Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Il "dimentichismo"

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • Il "dimentichismo"

    Definizione: il dimentichismo è il coefficiente psicologico umano che esprime il grado di noncuranza di certi avvenimenti accaduti nel passato.
    nel caso di elevato valore di questo coefficiente, si può arrivare a snobbare o addirittura negare certi fatti.
    [termine coniato da Will]

    Data una definizione al termine, entriamo nel cuore della discussione e faccio ciò riportando alcune esperienze personali.

    Mi è capitato di discorrere con alcuni conoscenti di nazismo e campi di sterminio e non so perchè si finisce sempre su toni banali o ironici.
    Sarà che ho un lato umano estremamente pronunciato, ma a me non vien certo da ridere a pensare a certe cose e quando lo faccio notare mi viene detto: "mah si, io so cos'è accaduto anche se non ne parlo seriamente".
    Questa frase sinceramente faccio molta fatica a comprenderla, ma prendiamola per assioma.

    Assioma1 (dimentichismo): ogni avvenimento atroce può essere oggetto di ironia e strumentalismo ai fini di risata di gruppo

    arrivati a questo punto si pone un problema: perchè se capita a me in prima persona, non riesco a ironizzare su certi avvenimenti?
    la risposta sta qui sotto

    Assioma2 (dimentichismo): non mi importa di ciò che NON RIGUARDI ME DA VICINO

    tuttavia si può facilmente constatare (per esperienze personali) che queste persone siano molto schierate politicamente e il loro credo politico non necessariamente rispecchia quello opposto a quello autore di certe stragi.
    dunque ricaviamo il terzo assioma

    Assioma3 (dimentichismo): il mio orientamento politico esprime il mio credo universale che è indipendente dalla strage, ma è dipendente dal mio tasso di non rispetto.

    Certe cose riguardo all'olocausto uno se le aspetterebbe dall'estrema destra; invece è sorprendente come sono riuscito a constatare che la cosa è bipartisan: il dimentichismo è un concetto che trova riscontro in moltissime persone, le quali preferiscono rifugiarsi in un mondo più semplice e ipocrita per sfuggire alla capacità ragionativa della comunità.

    Tesi scientifiche formulate
    - dimentichismo lieve: si tende a deviare dall'argomento e chi ne fa ironia in realtà sa che è un fatto grave (contraddizione)
    - dimentichismo pesante: conosciamo tutti l'azione di certi gruppi di neonazisti o altro

    dunque esistono neonazisti moderati (quanto mi lascia pensare questo termine...) che nonostante ironizzino sull'olocausto, riconoscono la sua gravità.

    Dati utilizzati per formulare gli assiomi
    insulti:
    - "sei un ebreo"
    - "negro di m***a"
    - "brucia nei forni"
    - ...

    frasi ipocrite di conoscenti:
    - io conosco i fatti anche se li ironizzo
    - hanno fatto bene a bruciarli nei forni
    - ...

    pensare che queste parole vengano da persone non definibili neonazisti (perchè le conosco) mi fa ancora più paura.
    non sono un fanatico delle stragi e non mi sbrodolo in opinioni sentimentaliste quando ne sento parlare; mi toccano certamente, ma è impensabile parlarne in modo leggero.

    affrontare i temi in modo leggero è il primo passo per dimenticarli del tutto.
    il dimentichismo non è solo un concetto che fa sorridere (come è mio obiettivo dalle prime righe, dando una definizione bizzarra) ma è un concetto che in ogni aspetto della nostra vita, sta demolendo i mali della storia e specialmente quelli dei nazionalismi.

    anche se ciò accade, non penso che faccia parte della natura umana...
    ma se fosse così, almeno io sono un "deviato"
    "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
    Casper su Tatangelo&D'Alessio

  • #2
    Vengono i brividi a sentire certe cose, se hai certi amici che dicono certe cose vuol dire che non conoscono realmente quello che veramente c'è stato dietro, e se lo conoscono e non capiscono è ancora peggio. La cosa ancora più orribile è capirlo, conoscerlo e approvarlo, ma sicuramente non siamo nel caso dei tuoi amici!

    Ovviamente ti invito a guardare il contesto in cui vengono dette! Ogni frase va valutata nel contesto in cui viene detta!!
    Last edited by Derfel; 12 February 2007, 12:07.
    http://img46.imageshack.us/img46/3987/userbarer7.jpg





    http://gamesurf.tiscali.it/forum/sig...gpic6655_7.gif

    Comment


    • #3
      Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
      Definizione: il dimentichismo è il coefficiente psicologico umano che esprime il grado di noncuranza di certi avvenimenti accaduti nel passato.
      Questa si chiama "ignoranza",

      Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
      nel caso di elevato valore di questo coefficiente, si può arrivare a snobbare o addirittura negare certi fatti.
      questo "negazionismo".

      E poi dove sta scritto che non posso scherzare sull'olocausto e sul nazismo? Il buonsenso potrebbe suggerirmi solo di non farlo con degli ebrei, ma dal momento che non ho alcuna intenzione di sterminarli né di uccidere una qualsiasi razza non vedo quale sia il problema. Il buonsenso alla fine può anche farsi benedire.
      Anzi, il problema sta proprio nel pensare che non si possa farlo: la libertà di parola, e specie di satira, dovrebbe essere sacrosanto per tutti.


      Originariamente Scritto da Will
      affrontare i temi in modo leggero è il primo passo per dimenticarli del tutto.
      Dovresti innanzitutto spiegarmi perché è necessario trattare tutti i temi in modo pesante. Se tutte le discussioni avessero queste caratteristiche penso che nessuno riuscirebbe a parlare, schiacciato dal peso della gravità di ciò che deve dire.
      Con degli amici sostanzialmente stai cazzeggiando, non stai facendo ricerche storiche. Dove sarebbe questa necessità di non-leggerezza?

      Originariamente Scritto da Will
      anche se ciò accade, non penso che faccia parte della natura umana...
      ma se fosse così, almeno io sono un "deviato"
      Mi dispiace, spero potrai guarire..
      Ti consiglio il pamphlet di Luttazzi "101 cose da evitare ad un funerale" (così, su due piedi).

      p.s. ah, si può dare un nome più generale e conosciuto al tuo fenomeno.. si chiama umorismo.
      Last edited by EmptÿWords; 12 February 2007, 11:21.

      Comment


      • #4
        Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
        p.s. ah, si può dare un nome più generale e conosciuto al tuo fenomeno.. si chiama umorismo.
        Sarà...ma a me certe cose non fanno ridere...
        sigpic
        "Nella magia del solstizio d'inverno giace un angelo nella neve, la figura ghiacciata attraversata da tracce di lupi...melodiose arpe di elfi nella foresta della driade. (Nightwish)"

        Comment


        • #5
          quoto assolutamente EmptÿWords

          Comment


          • #6
            empty, non so se hai un parente che le ha vissute sulla propria pelle e nella propria carne, ma per certe cose è proprio da insensibili (a mio parere) scherzare.
            la necessità di non leggerezza sta nel fatto che stai insultando dei morti per esempio in campi di concentramento, dove è riconosciuto che la vita non si potesse più nemmeno chiamare tale.
            comportati come preferisci emptywords, stai pure leggero su queste cose, ci sono persone come me che non riescono a farlo e per me chi lo fa è un dimentichista
            "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
            Casper su Tatangelo&D'Alessio

            Comment


            • #7
              Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
              empty, non so se hai un parente che le ha vissute sulla propria pelle e nella propria carne, ma per certe cose è proprio da insensibili (a mio parere) scherzare.
              Io dopo aver sentito le storie raccapriccianti di mio nonno e gli incubi che si è portato dietro fino a 90 ANNI non riesco a ridere di certe cose...chi ci scherza sinceramente mi chiedo che persona sia e ammetto che certe cose mi fanno alquanto incazzare (chi ha scherzato con me su questo in passato l'ha fatto una volta e poi si è guardato bene dal rifarlo).
              sigpic
              "Nella magia del solstizio d'inverno giace un angelo nella neve, la figura ghiacciata attraversata da tracce di lupi...melodiose arpe di elfi nella foresta della driade. (Nightwish)"

              Comment


              • #8
                Probabilmente c'è modo e modo per parlare con 'leggerezza' di certi argomenti. Benigni nella 'Vita è bella' è riuscito a trovare un modo leggero e non offensivo. 'Train de vie' è un altro film che ha fatto lo stesso.
                ... bello è il bosco, buio e profondo,
                ma io ho promesse da non tradire,
                miglia da percorrere prima di dormire,
                miglia da percorrere prima di dormire


                My blog

                Comment


                • #9
                  Infatti, ma tra La vita è bella e le battute infelici c'è mooolta differenza!
                  sigpic
                  "Nella magia del solstizio d'inverno giace un angelo nella neve, la figura ghiacciata attraversata da tracce di lupi...melodiose arpe di elfi nella foresta della driade. (Nightwish)"

                  Comment


                  • #10
                    Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
                    empty, non so se hai un parente che le ha vissute sulla propria pelle e nella propria carne, ma per certe cose è proprio da insensibili (a mio parere) scherzare.
                    No, non ce l'ho, quindi posso scherzarci sopra alla grande.
                    E scherzo sopra pure sulla mia morte, sui miei difetti, sulla mia sfiga, sulle mie disgrazie, sulle disgrazie della mia famiglia.
                    C'è qualcuna di queste cose che sei convinto valga la pena di prendere sul serio - anzi, sia necessario farlo? Se la pensi così forse hai una visione un po' ristretta di cosa siano la morte, l'esistenza e tutto il resto. E mi dispiace che tu debba vivere una vita all'ombra del dovere, schiacciato da ciò che si può e ciò che non si può dire.

                    Originariamente Scritto da Will Visualizza Messaggio
                    la necessità di non leggerezza sta nel fatto che stai insultando dei morti per esempio in campi di concentramento, dove è riconosciuto che la vita non si potesse più nemmeno chiamare tale.
                    ?? Chiamare uno "ebreo" significa insultare tutti gli ebrei morti nei campi di concentramento? Vuol dire che se ti chiamo "Giuseppe" insulto tutti i Giuseppe morti nella storia?
                    Nessuno (a parte i negazionisti puri) sta negando gli orrori dei campi di concentramento, Will. Ce li hanno sbattuti davanti al naso per 50 anni. Se adesso c'è gente che vuole parlarne con leggerezza e scherzarci sopra è proprio perché ci hanno riproposto il tema in tutte le salse e ormai la sua serietà ha perso completamente sapore.

                    Poi andiamo, stai tecnicamente parlando di quattro ragazzini ancora privi di responsabilità che si danno vicendevolmente degli ebrei. Noi lo facevamo con un nostro compagno di classe per sfotterlo.. ebbene, ci potrai credere o no, nessuno di noi è diventato un neonazista. Non stiamo progettando lo sterminio di qualche razza. Perché sapevamo scherzare.

                    In aggiunta a Luttazzi, doppia razione per tutti di Traccia 10 degli Uochi Toki, via.

                    (By the way, non scherzerei mai con una persona suscettibile che non mi è amica. Sono totalmente disinteressato alle persone prive di senso dell'umorismo).
                    Last edited by EmptÿWords; 12 February 2007, 17:36.

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da EmptÿWords Visualizza Messaggio
                      No, non ce l'ho, quindi posso scherzarci sopra alla grande.
                      E scherzo sopra pure sulla mia morte, sui miei difetti, sulla mia sfiga, sulle mie disgrazie, sulle disgrazie della mia famiglia.
                      C'è qualcuna di queste cose che sei convinto valga la pena di prendere sul serio - anzi, sia necessario farlo? Se la pensi così forse hai una visione un po' ristretta di cosa siano la morte, l'esistenza e tutto il resto. E mi dispiace che tu debba vivere una vita all'ombra del dovere, schiacciato da ciò che si può e ciò che non si può dire.



                      ?? Chiamare uno "ebreo" significa insultare tutti gli ebrei morti nei campi di concentramento? Vuol dire che se ti chiamo "Giuseppe" insulto tutti i Giuseppe morti nella storia?
                      Nessuno (a parte i negazionisti puri) sta negando gli orrori dei campi di concentramento, Will. Ce li hanno sbattuti davanti al naso per 50 anni. Se adesso c'è gente che vuole parlarne con leggerezza e scherzarci sopra è proprio perché ci hanno riproposto il tema in tutte le salse e ormai la sua serietà ha perso completamente sapore.

                      Poi andiamo, stai tecnicamente parlando di quattro ragazzini ancora privi di responsabilità che si danno vicendevolmente degli ebrei. Noi lo facevamo con un nostro compagno di classe per sfotterlo.. ebbene, ci potrai credere o no, nessuno di noi è diventato un neonazista. Non stiamo progettando lo sterminio di qualche razza. Perché sapevamo scherzare.

                      In aggiunta a Luttazzi, doppia razione per tutti di Traccia 10 degli Uochi Toki, via.

                      (By the way, non scherzerei mai con una persona suscettibile che non mi è amica. Sono totalmente disinteressato alle persone prive di senso dell'umorismo).
                      Non per criticarti, ma secondo me hai una concezione distorta di senso dell'umorismo.
                      Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

                      Comment


                      • #12
                        Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
                        Non per criticarti, ma secondo me hai una concezione distorta di senso dell'umorismo.
                        Tu devi avere una concezione distorta di "critica"..

                        Comment


                        • #13
                          Continuo a quotare EmptÿWords in tutto e per tutto...
                          E aggiungo che si può benissimo ironizzare su un argomento senza perdere di vista la sua tragicità e serietà... Basta saper contestualizzare.. Penso trallaltro che ogni cosa abbia tantissimi punti di vista, tutti i riflessi che possiamo attribuire a un immagine possono prendere tantissime sfumature... qualsiasi immagine nella sua natura è e basta, senza giudizi umani. Migliaia di film trattano stessi argomenti in modo differente, dalla commedia al dramma.
                          Mettersi dei limiti di qualunque genere, almeno nelle cose concettuali e spirituali è per me un assurdità
                          Last edited by IISNT; 12 February 2007, 18:58.

                          Comment


                          • #14
                            [quote=IISNT;702777
                            Mettersi dei limiti di qualunque genere, almeno nelle cose concettuali e spirituali è per me un assurdità[/quote]
                            Bisogna sempre porsi dei limiti. Mi spieghi il significato di ironizzare? Come si può ironizzare su una cosa mantenendo la serietà su quell'argomento?
                            Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

                            Comment


                            • #15
                              Bisogna sempre porsi dei limiti.
                              Questa frase potrebbe divenire un culto nella sede centrale del c.d.p (semmai dovesse esistere): il club della piccineria...
                              Niente limiti invece se l'uomo medio avesse dentro di sè almeno un qualcosa di buono.

                              Questo qualcosa viene Chiamato consapevolezza:

                              con|sa|pe|vo|léz|za
                              s.f.
                              CO
                              l’essere consapevole, coscienza
                              Pensi che la comicità sia sempre fine a se stessa?
                              Sbagliato.
                              Ecco molte volte come si fa ad ironizzare mantenendo la serietà su un argomento.
                              Comunque non volevo dire questo.. volevo dire che puoi parlare seriamente di una cosa che il giorno prima "prendevi per il culo"...
                              E molte volte dopo averle prese per il culo ho parlato seriamente di tragedie dell'umanità in modo molto più profondo, serio e articolato dei bigotti che non osavano ironizzarci..
                              Mi spieghi il significato di ironizzare?
                              ok.. te lo copio da de mauro...

                              |ro|niz|zà|re
                              v.tr. e intr.
                              CO
                              1 v.tr., considerare, trattare con ironia: i. i propri difetti, la propria condizione
                              2 v.intr. (avere) fare dell’ironia, parlare, esprimersi con ironia: i. su tutto e su tutti, sulle debolezze altrui
                              E dunque:

                              i|ro|nì|a
                              s.f.
                              1a AU particolare modo di esprimersi che conferisce alle parole un significato opposto o diverso da quello letterale, lasciando però intravedere la realtà, che si usa per criticare, deridere, rimproverare e sim.: fine i.; i. pungente, amara, beffarda; parlare, esprimersi con i.; fare dell’i.
                              1b TS ret., figura retorica che consiste nell’usare parole di significato contrario a quello che si pensa
                              2 AU estens., scherno, derisione: un sorriso pieno di i.
                              3 CO atteggiamento che consente di affrontare la vita in modo critico e con distacco: vivere con i., mancare di i., prendere le cose con i. | atteggiamento di distacco di un artista dalla materia che tratta: l’i. del Manzoni, dell’Ariosto
                              4 TS filos., atteggiamento di svalutazione eccessiva di se stessi, della propria condizione o situazione | nella filosofia romantica: atteggiamento di sottovalutazione da parte dell’Io dell’importanza di ogni realtà esterna | nel pensiero di Kierkegaard: sentimento del contrasto fra la coscienza esaltata che l’Io ha di sé e la modestia delle sue manifestazioni esterne
                              Spero di essere stato esauriente
                              Saluti
                              Last edited by IISNT; 12 February 2007, 21:39.

                              Comment

                              Working...
                              X