Gli sms non sono un pericolo per la lingua italiana, dunque non saranno sottoposti ad alcuna "cruscata", ma a scuola gli insegnanti siano rigidi perché questo metodo di scrittura non diventi un abuso . E' il parere di Nicoletta Maraschio, vice presidente dell'Accademia della Crusca che ricorda che i fondatori dell'Accademia definivamo "cruscate" le riunioni, piuttosto animate, durante le quali la lingua "veniva ripulita". E' stato questo termine a dare poi il nome all'istituto. Per oggi, la piu' antica accademia linguistica al mondo, ha promosso il convegno "Se telefonando ...ti scrivo" (nell'ambito della manifestazione Genio fiorentino edizione 2007) ed e' un primo momento di riflessione sulla contemporanea e ormai consolidata abitudine, soprattutto tra i giovani, di scrivere in forma abbreviata parole sugli sms.
"E' un fenomeno - spiega la professoressa Maraschio - legato ad un certo tipo di comunicazione a suo modo specifica. Il rischio puo' venire, piuttosto, da un suo abuso che puo' scadere nel gergale, quando si spinge troppo sulla semplificazione di un linguaggio che, alla fine, diventa un insieme di sigle e non di parole. Se poi accade, come a volte sta avvenendo, che questo linguaggio compare nei temi e nei compiti scolastici dei ragazzi, allora tocca alla scuola e al corpo insegnante intervenire con fermezza perché esso non degeneri in una cattiva abitudine". "Quello che bisogna fornire ai giovani studenti - continua il vice presidente dell'Accademia della Crusca - e' la consapevolezza della differenza che esiste tra grammatica della parola scritta e parlata. Nel caso degli sms, l'esigenza di liberare spazi e' assimilabile alle regole della parola parlata che da sempre si evolve. La parola scritta, invece, ha bisogno di tempi piu' lunghi per evolversi perché, per un suo corretto utilizzo, deve conservare piu' rigidita'.
Ora abbiamo anche la certificazione ufficiale ...io credo che gli Sms rovinino un po l'italiano..e poi se ne risente sui forum magari..già Derfel si era lamentato di questo..
Ma farne un convegno mi pare un po esagerato O__o
"E' un fenomeno - spiega la professoressa Maraschio - legato ad un certo tipo di comunicazione a suo modo specifica. Il rischio puo' venire, piuttosto, da un suo abuso che puo' scadere nel gergale, quando si spinge troppo sulla semplificazione di un linguaggio che, alla fine, diventa un insieme di sigle e non di parole. Se poi accade, come a volte sta avvenendo, che questo linguaggio compare nei temi e nei compiti scolastici dei ragazzi, allora tocca alla scuola e al corpo insegnante intervenire con fermezza perché esso non degeneri in una cattiva abitudine". "Quello che bisogna fornire ai giovani studenti - continua il vice presidente dell'Accademia della Crusca - e' la consapevolezza della differenza che esiste tra grammatica della parola scritta e parlata. Nel caso degli sms, l'esigenza di liberare spazi e' assimilabile alle regole della parola parlata che da sempre si evolve. La parola scritta, invece, ha bisogno di tempi piu' lunghi per evolversi perché, per un suo corretto utilizzo, deve conservare piu' rigidita'.
Ora abbiamo anche la certificazione ufficiale ...io credo che gli Sms rovinino un po l'italiano..e poi se ne risente sui forum magari..già Derfel si era lamentato di questo..
Ma farne un convegno mi pare un po esagerato O__o
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