece tiri in ballo la necessità di cui parlavo.

Questo è destino, ma non parlatemi di enti superiori, onniscienti e antropomorfi con un diario già scritto pr ognuno di noi: si va in campi difficili da esplorare.

E beh...

[Buddha94]

Secondo me non esiste nessun destino, ma la sua esistenza non potrà essere mai smentita. Anche se ci troviamo di fronte ad una scelta non potremo mai sapere se quello che sceglieremo fosse già scritto nel destino non potendo tornare indietro. Tuttavia pensandola in questo modo passa la voglia di fare qualcosa nella vita perchè tanto comunque andrà a finire sarà per merito/colpa del destino.
Detto questo aspetto l'invenzione della macchina del tempo per fare luce su questo mistero.

[Lorenzo GOV]

Nel momento in cui parli di razionalità non puoi più parlare di contingenza. Equivale a stare col sedere coperto per ogni contingenza, perché definirla razionale vuol dire che qualunque scelta tu abbia preso segua un canone logico, e la cosa in generale va anche bene, ma nel momento in cui la consideri "razionale" (cioè in un'ottica del tipo: "secondo la razionalità doveva andare così") devi tenerla in conto secondo principi di necessità e non più contingenza, o potresti parlare di "pluri-razionalità" e associarci un libero arbitrio (tanto comunque non capiamo le cause che ci portano a scegliere, se ci sono, dunque tanto vale...).

Ma infatti ti quoto: si arriva all'assurdo (lo è davvero?) che la contingenza non esista, e che tutto segua causalità necessaria. Ditemi voi se questo non può essere chiamato destino...

[Shira]

Anche con la macchina del tempo non cambierebbe nulla
Non potrai mai sapere se è una tua scelta o se era destino che tu prendessi la macchina del tempo e tornassi indietro XD

[Guren]

Il destino è il capro espiatorio dei coglioni che riducono la loro vita a una merda.

[ACe]

per me non esiste : e anche se come si dice, Dio sa già il nostro destino...io nn ci credo..cioè lui ci osserva e ci giudica in base a ciò che NOI facciamo...se no che senso avrebbe giudicarci 8nel senso di andare in paradiso o inferno )per qualcosa che è gia scritta ?? astò punto anche Dio sarebbe na fesseria..

[Lorenzo GOV]

astò punto anche Dio sarebbe na fesseria..

Direi di sostituire da ora in poi la pluricitata frase "hai scoperto l'acqua calda" con questa.

[Paolo Vespa]

Sinceramente non credo al destino. Certo, quando succedono determinati eventi qualche riflessione sul destino può anche scapparci, ma alla fin fine si arriva a capire che esso non esiste...

[ACe]

Direi di sostituire da ora in poi la pluricitata frase "hai scoperto l'acqua calda" con questa.

non ti ho capito O_o

[Guren]

non ti ho capito O_o

Hai detto un'ovvietà.

[ghonnen]

non ti ho capito O_o

Il Dio cristiano è una fesseria(non l' idea di un dio creatore, magari una forma basica a livello quantistico che ha dato il via alle stringhe)... il cristianesimo è un plagio della religione egizia e ha fondatezza sull' astrologia.