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Figli a coppie omosessuali: discussione 2013

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  • Figli a coppie omosessuali: discussione 2013

    Lo spunto m'è venuto vedendo un servizio de Le Iene. Il titolo porta l'anno perché è una discussione trita e ritrita e vorrei chiarire un paio di punti per renderla, non dico diversa, ma un po' meno banale delle altre.
    La domanda è semplice, ma immortale: trovate sia giusto (anche se sul termine giusto ci sarebbe da discutere, prendetelo per quello che è per favore) che coppie omosessuali crescano figli in tenera età (quindi partiamo dai primi mesi) al pari della famiglia eterosessuale?

    Ora il paio di punti, chiamiamole le "regole" della discussione per evitare che diventi un vero e proprio puttanaio.

    - Chiunque debba scrivere "Se penso a quanti figli cresciuti in coppie eterosessuali vengono picchiati/maltrattati/trascurati, a questo punto meglio che sia dato a una famiglia omosessuale" non posti nulla. È un'ovvietà ed è anche concettualmente abbastanza sbagliato: se è per questo ci sono anche decine di persone sole che vorrebbero un figlio e di coppie avanti con gli anni etc. etc., e per ognuna di queste categorie esiste una motivazione peculiare, sicuramente più spessa di quella che vale per gli omosessuali. L'osservazione non è sbagliata in sé, ma non è una motivazione veramente plausibile fino in fondo.

    - Evitate discorsi di morale astratta e/o religiosa e soprattutto evitate l'apologia della figura della famiglia tradizionale, sempre per i citati motivi di aridità. Non è una motivazione valida fino in fondo se ci pensate, ci sono mille modi di valicare lo schema della famiglia tradizionale, dalle mamme single ai molto meno fortunati casi delle ragazze madri (o dei ragazzi padri, per parlare di chi dice "senza mamma il figlio non può crescere sano")

    Non considerate questi due punti come una limitante, quanto più una stimolazione a cercare motivazioni più profonde, e gradirei anche io saperne qualcosa di più da qualcuno che magari ne sa più di me, essendo io abbastanza disorientato in merito.
    Non ho inserito alcun sondaggio perché appunto vorrei sentire i pareri di tutti.

    La mia opinione (che potrebbe cambiare in futuro, eh) è che sono troppe le variabili da considerare nella psicologia di un bambino (perché non ho dubbi che ad esempio un ragazzo di 16-17 anni potrebbe essere tranquillamente adottato). Insomma, bisognerebbe condurre degli studi approfonditi su alcune coppie omosessuali (ce ne sono molte che con metodi trasversi sono giunti comunque all'obiettivo).

    A voi la patata!

  • #2
    Anche la mia idea non è ancora radicata, al momento credo che sia giusto lasciare adottare i figli anche a loro.
    La mia visione generale è che li considero gente del tutto uguali a noi, quindi possono tranquillamente adottare figli a qualunque età, non ci vedo nessun problema in questo.

    Quali sono queste variabili, Blaze?

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    • #3
      Sono a favore, quoto Sssebi. Credo che avere una coppia di genitori omosessuali non influenzi in alcuna maniera la crescita di un bambino, ne tantomeno il suo sesso dato che è un qualcosa nella propria natura immagino. Non mi sembra affatto giusto negare un diritto ad un omosessuale, è pur sempre razzismo.
      sigpic

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      • #4
        Originariamente Scritto da sssebi Visualizza Messaggio
        Anche la mia idea non è ancora radicata, al momento credo che sia giusto lasciare adottare i figli anche a loro.
        La mia visione generale è che li considero gente del tutto uguali a noi, quindi possono tranquillamente adottare figli a qualunque età, non ci vedo nessun problema in questo.

        Quali sono queste variabili, Blaze?
        Beh, dalle mie nozioni (molto) sommarie di psicologia, il bambino appena nato è legato molto a ciò che vede, cerca il seno materno (ma questo è ininfluente, ci sono tante mamme che non possono allattare) fin dal primo momento come fonte di sostentamento (essendo uscito da lì, non conosce altro posto giustamente). Più che altro penso a quei momenti che Freud denomina "complesso di Edipo" nei maschi e "complesso di Elettra" nelle femmine, ossia quella fase in cui il bambino inizia a provare gelosia per il genitore del sesso opposto e a sviluppare un odio/ammirazione nei confronti di quello dello stesso sesso, odiandolo perché occupa il posto accanto al genitore prediletto, ammirandolo appunto perché è riuscito dove lui/lei ha fallito.
        Mi domando come funzionino questi meccanismi (che non sono campati in aria, eh, ci sono diverse dimostrazioni) nel momento in cui un bambino si trova con due genitori maschi. Chi ammira? Chi desidera? Di chi è geloso? (Sfatiamo tra l'altro il mito dei "ruoli" nelle coppie gay, ché a quanto ho potuto vedere documentandomi è una leggenda metropolitana bella e buona, in termini volgari, tutti danno e tutti prendono). E in che modo questo condizionerebbe la psicologia e la personalità del bambino? Chi lo sa? (non penso che qualcuno possa dire con certezza che non lo farebbe)

        Da un altro lato ci sono le ragioni sociali... e non sto parlando della stupidità di adolescenti e adulti quanto invece dell'ingenuità e della crudeltà dei bambini (i bambini SONO crudeli in quanto non conoscono fino in fondo la misura di ciò che fanno ma soprattutto di ciò che dicono). Insomma, quando un bambino cresciuto in una famiglia eterosessuale chiede al bambino cresciuto in una famiglia omosessuale "perché tu hai due papà/due mamme mentre io ho un papà e una mamma?" penso possa creare disagio, e quando queste semplici curiosità si trasformano in scherno di gruppo (e purtroppo può accadere), il bambino può crescere anche instabile. Insomma, purtroppo credo e temo che ci siano ancora troppi ostacoli culturali da superare, dati dalla limitatezza e dal provincialismo della popolazione mondiale, in special modo di quella italiana, ancora radicata in una mentalità feudale (e, mi spiace dirlo - ma non troppo -, la presenza del Vaticano nello Stato ha inciso e non poco su questo). A livello puramente ideale, affinché non ci sia alcun problema, ogni coppia (anche eterosessuale) dovrebbe dire ai propri figli "tu vivi in una famiglia con un papà e una mamma, ma esistono anche famiglie con due papà e due mamme, esattamente come noi". È chiaro, sto parlando in un'ottica fantastica, ma spero di essere stato chiaro.

        Mentre sul matrimonio (che per quanto mi riguarda è un'istituzione ormai inutile anche per le coppie etero) non vedo veramente alcun problema (davvero NON ha senso non concedere anche a loro di sposarsi), sui figli ho le mie forti riserve.

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        • #5
          Mi sembrano motivazioni deboli rispetto alla volontà che ha una coppia omosessuale di avere un figlio.

          Io ho alcuni amici che non hanno potuto avere il complesso di Edipo/Elettra (cresciuti senza un genitore) ma non mi sembrano tanto diversi dagli altri, in che modo la mancanza di quel complesso possa influire così negativamente sul bambino addirittura da non permettergli di crescere con una famiglia? Ma poi i bambini da adottare non sono già senza genitori (e quindi senza quel complesso)?

          Le ragioni sociali sono quelle che sono, ci sono per molti altri casi (bambini di colore, diversamente abili, ecc.), ma il modo più corretto non mi sembra quello di emarginarli socialmente ma anzi devono essere approvate e affrontate per sperare di poter ridurre l'ingenuità e la crudeltà, magari col tempo grazie anche all'abitudine di vederli più spesso e non considerarli come casi isolati facili da prendere in giro.

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          • #6
            Io sono a favore.

            Innanzitutto ammetto che non riesco a comprendere i motivi di chi (cito Casini) parla di salvaguardare prima di tutto il bambino e non l'egoismo della coppia omosessuale che vuole un figlio. Ok, salvaguardiamo pure il bambino: che cosa succede se non viene adottato? Cresce in un Paese del Terzo Mondo, tra la fame e/o la guerra civile, in orfanotrofio. Questo è davvero meglio per lui che crescere in Italia con una coppia omosessuale? È salvaguardarlo? Ok, qualcuno potrebbe dire che non sto affrontando la questione nella direzione giusta, ma sono i "pro-famiglia tradizionale" a dire di pensare al bambino, e io è esattamente quello che sto facendo. °_°

            Per quanto riguarda la questione psicologica, da quel che so io sono già stati fatti degli studi ed è già stato dimostrato che crescere con genitori omosessuali non influenza il proprio orientamento sessuale (per dirla in parole povere: non è che se i tuoi sono gay diventi gay, altrimenti i gay non dovrebbero nemmeno esistere dato che sono perlopiù figli di coppie etero). Per il resto, sulla crescita di un bambino influiscono tantissimi fattori, quindi credo che il non avere una madre (o un padre, vorrei ricordare che esistono anche le coppie di sole donne, anche se chissà perché la gente non se ne ricorda mai) sia solo una delle tante cose che possono incidere. In sostanza non lo vedo come un vero problema, non esistono famiglie perfette in ogni caso.

            La questione sociale esiste, di certo un bambino cresciuto da una coppia omosessuale è a rischio prese in giro, ma la soluzione a mio avviso non può essere quella di evitare l'adozione: come in tutte le cose, col passare del tempo la gente si abitua dal momento in cui se le ritrova davanti. Altrimenti tanto varrebbe vietare alla gente di adottare bambini neri o con gli occhi a mandorla, perché sicuramente vengono presi in giro, e non mettere più l'apparecchio o gli occhiali a nessuno, e non mandare i maschi a danza e le femmine a calcio. Insomma, alla fine sono tutte boiate, se la gente vuole prenderti in giro lo fa lo stesso, e secondo me non fare le cose per questo motivo significa darla vinta a loro.
            Il mondo cambia, a volte la gente lo capisce e a volte ha bisogno che glielo si spiattelli in faccia, ma non si può far finta che certe cose non esistano.
            sigpic

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            • #7
              Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
              Io sono a favore.

              Innanzitutto ammetto che non riesco a comprendere i motivi di chi (cito Casini) parla di salvaguardare prima di tutto il bambino e non l'egoismo della coppia omosessuale che vuole un figlio. Ok, salvaguardiamo pure il bambino: che cosa succede se non viene adottato? Cresce in un Paese del Terzo Mondo, tra la fame e/o la guerra civile, in orfanotrofio. Questo è davvero meglio per lui che crescere in Italia con una coppia omosessuale? È salvaguardarlo? Ok, qualcuno potrebbe dire che non sto affrontando la questione nella direzione giusta, ma sono i "pro-famiglia tradizionale" a dire di pensare al bambino, e io è esattamente quello che sto facendo. °_°

              Per quanto riguarda la questione psicologica, da quel che so io sono già stati fatti degli studi ed è già stato dimostrato che crescere con genitori omosessuali non influenza il proprio orientamento sessuale (per dirla in parole povere: non è che se i tuoi sono gay diventi gay, altrimenti i gay non dovrebbero nemmeno esistere dato che sono perlopiù figli di coppie etero). Per il resto, sulla crescita di un bambino influiscono tantissimi fattori, quindi credo che il non avere una madre (o un padre, vorrei ricordare che esistono anche le coppie di sole donne, anche se chissà perché la gente non se ne ricorda mai) sia solo una delle tante cose che possono incidere. In sostanza non lo vedo come un vero problema, non esistono famiglie perfette in ogni caso.

              La questione sociale esiste, di certo un bambino cresciuto da una coppia omosessuale è a rischio prese in giro, ma la soluzione a mio avviso non può essere quella di evitare l'adozione: come in tutte le cose, col passare del tempo la gente si abitua dal momento in cui se le ritrova davanti. Altrimenti tanto varrebbe vietare alla gente di adottare bambini neri o con gli occhi a mandorla, perché sicuramente vengono presi in giro, e non mettere più l'apparecchio o gli occhiali a nessuno, e non mandare i maschi a danza e le femmine a calcio. Insomma, alla fine sono tutte boiate, se la gente vuole prenderti in giro lo fa lo stesso, e secondo me non fare le cose per questo motivo significa darla vinta a loro.
              Il mondo cambia, a volte la gente lo capisce e a volte ha bisogno che glielo si spiattelli in faccia, ma non si può far finta che certe cose non esistano.
              Superquotone al 100%!! Il tuo discorso non fa una piega,capo....e aggiungo: facile giudicare gli altri quando una situazione tipica non ci tocca personalmente...vorrei vedere tutti 'sti omofobi del cavolo...se succedesse a loro di fare queste scelte...o in prima persona...(nella vita alle volte si cambia direzione...nelle nostre scelte..) o perchè succede ad un loro parente o amico!la smetterebbero di mettere paletti a questo o a quello...i bambini crescono come è la loro natura non certo perchè si "specchiano" nei propri genitori!
              QUANDO QUESTO GOVERNO DI TOSSICI CADRA' LE SARDINE SPARIRANNO!

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              • #8
                Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
                Io sono a favore.

                Innanzitutto ammetto che non riesco a comprendere i motivi di chi (cito Casini) parla di salvaguardare prima di tutto il bambino e non l'egoismo della coppia omosessuale che vuole un figlio. Ok, salvaguardiamo pure il bambino: che cosa succede se non viene adottato? Cresce in un Paese del Terzo Mondo, tra la fame e/o la guerra civile, in orfanotrofio. Questo è davvero meglio per lui che crescere in Italia con una coppia omosessuale? È salvaguardarlo? Ok, qualcuno potrebbe dire che non sto affrontando la questione nella direzione giusta, ma sono i "pro-famiglia tradizionale" a dire di pensare al bambino, e io è esattamente quello che sto facendo. °_°

                Per quanto riguarda la questione psicologica, da quel che so io sono già stati fatti degli studi ed è già stato dimostrato che crescere con genitori omosessuali non influenza il proprio orientamento sessuale (per dirla in parole povere: non è che se i tuoi sono gay diventi gay, altrimenti i gay non dovrebbero nemmeno esistere dato che sono perlopiù figli di coppie etero). Per il resto, sulla crescita di un bambino influiscono tantissimi fattori, quindi credo che il non avere una madre (o un padre, vorrei ricordare che esistono anche le coppie di sole donne, anche se chissà perché la gente non se ne ricorda mai) sia solo una delle tante cose che possono incidere. In sostanza non lo vedo come un vero problema, non esistono famiglie perfette in ogni caso.

                La questione sociale esiste, di certo un bambino cresciuto da una coppia omosessuale è a rischio prese in giro, ma la soluzione a mio avviso non può essere quella di evitare l'adozione: come in tutte le cose, col passare del tempo la gente si abitua dal momento in cui se le ritrova davanti. Altrimenti tanto varrebbe vietare alla gente di adottare bambini neri o con gli occhi a mandorla, perché sicuramente vengono presi in giro, e non mettere più l'apparecchio o gli occhiali a nessuno, e non mandare i maschi a danza e le femmine a calcio. Insomma, alla fine sono tutte boiate, se la gente vuole prenderti in giro lo fa lo stesso, e secondo me non fare le cose per questo motivo significa darla vinta a loro.
                Il mondo cambia, a volte la gente lo capisce e a volte ha bisogno che glielo si spiattelli in faccia, ma non si può far finta che certe cose non esistano.
                Per la sequenza iniziale mi rifaccio a:

                Chiunque debba scrivere "Se penso a quanti figli cresciuti in coppie eterosessuali vengono picchiati/maltrattati/trascurati, a questo punto meglio che sia dato a una famiglia omosessuale" non posti nulla. È un'ovvietà ed è anche concettualmente abbastanza sbagliato: se è per questo ci sono anche decine di persone sole che vorrebbero un figlio e di coppie avanti con gli anni etc. etc., e per ognuna di queste categorie esiste una motivazione peculiare, sicuramente più spessa di quella che vale per gli omosessuali. L'osservazione non è sbagliata in sé, ma non è una motivazione veramente plausibile fino in fondo.
                Non perché la tua osservazione sia sbagliata ma perché, appunto, ci sono molti altri casi in cui l'adozione non è lecita e io sto esaminando i punti in particolare circa le coppie omosessuali.

                Ma come "rischi" nelle motivazioni psicologiche io non parlavo del rischio che il bambino diventi gay... non mi interesserebbe affatto quello, figurati; sto parlando di altri possibili scompensi (è comunque DIVERSO che vivere SENZA un genitore, cercate di capirmi); insomma, penso che andrebbe studiata un po' di più la situazione.

                Per quanto riguarda la questione sociale io temo che la tua riduzione "ad unum" di tutte le discriminazioni che i bambini compiono sia un po' rischiosa: penso che un conto sia sentirsi sfottere perché neri (dove si comprende SUBITO, specie in una società globalizzata come la nostra, che è prassi) o cinesi (purtroppo - - stessa cosa [nota il lol e non bannarmi, stavo solo scherzando]), mentre un altro sia sentirsi sfottere perché hai una famiglia completamente stravolta. Senza contare una cosa. Ormai la questione del razzismo è IN TEORIA superata, nel senso che anche se molti continuano a provarlo (specie con la ridicola scusa del "tornino al Paese loro qui manca il lavoro anche agli italiani"), pochi hanno ancora la tendenza ad esprimerlo apertamente, specie di fronte a un bambino; per l'omofobia la cosa è leggermente diversa. Ora, tu sai QUANTO per un bambino conti il parere di un adulto: è Bibbia, è tutto ciò che hanno. Io penso che se a un bambino viene detto: "Mio papà ha detto che il fatto che tu viva con due papà/due mamme è ridicolo e non è normale", praticamente l'hai ucciso.
                Ma ripeto, la questione sociale NON deve essere una motivazione per non concedere bambini in adozione, quanto più dev'essere un motivatore ad educare per primi GLI ADULTI, che in questioni simili, se anche dissentono, dovrebbero avere il rispetto e la decenza di tenere la fogna chiusa, almeno di fronte ai bambini, proprio nell'interesse del bambino adottato. Pensi che l'amichetto di tuo figlio finirà a fare la drag queen in uno squallido locale di Centocelle perché ha due papà? Benissimo, ma non dirlo a tuo figlio, perché appunto il parere di un adulto per un bambino è un punto di riferimento.

                PS: sei un po' in ritardo per la fissa Ace Attorney, eh u.u
                Last edited by Blaze; 07 February 2013, 03:37.

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                • #9
                  Originariamente Scritto da Blaze Visualizza Messaggio
                  PS: sei un po' in ritardo per la fissa Ace Attorney, eh u.u


                  Più che rispondere strettamente alla domanda, voglio porre una riflessione: per apportare un cambiamento all'interno della società è necessario introdurre un elemento che si consoliderà nel tempo.
                  Accade nell'evoluzione del costume, della moda, della lingua, della morale. È ovvio che nella visione etica attuale una famiglia gay sia vista in modo diverso rispetto a una etero, e così sarà fino a quando non si darà via al processo di evoluzione.
                  Fino a quando non verrà garantito il diritto d'adozione agli omosessuali, il contesto attuale rimarrà cristallizzato: i cosiddetti studi che il buon Blaze cita li vedo più come un temporeggiamento, una cautela fine a se stessa che raramente porta a qualcosa di concreto.
                  M'illumino d'immenso.
                  Shepard

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Blaze Visualizza Messaggio
                    Ma come "rischi" nelle motivazioni psicologiche io non parlavo del rischio che il bambino diventi gay... non mi interesserebbe affatto quello, figurati; sto parlando di altri possibili scompensi (è comunque DIVERSO che vivere SENZA un genitore, cercate di capirmi); insomma, penso che andrebbe studiata un po' di più la situazione.
                    Sì, è diverso, ma secondo me andrebbe superata semplicemente l'idea che la famiglia sia solo "padre e madre sposati che vivono sotto lo stesso tetto". Alcune famiglie sono e resteranno così, altre non lo sono per i motivi più diversi, e una famiglia omosessuale sarebbe solo una delle tante alternative.
                    Tra l'altro vorrei ricordare che di famiglie di questo tipo in Italia esistono già: ci sono per esempio madri separate che vanno a vivere con un'altra donna (quindi il bambino cresce effettivamente in un contesto omosessuale).

                    Per quanto riguarda la questione sociale io temo che la tua riduzione "ad unum" di tutte le discriminazioni che i bambini compiono sia un po' rischiosa: penso che un conto sia sentirsi sfottere perché neri (dove si comprende SUBITO, specie in una società globalizzata come la nostra, che è prassi) o cinesi (purtroppo - - stessa cosa [nota il lol e non bannarmi, stavo solo scherzando]), mentre un altro sia sentirsi sfottere perché hai una famiglia completamente stravolta. Senza contare una cosa. Ormai la questione del razzismo è IN TEORIA superata, nel senso che anche se molti continuano a provarlo (specie con la ridicola scusa del "tornino al Paese loro qui manca il lavoro anche agli italiani"), pochi hanno ancora la tendenza ad esprimerlo apertamente, specie di fronte a un bambino; per l'omofobia la cosa è leggermente diversa. Ora, tu sai QUANTO per un bambino conti il parere di un adulto: è Bibbia, è tutto ciò che hanno. Io penso che se a un bambino viene detto: "Mio papà ha detto che il fatto che tu viva con due papà/due mamme è ridicolo e non è normale", praticamente l'hai ucciso.
                    Ma ripeto, la questione sociale NON deve essere una motivazione per non concedere bambini in adozione, quanto più dev'essere un motivatore ad educare per primi GLI ADULTI, che in questioni simili, se anche dissentono, dovrebbero avere il rispetto e la decenza di tenere la fogna chiusa, almeno di fronte ai bambini, proprio nell'interesse del bambino adottato. Pensi che l'amichetto di tuo figlio finirà a fare la drag queen in uno squallido locale di Centocelle perché ha due papà? Benissimo, ma non dirlo a tuo figlio, perché appunto il parere di un adulto per un bambino è un punto di riferimento.
                    Sì, ma appunto, tu dici che il razzismo è a livelli inferiori dell'omofobia, e su questo sono d'accordo (per quanto il razzismo ci sia e continui a esserci, i bambini sono educati a percepirlo come sbagliato, mentre l'omosessualità per molti è ancora una cosa da malati che non dovrebbe esistere).
                    Però ecco, il punto sta proprio qui: le cose sono sempre andate in questo modo? No, c'è stato un periodo, non poi così tanti anni fa, dove in Italia il razzismo non solo era diffuso, ma era addirittura appoggiato dallo stesso governo. Col tempo le cose sono cambiate, e la gente di conseguenza ha cambiato atteggiamento.
                    Certo, ci vorrà del tempo prima che la gente inizi a venir educata seriamente a combattere l'omofobia, ma secondo me le leggi in questo senso possono dare una bella accelerata al tutto.

                    E poi, sinceramente, con tutto il rispetto per i cattolici praticanti, sarebbe anche ora che la smettessimo di far condizionare la nostra società dal papa. Se uno vuole dargli ascolto è liberissimo di farlo, ma la politica e la religione a mio avviso dovrebbero restare due cose separate. Il papa ha la sua Città del Vaticano in cui può far quel che vuole, l'Italia non è il suo stato.

                    PS: sei un po' in ritardo per la fissa Ace Attorney, eh u.u
                    http://www.youtube.com/watch?v=hybxg9ZvXs0
                    Eh già.
                    sigpic

                    Comment


                    • #11
                      Non ho mai affrontato seriamente la questione. Ho diversi amici gay e non ho mai avuto problemi con loro. Legalmente mi sembra sano che abbiano le stesse garanzie che una coppia eterosessuale può ricevere da un matrimonio. Immagino però che se lo chiamassero in maniera diversa starebbero tutti a recriminare, e da lì iniziano a nascere i problemi. Non comprendo perché con le coppie eterosessuali che convivono la cosa debba dare tutti questi problemi (almeno per quel che riguarda la terminologia).

                      Mi basta non dover mai sentire di coppie omosessuali che pretendono di sposarsi in chiesa. Quello sarebbe veramente ridicolo.
                      Myanimelist.net
                      Lastfm.it

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                      • #12
                        Nah, se la religione cattolica non accetta gli omosessuali è evidente che loro, perlopiù, non vorranno avere assolutamente niente a che fare con la Chiesa. Poi le eccezioni esisteranno, ma in generale gli unici omosessuali cattolici IMHO sono quelli non dichiarati. XD
                        sigpic

                        Comment


                        • #13
                          Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
                          E poi, sinceramente, con tutto il rispetto per i cattolici praticanti, sarebbe anche ora che la smettessimo di far condizionare la nostra società dal papa. Se uno vuole dargli ascolto è liberissimo di farlo, ma la politica e la religione a mio avviso dovrebbero restare due cose separate. Il papa ha la sua Città del Vaticano in cui può far quel che vuole, l'Italia non è il suo stato.
                          Come minimo il papa ha letto questo post. XD

                          Ora mi sento in colpa.
                          sigpic

                          Comment


                          • #14
                            Originariamente Scritto da Blaze Visualizza Messaggio
                            Da un altro lato ci sono le ragioni sociali... e non sto parlando della stupidità di adolescenti e adulti quanto invece dell'ingenuità e della crudeltà dei bambini (i bambini SONO crudeli in quanto non conoscono fino in fondo la misura di ciò che fanno ma soprattutto di ciò che dicono). Insomma, quando un bambino cresciuto in una famiglia eterosessuale chiede al bambino cresciuto in una famiglia omosessuale "perché tu hai due papà/due mamme mentre io ho un papà e una mamma?" penso possa creare disagio, e quando queste semplici curiosità si trasformano in scherno di gruppo (e purtroppo può accadere), il bambino può crescere anche instabile. Insomma, purtroppo credo e temo che ci siano ancora troppi ostacoli culturali da superare, dati dalla limitatezza e dal provincialismo della popolazione mondiale, in special modo di quella italiana, ancora radicata in una mentalità feudale (e, mi spiace dirlo - ma non troppo -, la presenza del Vaticano nello Stato ha inciso e non poco su questo). A livello puramente ideale, affinché non ci sia alcun problema, ogni coppia (anche eterosessuale) dovrebbe dire ai propri figli "tu vivi in una famiglia con un papà e una mamma, ma esistono anche famiglie con due papà e due mamme, esattamente come noi". È chiaro, sto parlando in un'ottica fantastica, ma spero di essere stato chiaro.
                            Credo, diversamente da sssebi, che questo sia, come hai già espresso tu, il punto su cui lavorare. Poco importa la psicologia, niente la religione. Finchè, come ha detto slayer, la società non si evolverà e non inizierà a pensare alle coppie omosessuali come coppie normali la discriminazione colpirà inevitabilmente e pesantemente questi bambini. (Anche il semplice tema d'Italiano "Parla della tua mamma/del tuo papà" può essere una mazzata per un bambino figlio di coppia omosessuale).

                            Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
                            Sì, ma appunto, tu dici che il razzismo è a livelli inferiori dell'omofobia, e su questo sono d'accordo (per quanto il razzismo ci sia e continui a esserci, i bambini sono educati a percepirlo come sbagliato, mentre l'omosessualità per molti è ancora una cosa da malati che non dovrebbe esistere).
                            Però ecco, il punto sta proprio qui: le cose sono sempre andate in questo modo? No, c'è stato un periodo, non poi così tanti anni fa, dove in Italia il razzismo non solo era diffuso, ma era addirittura appoggiato dallo stesso governo. Col tempo le cose sono cambiate, e la gente di conseguenza ha cambiato atteggiamento.
                            Certo, ci vorrà del tempo prima che la gente inizi a venir educata seriamente a combattere l'omofobia, ma secondo me le leggi in questo senso possono dare una bella accelerata al tutto.
                            Credo che tu la stia facendo semplice. Per ottenere i loro diritti, neri o chi per loro hanno lottato, per liberarsi dalla schiavitù sono morti.
                            Lo stesso possono fare gli omosessuali ma lo stesso non possono farlo i loro figli.

                            Neri e omosessuali lottano, per loro decisione e lottano per se stessi. Nel periodo in cui lottano per l'"evoluzione sociale" verranno discriminati, ma lo saranno per loro scelta.
                            Per arrivare a riconoscere l'adozione alle coppie, invece, bisogna iniziare ad attuarla, come dici te, e per attuarla bisogna coinvolgere anche i bambini. Ma i bambini, in questo caso, vengono coinvolti in una lotta che non è loro (come per neri e omosessuali, scusate la continua etichettatura) o che, comunque, non capiscono e verranno insultati e discriminati per la lotta dei loro genitori. Una lotta che potrebbero non riuscire a sostenere.

                            Detto ciò, sperando di essere stato almeno comprensibile (non riuscivo a scrivere una frase di senso compiuto), sono d'accordo con te e Slayer. Questa evoluzione deve arrivare, ma credo sia MOLTO più delicata rispetto a quelle passate.
                            Torneo dei personaggi di One Piece - Sanji vs Nico Robin
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                            • #15
                              Io onestamente non lo so. Bisogna vedere come cresce un bambino all'interno di una famiglia omosessuale, la sua psiche, visione del mondo ecc.
                              C'è anche il fatto che un ragazzino impressionabile prossimo alla pubertà potrebbe vedere l'omosessualità come un modello da seguire a tutti i costi (come i gay non dichiarati che cercano in tutti i modi di reprimersi) ed avere problemi ad accettare il fatto che magari è etero.

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