Un altro attentato.
Per ora 4 morti e un ferito italiano.
Provo una tremenda tristezza per i caduti e le loro famiglie. Proprio sabato sono uscito con un militare che è stato a Nassirya e mi ha raccontato episodi veramente assurdi. La vita degli italiani di stanza in iraq è costantemente in pericolo; sono al 99% ragazzi che non hanno grosse possibilità di sfuggire alla disoccupazione ed al precariato e decidono di arruolarsi e fare rischiosissime missioni all'estero. Bisogna portare rispetto profondo per queste persone che cercano alternative lavorative ad una realtà italiana che non propone nulla di sicuro e valido.
Passato il momento del cordoglio e del rispetto bisogna anche domandare alle nostre coscienze perchè questi nostri fratelli sono ancora lì a morire e soprattutto quale è il senso reale della nostra presenza in Iraq. Qualcuno ha responsabilità per quanto sta avvenendo e ho la tremenda paura che come al solito i responsabili la faranno franca mentre i nostri amici e fratelli che per disperazione rischiano la vita per 7.000 euro al mese pagano con la morte.
Per ora 4 morti e un ferito italiano.
Provo una tremenda tristezza per i caduti e le loro famiglie. Proprio sabato sono uscito con un militare che è stato a Nassirya e mi ha raccontato episodi veramente assurdi. La vita degli italiani di stanza in iraq è costantemente in pericolo; sono al 99% ragazzi che non hanno grosse possibilità di sfuggire alla disoccupazione ed al precariato e decidono di arruolarsi e fare rischiosissime missioni all'estero. Bisogna portare rispetto profondo per queste persone che cercano alternative lavorative ad una realtà italiana che non propone nulla di sicuro e valido.
Passato il momento del cordoglio e del rispetto bisogna anche domandare alle nostre coscienze perchè questi nostri fratelli sono ancora lì a morire e soprattutto quale è il senso reale della nostra presenza in Iraq. Qualcuno ha responsabilità per quanto sta avvenendo e ho la tremenda paura che come al solito i responsabili la faranno franca mentre i nostri amici e fratelli che per disperazione rischiano la vita per 7.000 euro al mese pagano con la morte.
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