Allora ragazzi... VirusImpazzito ha fatto un capolavoro con la traduzione, quindi apro un nuovo topic per la versione in Italiano della mia fan fiction. I crediti per questa traduzione vanno a lui, infatti, ha fatto un lavoro da professionista!!!! Grazie milleee!!!
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Dragon Ball Z - Universo Alternativo
"L'arrivo del Saiyan misterioso"
Un anno dopo la sconfitta di Freezer su Namecc, la vita sembrava procedere normalmente sulla Terra. Dopo lo scontro con Freezer, non si sapeva ancora dove fosse Goku, sebbene i suoi amici, con l'aiuto delle Sfere del Drago, avessero scoperto che effettivamente era ancora vivo.
I guerrieri Z erano tornati alle loro normali attività giornaliere, serbando la speranza che prima o poi il loro amato compagno sarebbe tornato sulla Terra, sano e salvo. Anche se il giorno tanto atteso tardava ad arrivare, Bulma decise che era ora di riunirsi tutti insieme alla Capsule Corporation per un piccolo barbecue. Erano tutti presenti, perfino Vegeta, nonostante costui stesse alla larga dagli altri, e il suo viso fosse perennemente serio, con un’espressione incandescente negli occhi, come di consueto, come era naturale per il Principe dei Saiyan. Non si sarebbe mai mischiato con quei terrestri, secondo lui; stava con loro solo per mancanza di alternative migliori; e anche perché questa situazione gli aveva procurato un posto meraviglioso in cui allenarsi, grazie all’astronave del Dr. Brief, in cui trascorreva la gran parte delle ore. Quindi, dopo tutto, ne valeva la pena di trascorrere del tempo con quegli stupidi, pensava. Il suo obiettivo era superare Kakaroth e se, per raggiungere questo scopo, avrebbe dovuto tollerare tutta quella situazione assurda, avrebbe avuto la forza di volontà di sottoporsi a questo sacrificio. Dopo tutto, un vero Saiyan, sa come sopportare le fatiche, anche quelle non fisiche. E almeno, c’era di buono che i musi verdi di Namecc erano partiti per il loro nuovo pianeta, quindi sarebbe stato solo e senza interruzioni.
Bulma salutò uno per uno tutti gli amici appena arrivati. “Salve ragazzi! È bello che siate venuti. Non è niente di speciale, avevavo appena fatto la spesa e ho deciso di invitarvi. Sapete, non è bello trovarsi soli, a volte” disse la donna dai capelli azzurri, sorridendo ai suoi amici.
“Beh, Bulma, credevo che la compagnia di Vegeta ti tenesse allegra!” disse Yamcha prendendo in giro la sua ex.
“Ahhh! Non me ne parlare!” urlò. E’ una delle persone più fastidiose che mi è mai capitato di incontrare. Intendo dire che è perfino più fastidioso di te!” replicò.
“Ok, ok, non c’è bisogno di offendermi, stavo solo scherzando…” disse Yamcha, grattandosi la testa e entrando nel giardino dove si stava preparando il barbecue.
“A proposito… lui dov’è? Non si unisce a noi?” chiese Crilin.
Bulma scosse la testa. “Non penso. Lui non partecipa mai a niente, e comunque noi non abbiamo bisogno della sua compagnia. Lascia che faccia quello che vuole, almeno non ci darà fastidio” disse, fermandosi un attimo a guardare la navicella, poi proseguì. “Forza, gente, è quasi pronto!” disse, spostandosi verso il punto dove suo padre stava cuocendo la carne.
“Peccato che Goku non sia ancora tornato… è sempre così allegro averlo attorno, almeno ci saremmo fatti quattro risate, se fosse stato qui!” disse Crilin, sedendosi su una sedia e versando un po’ d’aranciata nel bicchiere.
“Sì, è vero… ma da quanto tempo è? Da un anno? Da quando abbiamo scoperto che era ancora vivo, sembra che l’attesa sia insopportabile. Potrebbe almeno darci un avvertimento o una notizia…” replicò Bulma. “Comunque, dove sono Chichi e Gohan? Non vengono?”
“Sì che vengono, ma Chichi ha voluto assicurarsi che Gohan finisse i compiti prima. Lo sai com’è… povero bambino…” rispose Crilin.
“Beh, io la capisco… vuole solo il meglio per suo figlio… anche se a volte è un po’… eccessiva.” rispose Bulma con una risata contenuta. “Oh, eccoli!” disse, scorgendo Chichi e Gohan che entravano dall’ingresso principale. “Siamo qui!”
“Gohan… sei sicuro di aver finito tutto? Non è che mi hai nascosto qualcosa perché uscissimo di casa e venissimo qua?” chiese Chichi a suo figlio.
“No, mamma… ho finito tutto, proprio come mi hai detto tu” disse il ragazzino, con un’espressione scocciata sul volto.
“Bene. Voglio che tu sia più avanti possibile con gli studi in vista del ritorno di tuo padre. Voglio che lui sia orgoglioso del suo futuro scolaretto!” disse, passandogli una mano fra i capelli.
“Sì, mamma…” disse Gohan stufo.
“Ehi, sono felice di vedere che ce l’avete fatta! Stavamo aspettando voi due” disse Bulma, accompagnandoli nel giardino dove si stava tenendo il barbecue. “Quindi Goku non vi ha ancora inviato nessun segnale, vero?”
“No. Niente di niente. A volte mi sorprendo di essermi sposata… è come essere single.” Disse Chichi, delusa.
“Beh, sai com’è Goku… prima o poi salterà fuori, e tutto tornerà a posto!” disse Bulma, poggiando una sedia. “Nel frattempo, accomodatevi e mangiamo qualcosa!”
Improvvisamente, udirono il suono della porta della navicella che si apriva. Vegeta ne uscì, asciugandosi il sudore con il braccio. Guardando la gente riunita, disse: “Stupidi terrestri”, dirigendosi verso il gruppo.
Bulma sollevò le sopracciglia: “Uao, Mr. Principe dei Saiyan ha veramente intenzione di unirsi a noi? Cosa c’è che non va, Vegeta?” chiese.
“Taci, donna. Non mi sto unendo a nessuno, prendo solo qualcosa da mangiare e tornò ad allenarmi” rispose con un tono duro.
“Bravo, complimenti! Sai, non muori mica se ti diverti un pochettino…” replicò lei, incrociando le braccia e voltandosi verso gli altri. “Ma fai come vuoi…”
“Certo!” replicò lui, afferrando una porzione di carne, e tornando alla navicella.
“Ehm, Bulma… credi che sia sicuro avere lui fra i piedi?” chiese Crilin all’amica.
“Chi? Vegeta? Beh… è irascibile, arrogante, maleducato il più delle volte. Ma il suo unico obiettivo è diventare più forte di Goku, e tutto ciò che fa è allenarsi, quindi in realtà è abbastanza inoffensivo” replicò Bulma. “Inoltre dà a mio padre qualcosa da fare: rompe sempre tutto!”
Intanto, in una grande pianura a sud-ovest della Capsule Corp, si udì un suono molto forte e sicopato, seguito da un lampo di luce e, pochi secondi dopo, si sentì attorno a quest’area un colpo possente, uno scossone come di terremoto.
“Che diavolo è stato?” chiese un uomo in auto all’amico. Erano passati con la macchina nei pressi della zona dove era avvenuto il disastro.
“Non ne ho idea…andiamo a dare un’occhiata?” chiese l’amico.
“Uhm… certo. Potrebbe trattarsi di un incidente, magari con dei feriti. Andiamo.” Essi cambiarono direzione e si mossero verso il luogo da cui proveniva il suono.
Appena arrivarono, trovarono un cratere, tanto profondo che era impossibile vedere qualcosa al suo interno. Ma ad un’occhiata più da vicino, fu trovata una capsula spaziale. Una come quelle usate da Nappa e Vegeta per giungere sulla Terra, nel tentativo di distruggere il pianeta. I due umani restavano lì a guardare, cercando di immaginare cosa fosse accaduto. Improvvisamente, la porta si aprì, e una figura uscì dalla capsula. Lentamente, si rivelò essere una donna, vestita con una tipica armatura Saiyan. Aveva lunghi capelli neri che le raggiungevano la vita, occhi neri, un fisico atletico e… una coda! Diede un’occhiata attorno, la dimensione del cratere che la sua capsula aveva prodotto era troppo grande per permetterle di rilevare qualcosa, così iniziò a levitare fuori dal cratere. E i due uomini che si erano recati lì per controllare stettero a guardare, con un’espressione incredula nello sguardo.
“C-cosa? Che diavolo sta succedendo? Chi è quella?” chiese uno di loro all’altro.
“Non ne ho idea, amico… non ne ho idea, ma penso che dovremmo allontanarci il più possibile!” replicò l’altro e iniziarono a scappare via.
La donna premette un pulsante sul suo scouter, appena scorse i due umani. Lo scouter li analizzò, e appena ottenne il risultato, sogghignò: “Scommetto che questa è la Terra. Il famoso pianeta Terra. Interessante – disse, guardando i risultati sul rilevatore – mi sarei aspettata un livello di potenza più elevato dai suoi abitanti… era stato detto così tanto su questo pianeta. Non riesco a credere che qualcuno si sia sprecato a perdere tempo con alcuni deboli del genere.”
Volò avanti, verso i due uomini, colpendo con la coda il terreno davanti a loro.Essi si fermarono, sorpresi e spaventati allo stesso tempo.
“Non così in fretta” disse atterrando davanti a loro. “Ho bisogno di alcune risposte prima”.
I due uomini tremarono sulle loro gambe: “R-risposte?”
“Sì” disse la donna. “Questo è il pianeta Terra?”
“Che domanda è questa?” disse uno di essi. “Cosa hai bevuto, signora? Sicuramente qualcosa di forte…”
Lei si accigliò e guardò l’uomo: “Non prenderti gioco di me!” Ti ho fatto una domanda e faresti bene a rispondermi subito!” urlò.
“Ok, ok… certo che è il pianeta Terra…” disse, sfoderando la pistola che aveva sul retro della sua cintura. Il suo amico se ne accorse.
“Che fai, amico? Sei matto?” chiese al compagno.
“Beh, mi sto difendendo… non so che tipo di scherzo della natura sia, ma non mi piace!” disse, puntando la pistola verso di lei. “Mi ascolti, signora, ci lasci andare o sparo”.
Lei premette il pulsante dello scouter ancora una volta, l’uomo adesso aveva un livello combattivo di 3. La donna iniziò a ridere ad alta voce. “Sparerai davvero?? Perché non provi?” gli disse.
“Intendo dire… faresti meglio ad andartene, o sparo!” disse.
“Va bene, vai, terrestre. Spara. Vediamo cosa ottieni” lo provocò la donna.
“Io ti ho avvertito…” disse, col dito tremante mentre premeva il grilletto.
“Amico, tu sei matto, la ucciderai!” disse il suo amico, chiudendo gli occhi per non vedere ciò che gli stava accadendo davanti. Quando aprì gli occhi, per sua sorpresa, vide la donna ancora in piedi, senza ferite, e nemmeno un graffio.
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Dragon Ball Z - Universo Alternativo
"L'arrivo del Saiyan misterioso"
Un anno dopo la sconfitta di Freezer su Namecc, la vita sembrava procedere normalmente sulla Terra. Dopo lo scontro con Freezer, non si sapeva ancora dove fosse Goku, sebbene i suoi amici, con l'aiuto delle Sfere del Drago, avessero scoperto che effettivamente era ancora vivo.
I guerrieri Z erano tornati alle loro normali attività giornaliere, serbando la speranza che prima o poi il loro amato compagno sarebbe tornato sulla Terra, sano e salvo. Anche se il giorno tanto atteso tardava ad arrivare, Bulma decise che era ora di riunirsi tutti insieme alla Capsule Corporation per un piccolo barbecue. Erano tutti presenti, perfino Vegeta, nonostante costui stesse alla larga dagli altri, e il suo viso fosse perennemente serio, con un’espressione incandescente negli occhi, come di consueto, come era naturale per il Principe dei Saiyan. Non si sarebbe mai mischiato con quei terrestri, secondo lui; stava con loro solo per mancanza di alternative migliori; e anche perché questa situazione gli aveva procurato un posto meraviglioso in cui allenarsi, grazie all’astronave del Dr. Brief, in cui trascorreva la gran parte delle ore. Quindi, dopo tutto, ne valeva la pena di trascorrere del tempo con quegli stupidi, pensava. Il suo obiettivo era superare Kakaroth e se, per raggiungere questo scopo, avrebbe dovuto tollerare tutta quella situazione assurda, avrebbe avuto la forza di volontà di sottoporsi a questo sacrificio. Dopo tutto, un vero Saiyan, sa come sopportare le fatiche, anche quelle non fisiche. E almeno, c’era di buono che i musi verdi di Namecc erano partiti per il loro nuovo pianeta, quindi sarebbe stato solo e senza interruzioni.
Bulma salutò uno per uno tutti gli amici appena arrivati. “Salve ragazzi! È bello che siate venuti. Non è niente di speciale, avevavo appena fatto la spesa e ho deciso di invitarvi. Sapete, non è bello trovarsi soli, a volte” disse la donna dai capelli azzurri, sorridendo ai suoi amici.
“Beh, Bulma, credevo che la compagnia di Vegeta ti tenesse allegra!” disse Yamcha prendendo in giro la sua ex.
“Ahhh! Non me ne parlare!” urlò. E’ una delle persone più fastidiose che mi è mai capitato di incontrare. Intendo dire che è perfino più fastidioso di te!” replicò.
“Ok, ok, non c’è bisogno di offendermi, stavo solo scherzando…” disse Yamcha, grattandosi la testa e entrando nel giardino dove si stava preparando il barbecue.
“A proposito… lui dov’è? Non si unisce a noi?” chiese Crilin.
Bulma scosse la testa. “Non penso. Lui non partecipa mai a niente, e comunque noi non abbiamo bisogno della sua compagnia. Lascia che faccia quello che vuole, almeno non ci darà fastidio” disse, fermandosi un attimo a guardare la navicella, poi proseguì. “Forza, gente, è quasi pronto!” disse, spostandosi verso il punto dove suo padre stava cuocendo la carne.
“Peccato che Goku non sia ancora tornato… è sempre così allegro averlo attorno, almeno ci saremmo fatti quattro risate, se fosse stato qui!” disse Crilin, sedendosi su una sedia e versando un po’ d’aranciata nel bicchiere.
“Sì, è vero… ma da quanto tempo è? Da un anno? Da quando abbiamo scoperto che era ancora vivo, sembra che l’attesa sia insopportabile. Potrebbe almeno darci un avvertimento o una notizia…” replicò Bulma. “Comunque, dove sono Chichi e Gohan? Non vengono?”
“Sì che vengono, ma Chichi ha voluto assicurarsi che Gohan finisse i compiti prima. Lo sai com’è… povero bambino…” rispose Crilin.
“Beh, io la capisco… vuole solo il meglio per suo figlio… anche se a volte è un po’… eccessiva.” rispose Bulma con una risata contenuta. “Oh, eccoli!” disse, scorgendo Chichi e Gohan che entravano dall’ingresso principale. “Siamo qui!”
“Gohan… sei sicuro di aver finito tutto? Non è che mi hai nascosto qualcosa perché uscissimo di casa e venissimo qua?” chiese Chichi a suo figlio.
“No, mamma… ho finito tutto, proprio come mi hai detto tu” disse il ragazzino, con un’espressione scocciata sul volto.
“Bene. Voglio che tu sia più avanti possibile con gli studi in vista del ritorno di tuo padre. Voglio che lui sia orgoglioso del suo futuro scolaretto!” disse, passandogli una mano fra i capelli.
“Sì, mamma…” disse Gohan stufo.
“Ehi, sono felice di vedere che ce l’avete fatta! Stavamo aspettando voi due” disse Bulma, accompagnandoli nel giardino dove si stava tenendo il barbecue. “Quindi Goku non vi ha ancora inviato nessun segnale, vero?”
“No. Niente di niente. A volte mi sorprendo di essermi sposata… è come essere single.” Disse Chichi, delusa.
“Beh, sai com’è Goku… prima o poi salterà fuori, e tutto tornerà a posto!” disse Bulma, poggiando una sedia. “Nel frattempo, accomodatevi e mangiamo qualcosa!”
Improvvisamente, udirono il suono della porta della navicella che si apriva. Vegeta ne uscì, asciugandosi il sudore con il braccio. Guardando la gente riunita, disse: “Stupidi terrestri”, dirigendosi verso il gruppo.
Bulma sollevò le sopracciglia: “Uao, Mr. Principe dei Saiyan ha veramente intenzione di unirsi a noi? Cosa c’è che non va, Vegeta?” chiese.
“Taci, donna. Non mi sto unendo a nessuno, prendo solo qualcosa da mangiare e tornò ad allenarmi” rispose con un tono duro.
“Bravo, complimenti! Sai, non muori mica se ti diverti un pochettino…” replicò lei, incrociando le braccia e voltandosi verso gli altri. “Ma fai come vuoi…”
“Certo!” replicò lui, afferrando una porzione di carne, e tornando alla navicella.
“Ehm, Bulma… credi che sia sicuro avere lui fra i piedi?” chiese Crilin all’amica.
“Chi? Vegeta? Beh… è irascibile, arrogante, maleducato il più delle volte. Ma il suo unico obiettivo è diventare più forte di Goku, e tutto ciò che fa è allenarsi, quindi in realtà è abbastanza inoffensivo” replicò Bulma. “Inoltre dà a mio padre qualcosa da fare: rompe sempre tutto!”
Intanto, in una grande pianura a sud-ovest della Capsule Corp, si udì un suono molto forte e sicopato, seguito da un lampo di luce e, pochi secondi dopo, si sentì attorno a quest’area un colpo possente, uno scossone come di terremoto.
“Che diavolo è stato?” chiese un uomo in auto all’amico. Erano passati con la macchina nei pressi della zona dove era avvenuto il disastro.
“Non ne ho idea…andiamo a dare un’occhiata?” chiese l’amico.
“Uhm… certo. Potrebbe trattarsi di un incidente, magari con dei feriti. Andiamo.” Essi cambiarono direzione e si mossero verso il luogo da cui proveniva il suono.
Appena arrivarono, trovarono un cratere, tanto profondo che era impossibile vedere qualcosa al suo interno. Ma ad un’occhiata più da vicino, fu trovata una capsula spaziale. Una come quelle usate da Nappa e Vegeta per giungere sulla Terra, nel tentativo di distruggere il pianeta. I due umani restavano lì a guardare, cercando di immaginare cosa fosse accaduto. Improvvisamente, la porta si aprì, e una figura uscì dalla capsula. Lentamente, si rivelò essere una donna, vestita con una tipica armatura Saiyan. Aveva lunghi capelli neri che le raggiungevano la vita, occhi neri, un fisico atletico e… una coda! Diede un’occhiata attorno, la dimensione del cratere che la sua capsula aveva prodotto era troppo grande per permetterle di rilevare qualcosa, così iniziò a levitare fuori dal cratere. E i due uomini che si erano recati lì per controllare stettero a guardare, con un’espressione incredula nello sguardo.
“C-cosa? Che diavolo sta succedendo? Chi è quella?” chiese uno di loro all’altro.
“Non ne ho idea, amico… non ne ho idea, ma penso che dovremmo allontanarci il più possibile!” replicò l’altro e iniziarono a scappare via.
La donna premette un pulsante sul suo scouter, appena scorse i due umani. Lo scouter li analizzò, e appena ottenne il risultato, sogghignò: “Scommetto che questa è la Terra. Il famoso pianeta Terra. Interessante – disse, guardando i risultati sul rilevatore – mi sarei aspettata un livello di potenza più elevato dai suoi abitanti… era stato detto così tanto su questo pianeta. Non riesco a credere che qualcuno si sia sprecato a perdere tempo con alcuni deboli del genere.”
Volò avanti, verso i due uomini, colpendo con la coda il terreno davanti a loro.Essi si fermarono, sorpresi e spaventati allo stesso tempo.
“Non così in fretta” disse atterrando davanti a loro. “Ho bisogno di alcune risposte prima”.
I due uomini tremarono sulle loro gambe: “R-risposte?”
“Sì” disse la donna. “Questo è il pianeta Terra?”
“Che domanda è questa?” disse uno di essi. “Cosa hai bevuto, signora? Sicuramente qualcosa di forte…”
Lei si accigliò e guardò l’uomo: “Non prenderti gioco di me!” Ti ho fatto una domanda e faresti bene a rispondermi subito!” urlò.
“Ok, ok… certo che è il pianeta Terra…” disse, sfoderando la pistola che aveva sul retro della sua cintura. Il suo amico se ne accorse.
“Che fai, amico? Sei matto?” chiese al compagno.
“Beh, mi sto difendendo… non so che tipo di scherzo della natura sia, ma non mi piace!” disse, puntando la pistola verso di lei. “Mi ascolti, signora, ci lasci andare o sparo”.
Lei premette il pulsante dello scouter ancora una volta, l’uomo adesso aveva un livello combattivo di 3. La donna iniziò a ridere ad alta voce. “Sparerai davvero?? Perché non provi?” gli disse.
“Intendo dire… faresti meglio ad andartene, o sparo!” disse.
“Va bene, vai, terrestre. Spara. Vediamo cosa ottieni” lo provocò la donna.
“Io ti ho avvertito…” disse, col dito tremante mentre premeva il grilletto.
“Amico, tu sei matto, la ucciderai!” disse il suo amico, chiudendo gli occhi per non vedere ciò che gli stava accadendo davanti. Quando aprì gli occhi, per sua sorpresa, vide la donna ancora in piedi, senza ferite, e nemmeno un graffio.
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