Prologo
“Ciao Higashi,
Perdonami se ti saluto così, con questa lettera, ma sapevo che se lo avessi fatto di persona avresti fatto di tutto per impedirmi di andare. Inoltre, spero che questa lettera possa farti ricordare sempre di me, anche quando non ci sarò più, cosa che temo avverrà molto presto. So cosa ne pensi a riguardo, ne abbiamo discusso un milione di volte, non hai tutti i torti a dire che una tale minaccia và affrontata insieme, e che bisogna aspettare il momento giusto, ma io non posso più aspettare, la gente che ho promesso di proteggere, coloro che mi rivolgono preghiere di speranza, vive nella morte e nel terrore, e io non posso tollerare altri affronti del genere, darò tutta me stessa per impedire che quel mostro continui a distruggere, dovesse costarmi la vita.
Ma c’è dell’altro mio dolce Higashi, ricordi quando dicevamo che eravamo diventati una cosa sola, ricorderai anche che il sommo non era molto felice di questo, sostenendo che le divinità non dovrebbero provare tali sentimenti. Ad ogni modo, proprio per ciò che ci lega e continuerà a legarci anche quando non ci sarò più, fuggi, non affrontare ciò che ti ucciderebbe, se perissimo entrambi il nostro sacrificio sarebbe inutile, ma se tu sopravvivi allora ci sarà sempre un filo di speranza, ecco il mio ultimo desiderio, vivi Higashi, fallo anche per me e ricorda che fino ogni azione che tu compirai, sarà come se in parte la compissi io, dunque non essere troppo triste, io continuerò ad essere accanto a te, da qualunque posto mi troverò…”
Dopo aver letto, piegò il foglio con cura e lo mise da parte, dopodiché si rivolse al suo interlocutore con un velo di malinconia, “è anche per questo che ho preso la mia decisione, finalmente ho capito il vero significato di questa lettera, dopo un’infinità d’anni…”, il suo interlocutore scuotè la testa piuttosto perplesso, “la verità è che quei saiyan ti hanno cambiato, pensavo che anni d’esperienza come divinità suprema ti avessero fatto maturare e invece…”, fu interrotto all’istante dal lettore della lettera “no, si sbaglia invece, grazie al loro esempio ho capito il nostro vero scopo, si ricordi che siamo qui per proteggere l’universo e contro Buu mi sono dimostrato impreparato per ben due volte, ho perso i miei compagni la prima e stavo rischiando di perdere l’universo alla seconda..”
“gestirlo vorrai dire!”, ribattè immediatamente il sommo Kaiohshin “il che è diverso dal proteggerlo, ti ricordo che siamo divinità e in quanto tali non dobbiamo interferire più di tanto col corso degli eventi dei mortali, e se tu te ne vai, chi mai ti potrà sostituire?”, Kaiohshin (conosciuto anche come Kaiohbito dopo la fusion con la sua guardia del corpo Kibith), con un sottile velo di ironia rispose “ Mi pare che lei potrà farlo benissimo, è un ottimo amministratore e sono sicuro che farà un ottimo lavoro”, a queste parole il vecchio sussultò un secondo e con aria piuttosto indispettita ribatte “ma insomma ti sembra questo il modo di comportarsi?!?! Comunque, per prima cosa ti stai comportando da egoista lasciando i tuoi sacri doveri…”, “si sbaglia, lo sa che me ne vado anche perché sospetto che quello che è appena successo sulla terra non mi piace per nulla…” rispose Kaiohshin senza battere ciglio, ma il sommo non sembrava per niente convinto da quelle parole “Uccellaccio del malaugurio! Cosa vuoi che sia, si tratta di un tenkaichi come tutti gli altri, solo in scala universale, e comunque, nel caso qualcosa andasse storto, ci penseranno Goku, Gohan e i loro compagni ad aggiustare tutto, inoltre, credi davvero di poter recuperare il divario tra te e i saiyan in solo un anno?”, “su su, lei sottovaluta la nostra specie” rispose Kaiohshin mentre stava preparando il fagotto col necessario per il viaggio”. “Non la sto sottovalutando, è solo che si tratta di un periodo troppo breve” esclamò il sommo, “beh” disse Kaiohshin fissando prima il cielo e poi il sommo “ un modo ci sarebbe e lei lo sa perfettamente”, il sommo restò letteralmente a bocca aperta, effettivamente lo sapeva, ma fino ad ora solo pochissimi Kaiohshin dopo secoli e secoli di allenamenti massacranti sono riusciti a raggiungere ciò di cui parlava il suo interlocutore, “oh povero me, cosa mi tocca sentire…possibile che la gioventù d’oggi sia tanto incosciente” e detto questo alzò le spalle in segno di resa, per tutta risposta Kaiohshin accennò un sorriso dicendo “dica la verità, sotto sotto spererebbe che a vincere quel torneo sia io, guardi che lo so che non le và molto giù il fatto che i saiyan siano diventati più potenti di noi”, “certo che sì ragazzo, ma non voglio farmi troppe illusioni, comunque durante i miei viaggi per l’universo che ho fatto una volta sconfitto Buu, ho trovato questa cosa che vorrei dare a te, credo che ti sarà utile durante il viaggio, tanto ho capito che non c’è modo di farti cambiare idea…”, e si diresse verso la grande grotta che faceva da dimora. Una volta giunto lì prese in mano una spada e tornò dov’era prima…
“dimmi ragazzo, la riconosci?”, Kaiohshin guardando quella spada resto senza fiato, la riconobbe subito difatti “ma..ma.. quella è la spada del mio vecchio compagno del nord, credevo fosse stata distrutta durante lo scontro con Buu”.
Il sommo si mise a ridere vedendo la faccia sbigottita del suo allievo, dopodiché gli consegnò la spada e con una pacca sulla spalla disse “anche se non sono molto d’accordo con la tua decisione, spero che tu possa raggiungere il tuo obbiettivo, confesso che anch’io temo per quello strano torneo e per quello strano individuo che ha sfidato Goku un paio di giorni fa, mi auguro che le nostre siano solo supposizioni senza fondamenta”. Kaiohshin, sorridente e un poco imbarazzato rispose “ lo spero pure io, la ringrazio di tutto maestro”, “ e di cosa?!?!? Su su, sono stato giovane pure io, ora và, tuttosommato un po’ di fatica non ti farà male, ma ricorda che il tuo posto è qui”, “certo che lo ricorderò, ci rivediamo tra un anno, mi stia bene”, e detto questo si teletrasportò verso chissà quale luogo, il sommo si fermò a fissare per qualche attimo il posto dove prima stava parlando con Kaiohshin pensando “altro che sommo, tutto sembra sfuggirmi di mano, ma d’altronde è così quando si è tanto anziani, a parte dare consigli alle nuove leve non credo di essere molto utile in caso di nuovi pericoli, mi chiedo se Kaiohshin non abbia ragione nel dire che il nostro vero scopo è proteggere l’universo e mi chiedo anche se è davvero così, allora io che ci faccio qui visto che oramai non posso più proteggere neppure me stesso….”
(continued)
“Ciao Higashi,
Perdonami se ti saluto così, con questa lettera, ma sapevo che se lo avessi fatto di persona avresti fatto di tutto per impedirmi di andare. Inoltre, spero che questa lettera possa farti ricordare sempre di me, anche quando non ci sarò più, cosa che temo avverrà molto presto. So cosa ne pensi a riguardo, ne abbiamo discusso un milione di volte, non hai tutti i torti a dire che una tale minaccia và affrontata insieme, e che bisogna aspettare il momento giusto, ma io non posso più aspettare, la gente che ho promesso di proteggere, coloro che mi rivolgono preghiere di speranza, vive nella morte e nel terrore, e io non posso tollerare altri affronti del genere, darò tutta me stessa per impedire che quel mostro continui a distruggere, dovesse costarmi la vita.
Ma c’è dell’altro mio dolce Higashi, ricordi quando dicevamo che eravamo diventati una cosa sola, ricorderai anche che il sommo non era molto felice di questo, sostenendo che le divinità non dovrebbero provare tali sentimenti. Ad ogni modo, proprio per ciò che ci lega e continuerà a legarci anche quando non ci sarò più, fuggi, non affrontare ciò che ti ucciderebbe, se perissimo entrambi il nostro sacrificio sarebbe inutile, ma se tu sopravvivi allora ci sarà sempre un filo di speranza, ecco il mio ultimo desiderio, vivi Higashi, fallo anche per me e ricorda che fino ogni azione che tu compirai, sarà come se in parte la compissi io, dunque non essere troppo triste, io continuerò ad essere accanto a te, da qualunque posto mi troverò…”
Dopo aver letto, piegò il foglio con cura e lo mise da parte, dopodiché si rivolse al suo interlocutore con un velo di malinconia, “è anche per questo che ho preso la mia decisione, finalmente ho capito il vero significato di questa lettera, dopo un’infinità d’anni…”, il suo interlocutore scuotè la testa piuttosto perplesso, “la verità è che quei saiyan ti hanno cambiato, pensavo che anni d’esperienza come divinità suprema ti avessero fatto maturare e invece…”, fu interrotto all’istante dal lettore della lettera “no, si sbaglia invece, grazie al loro esempio ho capito il nostro vero scopo, si ricordi che siamo qui per proteggere l’universo e contro Buu mi sono dimostrato impreparato per ben due volte, ho perso i miei compagni la prima e stavo rischiando di perdere l’universo alla seconda..”
“gestirlo vorrai dire!”, ribattè immediatamente il sommo Kaiohshin “il che è diverso dal proteggerlo, ti ricordo che siamo divinità e in quanto tali non dobbiamo interferire più di tanto col corso degli eventi dei mortali, e se tu te ne vai, chi mai ti potrà sostituire?”, Kaiohshin (conosciuto anche come Kaiohbito dopo la fusion con la sua guardia del corpo Kibith), con un sottile velo di ironia rispose “ Mi pare che lei potrà farlo benissimo, è un ottimo amministratore e sono sicuro che farà un ottimo lavoro”, a queste parole il vecchio sussultò un secondo e con aria piuttosto indispettita ribatte “ma insomma ti sembra questo il modo di comportarsi?!?! Comunque, per prima cosa ti stai comportando da egoista lasciando i tuoi sacri doveri…”, “si sbaglia, lo sa che me ne vado anche perché sospetto che quello che è appena successo sulla terra non mi piace per nulla…” rispose Kaiohshin senza battere ciglio, ma il sommo non sembrava per niente convinto da quelle parole “Uccellaccio del malaugurio! Cosa vuoi che sia, si tratta di un tenkaichi come tutti gli altri, solo in scala universale, e comunque, nel caso qualcosa andasse storto, ci penseranno Goku, Gohan e i loro compagni ad aggiustare tutto, inoltre, credi davvero di poter recuperare il divario tra te e i saiyan in solo un anno?”, “su su, lei sottovaluta la nostra specie” rispose Kaiohshin mentre stava preparando il fagotto col necessario per il viaggio”. “Non la sto sottovalutando, è solo che si tratta di un periodo troppo breve” esclamò il sommo, “beh” disse Kaiohshin fissando prima il cielo e poi il sommo “ un modo ci sarebbe e lei lo sa perfettamente”, il sommo restò letteralmente a bocca aperta, effettivamente lo sapeva, ma fino ad ora solo pochissimi Kaiohshin dopo secoli e secoli di allenamenti massacranti sono riusciti a raggiungere ciò di cui parlava il suo interlocutore, “oh povero me, cosa mi tocca sentire…possibile che la gioventù d’oggi sia tanto incosciente” e detto questo alzò le spalle in segno di resa, per tutta risposta Kaiohshin accennò un sorriso dicendo “dica la verità, sotto sotto spererebbe che a vincere quel torneo sia io, guardi che lo so che non le và molto giù il fatto che i saiyan siano diventati più potenti di noi”, “certo che sì ragazzo, ma non voglio farmi troppe illusioni, comunque durante i miei viaggi per l’universo che ho fatto una volta sconfitto Buu, ho trovato questa cosa che vorrei dare a te, credo che ti sarà utile durante il viaggio, tanto ho capito che non c’è modo di farti cambiare idea…”, e si diresse verso la grande grotta che faceva da dimora. Una volta giunto lì prese in mano una spada e tornò dov’era prima…
“dimmi ragazzo, la riconosci?”, Kaiohshin guardando quella spada resto senza fiato, la riconobbe subito difatti “ma..ma.. quella è la spada del mio vecchio compagno del nord, credevo fosse stata distrutta durante lo scontro con Buu”.
Il sommo si mise a ridere vedendo la faccia sbigottita del suo allievo, dopodiché gli consegnò la spada e con una pacca sulla spalla disse “anche se non sono molto d’accordo con la tua decisione, spero che tu possa raggiungere il tuo obbiettivo, confesso che anch’io temo per quello strano torneo e per quello strano individuo che ha sfidato Goku un paio di giorni fa, mi auguro che le nostre siano solo supposizioni senza fondamenta”. Kaiohshin, sorridente e un poco imbarazzato rispose “ lo spero pure io, la ringrazio di tutto maestro”, “ e di cosa?!?!? Su su, sono stato giovane pure io, ora và, tuttosommato un po’ di fatica non ti farà male, ma ricorda che il tuo posto è qui”, “certo che lo ricorderò, ci rivediamo tra un anno, mi stia bene”, e detto questo si teletrasportò verso chissà quale luogo, il sommo si fermò a fissare per qualche attimo il posto dove prima stava parlando con Kaiohshin pensando “altro che sommo, tutto sembra sfuggirmi di mano, ma d’altronde è così quando si è tanto anziani, a parte dare consigli alle nuove leve non credo di essere molto utile in caso di nuovi pericoli, mi chiedo se Kaiohshin non abbia ragione nel dire che il nostro vero scopo è proteggere l’universo e mi chiedo anche se è davvero così, allora io che ci faccio qui visto che oramai non posso più proteggere neppure me stesso….”
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