Originariamente Scritto da www.clarence.com
Il 22 maggio si celebra in tutta Europa una festa particolare. La festa delle prostitute. Ma è vietato pensare a prestazioni e baccanali gratis, perché più che una vera e propria festa, si tratta di un'iniziativa "politica" per ricordare come spesso, troppo spesso, il mestiere più antico del mondo veda al lavoro donne e uomini che non lo fanno per piacere o scelta, ma perché costretti dal bisogno. O peggio, perché ridotti in schiavitù da "mercanti del sesso" senza scrupoli e dignità. Ecco dunque che questa giornata di iniziative europee diventa l'occasione per denunciare, in realtà per l'ennesima volta, una situazione che ha abbondantemente superato i limiti della tolleranza. Anche dal punto di vista delle risposte date dalle istituzioni: come sottolinea il Comitato per i diritti civili delle prostitute, che punta il dito sulle campagne di repressione e criminalizzazione messe in campo dal governo Berlusconi.
LA FESTA DELLE PROSTITUTE?
(Riceviamo dal Comitato per i diritti civili delle prostitute e volentieri diffondiamo)
Victor Hugo morì il 22 maggio del 1885 e fu onorato all'Arco di Trionfo a Parigi da folle di cittadini, fra costoro vi erano anche le prostitute francesi. Per l'occasione le prostitute di strada decisero di offrire gratuitamente i propri servizi ai clienti, una sorta di tributo allo scrittore che era stato il loro paladino e difensore.
Nelle sue opere Hugo dipingeva le prostitute come donne spinte dalla povertà e dalla fame a scegliere la prostituzione per sopravvivere e mantenere i propri figli, che davano l'anima per un pezzo di pane (la più nota fu Fantine da "I Miserabili").
Il '900 con le sue conquiste sociali ha molto cambiato la condizione delle donne e anche delle prostitute, le pari opportunità e le leggi liberali hanno affrancato le prostitute dalla schiavitù, ma raramente esse sono state integrate socialmente.
Eppure oggi, nel 2000, è drammaticamente vero che milioni di donne nel mondo sono povere ed escluse, a dimostrazione dell'arretratezza delle cosiddette società moderne ed evolute. La violazione dei diritti delle donne povere, delle prostitute e dei più deboli in generale sono la pratica politica dei governi che gestiscono un mondo fatto di sudditi.
Da anni non si vedeva una repressione e criminalizazione tanto forte contro le prostitute, in Italia il governo pretende di fare una legge repressiva che punisce prostitute e clienti, ignorando la democrazia parlamentare.
"Evitiamo di cancellare gli anniversari memorabili... Quando la notte tenta di avanzare, bisogna accendere le grandi date, così come si accendono le lampade". Così diceva Victor Hugo. Quello che sta accadendo nel nostro paese e in altri d'Europa in tema di prostituzione è certamente la notte che avanza. Anni di lotte per l'autodeterminazione sessuale di donne e uomini rischiano di essere cancellati da un'ondata moralizzatrice e sessuofobica, tipica dei regimi totalitari e dei fondamentalismi.
Per questo vogliamo dedicare una giornata alle prostitute, per sensibilizzare i cittadini e le cittadine al rispetto delle libertà, dei diritti e della dignità delle persone che si prostituiscono e contro la prevaricazione politica.
LA FESTA DELLE PROSTITUTE?
(Riceviamo dal Comitato per i diritti civili delle prostitute e volentieri diffondiamo)
Victor Hugo morì il 22 maggio del 1885 e fu onorato all'Arco di Trionfo a Parigi da folle di cittadini, fra costoro vi erano anche le prostitute francesi. Per l'occasione le prostitute di strada decisero di offrire gratuitamente i propri servizi ai clienti, una sorta di tributo allo scrittore che era stato il loro paladino e difensore.
Nelle sue opere Hugo dipingeva le prostitute come donne spinte dalla povertà e dalla fame a scegliere la prostituzione per sopravvivere e mantenere i propri figli, che davano l'anima per un pezzo di pane (la più nota fu Fantine da "I Miserabili").
Il '900 con le sue conquiste sociali ha molto cambiato la condizione delle donne e anche delle prostitute, le pari opportunità e le leggi liberali hanno affrancato le prostitute dalla schiavitù, ma raramente esse sono state integrate socialmente.
Eppure oggi, nel 2000, è drammaticamente vero che milioni di donne nel mondo sono povere ed escluse, a dimostrazione dell'arretratezza delle cosiddette società moderne ed evolute. La violazione dei diritti delle donne povere, delle prostitute e dei più deboli in generale sono la pratica politica dei governi che gestiscono un mondo fatto di sudditi.
Da anni non si vedeva una repressione e criminalizazione tanto forte contro le prostitute, in Italia il governo pretende di fare una legge repressiva che punisce prostitute e clienti, ignorando la democrazia parlamentare.
"Evitiamo di cancellare gli anniversari memorabili... Quando la notte tenta di avanzare, bisogna accendere le grandi date, così come si accendono le lampade". Così diceva Victor Hugo. Quello che sta accadendo nel nostro paese e in altri d'Europa in tema di prostituzione è certamente la notte che avanza. Anni di lotte per l'autodeterminazione sessuale di donne e uomini rischiano di essere cancellati da un'ondata moralizzatrice e sessuofobica, tipica dei regimi totalitari e dei fondamentalismi.
Per questo vogliamo dedicare una giornata alle prostitute, per sensibilizzare i cittadini e le cittadine al rispetto delle libertà, dei diritti e della dignità delle persone che si prostituiscono e contro la prevaricazione politica.
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