Memento <3
La mia carenza di Allen è scandalosa, così, da qualche parte dovevo pur cominciare ad approfondirlo. Una commedia divisa in vari piccoli episodi ognuno trattante, in maniera ironica ma più che altro dissacrante, tutti i vari tabù sul sesso, dall'orgasmo femminile all'efficienza degli afrodisiaci ("Se non ti faccio ridere così, sire, non so più che inventarmi!"), dalle perversioni (con una frecciata in pieno petto diretta alla cultura ebraica) alla sodomia. Insomma c'è di tutto e di più, e fa rotolare a terra dal ridere. Un'opera pregna di genialità che ho amato dal primo all'ultimo secondo, che assieme alle "spiegazioni" riesce a stabilire un quadro complessivo e non troppo esaltante di quello che è il sesso all'interno di questa nostra moderna società, e che nonostante gli anni non sembra aver perso un filo di credibilità o di attualità. Fantastico Gene Wilder, innamorato di una pecora, e amara la metafora conclusiva, lasciato solo e privato di tutto al bordo della strada.
C'è tanta intelligenza, ma anche tanta sregolatezza, ed è bello vedere come Allen, a tratti, riesca a dissacrare addirittura interi generi cinematografici (chi ha detto la mega-tetta?), a mettere in mezzo preti e religione ("Abbiamo trovato la coscienza legata!"), in un film che offre spunti di interpretazione notevoli e variegati.
8,5
La mia carenza di Allen è scandalosa, così, da qualche parte dovevo pur cominciare ad approfondirlo. Una commedia divisa in vari piccoli episodi ognuno trattante, in maniera ironica ma più che altro dissacrante, tutti i vari tabù sul sesso, dall'orgasmo femminile all'efficienza degli afrodisiaci ("Se non ti faccio ridere così, sire, non so più che inventarmi!"), dalle perversioni (con una frecciata in pieno petto diretta alla cultura ebraica) alla sodomia. Insomma c'è di tutto e di più, e fa rotolare a terra dal ridere. Un'opera pregna di genialità che ho amato dal primo all'ultimo secondo, che assieme alle "spiegazioni" riesce a stabilire un quadro complessivo e non troppo esaltante di quello che è il sesso all'interno di questa nostra moderna società, e che nonostante gli anni non sembra aver perso un filo di credibilità o di attualità. Fantastico Gene Wilder, innamorato di una pecora, e amara la metafora conclusiva, lasciato solo e privato di tutto al bordo della strada.
C'è tanta intelligenza, ma anche tanta sregolatezza, ed è bello vedere come Allen, a tratti, riesca a dissacrare addirittura interi generi cinematografici (chi ha detto la mega-tetta?), a mettere in mezzo preti e religione ("Abbiamo trovato la coscienza legata!"), in un film che offre spunti di interpretazione notevoli e variegati.
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