Se è la tua prima visita, ti ricordiamo di
controllare le FAQ .
Clicca invece su questo link per registrarti
se vuoi inserire messaggi all'interno del forum.
Pensi alla guerra del Pacifico e subito si delineano due figure, quella del soldatino giapponese indottrinato che non vede l'ora di suicidarsi per il suo imperatore e l'eroico soldato americano senza macchia e senza paura che combatte per la libertà contro la tirannia del Sol Levante.
Ebbene basta vedere Lettere da Iwo Jima (e il film-compagno Flags of our fathers) per demolire completamente tutti gli stereotipi e dipingere la guerra per ciò che è davvero, un orrore indescrivibile, i soldati giapponesi che emergono dalle nebbie della storia in questo film sono esseri umani, con sentimenti, paure, aspirazioni, c'è quello che si sacrificherebbe volentieri per il suo imperatore e quello reclutato con la forza che vuole tornare dalla moglie, l'ufficiale umano amico dei suoi soldati e quello ottuso e arrogante con il libretto dei regolamenti sempre sotto il braccio.
Il film riesce ad essere epico ma non da mai alla guerra quell'insopportabile alone eroico tipico degli anni '60, se volete capire cos'è davvero la guerra non avrete che da fermarvi qui, per capire che anche il "nemico" è un essere umano come noi, è decisamente consigliato vedere anche Flags of our fathers che narra della stessa battaglia ma dal punto di vista degli americani.
un grande film di Mario Monicelli che rappresenta un lato della pace del deserto che lascia da parte lo sfondo della seconda guerra mondiale e si concentra solo sulla vita dei personaggi
Voto:9
sigpic
Originariamente Scritto da vegeta es mito
che cos'è il day-one?da me c'è solo il gamestop!
"Finalmente qualcuno a cui valga la pena sparare addosso"
Roberto Calderoli sui nemici in Call of Duty 4
"Un'ondata di rapimenti sconvolge il Messico, alimentando il panico tra le classi più abbienti, e a maggior ragione tra quanti hanno figli. In soli sei giorni, ci sono 24 sequestri di persona, il che spinge molte famiglie ad assumere delle guardie del corpo che proteggano i bambini.
È questo il mondo in cui viene catapultato John Creasy (Denzel Washington), un ex-agente della CIA ormai bruciato, che sta andando alla deriva. Il suo amico Rayburn (Christopher Walken) lo porta infatti a Città del Messico come guardia del corpo di Pita Ramos (Dakota Fanning), la figlia di 9 anni dell'industriale Samuel Ramos (Marc Anthony) e di sua moglie Lisa (Radha Mitchell). A Creasy non interessa fare la guardia del corpo, tantomeno di uan bambina, ma per mancanza di meglio da fare accetta comunque l'incarico.
Creasy tollera a stento la bambina - assai precoce - e le sue petulanti domande su di lui e sulla sua vita. A poco a poco, tuttavia, la piccola riesce a scalfire la sua apparentemente inattaccabile corazza: l'uomo allenta così le sue difese e si apre con lei.
Ma non appena sembra aver trovato un nuovo scopo nella sua vita, questa viene sconvolta allorché ad essere rapita è proprio Pita. Nonostante le gravissime ferite riportate nel corso del sequestro, Creasy è ora spinto dal “fuoco della vendetta”, e giura di uccidere chiunque sia coinvolto o tragga beneficio da questo rapimento. E nessuno può fermarlo."
Denzel Washington brillante, fantastico. Lo consiglio a chiunque voglia emozionarsi, "gasarsi" e coinvolgersi.
Voto 8
Mai visto, rimedierò a questa mia mancanza quanto prima.
last.fm myanimelist A prayer Is something overflowing with the good news of the future
sigpic
per demolire completamente tutti gli stereotipi e dipingere la guerra per ciò che è davvero,
Non è vero.
Nessun film statunitense potrà mai rispecchiare la realtà storica della guerra.
Tagliano fuori sempre i plotoni di ''negri'' che facevano da carne da macello per le prime ondate da prendere le coste.
Così avvenne ad Iwo Jima, così avvenne a Normandia.
E non ho mai visto ''glorificare'' il sacrificio degli afroamericani nella guerra in nessun film sulla WWII.
Se ti è piaciuto, ci sta anche ''La sottile linea rossa'', sempre sulla guerra nel Pacifico, in cui si eliminano gli stereotipi del giapponese-banzai.
Non dargli retta.
Lui si guarda i film neorealistici, preferisce un vecchio che va in farmacia a comprare le pastigle blu ad una sparatoria orgasmica.
Ah, il film di cui parlate non l' ho visto.
L' ultimo film che ho visto mi pare sia ''Bastardi senza Gloria'', ma sono ancora così incazzato per quel finale che recensisco l' ultimo film prima di quello di Tarantino, di cui conservo una memoria così lucida:
MMmm...Ok, Tom Cruise è un idiota, ma comunque il film tuttosommato è carino.
Storicamente abbastanza preciso, per essere un film USA direi anche ''troppo'', rimane comunque il fatto che colorano i complottisti come dei ''pacifisti'', come degli uomini che volevano la pace e l' amore fraterno, e quindi ci si riduce ad un ''buoni vs cattivi'', quando in realtà avevano solo una visione diversa di come doveva essere combattuta la guerra(e avevano fottutissima ragine).
Alcune chicche le ho apprezzate, le divise mi sono piaciute molto (anche se quelle dei riserviste non mi convincevano molto), le musiche orecchiabili.
E' anche avvincente, nonostante sia abbastanza fedele alla realtà dei fatti, soppratutto se non si conosce quel evento storico, e ci si chiede ''ma sarà mica che ora ...?''.
Lo consiglierei a chi non conosce niente sull' operazione Valkiria, imparerebbe un evento non molto noto della storia, e passerebbe pure due orette avvincenti tra vari colpi di scena.
Voto: 7
Non è vero.
Nessun film statunitense potrà mai rispecchiare la realtà storica della guerra.
Eppure è lodevole l'operazione di Clint Eastwood di prendere una battaglia e di raccontarla dai due punti di vista, di fatto vedendo entrambi i film è impossibile fare la classica divisione buoni\cattivi, già questo fatto è rivoluzionario.
Tagliano fuori sempre i plotoni di ''negri'' che facevano da carne da macello per le prime ondate da prendere le coste.
Così avvenne ad Iwo Jima, così avvenne a Normandia.
E non ho mai visto ''glorificare'' il sacrificio degli afroamericani nella guerra in nessun film sulla WWII..
Ovvio, però in Windtalkers e nello stesso Flags of our fathers si glorifica quello dei numerosi nativi americani che combatterono, qualcosa si stà muovendo anche in questo campo, forse dopo anni di cinema di parte c'è un'obiettività maggiore.
"Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."
Comment