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Dragon Ball e il doppiaggio "storico"

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  • #16
    Sproing è il nome con cui viene identificato nel manga (Evergreen Edition compresa).

    Nell'anime, DM, viene chiamato "Bijou" (oltre a mostro, bestione e cucciolo ).

    A meno che, nella prima versione del DM, quella cioè che termina al 22° Tenkaichi, fosse presente il medesimo nome del manga.

    Ed in tal caso, allora, perché passare a "Bijou"?


    Puntata, la 040, con qualche perla non da poco. Su tutte, brilla il "Mi arrendo!" di Goku (nel DM) ad inizio combattimento, quando sia nel prosieguo che in tutta la serie (Cell Game a parte ) si tratta di un concetto del tutto assente nel suo orientamento mentale (nel DS Goku afferma "Oh, accidenti, sembra quasi che gli abbia fatto una carezza").


    Anche la 052 si difende molto bene, con, per il DS, Montanari che doppia anche la piovra e Bulma che ad un certo punto muove la bocca ma non parla , e dall'altra parte, DM, il tentativo di seduzione di Bulma nei confronti di Blu che non va a buon fine perché il Generale aveva capito le sue intenzioni (certo, come no ) e soprattutto Bulma che dice a Blu che è pronta a combattere con lui ed il Generale le risponde che l'avrebbe fatta a pezzettini (tra l'altro, se la premessa fosse vera, il fatto che un istante dopo Bulma scappi via terrorizzata non ha il minimo senso), mentre nel DS c'è una fedele riproposizione dell'originale, con anche l'apprezzabile tentativo della ragazza di camuffare la propria voce (proprio come avviene in originale).

    Insomma, non ci facciamo mancare proprio nulla .
    Last edited by Grifis; 10 October 2015, 16:07.
    sigpic

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    • #17
      Le incongruenze della prima serie

      Edit: dopo aver scritto tutto quello che c'era da scrivere sul doppiaggio Wolfgang, avevo trattato la traduzione del manga italiano... ma ora ho deciso che scenderò nel dettaglio della prima traduzione del manga in un altro thread, quindi meglio destinare ad altro uso questo post.

      Uno dei più famosi luoghi comuni sulla prima serie è che non abbia errori. Per un po' ci ho creduto anch'io, scarsamente stimolato dal dibattito che, in effetti, sulla prima serie non è mai nato.

      Tuttavia, anche grazie all'analisi di questo doppiaggio, ho raggiunto la conclusione che, tutto sommato, la prima serie è piena di incongruenze, tanto da essere messa persino PEGGIO della serie Z.
      Davvero, è la parte di storia che, meglio di tutte, dimostra come Toriyama andasse avanti alla giornata. O, peggio, che davvero non si curasse minimamente di costruire una continuity interna all'opera.
      Vado per punti:

      SFERE DEL DRAGO: LE ORIGINI

      Comincio dall'oggetto a cui è stata dedicato il titolo dell'opera, le Sfere del Drago.
      Come sappiamo, Kami ha creato le Sfere del Drago dopo che Piccolo Daimao venne sconfitto. Questo viene confermato dal fatto che PD non sapeva assolutamente nulla delle Sfere del Drago prima che glielo dicesse Pilaf.
      La leggenda poi si sarebbe sparsa e così via... tuttavia, Bulma dice di aver fatto molta ricerca e aver trovato "antichi" documenti in cui si parlava delle Sfere, ma questo non ha senso se si considera che Muten sarebbe più vecchio di Shenron: come può trattarsi di antichi documenti, se le Sfere sono state create manco 300 anni prima? Oh, può anche darsi che li abbiano fabbricati Kami o Mr. Popo, ma insomma, ammesso che il tutto fili, la cosa si commenta da sè Ah, nell'anime questi documenti non vengono nemmeno citati.

      SFERE DEL DRAGO: LE REGOLE

      L'avevo già segnalato molto tempo fa, lo ripropongo qui.
      Come detto spesso, bisogna aspettare come minimo un anno da un desiderio di Shenron, perché le Sfere del Drago possano essere nuovamente raccolte. Peccato che, proprio dopo la prima evocazione di Shenron, il secondo desiderio viene espresso dopo appena 8-9 mesi!
      Se questa non è mai stata una novità, basta aggiungere che Toriyama fa di nuovo lo stesso errore durante la saga di Piccolo Daimao: Yajirobei dice di aver trovato la sfera del Drago tre anni prima, ma in quel periodo c'era Goku opposto al Red Ribbon... quindi la Sfera o era pietra, o non poteva avercela Yajirobei!
      Sorvoliamo poi sul fatto che Shenron dice di poter esprimere qualsiasi desiderio, mentre poi, appena due saghe dopo, comincia a porre limitazioni...

      SFERE DEL DRAGO: I DESIDERI

      Altro esempio della faciloneria con cui Toriyama cura i dettagli della storia sono i desideri che si potrebbero chiedere a Shenron: Goku, per esempio, potrebbe chiedere di resuscitare suo "nonno", ma questo non gli passa neanche per la testa... sarà Son Gohan a dire successivamente che nell'aldilà si trova benissimo, quando è addirittura Upa a dire che non era giusto che doveva resuscitare solo suo padre. Ed è ancora più ridicolo che a questo punto a nessuno venga in mente di resuscitare tutte le vittime del Red Ribbon, invece che solo Bora...

      L'ALDILÁ

      A proposito di Son Gohan: mentre si trova da Baba, dice di essere circondato da belle ragazze e che Baba si reca spesso lì per reclutare dei guerrieri, attirati dai loro compensi. Naturalmente nulla di tutto questo è presente quando sarà Goku ad andare in paradiso, ma tant'è... in fondo, quella parte del mondo di Dragon Ball c'è solo in un filler, a cui non si sa quanto abbia partecipato Toriyama.
      Comunque, c'è da dire anche che Son Gohan scompare perchè, dice lui, deve ritornare nell'aldilà. Peccato che, quando nella saga di Bu toccherà a Goku tornare nell'aldilà, sarà Baba a doverlo riportare indietro: Son Gohan, a meno che non conosca il teletrasporto, non dovrebbe assolutamente possedere i poteri necessari per poterlo fare. È un semplice guerriero, lui, quindi non ha senso che svanisca così.

      IL NYOI-BO

      Semplicemente arrampicandosi sul suo bastone (nel manga), Goku arriva addirittura sulla Luna per lasciare lì la banda del coniglio. Questa non è una gag nonsense, ma è semplicemente un tentativo malriuscito di collegare il folklore giapponese con le sue solite gag alla Dr. Slump. E ovviamente, è incongruente con il fatto che, come detto da Karin, il bastone si estende al massimo per la lunghezza che va dalla cima della torre di Karin al palazzo di Kami.

      GOKU SAIYAN
      Tralasciamo ora per pietà il fatto che, in quella gag, Goku e la banda del coniglio attraversano così lo spazio aperto, nel quale ovviamente nessuno di loro può sopravvivere...
      Come è ormai acclarato, Toriyama non aveva assolutamente pensato a Goku come un alieno Saiyan, all'inizio della storia. Se il mangaka è riuscito a rendere coerente il retaggio Saiyan di Goku tramite la trasformazione in Ohzaru e la coda, molto meno c'è riuscito con tutto il resto: quando su Namek viene citato lo Zenkai, Crilin afferma che Goku diventava più forte dopo i combattimenti all'ultimo sangue, ma questo non ha alcun riscontro nella prima parte dell'opera e quindi alcun senso. C'era sì una frase di Crilin che sembrerebbe indicarlo durante l'avventura al covo dei pirati ("è più forte di prima"), ma in quella parte di storia si tratta di tutt'altro concetto. Goku ricomincia a cercare le sfere perchè per lui cercare le sfere porta a combattere, e combattere rappresenta per lui un allenamento, e il suo obiettivo è diventare sempre più forte. Come se non fosse già abbastanza solare dal leggere quella parte dell'opera, lo stesso Toriyama ne parla in questi esatti termini in diverse interviste.
      E, acqua sacra a parte, non c'è la minima possibilità che Goku possa usare lo Zenkai già nella prima parte del manga, né tantomeno che Crili possa averlo testimoniato. È semplicemente un tentativo (totalmente malriuscito) di retcon.

      LA CODA DI GOKU
      Ho già parlato altrove della stranezza costituita dalla coda dei Saiyan, che ricresce praticamente solo per meri motivi narrativi e non ricresce solo per comodità del disegnatore.
      In questo caso, va citata la particolarità per cui Goku perde le forze quindi gli si stringe la coda con forza: ai fini della storia è un dettaglio decisivo, dato che Yamcha riesce, sfruttando questa debolezza, a fermare addirittura Goku Ohzaru dall'uccidere i suoi amici al castello di Pilaf. Tuttavia, all'inizio della storia, Bulma, pensando che la coda di Goku fosse finta, aveva cercato di strappargliela... per farlo, ovviamente Bulma DEVE aver stretto la coda di Goku con forza, ma Goku semplicemente grida dal dolore, senza dare segni di indebolimento. La scena non si vede in quel preciso frangente (immagino che per Toriyama fosse una seccatura disegnarla), però insomma, si crea una forzatura che lascia francamente perplessi.

      LA KINTO


      LE SCEMENZE DELL'ANIME
      Se il manga non ha alcuna coerenza di fondo, ovviamente non sono da meno i filler creati dalla Toei. Tra le scene più stupide:
      - non si sa veramente per quale motivo il comandante Red dica di avere ben 3 sfere del Drago, all'inizio della seconda ricerca delle sfere. Ovviamente, il Red Ribbon ne ha una sola, e ne avrà un'altra solo poco prima che Goku ne distruggerà il quartier generale. Considerato che tra Goku e gli altri ne verranno recuperate altre 6, se dovessimo dare per buono l'assunto del filler di inizio saga, abbiamo che vengono recuperate 9 SFERE DEL DRAGO nel corso di tutta la saga
      - Yamcha scambia Nam per Muten al Tenkaichi: nel manga aveva perfettamente senso, nell'anime assolutamente NO, visto che lì Nam è un uomo di colore, diversamente da Muten. Yamcha dovrebbe essere particolarmente stupido da scambiare Nam per Muten, cosa che in fondo non è.
      - Non ha poi alcun senso che tutta una serie di personaggi sappia "vedere" ciò che succede alle loro spalle: lo fa persino Muten, che nelle sue prime apparizioni dice espressamente che lui non è in grado di evitare gli attacchi alle spalle. Goku lo imparerà, vero... peccato che lo imparerà soltanto da Kami, e va ricordato che lui è il primo ad andarci. Insomma, è una tecnica di Kami che a quel punto sanno usare solo lui, Piccolo e lo stesso Kami. Inoltre, nei vari riempitivi animati si vede più volte Muten usare tecniche ed esercizi simili a quelli di Kami ma lui stesso, alla fine del 23° Tenkaichi, ammette di aver insegnato a Goku solo le basi.
      - Goku ci mette appena due giorni per percorrere il mondo da una parte all'altra. A nuoto. Neanche il Goku che percorre il serpentone la prima volta sarebbe in grado di farlo, ed è immensamente più forte.
      - Goku che torna indietro nel tempo e viene malmenato da Mutaito, che però le aveva prese di santa ragione da Piccolo Daimao, che oltretutto è stato poi sconfitto proprio da Goku.

      I SENZU
      Come si sa, i fagioli magici di Karin sono in grado di curare virtualmente qualsiasi ferita e di ripristinare le energie. Tuttavia, va ricordato che Karin, stranamente e senza alcun apparente motivo, non li usa per curare Goku DOPO la sua battaglia contro Piccolo Daimao: Goku, in questo caso, viene curato in UN GIORNO con delle "erbe medicinali" mai viste né sentite prima.


      Potrei citare altra roba, ma insomma, mi pare chiaro che tutto l'immaginario "mitico" della serie non ha letteralmente senso, o viene ignorato dal suo stesso creatore di volta in volta. Poi va beh, bisognava sapere davvero di che cosa si stava parlando...
      Last edited by Red; 17 March 2016, 22:17.
      Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

      "It's spreading, tho".

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      • #18
        ll manga italiano di DB: premessa

        Edit: Passo ora a quella che è l'unica traduzione italiana non censurata della prima parte di DB, cioè la versione cartacea.

        L'analisi che intendo fare riguarda la traduzione italiana del manga.
        Di questa, ci sono appena 2 traduzioni: la prima (di cui mi occuperò) è quella fatta (o adattata) dai Kappa Boys 20 anni fa per conto della Star Comics; originariamente, occupava 62 volumetti da circa 120 pagine ciascuno.
        È un edizione ribaltata, una novità assoluta in Italia... su questo, è ormai sempre più chiaro che si tratta di una scelta IMPOSTA da Shueisha a Star Comics (i cui responsabili vennero poi convinti della bontà della scelta proprio dai referenti che avevano in Shueisha)... con buona pace dei Kappa Boys, che in diverse interviste parlano di quell'edizione come se fosse stata una loro idea... nonostante il rumor di un imposizione di Shueisha sia addirittura più vecchio di DBA (che lo riporta pure).

        Ritornando all'adattamento e a proposito dei Kappa, diamo la parola a Baricordi, tanto per capire come erano soliti lavorare:

        mastico un po' di giapponese, capisco il 30% di un discorso parlato e sono in grado di tradurre un fumetto (ma solo con un buon dizionario al mio fianco), ma non è questo ciò che ci permette di fare il mio lavoro. Si tratta di puro e semplice 'feeling'. Se mi piace una cosa, faccio di tutto per far sì che avvenga la sua pubblicazione in italiano, senza stare a fare assurde (e spesso inutili) ricerche di mercato. Il fatto poi che siamo in quattro a prendere decisioni di questo tipo, ci permette di essere obiettivi e di non concentrarsi solo su un particolare genere
        Da questa e da altre interviste, Baricordi si fa passare come un tipo intuitivo ma pragmatico, insieme ai suoi soci. Ci tiene a precisare che lui e gli altri non fanno la traduzione di prima mano, processo all'epoca piuttosto comune

        (un manga si traduce) Con molta attenzione, ovviamente, ma soprattutto con passione. La fase di traduzione è abbastanza meccanica, e noi la affidiamo solitamente a persone di madre lingua che lavorano insieme a un'altra persona italiana. Poi c'è il successivo passaggio, l'adattamento dei testi, che è ciò che rende il prodotto gradevole da leggere. Questa fase è affidata o a uno di noi Kappa boys, o a un autore italiano di fumetti (come Giovanni Mattioli, Vanna Vinci, Massimo Semerano...) che riescono a dare un'impronta discorsiva alle traduzioni. Poi c'è la fase di lettering (inserire le parole nei balloon) che ormai si fa quasi esclusivamente al computer, e l'adattamento delle onomatopee, che vengono sostituite a quelle originali direttamente con l'inchiostro sulla pellicola di stampa, benché ultimamente abbiamo iniziato a usare il computer anche per quelle.
        Insomma, se già la frase "il fatto che siamo in quattro ci permette di essere obiettivi" faceva sorridere, quella che intende sostanzialmente "oh, non traduciamo, ma rendiamo gradevole il manga, adattandolo" è una roba tra l'ilare e il patetico. Soprattutto conoscendo il caso di Dragon Ball.

        Perché quello fatto su Dragon Ball, come verrà approfondito in seguito, è un lavoro pessimo su tutta la linea: gli adattamenti (per non parlare della qualità della stampa) di Star Comics hanno sempre avuto una pessima nomea, e tra i pochi a non accorgersene (o a fare proprio finta di non accorgersene, obnubilati dalla propria cretina superficialità) ci sono stati, per molti anni, i fan di Dragon Ball. Ci sarebbe da parlarne in maniera più approfondita, ma in realtà non vale davvero la pena di continuare a tirare in ballo un fandom talmente imbarazzante da avere, come esponenti top, gente che pensava che fosse figo limitarsi a dire "io ho letto (o "possiedo") il manga", e che sui forum discuteva tramite opinioni e nozioni tanto prefabbricate quanto infondate.

        Sull'adattamento, è sufficiente per ora dire che ha molte delle solite caratteristiche degli adattamenti nostrani, in cui sceneggiatori wannabe tendono ad approfittare dello spazio datogli dagli editori nostrani (che avevano come obiettivo l'eliminare il più possibile le barriere culturali del prodotto in questione, per renderlo digeribile al pubblico), fornendo per il resto una traduzione/adattamento sciatto e impreciso. Il tutto sarà chiaro (o almeno spero...) da un'analisi che posterò successivamente, in cui voglio andare ben oltre al solito nozionismo in salsa Web 1.0.


        Inutile anticipare le mie conclusioni, ma basti dire che la prima edizione italiana di Dragon Ball (la Blu) è semplicemente il peggior testo stampato che abbia letto in vita mia. È davvero sconcertante quanto si sia riverita quell'edizione, prima dell'arrivo dell'Evergreen Edition 16 anni dopo... per quanto davvero esemplare dell'approccio e della cultura media del fandom italiano.

        E tornando al triviale ed estemporaneo nozionismo, qui lascerò solo parte dell'analisi dei primi volumi, come campione e per beneficio di inventario... il resto dell'analisi andrà in un nuovo thread, il cui link è in firma.

        Spoiler:

        Ovviamente, con KB è indicata la traduzione che si trova nella Deluxe, con OR quella dell'originale.

        KB: Bulma, 1° vol. pag. 20 "con tutte e sette le sfere, avrò un potere straordinario"...
        OR: "raccogliendo tutte e sette le sfere, succede qualcosa di straordinario".

        KB: Bulma e Goku, 1° vol. pagg. 48-49 "Non parlarmi più con quel tono. Ho due anni più di te, devi portarmi rispetto" "Non è divertente" "É solo la macchina del caffè."
        OR: "vuoi piantarla di darmi del tu? Ho due anni più di te, voglio che tu mi chiami Bulma-San" "No, è troppo difficile da dire" "Come sarebbe che è difficile da dire?"
        Perle ai porci...

        KB: Bulma, 1° vol., pag. 114 "siamo cresciuti in città, non come te"
        OR: "sono una ragazza di città, io".

        KB: Olong, 1° vol., pag. 120 "ehi, stronzetto!"
        OR: "ti chiami Yamcha, giusto?"

        KB: Yamcha, 1° vol., pag. 123, "Son Gohan era un grande esperto nella lotta... nessuno è mai riuscito a batterlo"
        OR: "Son Gohan era probabilmente superiore a chiunque nelle arti marziali"
        e infatti Muten, al 21° Tenkaichi, comunque dice di averlo battuto.

        KB: Olong, 1° vol., pag. 134, "Cosa? Una sfera del Drago?"
        OR: "che tipo di palla? Non sapevo neanche che il drago le avesse..."

        KB: Muten e Goku, 2° vol., pag. 16 "la nuvola è comoda, vero?" "Già, già! Molto comoda!"
        OR: "Certo che è grandiosa! L'ho avuta direttamente da Kami" "Hai sentito Chichi? È come se venisse da un altro mondo"

        KB: Chichi e Goku, 2° vol, pag. 53 "quando saremo grandi, mi sposerai?" "eh, cosa?" "che sciocco... lo sai, vero?" "non capisco, e mi sta venendo fame"...
        OR: "quando saremo più grandi, mi prenderai come sposa?" "Eh? Prenderti come cosa?" "Andiamo, lo sai di cosa sto parlando." "Non proprio... ma se mi darai qualcosa, me la prenderò", dialogo che anticipa molto meglio quello che succederà al 23° Tenkaichi.

        KB: 2° vol, pag. 83, "come dice un proverbio giapponese... i conigli stanno bene sulla luna"
        OR: "ricordate la favola del coniglio sulla luna?"
        secondo una mia ricerca (Wikipedia era solo una delle fonti...) il proverbio (...) consiste in un racconto della tradizione giapponese mutuato da altre leggende orientali.

        KB: Bulma, 2° vol., pag. 123 "la sua perversione è stata appagata!"
        OR: "quel pervertito alla fine è tornato utile".

        KB: Crilin e Goku, 3° vol., pag. 128 "e se lui è più forte di me?" "allora ti picchierà"...
        OR: "non mi avevi detto di non dare il massimo, prima?" "lascia stare, combatti e vedrai"!

        KB: Crilin, 4° vol., pag. 17, "spero di non combattere mai con quel vecchietto"
        OR: "quindi il prossimo che deve affrontare questo vecchio... sono io?"
        In realtà sono abbinati in semifinale, lo dice lui stesso nella pagina dopo!

        KB: Arbitro, 4° vol., pag. 86, "e avete fatto tutto questo in pochi secondi?"
        OR: "e avete fatto tutto in una frazione di secondo?".

        KB: Yamcha, 4° vol., pag. 102 "Tu di solito porti una parrucca per fingerti pelato"
        OR: "Ho capito, i tuoi capelli sono veri, ma di solito porti una calotta da pelato".

        KB: Muten, 4° vol., pag.176 "GRR... GRRRR...!"
        OR: "ma... non l'avrò fatto piangere?".
        Questo perchè il balloon era puntato su Muten, ma hanno attribuito, senza alcun senso, il contenuto a Goku.
        Last edited by Red; 28 December 2018, 15:22.
        Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

        "It's spreading, tho".

        Comment


        • #19
          Ok, facciamo un po' di chiarezza.

          Innanzitutto è bene stare attenti ad ogni fansub, anche a quelli più curati; parlo per esperienza personale.

          Ho esaminato a fondo i primi due volumi, effettivamente una monitorazione al 100% di 17 tankobon è un'impresa ai limiti del masochismo .

          Questo è ciò che è emerso (laddove il risultato è praticamente identico, non riporterò le insignificanti sfumature che lo diversificano).


          La frase di Bulma in relazione a Goku

          L'Evergreen Edition traduce così:

          "N-Noi siamo cresciuti in città...! N-Non siamo selvaggi di campagna come te!"

          Ed il motivo della sensatezza di tale traduzione è in realtà piuttosto semplice.
          In questa pagina, nella Evergreen Edition c'è scritto:

          "C'era una volta, nei recessi di una montagna, a migliaia di chilometri dalla civiltà"

          Ovviamente il riferimento di Bulma non è nei confronti di Olong, bensì nei confronti di Goku e la traduzione acquisisce perfettamente senso.

          In realtà, sarebbe sensata pure nei confronti di Olong, ma questa è roba solo per hardcore fan


          La frase di Olong

          "Ti chiami Yamcha, giusto?!"

          Non esiste nessun gioco di parole, né nella versione cartacea, né nella serie animata.


          La frase di Yamcha

          "Era un grande maestro nell'arte della lotta... Dicono che nessuno lo eguagliasse"

          La frase (dell'Evergreen Edition, ovviamente) ha invece perfettamente senso, primo perché è un riferimento che rimane comunque generalizzato, secondo perché Muten afferma che Son Gohan non ha resistito tanto quanto Goku alla tecnica dei Palmi Strabilianti, ma non sappiamo nulla sul contesto in cui questo scontro abbia avuto luogo (di sicuro, non ad una manifestazione ufficiale come il Tenkaichi, altrimenti se ne sarebbe fatta menzione), terzo perché subito dopo viene presentato anche l'altro allievo di Muten, ovvero lo Stregone Del Toro, introdotto con la medesima connotazione.


          Nell'Evergreen Edition, Muten non fa riferimento a Kami (come potrebbe, del resto), ma parla in generale di una "divinità", che mi sembra molto più appropriato.
          Nell'anime, invece, il riferimento è proprio a "Kami-sama", ma si tratta di una delle bugie bianche di Muten, visto che ciò che avviene al 23° Tenkaichi dimostra inconfutabilmente l'incontrovertibilità di questo assunto.
          Molto più sensato ipotizzare che, al punto di evoluzione raggiunto da Muten, Karin rappresentasse (ed infatti lo è) una divinità.


          Dialogo tra Goku e Chichi

          C'è una piccola differenza. Nell'Evergreen, infatti, egli dice:

          "Eh? Cosa devo prendere...?"

          E poi aggiunge:

          "Se devo prendere qualcosa, verrò a prenderla"

          E' strutturato in una forma maggiormente coerente.


          Toninjinka

          Qui addirittura c'è stato proprio un cambio dei vari balloon.

          Quello in cui Goku dice "Ho trovato loro un bel posticino!" nella EE presenta invece la frase "I conigli devono stare sulla Luna!", mentre quello in cui il "narratore" afferma "Come dice un proverbio giapponese... I conigli stanno bene sulla Luna!" è in realtà un'anticipazione di ciò che succederà nel corso del capitolo successivo: "Nel prossimo capitolo qualcuno ruberà le sfere del Drago! Come affronteranno questo momento di crisi Goku e i suoi amici?!" (purtroppo, questo è solo uno dei numerosi esempi di questo tipo).

          Non c'è bisogno di nessuna implementazione di wikipedia; fonte, tra l'altro, editabile da chiunque in qualsiasi momento.

          Nella EE si fa riferimento alla leggenda secondo cui sulla Luna c'è un coniglio intento a pestare il riso per il mochi, dolcetto tradizionale tipico del capodanno giapponese.


          La frase di Bulma

          Il balloon dove Bulma dice "La sua perversione è stata appagata!" in realtà contiene la frase "Ben gli sta, allo sgorbio!"

          Mentre "Evviva!" è invece "La maialaggine di Olong è servita a qualcosa!"

          Quindi, di fatto, appartengono a Bulma entrambe le considerazioni.


          Non prometto nulla, ma cercherò di seguire, correggendola ed implementandola, quest'iniziativa.
          Last edited by Grifis; 17 October 2015, 20:50.
          sigpic

          Comment


          • #20
            Bene, cominciamo la discussione.

            Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
            La frase di Bulma in relazione a Goku

            L'Evergreen Edition traduce così:

            "N-Noi siamo cresciuti in città...! N-Non siamo selvaggi di campagna come te!"

            In realtà, sarebbe sensata pure nei confronti di Olong, ma questa è roba solo per hardcore fan
            Diciamo che non c'è il minimo elemento che indica che Olong abbia vissuto in città, più che altro era un ladro che si circondava di comodità e di ragazzine. Poi va beh, sempre là stiamo ed è un dettaglio insignificante, può interessare giusto agli hardcore fan, categoria peraltro di cui neanche appartengo
            Penso che la rimuoverò.

            Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
            La frase di Olong

            "Ti chiami Yamcha, giusto?!"

            Non esiste nessun gioco di parole, né nella versione cartacea, né nella serie animata.
            Sì, errore mio, in pratica l'edizione Vizmanga ha riadattato in quel modo ridicolo anche il titolo del capitolo. Me ne ero già accorto di questa tendenza invasiva dell'adattamento, ma questa mi era sfuggita. Tra l'altro è esattamente la stessa frase di un'altra edizione cartacea che avevo reperito. Questa la correggo, tanto è così come avrebbe dovuto essere.


            Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
            Nell'Evergreen Edition, Muten non fa riferimento a Kami (come potrebbe, del resto), ma parla in generale di una "divinità", che mi sembra molto più appropriato.
            Nell'anime, invece, il riferimento è proprio a "Kami-sama", ma si tratta di una delle bugie bianche di Muten, visto che ciò che avviene al 23° Tenkaichi dimostra inconfutabilmente l'incontrovertibilità di questo assunto.
            Molto più sensato ipotizzare che, al punto di evoluzione raggiunto da Muten, Karin rappresentasse (ed infatti lo è) una divinità.
            C'è una nota che spiegava la stessa cosa anche sull'edizione della Vizmanga, ed effettivamente può essere una considerazione sensata. Rimane interessante che poi che lo stesso nome l'abbia poi dato ad un personaggio in carne ed ossa.
            Per quanto riguarda l'attribuzione di divinità a Karin, devo controllare, ma secondo me invece è più dovuto al fatto che Toriyama stava trattando la storia come un gag manga, senza avere un minimo orizzonte sul come eventualmente continuarla. Anche perchè stiamo parlando di uno che considera tutta la sua stessa menata della banda del coniglio allo stesso modo delle battaglie più drammatiche.
            Inoltre, il bastone e le sfere del drago con Muten non c'entrano affatto, eppure anche lì in seguito vengono totalmente cambiate alcune caratteristiche dei due oggetti.
            Diversamente, tra l'altro, aggiunta anche quella dell'elisir, Muten passerebbe praticamente per un mitomane


            Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
            Toninjinka

            Qui addirittura c'è stato proprio un cambio dei vari balloon.

            Quello in cui Goku dice "Ho trovato loro un bel posticino!" nella EE presenta invece la frase "I conigli devono stare sulla Luna!", mentre quello in cui il "narratore" afferma "Come dice un proverbio giapponese... I conigli stanno bene sulla Luna!" è in realtà un'anticipazione di ciò che succederà nel corso del capitolo successivo: "Nel prossimo capitolo qualcuno ruberà le sfere del Drago! Come affronteranno questo momento di crisi Goku e i suoi amici?!" (purtroppo, questo è solo uno dei numerosi esempi di questo tipo).

            Nella EE si fa riferimento alla leggenda secondo cui sulla Luna c'è un coniglio intento a pestare il riso per il mochi, dolcetto tradizionale tipico del capodanno giapponese.
            Sisi, la stessa cosa nell'altra edizione cartacea che ho letto online. Ovviamente significativo che il solito dinamico gruppo l'abbia presentato non solo in maniera incompleta, ma anche come "proverbio"


            Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
            La frase di Bulma

            Il balloon dove Bulma dice "La sua perversione è stata appagata!" in realtà contiene la frase "Ben gli sta, allo sgorbio!"

            Mentre "Evviva!" è invece "La maialaggine di Olong è servita a qualcosa!"

            Quindi, di fatto, appartengono a Bulma entrambe le considerazioni.
            Ah, quindi vedo che anche l'EE ha le sue note stonate. Già "selvaggio di campagna" non si può sentire, ma anche la "maialaggine" di un personaggio che un maiale lo è letteralmente, non è male
            Questa lo lascerò come sta, di fatto il significato è lo stesso.
            Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

            "It's spreading, tho".

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            • #21
              - Ma non puoi eliminarla perché non è mai stata pronunciata

              La frase di Bulma è riferita a Goku (che, a differenza della ragazza, non patisce camminare nel deserto), non ad Olong.

              Da hardcore fan e possessore dell'Evergreen Edition, posso poi aggiungere che al posto di "Arriva Olong!" delle quattro precedenti edizioni, nella EE c'è invece la traduzione dell'originale giapponese (che, come nel caso di Tao Bai Bai presentato nel video linkato nel mio topic, molto spesso nelle edizioni italiane precedenti assumeva la forma di un titolo), che indica come Olong vivesse in un paesino (e quindi non in città).

              Ma si tratta di una roba che in ogni caso è completamente "only for us" (come l'intero topic, del resto )


              - Karin non è da intendersi come divinità in senso stretto; di certo, non ne possiede lo status effettivo (nonostante risieda in una terra definita sacra ed in una torre oggettivamente leggendaria).

              Ma, nel momento in cui Muten pronuncia quelle parole, è chiaro che si riferisca a lui, non avendo mai incontrato qualcuno con un rango superiore; che poi, come detto, Karin, nel corso di quei tre anni, possa avergli parlato dell'esistenza di Dio e di come la nuvola che in seguito gli donerà possa provenire direttamente da lui, farebbe sì che quanto detto da Muten sia una verità indiretta.

              Non vi è alcuna attribuzione nominativa, si tratta semplicemente di un accostamento "giuridico".
              Avesse accennato a, chessò, Kattatsu o qualcosa di simile, sarebbe stata un'altra storia, ma così lo stato delle cose è evidente.

              In definitiva, ciò che compare nell'anime NON è sbagliato, bensì da intendersi in un'accezione maggiormente omogenea (come appunto compare nel manga).


              - Ci sono DUE balloon.

              Quello in cui Bulma fa riferimento alla "sua perversione", in realtà è un'esultanza mista a scherno (ed è perfettamente adiacente alla sua espressione) nei confronti di Pilaf ed in NESSUNA versione del manga assume i tratti di una considerazione nei confronti di Olong e pertanto non ha alcun senso sovrapporre le due differenti traduzioni, per quanto quella from KB sia semplicemente ridicola*.

              Il significato è indubbiamente lo stesso in relazione al SECONDO ballon, quello che nelle prime quattro edizioni è stato tradotto come "Evviva!" ed è appunto con esso che deve essere posto a paragone.


              * Nell'anime, invece, le cose si svolgono in maniera differente e non solo perché Goku crea un buco nel castello con una Kamehameha, permettendo agli altri di uscire.

              E' Yamcha, infatti, ad esultare contro Pilaf (a differenza del manga), mentre Bulma si limita alla constatazione sull'effettiva utilità di Olong.

              Ed anche in questo caso la ragazza fa riferimento alla perversione, ed anche in questo caso la sua espressione è perfettamente in contesto.

              Pertanto è opportuno non fare eccessivo affidamento sull'anime, dove non tutto è sovrapposto in modo pedissequo.


              Che poi anche Michela Riminucci, la traduttrice dell'EE, non sia sempre esente da qualche pecca me lo aspettavo

              Baciamo per terra, vah
              Last edited by Grifis; 18 October 2015, 18:32.
              sigpic

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              • #22
                Edit: destinato ad altro post un ulteriore argomento, cioè quell'insulso luogo comune secondo cui la prima serie non presenta alcuna incongruenza: come detto, niente di più sbagliato... la prima parte della storia l'ha "sceneggiata" Toriyama, e come visto non è che l'autore della prima parte sia stato il gemello buono di Toriyama
                Come visto, se c'è una parte la cui coerenza risente in negativo con tutto il resto della storia, quella è proprio la prima raccolta delle sfere, in cui ad essere demenziale non è solo la comicità, ma proprio tutto l'impianto "mitico", che non ha veramente nessuna coerenza con quanto detto e mostrato dopo.

                Sposterò in un nuovo thread anche la vecchia traduzione italiana della "prima serie" nel manga, sperando di scrivere qualcosa che sia gradito.

                Per il resto, rimane la questione della nuvola Kinto, su cui fare un po' di ordine.

                Come detto, Muten (o Kamesennin che dir si voglia) dice proprio che è stato Kami-sama a dargli la Kinto (o Kinto-un che dir si voglia). L'Evergreen Edition sostituisce Kami-sama con questa tale "divinità", ma la cosa non rende granchè l'idea di quello che la frase era in origine: di gran lunga più completa dunque l'edizione americana di Dragon Ball, che non solo lascia "Kami-sama" (come nell'anime) ma si premura anche a scrivere in nota che Toriyama intende così riferirsi ad una divinità di un altro mondo, di origini oscure.
                Ora, ci sono due problemi:

                1) Come detto, Kami-sama è lo stesso, identico, nome con cui Toriyama chiamerà il Dio dell'intero pianeta Terra (il figlio di "Katazzy", il Namecciano senza etc. etc). Più in là nella storia apprendiamo che Muten non ha mai conosciuto Kami, e che la Kinto in realtà gli è stata data, come il Nyoi-bo, da Karin. Oltretutto, Muten mostrerà di conoscere alla perfezione la differenza tra i due. Da questo proprio non si sfugge.
                Naturalmente, per uscire da questo pasticcio, può anche essere che Muten non vada preso sul serio.
                Per carità, può essere una bugia a fin di bene... ok, non fa bene a nessuno comunque rimane una bugia piuttosto innocua, forse uno dei tanti difetti veniali e fastidiosi del vecchio maestro.
                Ovviamente, questo non cancella tutte le possibili obiezioni, e c'è anche un altro problema.

                2) La Kinto viene temporaneamente distrutta da Silver, durante la seconda raccolta delle sfere. Goku non la userà più fino alla partenza dal Villaggio Jingle, recuperandola su consiglio... di un personaggio eccezionale quanto Muten? No, degli anziani del villaggio che oltretutto informano noi e Goku che una volta di Kinto ce n'erano un sacco in giro... ma ora, non essendoci quasi più persone pure, sono diventate rare.
                Sì, esatto: erano un dono di un fortissimo e irraggiungibile maestro di armi marziali, adesso sono diventate una sorta di mezzo di trasporto usato da persone pure
                Come se non bastasse, non in molti hanno potuto raggiungere Karin in quel lasso di tempo, se si pensa che Muten, un 300enne che ha beneficiato del suo allenamento, non è mai stato battuto in duello anche grazie a questo allenamento. E il non più giovane Bora, di guardia al santuario di Karin, dice che nessuno è mai riuscito ad arrivare sino in cima.

                Ora, come se ne esce fuori? Quanto asserito prima sembrava plausibile anche a me, ma chiaramente non si può più continuare su quella strada.
                Ad ogni modo, è un tale casino che bisognerebbe chiamare in causa lo stesso Toriyama.

                Fortunatamente, per una volta tanto, è stato fatto davvero. Nel 1987 è stata pubblicata, all'interno di Dragon Ball: Bouken Special, un'intervista a Toriyama. Un passaggio dell'intervista, riguardante questo caso specifico:

                Domanda: "Una volta Muten disse che la Kinto era una prestigiosa nuvola magica che gli è stata data in premio da Kami (Dio), ma quelli del villaggio Jingle hanno detto che la nuvola Kinto si vedeva spesso, molto tempo fa. Chi ha ragione tra i due?"
                Risposta, ovviamente in puro stile toriyamesco: "Molto tempo fa Kami ne aveva un sacco, ma continuava a darle via, e così ora ce ne sono molte di meno"

                Persino superfluo dire che questa spiegazione sta a malapena in piedi, anche non considerando tutto quello che si è detto dopo, ma sorvoliamo.
                Ancora più chiaramente, questo non ha alcun senso per come Toriyama ha sistemato in seguito la cosa: è Karin, non Kami, a possedere non LE Kinto, ma UNA gigantesca nuvola Kinto da cui poi Goku estrarrà appena una piccolissima parte.
                Si può anche cercare di capire come mai Karin stesse gestendo una svendita di Kinto qualche tempo prima, ma non è questo il punto: Toriyama, in quel punto della storia non aveva chiaramente la più pallida idea delle origini della Kinto, così come di tante altre cose... e nemmeno se l'è chiesta per molto tempo. Ma questo era già chiaro, basta leggersi il resto dell'intervista.

                Diciamo che siamo alle solite: gratta via solo un po', e ad un certo punto troverai il vuoto. In questo caso, al massimo troverai un'annotazione secondaria che cercherà di darsi ragione del tutto



                E quasi dimenticavo, a proposito:
                Spoiler:


                Puntata, la 040, con qualche perla non da poco
                Meglio la 39. White nel doppiaggio Wolfgang, rivolto a Numero Otto (altro personaggio doppiato in maniera totalmente imbarazzante da Montanari, che tanto per cambiare doppia White come se stesse leggendo; la differenza a favore di Mezzabotta è abissale per l'ennesima volta):
                "Ricordati che sei una mia creatura! Io ho dato l'ordine di costruirti e io posso dare anche quello di distruggerti! Non voglio arrivare a tanto... non è così forse...?" e Numero 8: "Ha perfettamente ragione. Però io, ormai è troppo tardi, ecco" e White "Uccidilo, o io darò l'ordine di distruggerti"

                Un'autentica porcata di dialogo recitata in maniera totalmente inespressiva, e quella di White che darebbe ordini di distruggere Numero 8 (alle sue truppe messe fuori combattimento da Goku) è l'ennesima perla.
                Il doppiaggio Mediaset ha qualche piccola imprecisione (ma nulla in confronto al doppiaggio Wolfgang), ma al posto di quello schifo di doppiaggio viene ricordato che Numero 8 è stato resuscitato per ordine di White, sottoforma di "robot"; e Numero 8 ammette che se è ancora vivo il merito è tutto di White, come in originale. Ed ecco che il dialogo riacquista ogni senso e ogni tensione.

                Anche la 052: nel DS c'è una fedele riproposizione dell'originale, con anche l'apprezzabile tentativo della ragazza di camuffare la propria voce (proprio come avviene in originale
                Ok, vediamo che viene detto nel doppiaggio Wolfgang, quando Bulma scopre la gaiezza di Blue prima, e quando Blue "smaschera" Bulma poi:

                - "Ehi, ma chi ti credi di essere" con Crilin che aggiunge "questo tipo mi sembra un po' stranuccio". Blue, piccato: "Non sono certo venuto qui per discutere le mie preferenze..."
                - "Cosa, tu ragazzo, ma chi vuoi prendere in giro."

                Originale ovviamente anni luce più schietto:

                - "Oh, ma è gay" e Crilin "un ufficiale gay nel Red Ribbon?". Blue, decisamente scocciato: "Questo non lo dovevate dire"
                - "Sì certo, ora un uomo ha dei seni come quelli"

                "Chi ti credi di essere" "questo tipo mi sembra un po' stranuccio" "ma chi vuoi prendere in giro"... e questa sarebbe una fedele riproposizione dell'originale. Ci accontentiamo di poco, insomma

                Insomma, non ci facciamo mancare proprio nulla .
                ... già, purtroppo. Ma del resto, sono cose che capitano quando non si può andare avanti che seguendo una sola strada
                Last edited by Red; 22 February 2019, 19:31.
                Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

                "It's spreading, tho".

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                • #23
                  Passiamo adesso all'ultimo argomento: la storia del manga "Dragon Ball".
                  Ovviamente con questo intendo non come si dipana la sequenza degli avvenimenti del manga, ma proprio come sono stati concepiti, e cosa e perché ha influito nelle scelte di Toriyama. Della prima serie, che nel manga copre più di 4 anni di "serializzazione" e che serve ad arrivare al DB che chiunque sia stato qui ha amato, in questo forum non si è scritto niente. O almeno, il massimo è qualche post vagamente approfondito, ma sempre squisitamente basato su effimeri gusti personali, niente che vada un po' più in profondità e che abbia presentato vere evidenze fattuali. Insomma, quel genere di informazioni che avremmo se Dragon Ball fosse trasmesso oggi per la prima volta, invece che da 30 (sino a 20) anni fa.

                  Una premessa, per cominciare: probabilmente deluderò qualcuno dicendolo ma quello che scriverò non è una mia esclusiva. In giro troverete tutto il necessario per farvi un'idea sulla genesi di praticamente tutte le saghe di DB. Diciamo che questo piccolo riassunto (sì, lo è ) è più che altro una risposta a chi sostiene che di DB non si sa molto: sbagliato, ormai si sa praticamente tutto, Toriyama ne ha parlato diffusamente in svariate interviste pubblicate in guide, riviste e così via. E non solo lui: anche i suoi tre editori sono stati intervistati in materia, e i suoi editori (Torishima su tutti) sono figure piuttosto importanti in questo senso. Stare ancora a sostenere che Toriyama voleva concludere con Freezer, per dirne una, è quanto di più semplicistico, banale e noioso si possa dire.
                  Ah, e a me non interessa minimamente dire in che cosa sia stato influente DB, né mostrare il perché sia un classico (cosa che mi pare oltretutto davvero scontata). A me interessa definire i caratteri di quello che si può definire il vero Dragon Ball, che è (per chi ancora non ci fosse arrivato) un manga di combattimenti, un battle shonen, non un gag manga alla Dr. Slump.

                  Siamo in un forum di DB, quindi evito di fare un riassunto della storia. E penso che ormai dovrebbe essere chiaro che la vera svolta della storia sia avvenuta con il passaggio all'agonismo del 21° Tenkaichi, che è l'inizio della progressiva affrancatura dalla precedente struttura da gag manga: affrancatura che si compie in maniera definitiva DURANTE (e non subito dopo, con Piccolo Daimao) il 22° Tenkaichi.
                  Quello che penso è che tutto quello venuto prima di quel torneo, tra cui soprattutto la prima ricerca delle sfere, segna completamente il passo a quello che è veramente DB, cioè un battle shonen, tanto da diventare abbastanza insignificante in rapporto con il resto dell'opera. In pratica, è stato appena un utile inizio, che alla fine è stato buono soltanto per fornire l'input e la base alla storia successiva. Ma cominciamo.

                  Le premesse della storia

                  Come è noto, Toriyama voleva concludere Dr. Slump il prima possibile, ma ne ottenne la conclusione solo a condizione che un'altra sua storia ne prendesse il posto: Dr. Slump era un successo, ma con il passare degli anni era sempre più in crisi di idee. Toriyama comunque non aveva davvero la più pallida idea da dove cominciare per la nuova storia... aveva pubblicato diversi one-shot, ma quasi nessuno era degno di nota, secondo il suo editore. L'unica eccezione è "Dragon Boy", a cui seguirà "L'avventura di Tongpoo": questi due sono praticamente i prototipi di Dragon Ball. Se vi interessano, sono stati pubblicati in Italia in "Akira Toriyama - Menù a la carte".
                  Toriyama deciderà la direzione della sua storia dopo un viaggio in Cina, e solo poco prima della scadenza che il suo editore gli aveva imposto. La nuova storia parte così da "Viaggio in occidente", un romanzo d'avventura con toni picareschi. È un genere che affianca temi e vicende sia comiche che drammatiche: quest'ultima componente, come detto sin dal primo post, in DB compare sin dalla primissima saga. "Viaggio in occidente" è inoltre, va detto, una delle più celebrate e conosciute opere letterarie di tutto l'Estremo Oriente.

                  Cominciamo sfatando alcune annose speculazioni: non è che Toriyama si sia innamorato improvvisamente dell'agonismo, o che le Sfere del Drago siano la parte centrale della storia... Toriyama voleva inserire i combattimenti nella storia FIN DALL'INIZIO. No davvero, ha detto lui stesso di essere partito proprio con l'idea di fondere "Viaggio in occidente" con i suoi film di arti marziali preferiti, in particolare le pellicole di Bruce Lee e Jackie Chan. Le Sfere del Drago sono davvero soltanto un plot device come un altro.
                  E, inoltre, non è che Goku sia Arale in un altro fumetto... in realtà Goku è letteralmente Sun Wukong secondo la filosofia di Toriyama, che è "demolisci l'immagine, e poi pensa ai contenuti": la sua versione di Sun Wukong non è una sorta di semi-dio ma è soltanto un campagnolo con la coda che, invece che puro e irriverente, è sì fortissimo, ma selvaggio e tonto... i contenuti verranno solo dopo. Accomunare Goku e Arale non ha il minimo senso considerando anche il riscontro di pubblico dell'epoca, di cui parlerò più sotto.
                  Ad ogni modo, Goku non è il solo personaggio derivato (e parodizzato) da "Viaggio in Occidente": anche Bulma, Oolong, Gyuma, Yamcha etc., hanno più o meno la stessa genesi. Le sfere del drago invece vengono dalle sfere di cristallo del romanzo Hakken Den, che Toriyama mescola alla parte di "Viaggio in Occidente" in cui Sun Wukong ottiene il suo bastone magico proprio da un Dio Drago.

                  Tra le altre influenze, a parte ovviamente "Viaggio in occidente" e i valori della tradizione buddista (e non solo) che permeano il romanzo, a parte la dichiarata passione per le serie giapponesi tra gli anni 60-70 (Astro Boy, con relativo manga, e Ultraman su tutte), il retroterra "culturale" di Toriyama usato per Dragon Ball viene anche da molte opere cinematografiche, come si può vedere dai suoi numerosi riferimenti ad opere come Star Wars (di cui è un fan dichiarato) e in generale le pellicole di fantascienza americane (Terminator, Alien e così via) omaggiate sino ai limiti del plagio (come il sottoscritto notava ancora prima che esistesse questo forum), e ovviamente i summenzionati gongfu di Bruce Lee e Jackie Chan. Alcune sue scelte riguardanti la storia saranno ispirate addirittura da videogames dell'epoca, come Spartan X (noto anche come Kung-Fu Master).
                  E potrà sembrare strano, ma Toriyama non è mai stato particolarmente interessato agli altri manga, anzi: pur essendo cresciuto con i manga della rivista Shonen, lui credeva addirittura che fosse meglio avere una cultura che andasse al di là dei manga.
                  Da qui, si capisce quanto sia ridicolo (se non fosse tristissimo) dire che Toriyama si sarebbe rifatto ad una parodia di Ultraman in salsa wrestling che passava su Shonen Jump in quegli anni: il background usato per DB va più sul televisivo-cinematografico, ama così tanto Jackie Chan (che guarda e riguarda in loop mentre è occupato a disegnare) da chiedergli il permesso per usare il suo nome su Muten iscritto sotto falso nome nel 21° Tenkaichi, e inoltre reputa come sua principale ispirazione due film che sono pesi massimi del genere delle arti marziali come "Enter the Dragon" e ovviamente "Drunken Master" (il tutto, ovviamente, tralasciando che Kurumada, famoso per Saint Seiya, aveva già avviato da anni un manga di combattimenti su Shonen Jump... poi va beh, non sono un esperto e questo dettaglio non è importante). Ma non ci sono mai stati dubbi in merito, quindi andiamo avanti.

                  Gli inizi

                  Come storia, Dragon Ball parte come uno dei suoi tanti one-shot: Toriyama in questa fase si limita a far vivere avventure degne di Tanton e Tenpoo a Goku, Bulma e Olong. Le intenzioni iniziali di Toriyama sono di concludere la storia con la fine della ricerca delle Sfere... esatto, siamo lontanissimi da qualsiasi degna conclusione all'orizzonte, figuriamoci da Freezer, o da Piccolo e suo "padre".
                  Questo perché semplicemente "il Tori" è fatto così: parte e non sa neanche dove andrà a finire, vive fondamentalmente alla giornata. Si metterà qualche altro limite (come terminare il tutto dopo 10 volumi), ma poi continuerà dietro i suggerimenti del suo editore. Anzi, si può dire che senza un editore che lo pungolava in continuazione come Torishima, che già era stato fonte di consigli e grattacapi per le sue opere precedenti (per stessa ammissione di Toriyama), non avrebbe mai scritto il Dragon Ball che conosciamo oggi.
                  Comunque, va detto che Toriyama non è soltanto un pigro mangaka (talmente pigro che, secondo un abusato aneddoto, si mette a disegnare giusto quando è in preda alle scadenze) che è praticamente costretto a lavorare quasi tutte le scelte riguardanti Goku sono sue, è lui che ne avvia la maturazione, lo farà crescere anche fisicamente contro il parere del suo editore (per drammatizzare i combattimenti), e lo trasformerà pure in Super Saiyan (facendolo biondo, perché un suo assistente si era rotto di colorare i capelli di Goku )

                  Quello che può sembrare strano è che purtroppo, quasi da subito, gran parte dei lettori che l'avevano seguito per Dr. Slump lo abbandonano.
                  Le avventure in effetti non sono particolarmente divertenti né originali, e il primo scossone si ha solo quando Toriyama accende i riflettori sulle arti marziali: ovviamente mi riferisco ai fatti di Monte Padella, in cui viene introdotta la stilosa e iconica Kamehameha per opera del maestro Muten. Conosciuto in precedenza come Kamesennin, per l'occasione diventa anche un fortissimo maestro di arti marziali (e il maestro del nonno di Goku), dalla classica parodia toriyamesca che era in precedenza.
                  Last edited by Red; 17 March 2017, 20:27. Motivo: Intitolazione paragrafi
                  Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

                  "It's spreading, tho".

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                  • #24
                    Ma a parte quella parentesi (che verrà continuata e ripresa nella saga successiva), il gradimento continua ad essere scarso. Le ambientazioni sono carine, ma le avventure sono tutto sommato insignificanti (Toninjinka è semplicemente il punto più basso di tutto il manga), l'umorismo è immediato, ma la storia alla fine è davvero forzata in molti passaggi (Muten e i due suoi allievi che, tra tutto il mondo, si ritrovano a possedere tre delle sette sfere del drago, è forse la coincidenza più incredibile di tutto il manga ) pur non essendoci praticamente alcuna trama, ed offre tuttalpiù situazioni e personaggi piuttosto fiacchi (con le ovvie eccezioni della Kamehameha di Muten e della trasformazione di Goku in scimmione).
                    Tralasciando gli amanti dell'umorismo sguaiato e grottesco sino al nonsense, insomma, il manga non piace, tanto da essere stabilmente tra i manga meno popolari pubblicati in Jump in quel periodo, e nonostante Toriyama provenga dal successo di Dr. Slump.

                    Dal flop al successo


                    È Torishima di fatto a decidere che Dragon Ball deve continuare, ma stavolta con un soggetto più intrigante e modaiolo come quello del torneo di arti marziali (sulla scia del leggendario Koshien, il torneo giapponese di baseball per le scuole superiori), e Toriyama esegue rifacendosi alle sue influenze e passioni, e a quello che passava nel periodo (oltre a Drunken Master, è impossibile non pensare a quella che è quasi la sua versione americana come Karate Kid, mentre si parla di un torneo la cui preparazione imposta dal vecchio maestro consiste in lavori quotidiani). Inoltre viene introdotto il primo dei personaggi di contrasto a Goku, cioè Crilin, appositamente pensato per aumentare, per contrasto, l'impatto di Goku sul lettore. Non sarà di certo l'ultimo.
                    Ad ogni modo, Toriyama è costretto a trattare il torneo più come un gag manga, anche per le proprie iniziali difficoltà a disegnare i combattimenti: anche in Dr. Slump aveva disegnato una specie di torneo di arti marziali, ma non aveva ancora acquisito il tratto che poi diventerà la cosa più riconoscibile di tutta l'opera. Il torneo si conclude con un combattimento che sarà uno dei più eccitanti di tutta la prima serie: il tutto nonostante la finale tra Goku e Muten/Jackie Chun sia davvero poco altro che un susseguirsi di tecniche e di gag, con qualche colpo di scena nel mezzo che è quasi più succoso di tutto il resto.

                    Dragon Ball finalmente diventa un successo con il Tenkaichi, ed è la conferma che puntare sui combattimenti è stata la scelta giusta. Finito anche il Tenkaichi, la seconda raccolta delle sfere vede l'inizio della maturazione di Goku, ora l'indiscusso protagonista: Goku stavolta vede la ricerca delle Sfere non come un viaggio verso nuove scoperte, ma come un allenamento, e si trova ad affrontare uno dopo l'altro gli ufficiali e i sottoposti del Red Ribbon (il suo primo vero nemico, per quanto ai piani alti sia anche l'ennesima trasposizione farsesca, probabilmente della Spectre bondiana).
                    Naturalmente la maturazione di Goku è un passo obbligato: come Dragon Ball non riusciva ancora a ripetere il successo di Dr. Slump, anche Goku non riusciva per niente ad impressionare i lettori giapponesi, per ammissione dello stesso Torishima. Il perché l'ho già detto: Toriyama credeva che la semplicità per Goku pagasse, ma non è mai stato così. Il Goku visto fino ad ora è un personaggio tutto sommato blando e poco adorabile... solo da adesso comincerà a dare una personalità a Goku.

                    Inizio (e fine) di una nuova sperimentazione

                    Per quanto riguarda la storia di questa nuova saga, Toriyama mischia un po' le carte: riconoscendo ormai l'importanza dei combattimenti nella sua opera, prova a dare un tono decisamente più maturo e drammatico alla storia (Muscle Tower, soprattutto, che ricorda la pagoda di Game of Death, il famoso film incompiuto con Bruce Lee), ma allo stesso tempo fallisce nel rinnovare e maturare il suo umorismo, che rimane ancorato perlopiù a qualche scontata parodia, al solito toilet humor e a gag a sfondo sessuale (Blue e quella roba pessima del covo dei pirati, soprattutto, dove rispunta l'umorismo alla Dr. Slump). Umorismo che, dopo una specie di crossover... proprio con Dr. Slump, lascia sempre più il passo all'azione, mettendosi definitivamente alle spalle gran parte dei luoghi, personaggi e situazioni precedenti: roba che non aveva poi né tutta questa varietà, né tutto questo apprezzamento. E Toriyama stesso, ormai, si rende conto di quanto forzato sia diventato il suo vecchio umorismo, a confronto con i nuovi eventi.
                    Così, è con Taopaipai e la torre di Karin che l'enfasi verso la lotta è sempre più accentuata: le ultime sfere vengono raccolte solo tramite combattimenti, invece che dopo varie avventure. Anche perché Goku sembra diventato improvvisamente troppo forte, per continuare ad essere impelagato in vicissitudini simili a quelle precedenti. Persino un guerriero della caratura di suo nonno, considerato un praticante di arti marziali virtualmente imbattibile all'inizio della storia, ormai è tutt'altro che un avversario insormontabile per Goku.

                    Nel complesso la saga della seconda ricerca delle sfere non è né carne né pesce, con troppi alti e bassi, pur essendo funzionale all'inizio del percorso di Goku. È chiaramente un work in progress, un miscuglio: che non è tanto una fusione, ma più un continuo accostamento di vecchio e nuovo, comico e drammatico, oriente ed occidente, e che non lascia neppure intuire quello che sarebbe venuto dopo.

                    Finita la seconda raccolta delle sfere, si arriva poi al 22° Tenkaichi, in cui Goku affronta quello che ha l'aria di essere il suo primo vero rivale (Tenshinhan, o il ritorno di Karate Kid in salsa alieno-indo-cinese ) e si mostra sufficientemente maturato per cominciare ad acquisire tratti più eroici, dal bambino selvaggio e tonto che era all'inizio.
                    Di fatto, è con il ritiro di Muten dal Tenkaichi che si conclude definitivamente la fase gag manga di DB, ancora prima della morte di Crilin. Da quel punto, la comicità presente in DB servirà appena come sollievo temporaneo, spesso talmente effimero da incidere perlopiù in maniera insignificante nella globalità del narrato.
                    In finale, Goku sfoggia una tecnica perfetta, sorprende continuamente il suo fortissimo avversario, ed ha ormai superato i suoi vecchi maestri. Toriyama, dal canto suo, è in grado di disegnare un intero torneo senza problemi e senza più dipendere perlopiù dal suo (stantio) umorismo: e quello che le sue pellicole preferite di Hong Kong avevano da dirgli è finito, è ora di passare ad altro.

                    La svolta


                    Ancora una volta, ne parla con Torishima, che gli suggerisce di continuare portando la storia ad un altro livello... magari facendo affrontare a Goku un vero cattivo, invece che l'ennesima macchietta alla Dr. Slump. Messosi al lavoro per disegnare un personaggio che sembri davvero malvagio, ne esce fuori con Piccolo Daimao: forse ancora oggi PD è il cattivo preferito da Toriyama, e anche Torishima ne è totalmente impressionato, subodorando che un corso completamente nuovo di Dragon Ball sta per cominciare.

                    Così, finito il nuovo Tenkaichi, comincia immediatamente la saga di Piccolo Daimao. Saga che, diversamente dalle precedenti, non vive più avventura per avventura, e introduce un tono da fine del mondo che aleggia per la stragrande maggioranza delle tavole... insomma, qualcosa di totale rottura con il resto della serie. Toriyama introduce nuovi elementi (come l'acqua sacra, che è il primo istantaneo power up della storia, qualcosa di ormai lontano dagli allenamenti dei vecchi maestri alla Drunken Master) e allo stesso tempo ne approfitta per riprendere e completare il suo immaginario "viaggio in Occidente" (che è da un bel pezzo quello di Goku e basta), utilizzando e aggiornando tutto il retroterra "mitico" arrivato direttamente dal romanzo da cui è partito il manga: non solo oppone a Goku il cosiddetto Re dei Demoni, ma risistema tutto il background mitologico proveniente da "Viaggio in Occidente" (in questa saga Toriyama introduce e/o aggiorna le origini e/o le funzioni del Nyoi-bo, della Kinto, delle Sfere del Drago stesse... o quantomeno ci prova, come credo si potrà notare dalle mie annotazioni precedenti: le banalità, le incoerenze e le forzature sono chiarissime).
                    Tutto il netto stacco con le saghe precedenti si nota anche dai combattimenti, che cominciano ad essere devastanti, sino al punto di lasciare intorno scenari di distruzione degni dei monster movie... tanto che, guardacaso, Piccolo Daimao e Goku si danno reciprocamente proprio dei mostri, durante il loro combattimento finale. Toriyama, pur proponendo una saga ancora piuttosto grezza e basilare, dimostra che è in grado di narrare anche una storia quasi completamente drammatica: Torishima dirà che, con la saga di Piccolo Daimao, ha la certezza che Toriyama andrà avanti con DB per almeno 5-6 anni. È, in pratica, l'inizio del vero Dragon Ball, che è ora, definitivamente, di gran lunga il manga più venduto in Giappone.

                    Il compimento di un'evoluzione


                    Goku esce fuori dagli eventi completamente maturato, e realizzato così prima come eroe e poi come campione nel Tenkaichi successivo, dove stavolta batte (e non uccide) la reincarnazione del Re dei Demoni, in un combattimento che è forse il migliore (e sicuramente il più completo) dell'intero manga. Quando Kami gli propone di diventare il nuovo dio della Terra, Goku è ormai, in definitiva, la versione di Sun Wukong di Toriyama.

                    Questo è Goku del resto, un atleta/eroe ingenuo che presenta tratti che non hanno nulla di eroico o di divino. Nient'altro che questo, tanto che nella serie Z Toriyama si limita ad evidenziare queste caratteristiche tramite i personaggi di contorno (o, nel suo caso, di contrasto), e tramite dei singoli episodi che mostrano quanto Goku sia fondamentalmente inadeguato a svolgere qualsiasi altro ruolo.
                    Last edited by Red; 01 June 2018, 12:49.
                    Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

                    "It's spreading, tho".

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                    • #25
                      Chiaramente, è con il 23° Tenkaichi che finisce la prima parte della storia, con la fine del percorso di Goku. Nello stacco temporale successivo si ha il superamento dell'orizzonte divino, e soprattutto il cambio totale di genere da parte del manga. E non è un caso, infatti, che la saga successiva abbia come tema principale proprio le vere origini di Goku: sarà sostanzialmente un nuovo inizio di una storia che amplierà enormemente i propri orizzonti, secondo lo stile acquisito nella saga precedente.
                      E checché sia stato detto, è solo adesso che Toriyama, per sua stessa ammissione, apprezza il suo manga, divertendosi addirittura a disegnarlo (a parte i power-up, quelli li ha sempre detestati, ovviamente ).

                      Ciò che viene dopo, noto anche come la serie Z, presenta personaggi più maturi e decisamente più interessanti, un'ambientazione nettamente più ampia, oggetti di parodia e ispirazione provenienti dal genere fantascientifico (genere distante anni luce da un romanzo d’avventura), una narrazione più dinamica e complessa, e un tono decisamente più serio. Il tutto ovviamente mantenendo tematiche abbastanza semplici, una narrazione spontanea e fluida che però va verso delle chiusure epiche (tramite escalation di avvenimenti mai viste nella prima serie)... e senza dirottare nulla verso toni che Toriyama non può e non vuole fare propri (come si nota dal fatto che i due draghi vengono trasformati in dei veri e propri deus ex machina): anzi, quando Toriyama sente che sta diventando troppo serio e banale, rinfresca il tutto con parodie e personaggi divertenti, come nel caso della squadra Ginyu (ispirata palesemente ad una serie TV Toei, che in America diventerà poi la famosa serie Power Rangers).
                      Insomma, ci avviciniamo sempre più ai vertici di DB: sono introdotti la maggior parte dei personaggi più riusciti di tutta l'opera (i cattivi, soprattutto, che erano qualcosa che in precedenza era mancata quasi completamente), vengono create le aspettative e i confronti più "elevati" di tutto il manga, e ad ogni saga sono introdotti nuovi elementi accattivanti che si collocano alla perfezione nell’atmosfera dell’opera, e che riescono a tenerne alta la godibilità.
                      E qui mi fermo, perché sono già andato oltre a quanto mi proponevo. Diciamo che, senza scendere ancora più nel dettaglio e perlopiù saltando la famosa saga di Freezer, il resto l'ho scritto in questo vecchio post, che ho modificato per l'occasione.

                      Conclusioni

                      In conclusione, Dragon Ball è l'opera di un disegnatore di gag manga, trasformatosi per l'occasione in un autore di battle manga. Sì, è vero, DB lascia a desiderare qualitativamente sotto diversi aspetti, ma alla fine è ricordato non tanto per le qualità umoristiche dell'autore (che aveva già espresso, sino all'esaurimento del suo repertorio, in Dr. Slump) che anzi, qui sono spesso grossolane; e ovviamente non per avventure così semplicistiche che lasciano il tempo che trovano; e nemmeno per un aspetto in particolare; ma perché lui, proponendo un riuscito mix di tutto ciò che rendeva già all'inizio godibile questo manga, è riuscito alla fine ad attirare i lettori in un manga, come nessun altro prima di allora.
                      Una volta abbandonate le "risate" e l'avventura, tutto rimane semplice ma allo stesso tempo molto più complesso e sfaccettato, oltre che coinvolgente e di impatto. E questo dai personaggi alla storia. Insomma, quasi tutto migliora, pur rimanendo (all'apparenza) tanto semplice e comprensibile quanto accattivante ed intrigante.

                      Da qui, per me, nasce l'equivoco della prima serie: una serie che passa per essere innovativa e più fedele allo spirito del suo autore... ma che in realtà è una sperimentazione abbastanza estemporanea, che di fatto è solo un graduale cammino verso il genere del battle shonen. Una sperimentazione che qualitativamente non offre niente di inedito né di particolare sotto nessun aspetto, vivendo di rendita solo su un'infantile nostalgia e/o superficiale ricordo del bambinesco sense of wonder... insomma, nulla di davvero significativo.
                      In fondo, lo stesso Toriyama semplicemente aveva mescolato (neanche tanto bene) le arti marziali con il suo repertorio comico già esaurito con Dr. Slump... senza mai osare più di tanto, prima della saga di Piccolo Daimao. Se vogliamo individuare i tratti caratteristici dell'opera e se Toriyama è semplicemente un autore da seguire per l'intrattenimento che ha prodotto, e per la carica positiva con cui l'ha fatto, allora è la serie Z quella da vedere sotto la giusta luce. Per il Toriyama puramente comico c'è Dr. Slump.

                      Del resto, i lettori giapponesi l'avevano capito già più di 30 anni fa, quando hanno quasi lasciato perdere sul nascere quell'ibrido all'acqua di rose tra avventura, arti marziali e humor grottesco. Una roba che gode presso alcuni ancora di smisurata considerazione, ed evidentemente solo perché il Toriyama comico non lo conosce davvero manco il 5% di quelli che hanno guardato Dragon Ball.

                      Qua finisce la mia "trattazione" sulla prima parte dell'opera, ci ho messo veramente tutto quello che mi interessava condividere.
                      E ripercorrere le tappe che hanno portato al Dragon Ball più amato è una cosa che consiglio a tutto quello che rimane dell'utenza: così come rileggere Dragon Ball vi farà scoprire aspetti della storia che la renderanno meno banale e naif di quanto sembra, scoprirne l'evoluzione produrrà lo stesso effetto.
                      Last edited by Red; 17 March 2017, 20:51.
                      Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

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                      • #26
                        Ok, pensavo di aver detto di tutto già allora, ma in realtà sono (ancora adesso) continuamente stimolato dallo stravagante (quanto incoerente e incasinato) processo creativo di Dragon Ball.

                        Inoltre, questo thread è diventato davvero troppo caotico: sono partito introducendo il tutto con la storia della prima serie in Italia, poi la "trattazione" del doppiaggio Wolfgang, poi sono passato ai contenuti dell'intera prima serie (prima sulla narrativa dell'autore, poi del primo adattamento del manga, poi di nuovo in riguardo alla narrativa dell'autore), e infine sul processo creativo dell'opera (in particolar modo la prima parte).

                        Questo post, oltre che per evitare che il thread finisca in seconda pagina, serve a far chiudere il cerchio (almeno con questo topic): sono partito con la storia della trasmissione della prima serie di Dragon Ball in Italia, finirò con lo stesso argomento.

                        Le censure dell'anime

                        Dalla mia nuova ricerca, è emerso fuori che la responsabilità dei tagli si deve con sempre più probabilità al distributore internazionale di Dragon Ball, l'AB Groupe.

                        In pratica, intorno al 1987 pare ci fosse questo imprenditore italiano (tale Silvio Berlusconi) che possedeva i diritti europei di qualsiasi anime, principalmente per trasmetterli sui canali Fininvest (anche internazionali, come la Cinq e Telecinco).
                        Poi però arrivarono tutta una serie di anime con presenti contenuti violenti e sessuali, e tra questi c'era Dragon Ball. I francesi (e l'AB Groupe) furono costretti a fiondarsi su questi anime... ma quando vennero trasmessi in TV in versione integrale, successe il finimondo.
                        Tra le lamentele principali a scatenare il tutto, si ricorda un'orribile frase da Hokuto no Ken, in cui uno dei personaggi dice ad un altro: "Sei già morto".

                        Questo credo sia successo perchè sino agli anni '80 i cartoni animati erano una forma di narrazione proveniente da una letteratura per ragazzi ben più ingentilita, infantile e didattica di qualsiasi cosa sarebbe stata diretta presso ragazzi ed adolescenti in seguito. Così, questi nuovi prodotti hanno portato a confusione ed incertezza presso diversi editori, e ovviamente presso il pubblico.
                        In Francia poi c'era un team di psicologi a decidere cosa e come dovesse andare in onda, e con questo si spiega la versione tagliata della prima serie di DB arrivata qui da noi.

                        Fininvest entrò in diversi contenziosi con i francesi, per poter acquistare i diritti di questi nuovi anime... molti di questi, nel frattempo, vennero comprati (anche a pezzi) da una società italiana nota come Doro. Nel caso di Dragon Ball, il doppiaggio venne affidato a Play World, che così curò (da cani) una versione integrale della prima tranche di episodi, poi trasmessi su JTV per anni.

                        Ora, è ampiamente probabile che Fininvest/Mediaset si sia decisa a comprare i diritti italiani di Dragon Ball visto il successo che il manga stava riscuotendo, e risolti i contenziosi con i francesi.

                        Tra l'altro vale la pena segnalare che Mediaset non comprò le sigle di DB francese, usando quelle originali (anche se riassunte) trasmesse da JTV... sempre a proposito di fedeltà e tanto per ripetere che siamo tra i pochi paesi europei ad essersi evitati quest'autentica porcata di sigla:
                        Spoiler:
                        [video=youtube;HfBBbR4Z_RU]https://www.youtube.com/watch?v=HfBBbR4Z_RU[/video]



                        E guardacaso, quando DBZ è stata trasmessa la prima volta qua da noi, era in versione quasi integrale (perchè, come detto, era stata comprata da un altro distributore, la Funanimation). Così come in Francia, è stato solo dopo le lamentele di varie associazioni che ci sono stati anche da noi tagli, censure etc.
                        Così come nella prima serie di DB, in Italia il problema è stato l'adattamento... problema comune, in modi diversi, a QUALSIASI SERIE TV ARRIVATA DA NOI. Attribuire a Mediaset svariate censure fatte su DB, sembra così la classica faziosità di fan che si ergono a paladini di cause perse, senza sapere poi nemmeno granchè non solo del vero Dragon Ball, ma nemmeno di questioni editoriali.

                        Va segnalato inoltre che addirittura - tra gli editori nostrani - Star Comics ha poi cercato di cavalcare, amplificandola, tutta questa patetica ignoranza, pubblicandola sulla posta delle loro svariate edizioni del manga di Dragon Ball.
                        Addirittura un lettore, a pag. 125 del 30° vol. dell'edizione cosiddetta "Blu" si chiede perchè "TORIYAMA E SHUEISHA abbiano fatto tante storie per il ribaltamento del fumetto (sic!) e invece approvino la messa in onda di codesti episodi stravolti e snaturati".
                        Ed è micidiale leggere che, invece di tirare in ballo la Toei, che produce l'anime, questi tirino in ballo la Shueisha (la casa editrice del manga) a casissimo, e che soprattutto Star Comics faccia pubblicare un aborto simile di lettera


                        La verità è che solo il cercare di saperne di più del vero Dragon Ball - soprattutto andando oltre polemicucce, lagne infondate e sterili nozioni - è attività degna di un fan. Mi ha spinto a fare ricerche per tutto questo tempo, cercando di condividere non solo le mie "scoperte", ma anche l'entusiasmo nel cercare, trovare ed apprendere tutto questo.
                        Anzi: tutto sommato, è questo che ci definisce "fan".
                        Last edited by Red; 11 May 2019, 17:53.
                        Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

                        "It's spreading, tho".

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