Originariamente Scritto da Gogeta Ssj
Intanto non stiamo parlando dei nostri giorni ma dobbiamo raffrontarci con la realtà del 1920-1930. Una realtà che vedeva un istruzione crescente al Sud ma non in grado di eguagliare quella del Nord. In Settentrione il livello di ricchezza maggiore aveva permesso da sempre (1861) di creare le infrastrutture necessarie affinche gran parte della popolazione potesse compiere gli studi obbligatori. Questo non avveniva nel meridione dove, nella maggior parte dei casi (ma soprattutto in calabria, puglia, sicilia, sardegna) era difficoltoso anche raggiungere la scuola dato che mancavano le strade. Questa è una realtà che il meridione si porterà dietro anche nel dopoguerra. Inoltre bisogna riflettere sulle diverse strutture produttive. Ti faccio un esempio semplicissimo e di facile comprensione. Al Nord vi era una grossa concentrazione industriale ma soprattutto la facevano da padrone le grosse città; prova a pensare al lavoro nell'industria ed al lavoro nei campi: è tutto differente sia i ritmi di lavoro, sia la forza-lavoro. Al sud un bambino di 10 anni che va a scuola era principalmente visto come 2 braccia che si allontanavano dai campi, 2 braccia utili al lavoro agricolo ed al sostentamento di tutta la famiglia. Al Nord viceversa un bambino di 10 anni doveva andare a scuola ed al lavoro, soprattutto industriale ed artigianale, vi accedeva soltanto una volta completati gli studi obbligatori. Ora ho semplificato molto ma spero di averti fatto capire.
Al contratio la differenza di mentalità di cui tu parli ha generato nel tempo una situazione opposta a quella del dopoguerra. La grande offerta di lavoro presente al Nord (anche se pare che stia scemando) ha determinato una mortalità scolastica notevole fin dalle scuole medie, viceversa la disoccupazione del sud ha spinto molti ragazzi meridionali verso il diploma e la laurea. Detto molto in soldoni: se tu arrivi alla fine della terza media, non hai voglia di studiare ed hai la possibilità di lavorare e guadagnare allora è presumibile che abbandonerai gli studi e ti metterai a lavorare. Viceversa se arrivi alla fine terza media e non hai voglia di studiare, ma nella realtà in cui vivi non hai possibilità occupazionali, è molto probabile che ti prenderai un diploma o addirittura una laurea.
Comment