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  • Originariamente Scritto da Alessandro330 Visualizza Messaggio
    E' quel "banalissimo" gioco di tempi per dare effetto all'inquadratura che non condivido.
    Kubrick è stato un grande regista, e i suoi film delle vere opere d'arte ricche di contenuti, ma il problema di fondo quì è di natura tecnica.
    A me non piacciono scene così lunghe e statiche, per quanto belle.

    Questo non mi rende più ignorante di uno che invece lo ha apprezzato.
    Che non ti piacciano non c'è nulla di male. Ma Kubrick viene dalla fotografia vera e propria, ed ha una concezione del cinema molto estetica e geometrica che TANTI registi dovrebbero considerarsi. Praticamente il 99% dei registi moderni lascia parlare storia e dialoghi. Bello, ma se volevo solo quello andavo a teatro, grazie. Guardo un film anche per la bellezza delle immagini. E ci sono tanti, ma tanti film più pesanti di 2001. Stalker ha inquadrature che durano anche cinque minuti. Faust diventa così surreale che seguire la storia è una tortura, e così via.

    Ho visto Wreck-it Ralph, btw.

    Divertente, le citazioni sono molto argute e non a casaccio, il messaggio di fondo è decisamente originale se si pensa a come viene trasmesso e i mondi creati sono proprio belli a vedersi.

    7,5 tendente all'8.
    Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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    • La tecnica è un mero mezzo per raggiungere lo scopo concettuale, è una divisione superflua e opinabile.
      Tutto ciò che faccio (montaggio sonoro, interpretazione degli attori, messa a fuoco, fotografia) è puramente funzionale a ciò che voglio narrare, che sia un'azione, una sensazione, una stasi. Non puoi scindere le due cose, se lo fai non sei più un artista ma un semplice operatore di cinepresa.

      Edit: sì ora ho letto. Quello che voglio dire è che non necessariamente bisogna farsi piacere la tecnica usata da Kubrick. Ma non si può neanche criticarlo per tale scelta, se ne comprendi il significato dietro. Puoi al massimo dire "non coincide col mio palato".
      Last edited by Dragon Slayer; 01 September 2013, 17:59.
      M'illumino d'immenso.
      Shepard

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      • Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza Messaggio
        La tecnica è un mero mezzo per raggiungere lo scopo concettuale, è una divisione superflua e opinabile.
        Ho editato. In sostanza ho detto la stessa cosa.

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        • Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza Messaggio
          Edit: sì ora ho letto. Quello che voglio dire è che non necessariamente bisogna farsi piacere la tecnica usata da Kubrick. Ma non si può neanche criticarlo per tale scelta, se ne comprendi il significato dietro. Puoi al massimo dire "non coincide col mio palato".
          Esatto. Credo sia questo ciò che ale voleva intendere e mi sento di condividere il suo pensiero.

          Tra l'altro io tendo, a differenza di Sennar (se non erro) ad annoiarmi facilmente, per cui scene del genere, per quanto belle, sono state alquanto soporifere.

          Comunque, quando lo vidi, lo vidi per intero!
          Torneo dei personaggi di One Piece - Sanji vs Nico Robin
          Blog: Rank Your World
          Youtube Channel

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          • Vi consiglio caldamente di stare alla larga dal cinema russo. lulz
            M'illumino d'immenso.
            Shepard

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            • Io, piuttosto, vi auguro di non vedere mai nulla di Béla Tarr se Kubrick vi ha annoiato
              Dragon Slayer riguardo Devil's Third
              Originariamente Scritto da Dragon Slayer
              No seriamente, 'sto gioco ha tutto. [...] Il troione che se lo porta a letto HBO SEX RANDOM [...] Mancano solo il KGB e gli alieni, AIP

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              • Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
                Che non ti piacciano non c'è nulla di male. Ma Kubrick viene dalla fotografia vera e propria, ed ha una concezione del cinema molto estetica e geometrica che TANTI registi dovrebbero considerarsi. Praticamente il 99% dei registi moderni lascia parlare storia e dialoghi. Bello, ma se volevo solo quello andavo a teatro, grazie.
                Scusa il commento da Youtube, ma è un po' triste quando la tua concezione di teatro è "lasciar parlare la storia e i dialoghi" e non The Brig o Il Principe Costante. O anche solo queste robe qui per quanto già si lavori anche col supporto video e a me la Societas Raffaello Sanzio non faccia impazzire.

                Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
                Faust diventa così surreale che seguire la storia è una tortura, e così via.
                Ma il film del 2011? Sarà che ho letto entrambe le parti dell'opera di Goethe ma io non l'ho trovato così surreale, anzi. Se parli di un'altra versione non so dirti, invece.
                Myanimelist.net
                Lastfm.it

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                • Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza Messaggio
                  Io lo faccio eccome, se ci si permette di mettere in discussione la qualità del film al di là dei propri gusti (non mi riferisco neanche a Sennar o Ale, altra gente che ho letto nel web).
                  Poi che non sia per tutti è chiaro. Però sono abbastanza stanco di vedere gente che considera Full Metal Jacket capolavoro per le battute di Hartman senza capirne la critica sociale dietro e poi considerare 2001 o Barry Lyndon brutti film.
                  No, non si tratta di mettere in discussione, non penso ne avessero la pretesa. Se parliamo di arte, e il cinema lo è, tutto si basa nell'avere i mezzi interpretativi atti a scardinare il tessuto simbolico e tecnico dell'opera. Se non ho frainteso i post che tu contesti, loro non criticavano il senso e/o ciò che voleva comunicare il film, bensì le modalità con cui lo comunicava. E a quel punto è semplicemente un vezzo estetico, una concezione soggettiva del "come" e non del "cosa". A meno che il senso dell'opera non sia nel "come" stesso. Ma non penso che sia il caso di 2001.

                  Comment


                  • Originariamente Scritto da Il Nicco Visualizza Messaggio
                    Scusa il commento da Youtube, ma è un po' triste quando la tua concezione di teatro è "lasciar parlare la storia e i dialoghi" e non The Brig o Il Principe Costante. O anche solo queste robe qui per quanto già si lavori anche col supporto video e a me la Societas Raffaello Sanzio non faccia impazzire.
                    So che te fai teatro per lavoro (mi pare), ma di certo non mi puoi venire a dire che l'importanza che ha l'immagine, il colore, il taglio della visuale, ha la stessa importanza sul palcoscenico che ha sul grande schermo. Se uno va a teatro, lo fa per apprezzare la fisicità, la forza della recitazione che hai letteralmente davanti. Poi puoi mettere tutti gli schermi, esperimenti, giochi sonori e visivi e scenografie audaci, ma rimangono plus, sperimentazioni. Io vado a teatro a vedere gli attori recitare dal vivo. Se poi sono anche interessanti dal punto di vista visivo, tanto meglio. Io guardo un film anche per vedere la recitazione, ma non è la stessa cosa: saprai meglio di me che vedere una persona che recita del vivo e una registrata sono due esperienze completamente diverse. Se poi pensi che ritenga il teatro una forma d'arte minore perché il taglio grafico conta decisamente meno, ti sbagli eh. Non è che penso che la fotografia o la pittura siano meno artisticamente forti o degne del cinema perché le cose stanno ferme.

                    Semplicemente il teatro fa una cosa, il cinema ne fa un'altra. Ormai i film come taglio, fotografia e stile sembrano più spettacoli ripresi che lungometraggi, e per quanto a me il teatro piaccia, e anche molto, se vado al cinema voglio vedere un film, qualcosa di visivamente unico e riconoscibile. Se poi andando a vedere uno spettacolo a teatro mi rimane in mente ANCHE la scenografia, ANCHE gli effetti sonori, ANCHE eventuali supporti visivi, benissimo. Ma io vado a vedere un'opera teatrale per sentire dei bravi attori recitare dal vivo.

                    Se poi ti sembra riduttivo non so davvero cosa dirti.

                    Comunque sì, è il film del 2011. Io personalmente l'ho trovato inguardabile, poi se ne può anche discutere eh.

                    @Lorenzo: A me sembra più che altro che tutti si sono abituati al piattume assoluto che è la fotografia cinematografica moderna. Dimmi un film recente che ti è rimasto in mente per il taglio dato alle scene. A me sinceramente non me ne viene in mente nessuno. Ora pensa a un film di Kubrick, di Malick, di Terry Gilliam, di Tarantino, di Tarkovsky. Possono essere belli, brutti, piacere o non piacere, ma li riconosci, li riconosci subito. Non dico che bisogna essere tutti dei registi geniali, ma è vero o non è vero che ormai i film moderni uno se li ricorda praticamente solo per i dialoghi e non per come è fatta la scena? Eppure il cinema è un'arte prima di tutto visiva.
                    Last edited by sentinel; 01 September 2013, 19:10.
                    Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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                    • Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
                      No, non si tratta di mettere in discussione, non penso ne avessero la pretesa. Se parliamo di arte, e il cinema lo è, tutto si basa nell'avere i mezzi interpretativi atti a scardinare il tessuto simbolico e tecnico dell'opera. Se non ho frainteso i post che tu contesti, loro non criticavano il senso e/o ciò che voleva comunicare il film, bensì le modalità con cui lo comunicava. E a quel punto è semplicemente un vezzo estetico, una concezione soggettiva del "come" e non del "cosa". A meno che il senso dell'opera non sia nel "come" stesso. Ma non penso che sia il caso di 2001.
                      No no, come ho precisato, non mi riferivo ad Ale e Sennar, ma a post di altri forum.

                      @Zodiac: qualcuno lo trovi, tipo Refn.
                      M'illumino d'immenso.
                      Shepard

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                      • Sent, mi sento di concordare, ma non penso sia una tendenza moderna, piuttosto di sempre. Tolti i primordi del cinema, e direi ci mancherebbe, si é sempre vissuto di un certo modo di fare cinema a la Hollywood, contrapposto invece ad una ricerca stilistica e tematica più personale e quindi artistica. È la classica distinzione fra un fare arte e un fare qualcosa che intrattenga universalmente perché universalmente accessibile. Oggi come allora.

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                        • Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
                          Sent, mi sento di concordare, ma non penso sia una tendenza moderna, piuttosto di sempre. Tolti i primordi del cinema, e direi ci mancherebbe, si é sempre vissuto di un certo modo di fare cinema a la Hollywood, contrapposto invece ad una ricerca stilistica e tematica più personale e quindi artistica. È la classica distinzione fra un fare arte e un fare qualcosa che intrattenga universalmente perché universalmente accessibile. Oggi come allora.
                          Però così è noioso :c

                          Ora son fissato con Gilliam visto che ho appena finito di vedere Brazil, ma quel film diverte ed è pure molto riconoscibile e stilisticamente unico.

                          Vado a piangere sulla mia copia autografata di Badlands.
                          Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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                          • Diciamo che è pure un discorso generazionale. Kubrick, Tarkovsky, Malick e Gilliam li riconosci perché hanno segnato un'epoca e quindi sono ben consolidati, ma ci sono artisti contemporanei già affermati/in cerca di consacrazione che hanno il proprio stile ben definito, vedasi i vari Lars Von Trier, Sorrentino, Refn, Cianfrance, Aronofsky, Garrone, Coppola, Kim Ki-Duk, Ang Lee e potrei continuare per ore. Tarantino è un caso a parte, essendo un fenomeno mediatico, un po' come Nolan e pochi altri.
                            L'unico vero peccato è che è solo una piccola minoranza ad arrivare al grande pubblico.
                            M'illumino d'immenso.
                            Shepard

                            Comment


                            • Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
                              So che te fai teatro per lavoro (mi pare), ma di certo non mi puoi venire a dire che l'importanza che ha l'immagine, il colore, il taglio della visuale, ha la stessa importanza sul palcoscenico che ha sul grande schermo. Se uno va a teatro, lo fa per apprezzare la fisicità, la forza della recitazione che hai letteralmente davanti. Poi puoi mettere tutti gli schermi, esperimenti, giochi sonori e visivi e scenografie audaci, ma rimangono plus, sperimentazioni. Io vado a teatro a vedere gli attori recitare dal vivo. Se poi sono anche interessanti dal punto di vista visivo, tanto meglio. Io guardo un film anche per vedere la recitazione, ma non è la stessa cosa: saprai meglio di me che vedere una persona che recita del vivo e una registrata sono due esperienze completamente diverse. Se poi pensi che ritenga il teatro una forma d'arte minore perché il taglio grafico conta decisamente meno, ti sbagli eh. Non è che penso che la fotografia o la pittura siano meno artisticamente forti o degne del cinema perché le cose stanno ferme.

                              Semplicemente il teatro fa una cosa, il cinema ne fa un'altra. Ormai i film come taglio, fotografia e stile sembrano più spettacoli ripresi che lungometraggi, e per quanto a me il teatro piaccia, e anche molto, se vado al cinema voglio vedere un film, qualcosa di visivamente unico e riconoscibile. Se poi andando a vedere uno spettacolo a teatro mi rimane in mente ANCHE la scenografia, ANCHE gli effetti sonori, ANCHE eventuali supporti visivi, benissimo. Ma io vado a vedere un'opera teatrale per sentire dei bravi attori recitare dal vivo.

                              Se poi ti sembra riduttivo non so davvero cosa dirti.

                              Comunque sì, è il film del 2011. Io personalmente l'ho trovato inguardabile, poi se ne può anche discutere eh.

                              @Lorenzo: A me sembra più che altro che tutti si sono abituati al piattume assoluto che è la fotografia cinematografica moderna. Dimmi un film recente che ti è rimasto in mente per il taglio dato alle scene. A me sinceramente non me ne viene in mente nessuno. Ora pensa a un film di Kubrick, di Malick, di Terry Gilliam, di Tarantino, di Tarkovsky. Possono essere belli, brutti, piacere o non piacere, ma li riconosci, li riconosci subito. Non dico che bisogna essere tutti dei registi geniali, ma è vero o non è vero che ormai i film moderni uno se li ricorda praticamente solo per i dialoghi e non per come è fatta la scena? Eppure il cinema è un'arte prima di tutto visiva.
                              Per quanto mi riguarda, il problema sta qui, solo recentemente ho iniziato ad esplorare il cinema meno recente e non ho assolutamente le conoscenze per apprezzare come si deve il taglio delle scene (e sinceramente, non saprei neanche come muovermi), infatti i fattori che cerco maggiormente in un film sono una buona trama e i dialoghi.
                              Last edited by Sennar-95; 01 September 2013, 20:43.

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                              • La prima volta che ho visto 2001 era intorno al 2005 quando c'erano tutti i film di Kubrick con Il venerdì, mi pare.
                                Non mi era piaciuto per niente al contrario di film più accessibili come full metal jacket.
                                Diversi anni dopo l'ho rivisto in occasione di una retrospettiva e la mia opinione è cambiata radicalmente.
                                Semplicemente per apprezzarlo e capirlo bisogna conoscere diversi film colti contemporanei ed antecedenti.
                                A dirla tutta poi ci sono film ben più statici.
                                Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
                                la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
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