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Idem, anche se sto studiando scienze della comunicazione.
Come coinquilini potremmo fare il turno di guardia notturno per ammazzare le nutrie, in tre potremmo addirittura avere una sorta di maggese triangolare: uno difende, uno riposa e l'altro va a caccia.
Mi pare abbastanza normale che si menzioni Oda quando si parla di fare il mangaka di professione. Tu puoi anche definirlo commerciale con un'accezione negativa, ma è ovvio che anche tu cercherai di rendere il tuo manga il più noto e commerciale possibile se vuoi guadagnare delle cifre interessanti. Ovvio che l'integrità artistica è importante, ma se non si è un po' flessibili di fronte alle richieste degli editor è dura portare avanti la serie e "fare carriera".
Beh..Però autori come Inoue, son riusciti a non rovinare le proprie opere. Tipo Slam Dunk, è riuscito a non farsi sputtanare e sta facendo un ottimo lavoro anche con Vagabond. Comincio a pensare che siano gli autori a farsi comprare, ogni tanto...
Ho detto io stessa che non ho mai sentito parlare di un mangaka straniero ma che non ne so di più, quindi so di essere ignorante sulla questione. In ogni caso quelli che hai citato mi sembrano illustratori, non fumettisti. Io pensavo che tu volessi proporre dei fumetti interi.
Massimo e Accardi sono dei veri e propri fumettisti.
Cerca il webmanga Sprawl, di Massimo. Questa è una sua tavola:
Spoiler:
E sono stato io a creargli la pagina Wikipedia U.U
Comunque per poter sfondare in questi mondi ci vuole anche una certa dose di fortuna, oltre al talento e agli agganci giusti. Per questo dico che è sempre meglio trovarsi prima un lavoro più sicuro, altrimenti il rischio è di fare la fame. E su questo non sono ignorante, è vero che l'editoria che interessa a me è quella dei romanzi, ma tra uno scrittore e un fumettista non c'è molta differenza da questo punto di vista (anzi, temo che tra i due quello trattato peggio sia il fumettista, quindi figuriamoci).
Penso che tu adulta, non possa fare un ragionato simile con un 14enne come me...Tu attualmente, pensi molto più a come mantenerti e a come sfondare, dato che non vuoi invecchiare coi tuoi sogni...Io sono ancora un bimbo
Non mi creo tanti problemi, e quindi per ora preferisco affinare le mie tecniche da scrittore e disegnatore. Ho ancora 5 anni, per curarmi dei problemi finanziari
Perché andare in Giappone se qui in Italia ci sono moltissime case editrici che farebbero certamente più comodo alle tue aspirazioni tipo Kappa Edizioni, GP Publishing, Planeta DeAgostini, Star Comics ecc.?
Quelle si limitano a importare i fumetti Giapponesi e Americani.
E se mai dovessero pubblicare un tuo fumetto, ci andrebbero non con i piedi di piombo...Ma con gli scarponi in ferro e piombo!
Come coinquilini potremmo fare il turno di guardia notturno per ammazzare le nutrie, in tre potremmo addirittura avere una sorta di maggese triangolare: uno difende, uno riposa e l'altro va a caccia.
Come coinquilini potremmo fare il turno di guardia notturno per ammazzare le nutrie, in tre potremmo addirittura avere una sorta di maggese triangolare: uno difende, uno riposa e l'altro va a caccia.
Che bella la vita.
Nel mondo della musica, in ambito lavorativo, non è tanto diverso. Vengo a farvi compagnia, magari vado io a caccia
@Feleset Temo che pure noi aspiranti scrittori non siamo messi poi molto meglio
Sì, ma almeno per noi la possibilità concreta di pubblicare senza trasferirsi all'estero e imparare un'altra lingua esiste, ed è già qualcosa.
La cosa che non cambia è che comunque non ci si campa, e qui posso unirmi al vostro gruppetto di gente che vivrà sotto i ponti.
Come coinquilini potremmo fare il turno di guardia notturno per ammazzare le nutrie, in tre potremmo addirittura avere una sorta di maggese triangolare: uno difende, uno riposa e l'altro va a caccia.
Che bella la vita.
Il libro che ci porterà al successo si intitolerà "La leggenda dei cacciatori di nutrie"
Beh..Però autori come Inoue, son riusciti a non rovinare le proprie opere. Tipo Slam Dunk, è riuscito a non farsi sputtanare e sta facendo un ottimo lavoro anche con Vagabond. Comincio a pensare che siano gli autori a farsi comprare, ogni tanto...
P.s: Rowlence, in passato usavi un altro nick?
Credo che quando c'è una buona intesa tra mangaka ed editor sia più facile portare avanti il proprio lavoro come si desidera. Probabilmente Inoue ed altri autori hanno avuto tale fortuna.
Inoltre credo che ai mangaka già affermati vengano imposte meno limitazioni.
Di nick ne ho cambiati un po' In ordine cronologico ho avuto come nickname: Metalotaku, Alexander Rowelence, Alex e Rowelence.
Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo:A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)
Il libro che ci porterà al successo si intitolerà "La leggenda dei cacciatori di nutrie"
Credo che quando c'è una buona intesa tra mangaka ed editor sia più facile portare avanti il proprio lavoro come si desidera. Probabilmente Inoue ed altri autori hanno avuto tale fortuna.
Inoltre credo che ai mangaka già affermati vengano imposte meno limitazioni.
Di nick ne ho cambiati un po' In ordine cronologico ho avuto come nickname: Metalotaku, Alexander Rowelence, Alex e Rowelence.
E quindi si ritorna al discorso della fortuna, e alle supposizioni. Secondo me si dovrebbe evitare di discutere di queste cose, apposta.
11 maggio 1995, Sega lancia sul suolo americano il Saturn.
Il prezzo? 399 dollari, 100 in più della Playstation.
Comunque non hai tutti i torti, Pharrel, a 14 anni è giusto coltivare le proprie passioni e sognare. D'altra parte però non è nemmeno sbagliato iniziare a informarsi sulle possibilità concrete di realizzazione.
E quindi si ritorna al discorso della fortuna, e alle supposizioni. Secondo me si dovrebbe evitare di discutere di queste cose, apposta.
Purtroppo temo che nel lavoro da mangaka l'elemento fortuna abbia un peso non indifferente. Pubblicare un manga a conti fatti è un po' un gioco d'azzardo, specialmente se si viene pubblicati su una rivista come shonen jump in cui la popolarità di un manga è tutto.
Ovvio che la fortuna da sola non basta, ma resta comunque un fattore da tenere in considerzione.
Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo:A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)
Purtroppo temo che nel lavoro da mangaka l'elemento fortuna abbia un peso non indifferente. Pubblicare un manga a conti fatti è un po' un gioco d'azzardo, specialmente se si viene pubblicati su una rivista come shonen jump in cui la popolarità di un manga è tutto.
Ovvio che la fortuna da sola non basta, ma resta comunque un fattore da tenere in considerzione.
Mi spieghi come consideri la fortuna, se non abbiamo nemmeno la certezza che esista?
11 maggio 1995, Sega lancia sul suolo americano il Saturn.
Il prezzo? 399 dollari, 100 in più della Playstation.
Mi spieghi come consideri la fortuna, se non abbiamo nemmeno la certezza che esista?
Se non vuoi chiamarla fortuna, chiamala "creare la cosa che vuole la gente al momento giusto e trovare un editore disponibile a puntare su di te proprio in quel momento".
Per fare un paragone con la scrittura (che conosco meglio), è così che hanno avuto successo cose come "Twilight", che pur non essendo considerati capolavori dalla critica erano evidentemente quello che un certo target di lettori voleva. Opere probabilmente molto più valide non emergeranno mai perché non hanno avuto la stessa fortuna.
Se non vuoi chiamarla fortuna, chiamala "creare la cosa che vuole la gente al momento giusto e trovare un editore disponibile a puntare su di te proprio in quel momento".
Per fare un paragone con la scrittura (che conosco meglio), è così che hanno avuto successo cose come "Twilight", che pur non essendo considerati capolavori dalla critica erano evidentemente quello che un certo target di lettori voleva. Opere probabilmente molto più valide non emergeranno mai perché non hanno avuto la stessa fortuna.
Preferisco chiamarla situazione
11 maggio 1995, Sega lancia sul suolo americano il Saturn.
Il prezzo? 399 dollari, 100 in più della Playstation.
Chiamala pure come preferisci, ma il succo non cambia
Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo:A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)
Da membro del gruppo di capoccioni di Rockline vi rilascio un'indiscrezione: il numero di gruppi italiani che ci chiedevano una recensione per il loro demo (fino all'anno scorso, poi per motivi personali quest'anno ho dovuto sospendere l'impegno) era, per usare una terminologia tecnica del settore, un fracco. Sono solo i gruppi italiani.
Andando a cercare le uscite annuali fra le produzioni indipendenti della sola europa potrebbe venire il mal di testa, se si pensasse di voler ascoltare accuratamente e recensire con cognizione di causa tutto-tutto. Se qualcuno coltiva l'hobby di ravanare nei blog di direct download, anche solo quelli metal che sono i più diffusi, per scaricare album o demo di gruppi poco noti, saprà che ce ne sono un godzilliardo diversi di bands.
E' evidente che non tutti potranno sfondare fra questi o dire comunque qualcosa che li porterà all'attenzione di (una parte di?) critica e/o pubblico. E che quindi è molto difficile sistemarsi e avere successo con questa carriera, diventando il nuovo Bob Dylan, il nuovo Maynard o il nuovo Mike Patton.
Lo stesso varrebbe per chiunque coltivi aspirazioni "artistiche" come la scrittura, il cinema o il fumetto.
Ed il principio è sempre un po' anche come per tutti quelli che da ragazzini sognano di diventare capocannonieri della nazionale: ma di giocatori in campo ce ne sono solo 11 e gli attaccanti di solito sono solo 2, non tutti i ragazzini che giocano a pallone in Italia potranno realizzare questa aspirazione.
Con questo non voglio certo demolire i sogni altrui, solo: non fissatevi unicamente su di quello, siate pronti ad essere flessibili e ad acquisire conoscenze/competenze anche in qualcosa di più sfruttabile, magari qualcosa per cui c'è richiesta sociale o pubblico utilizzo, magari anche solo per finanziare la vostra attività preferita.
La Fornero ha detto cagate quando parlava di non essere choosy, ma nelle sue parole c'è un fondo di verità (che probabilmente lei ignorava riferendosi ad altro). Anche perché ora, finché vivete con i genitori, ironizzate con leggerezza sul fatto che forse un giorno si ramazzerà sotto i ponti; ma un giorno sentirete molto più l'esigenza di inserirvi e trovare una fonte di reddito nonché di autonomia personale ed indipendenza economica, quindi è bene pensarci bene e fiutare ulteriori aspirazioni a cosa si vorrà essere in futuro.
Il che non vi impedirà di scrivere libri, comporre canzoni o disegnare fumetti nel resto del tempo a vostra disposizione.
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