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    Ho la possibilità di avviare un'attività di assistenza tecnica informatica, progettazione hardware per privati e aziende, supporto e vendita al dettaglio.
    Stavo valutando le spese necessarie tra partita iva, locale, commercialista, pressione fiscale (da ladrocinio, ma vabbè questo è un altro discorso) e durante le mie ricerche ho valutato anche i vari Competitor della zona che io pensavo essere uno solo (famoso per fare pessimi servizi). Invece ne spunta fuori un altro e scopro essere un mio amico nonchè ex compagno di scuola. Aprire in concorrenza per litigarsi le briciole mi è sembrato stupido (soprattutto in un momento così critico dell'economia italiana) così ho pensato che unendo le forze potrebbe essere vantaggioso per entrambe le parti.
    Lui attualmente ha una SNC a nome suo e di sua moglie (due soci) e hanno un ottimo portafoglio clienti tra privati e aziende del circondario. Lavorano dal 2007 e la ditta è ben avviata. Io pensavo di proporgli di subentrare come terzo socio (minoritario) dividendo le quote in 3 parti e acquisendo 1/3 della ditta investendo liquidazione e incentivo di buona uscita che percepirei dove lavoro ora (azienda in fallimento). Il mio ingresso porterebbe all'aggiunta di fondi freschi che possono essere utilizzati per la pubblicità, la progettazione e realizzazione di un sito per la vendita/assistenza online, progettazione e realizzazione software, nonchè una maggiore flessibilità nella diagnostica a domicilio e nella velocità di intervento (dato che ci sarebbe un tecnico skillato in più in sede).
    Non so come funziona una SNC e se è possibile fare una cosa di questo tipo o se è necessario cambiare ragione sociale, ne le eventuali spese supplementari.
    Nel caso avete consigli per me? Come valutate la situazione?
    Dewyz81

  • #2
    Originariamente Scritto da Dewyz81 Visualizza Messaggio
    Ho la possibilità di avviare un'attività di assistenza tecnica informatica, progettazione hardware per privati e aziende, supporto e vendita al dettaglio.
    Stavo valutando le spese necessarie tra partita iva, locale, commercialista, pressione fiscale (da ladrocinio, ma vabbè questo è un altro discorso) e durante le mie ricerche ho valutato anche i vari Competitor della zona che io pensavo essere uno solo (famoso per fare pessimi servizi). Invece ne spunta fuori un altro e scopro essere un mio amico nonchè ex compagno di scuola. Aprire in concorrenza per litigarsi le briciole mi è sembrato stupido (soprattutto in un momento così critico dell'economia italiana) così ho pensato che unendo le forze potrebbe essere vantaggioso per entrambe le parti.
    Lui attualmente ha una SNC a nome suo e di sua moglie (due soci) e hanno un ottimo portafoglio clienti tra privati e aziende del circondario. Lavorano dal 2007 e la ditta è ben avviata. Io pensavo di proporgli di subentrare come terzo socio (minoritario) dividendo le quote in 3 parti e acquisendo 1/3 della ditta investendo liquidazione e incentivo di buona uscita che percepirei dove lavoro ora (azienda in fallimento). Il mio ingresso porterebbe all'aggiunta di fondi freschi che possono essere utilizzati per la pubblicità, la progettazione e realizzazione di un sito per la vendita/assistenza online, progettazione e realizzazione software, nonchè una maggiore flessibilità nella diagnostica a domicilio e nella velocità di intervento (dato che ci sarebbe un tecnico skillato in più in sede).
    Non so come funziona una SNC e se è possibile fare una cosa di questo tipo o se è necessario cambiare ragione sociale, ne le eventuali spese supplementari.
    Nel caso avete consigli per me? Come valutate la situazione?
    Che tutto si può fare ma per una società del genere dovete essere tremendamente affiatati. Ma sul serio non in superficie eh. Non è come per una spa o una srl, nel caso della snc i litigi falcidiano società quasi quanto la crisi.

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    • #3
      che differenza c'è tra una snc e una srl?
      Dewyz81

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      • #4
        la snc è la tipica forma da azienda familiare, padre e figlio, fratelli e sorelle, coniugi ecc .. proprio perchè ogni errore di un socio si riperquote inevitabilmente sugli altri, anche ad esempio in caso di creditori, che possono rivalersi totalmente e senza limiti sui soci che gli pare. Come dice Andrew, è abbastanza sconsigliabile entrarci in caso di semplici "compagni di scuola", specie se gli altri soci hanno fra loro un legame più forte, rischi di vederti messo in un angolo alla prima questione seria ..
        Senza musica la vita sarebbe un errore
        Friedrich Nietzsche

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        • #5
          Originariamente Scritto da Axxell Visualizza Messaggio
          la snc è la tipica forma da azienda familiare, padre e figlio, fratelli e sorelle, coniugi ecc .. proprio perchè ogni errore di un socio si riperquote inevitabilmente sugli altri, anche ad esempio in caso di creditori, che possono rivalersi totalmente e senza limiti sui soci che gli pare. Come dice Andrew, è abbastanza sconsigliabile entrarci in caso di semplici "compagni di scuola", specie se gli altri soci hanno fra loro un legame più forte, rischi di vederti messo in un angolo alla prima questione seria ..
          Si, poi ci sono tante altre considerazioni riguardo alla responsabilità e anche all'imposizione, tanto che in pratica la snc è diventata sconsigliabile quasi in ogni situazione. Persino in quelle di cui ti fidi. La srl è molto più duttile, e ora come ora è secondo me il tipo di società meglio concepita. Specie perché puoi strutturare oramai l'atto costitutivo come ti pare. A patto di avere un notaio volenteroso.

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          • #6
            quindi se ho capito bene l'ideale sarebbe il passaggio da snc a sas (mantenedo io la figura del socio accomandante) per mia tutela. giusto?
            Last edited by Dewyz81; 28 July 2014, 14:37.
            Dewyz81

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            • #7
              Le soluzioni son diverse. Il passaggio a sas potrebbe essere una. Ma tu questi signori li hai sentiti?

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              • #8
                Originariamente Scritto da Dewyz81 Visualizza Messaggio
                quindi se ho capito bene l'ideale sarebbe il passaggio da snc a sas (mantenedo io la figura del socio accomandante) per mia tutela. giusto?
                oibo' ! per tua tutela in teoria, ma bisogna vedere se gli altri sono d'accordo, anche perchè i soci accomandanti in genere si ritengono non avere ruoli operativi (in pratica conferiscono capitale, partecipano ai dividendi e stop, o quasi ..), mentre quì mi pare di capire saresti un lavoratore come gli altri ed entreresti nel merito anche in fasi decisionali, ovviamente .. mica facile far digerire questa cosa con il fatto di assumerti meno rischi .. Secondo me devi farti una bella chiacchierata preliminare "a cuore aperto" con i tuoi potenziali soci, prima di prendere qualsiasi decisione .. una volta stabilite le basi di progetto e fiducia reciproca, a questo punto la ragione sociale da scegliere è più che altro una conseguenza ..
                Senza musica la vita sarebbe un errore
                Friedrich Nietzsche

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                • #9
                  Un altro modo sarebbe aprire un attività tutta tua e offrirti di collaborare. Ne avresti benefici sia gestionali che fiscali. Ci sono molte agevolazioni in questo senso. E ciò rimuoverebbe alla radice il problema della società. Ma sono cose che devi assolutamente coordinare con loro

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza Messaggio
                    Un altro modo sarebbe aprire un attività tutta tua e offrirti di collaborare. Ne avresti benefici sia gestionali che fiscali. Ci sono molte agevolazioni in questo senso. E ciò rimuoverebbe alla radice il problema della società. Ma sono cose che devi assolutamente coordinare con loro
                    interessante opzione. quali sarebbero i benefici fiscali? Pensavo ci fosse più beneficio a dividere il fisco tra soci.


                    Comunque siamo tutti molto amici, a livello gestionale non penso ci saranno problemi. Abbiamo le stesse vedute e condividiamo le stesse passioni. Inoltre ci conosciamo da 20 anni (non pochi) e non abbiamo mai avuto problemi. Abbiamo anche già lavorato insieme (come colleghi) ed entrambe sappiamo cosa vuol dire lavorare in team.
                    Dewyz81

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                    • #11
                      Originariamente Scritto da Dewyz81 Visualizza Messaggio
                      interessante opzione. quali sarebbero i benefici fiscali? Pensavo ci fosse più beneficio a dividere il fisco tra soci.
                      No, ci sono benefici a rimanere piccoli. Quest'anno però non mi sono occupato di consulenza, e l'ordinamento tributario cambia anno per anno. Fino all'anno scorso il regime iva al di sotto dei 35000 euro era davvero conveniente, come anche quello sui redditi.


                      Comunque siamo tutti molto amici, a livello gestionale non penso ci saranno problemi. Abbiamo le stesse vedute e condividiamo le stesse passioni. Inoltre ci conosciamo da 20 anni (non pochi) e non abbiamo mai avuto problemi. Abbiamo anche già lavorato insieme (come colleghi) ed entrambe sappiamo cosa vuol dire lavorare in team.
                      Beh se sei assolutamente sicuro, valuta l'opzione tributaria. Una volta determinata la convenienza scegli in base a quella.

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                      • #12
                        Ecco leggiti un po di cose:
                        http://www.pmi.it/tag/regime-dei-minimi

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                        • #13
                          Ho fatto anche altre ricerche e non capisco questo passaggio

                          La gestione dell'Iva
                          Un aspetto importante del nuovo regime fiscale dei minimi è legato alla gestione dell'Iva.
                          In riferimento a questo argomento, è bene precisare che, l'Iva sugli acquisti è totalmente indetraibile e pertanto, per il contribuente inserito nel regime dei minimi, rappresenta un mero costo.
                          Per quanto concerne invece, le fatture di vendita, gli importi fatturati sono esenti dall'applicazione dell'Iva e non sono soggetti all'applicazione della ritenuta d'acconto.
                          In ogni fattura emessa quindi, dovranno essere riportate le seguenti diciture:
                          �Operazione senza applicazione dell�Iva ai sensi dell'articolo 27, commi 1 e 2 del D.L. 6 luglio 2011 n.98 e successive modificazioni."
                          Regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e per i lavoratori autonomi in mobilità ex art.27 c. 1 e 2, DL n.98/2011;
                          "Non soggetta a ritenuta d'acconto ai sensi dell'art. 27 del D.L.98 del 06/07/2011. Provvedimento dell�Agenzia delle Entrate N.185820/2011"
                          Cioè, mettiamo il caso che debba vendere degli hard disk che il mio fornitore venderebbe a 50 euro iva inclusa (40 euro + 10 di iva -numeri a casaccuio per semplicità di calcolo-). Teoricamente io come rivenditore non posso acquistarlo a 40 ma a 50 e siccome l'iva l'ho già pagata io non la applico in scontrino?
                          C'è qualcosa che non mi torna, se pago l'iva sugli acquisti non la posso detrarre? e che detraggo?
                          Dewyz81

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                          • #14
                            In sostanza tu acquisti e non detrai l'iva. Vendi e non ce la paghi. E' molto conveniente. Tieni presente che rispetto a ciò che acquisti tu vendi più caro, da cui l'iva, calcolata sempre nella medesima percentuale è più alta quando vendi.

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