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DBA defunto?

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  • #16
    Mentre sto dando una prima lettura alla Perfect Edition, devo constatare che - come ampiamente prevedibile - prosegue mestamente la sfilata di inutili non-fan che, non contenti di limitarsi a lasciare il post nostalgico sul Libero di cui non importerà a nessuno (come nel caso dell'op, suoi fake compresi), vengono in questa sezione a sottoporre le loro irrilevanti reply... tanto per sfogare la loro palese incapacità a comprendere la situazione, oltreche a interagire leggendo e scrivendo in maniera pertinente (un classico della peggio DBA).
    Perchè DBA è - o era, dopo essere stato piallato senza spiegazioni dal suo host, ricordiamolo - ormai talmente caduto in basso, a confronto con il fandom odierno (e in pieno revival di Dragon Ball), che l'angolino nostalgico - nel Principale - non può che esistere soltanto per deriderlo.

    In effetti, nel fandom - persino quello italiano, nel periodo di questa specie di thread - ormai era un trend guardare al proprio passato, quando DBA ne era la massima espressione (cit.), e allo scopo di farsi due risate.

    Oltre al thread di reddit sullo "Zenkai Power", avevo citato un thread di kanzenshuu.com aperto poco dopo aver smascherato DBA, in cui viene liquidata (e da me poi distrutta nello stesso thread) un'intervista fake pubblicata proprio da DBA. E non linkerò la DBA del 2010, quella newser che in un suo "dossier" ha esaminato parte degli stessi luoghi comuni che avevo già debunkato da tempo.
    Qua dentro, tanto per fare un po' l'avvocato del diavolo (va beh, sempre molto meglio che farne la groupie ) si sono citate le "fonti" di allora
    è un po' ingiusto giudicarlo oggi. D'altronde all'epoca le informazioni che giravano su DB erano quelle che erano, tipo i vari giornaletti che hanno postato qualche giorno fa sul principale.
    Difesa adeguata direi, considerato che quei "giornaletti" erano la famosa guida non ufficiale su Dragon Ball AF: guida che non dovrebbe nemmeno essere citata in nessun thread di questo forum data la sua "qualità" sotto lo zero, se si vuole mantenere un minimo di decenza.
    Tanto vale approfondire il discorso, per inquadrarlo una volta per tutte.




    Arrivando al presente, ieri mi sono imbattuto in una delle tante produzioni sulla scia di quel trend, dopo essere finito - non so come - a guardare un video su youtube su un vecchissimo speciale cartaceo di Dragon Ball. Pure questo video è risalente al periodo di questo thread, e riguarda il meno celebrato speciale di Dragon Ball edito da Rock'n'Comics (tra l'altro editore noto per pubblicare hentai ).

    Vent'anni fa funzionava così: la versione più "seria" dei fansite amatoriali erano le fanzine, rivistine - pure queste amatoriali - che uscivano a cadenza semi-regolare. Nel caso dei manga, tendevano a portare contenuti (sottoforma di uscite "speciali") riguardo serie provenienti dal Giappone.
    Per diversi anni, questi "speciali" sono stati l'unica fonte di approfondimento per i fan dei vari manga ed anime. Ovviamente, finivano prima o poi per essere citati e pubblicati dai fansite più in voga. Nel caso di Dragon Ball, tra i fansite non poteva mancare proprio Dragon Ball Arena, che pubblica un paio di pagine dello speciale Rock'n'Comics.

    Prima pagina pubblicata: https://web.archive.org/web/20160415...o/leggenda.php
    Seconda pagina (ormai invisibile su web archive): http://www.finalsayan.com/leggenda/
    E cominciamo bene, con un errata corrige ancora prima di presentare la pagina stessa e riguardo solo UNO degli innumerevoli strafalcioni di quella pagina (ed ovviamente, è sbagliata pure la "correzione" di DBA ).

    Sul resto del contenuto, questo è il video:
    [video=youtube;dZWRxjbdWKw]
    [/video]

    Riassumendo, questo "special" ne esce come un miscuglio micidiale in cui si fondono dilettantismo, una quasi assoluta mancanza di conoscenza dell'opera e del mangaka che si è "approfondito", e un umorismo squallido e tristissimo. Una pubblicazione realizzata veramente da cani.

    Per rendere ulteriormente l'idea, traduco - dall'italiano da chat - un paio di commenti al video, che credo descrivano ulteriormente contesto e contenuti:

    A "il negretto" i miei polmoni sono collassati!!!! Ahahahahahahhahahahah, ma con tutto quello che potevano scrivere, perchè proprio quello?!?!!
    Comunque questo libretto di Dragon Ball è l'emblema della situazione nel periodo 95-00: i manga erano molto più di nicchia di oggi e non c'era il collezionismo dei nostri tempi, e così il controllo su pubblicazioni - per così dire - "non ufficiali" era quasi nullo; gli editori così non avevano alcun ostacolo per sfruttare un grosso brand per ingrandirsi/arricchirsi/spammarsi, e questo è il risultato.
    Senza poi contare la quasi assenza di Internet.

    Anch'io avevo un simile residuato bellico di volume, quello sui digimon - preso proprio per avvicinarmi al brand - che oltretutto era fatto malissimo (anche come rilegatura: dopo 2 giorni che ce l'avevo, quasi tutte le pagine erano andate per conto loro). Mi ricordo che io e un mio amico appassionato dei digimon l'abbiamo riletto anni dopo, e abbiamo passato un pomeriggio intero a ridere a causa degli errori che ci abbiamo trovato dentro!!! Purtroppo l'ho perso, ma nonostante fosse fatto da cani me lo rileggerei volentieri per farmi 2 risate!!! XD
    E sul web questa roba veniva presentata e diffusa nel fandom come chicca per i fan più irriducibili mentre è poco altro che il
    classico esempio di un oggetto che ai tempi era il Sacro Graal degli appassionati, mentre ora é solo un buffo ricordo del passato.
    No, perchè se questa era la versione "più seria" e "documentata" dei fansite (e se non altro le immagini dello special vengono palesemente dai Daizenshuu), va da sè cosa fosse un sito come DBA, che come "rarità" e "fonti" ha usato queste schifezze di speciali.



    Del resto - come visto nel thread sopra linkato - anche quando le fonti erano buone, proprio non si era nemmeno in grado di riportarle come si deve. Un ulteriore esempio è quest'altra pagina, dedicata proprio ad Akira Toriyama, dalla sezione delle "informazioni": https://web.archive.org/web/20160318...f.it/akira.php

    Akira Toriyama nasce ad Aichi (una località a circa 200 km a sud-ovest di Tokyo) il 5 aprile del 1955 e,all'età di 21 anni, dopo aver ottenuto il diploma di disegnatore grafico dalla Prefectural Industrial High School, diviene progettista in una società del settore industriale. Presto, però, dopo soli due anni di lavoro, giunge anche per lui quella che potremmo definire la "grande occasione": vince, infatti, il premio Monthly Young Jump, un concorso per la casa editrice Shueisha,
    Queste di cui sopra sembrano essere chicche riportate dai vecchi Toriyama World italiani... e andrebbe bene così (in quei volumetti, queste nozioni sono state correttamente tradotte dall'originale), se non fosse che su DBA sono appunto riportate totalmente a cazzo di cane
    Alcune correzioni, sempre for the lulz (ho sempre sognato di scriverlo... forse) su questo estratto di 4 RIGHE:

    - Aichi non è una città, ma è il nome della prefettura. Praticamente, è come se avessero scritto "Akira Toriyama nasce a Campania (una località a circa 200 km a sudest di Roma)".

    - Toriyama, inoltre, per sua ammissione, non ha "ottenuto" alcun diploma: lui stesso ci informa che ha cominciato a lavorare poco prima di diplomarsi, perché non ne poteva più di studiare.
    Come se non bastasse, lui non era un "progettista di una società industriale" ma semplicemente era stato assunto da una compagnia di design... da questa poi si licenziò dopo soli due anni e mezzo, per cercare la fortuna come fumettista per qualche tempo.

    - E poi, soprattutto l'ultima: Toriyama non ha vinto il "premio" (chiamato da questi qua anche "concorso") Monthly Young Jump; ha provato per ben due volte a vincere il premio in denaro, e non ci riuscì neppure al secondo tentativo.


    E sorvolo su altre imprecisioni della stessa pagina, perchè la totale insipienza e disinteresse per i contenuti da parte dello staff di DBA mi pare chiara, e fin troppo ben documentata.
    Così come solari sono i livelli bassissimi toccati dal fandom di allora: al giorno d'oggi va citato solo per quello che merita, cioè tanto per farsi due risate a loro spese

    Del resto, la cosa meravigliosa è che per (de)ridere non c'è bisogno nemmeno di inventarsi chissà cosa. Basta solo citare e mostrare l'evidenza, cioè il minimo indispensabile
    Piccola guida all'ineguagliato fandom italiano di DB... e anche al suo ex-rappresentante numero 1.

    "It's spreading, tho".

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