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Card per i transessuali

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  • Card per i transessuali

    Questa notizia prima o poi me l'aspettavo.
    Ormai ogni girono se ne sentono tante di cose stupide che ci si fa l'abitudine.

    Metto il link così la leggete per bene tutti la notizia:

    http://www.repubblica.it/2007/06/sez...nsessuali.html
    Last edited by Derfel; 01 June 2007, 14:31.
    Nobody is perfect. I'm nobody.

  • #2
    A me pare quasi una cazzata...
    Come idea è buona, ma perché loro sì e gli altri no? Esistono molte altre categorie disagiate...
    #include <stdio.h>
    char s[]="\16Jsa ukenethr ,cto haCr\n";int main(void){*s*=5;*
    s%=23;putchar(s[0][s]);return*s-14?main():!putchar(9[s+*s]);}

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    • #3
      a me pare una trovata come quella del nazismo, ke targhettava gli ebrei per "dargli da mangiare", ma invece era solo un modo per trovarli e portarli alla morte, una specie di tasrghettamento degli individui diversi da noi, io questo lo kiamo fascismo, mi fanno solo vomitare
      ogni immagine ke vedete come mio avatar è il gioco a cui sto giocando attualmente, perciò nn vi scandalizzate se metto un avatar ridicolo, è tutto colpa dei produttori di giochi
      Account PS3: Max1803

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      • #4
        Al&#233;! Via alle deiscriminazioni... Il bello &#232; che ai diretti interessati sta bene la cosa.. Del tipo " le mosche stanno aiutando i ragni a tessere la tela" ..

        Edit:

        Originariamente Scritto da max16 Visualizza Messaggio
        a me pare una trovata come quella del nazismo, ke targhettava gli ebrei per "dargli da mangiare", ma invece era solo un modo per trovarli e portarli alla morte, una specie di tasrghettamento degli individui diversi da noi, io questo lo kiamo fascismo, mi fanno solo vomitare
        Concordo
        I don't think about things, but I respect who does!*

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        • #5
          Originariamente Scritto da max16 Visualizza Messaggio
          a me pare una trovata come quella del nazismo, ke targhettava gli ebrei per "dargli da mangiare", ma invece era solo un modo per trovarli e portarli alla morte, una specie di tasrghettamento degli individui diversi da noi, io questo lo kiamo fascismo, mi fanno solo vomitare
          Straquoto
          Addio™

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          • #6
            State cannando in pieno.
            Si chiamano politiche attive per l'inserimento o il reinserimento lavorativo.
            Si individua un target di soggetti svantaggiati.
            Si preparano le soluzioni per aiutare quel target nella ricerca del lavoro o nella riqualificazione.
            Si parte col progetto o con la legge di finanziamento.

            Non è discriminazione è individuazione di categorie deboli e creazione delle misure atte ad aiutare queste categorie. Ci sono tantissimi progetti od iniziative di questo tipo, quella sui transgender fa parlare ma tantissime altre se ne fanno e passano in silenzio. E' la nuova frontiera per la ricerca del lavoro e la risoluzione del problema della disoccupazione: non interventi geografici (es: il sud ha la disoccupazione alta quindi interveniamo nel sud), non interventi locali o sociali. Ma interventi mirati ad una determinata categoria: interventi personalizzati.
            Vi faccio un esempio: la 215.
            La 215 è una legge che prevede un finanziamento molto alto, si va dai 60mila euro ai 210mila, per metà a fondo perduto e per metà a restituzione con rate decennali, per tutte le donne (e solo le donne) che vogliono mettere su un attività o vogliono ampliare la loro attività esistente. Non è discriminatorio ne per le donne ne per gli uomini, non è nazismo, ne sessismo.
            Stesso discorso è stato fatto per i transgender: si è individuato in loro una categoria svantaggiata per X motivi e si provvede a colmare questo svantaggio.
            Sotto questo punto di vista è molto più classistico vedere tutti uguali e pensare che per tutti siano validi gli stessi interventi di aiuto e riqualificazione.
            In questo campo ci lavoro, in futuro funzionerà sempre più così perchè i vecchi metodi di mettere tutti in un unico calderone non sono più attuabili e sono sorpassati da una società in cui le differenze tra individui e gruppi diversi determinano anche la loro carriera professionale.
            A torme, di terra passarono in terra,
            Cantando giulive canzoni di guerra,
            Ma i dolci castelli pensando nel cor;
            Per valli petrose, per balzi dirotti,
            Vegliaron nell’arme le gelide notti,
            Membrando i fidati colloqui d’amor.

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            • #7
              Originariamente Scritto da Naoto Visualizza Messaggio
              State cannando in pieno.
              Si chiamano politiche attive per l'inserimento o il reinserimento lavorativo.
              Si individua un target di soggetti svantaggiati.
              Si preparano le soluzioni per aiutare quel target nella ricerca del lavoro o nella riqualificazione.
              Si parte col progetto o con la legge di finanziamento.

              Non è discriminazione è individuazione di categorie deboli e creazione delle misure atte ad aiutare queste categorie. Ci sono tantissimi progetti od iniziative di questo tipo, quella sui transgender fa parlare ma tantissime altre se ne fanno e passano in silenzio. E' la nuova frontiera per la ricerca del lavoro e la risoluzione del problema della disoccupazione: non interventi geografici (es: il sud ha la disoccupazione alta quindi interveniamo nel sud), non interventi locali o sociali. Ma interventi mirati ad una determinata categoria: interventi personalizzati.
              Vi faccio un esempio: la 215.
              La 215 è una legge che prevede un finanziamento molto alto, si va dai 60mila euro ai 210mila, per metà a fondo perduto e per metà a restituzione con rate decennali, per tutte le donne (e solo le donne) che vogliono mettere su un attività o vogliono ampliare la loro attività esistente. Non è discriminatorio ne per le donne ne per gli uomini, non è nazismo, ne sessismo.
              Stesso discorso è stato fatto per i transgender: si è individuato in loro una categoria svantaggiata per X motivi e si provvede a colmare questo svantaggio.
              Sotto questo punto di vista è molto più classistico vedere tutti uguali e pensare che per tutti siano validi gli stessi interventi di aiuto e riqualificazione.
              In questo campo ci lavoro, in futuro funzionerà sempre più così perchè i vecchi metodi di mettere tutti in un unico calderone non sono più attuabili e sono sorpassati da una società in cui le differenze tra individui e gruppi diversi determinano anche la loro carriera professionale.
              Capito

              P.S. Che lavoro fai?
              Addio™

              Comment


              • #8
                Originariamente Scritto da Batista '91 Visualizza Messaggio
                Capito

                P.S. Che lavoro fai?
                Il laureato sfigato che lavora a progetto.
                Ora sto appunto lavorando in un progetto di in\reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Che detto in parole povere è che per un tot di mesi devo aiutare a trovare lavoro a determinate categorie di persone.
                A torme, di terra passarono in terra,
                Cantando giulive canzoni di guerra,
                Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                Per valli petrose, per balzi dirotti,
                Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                Membrando i fidati colloqui d’amor.

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                • #9
                  io non comprendo, se il problema dei trans &#232; che non li assumono, che utilit&#224; pu&#242; avere far seguire loro un corso di apprendimento se poi non vengono assunti?
                  forse ho capito male, ma mi sembra che non si centri l'obiettivo.
                  "Una cantante di merda che frequenta un cantante di merda per la proprietà transitiva può solo continuare a produrre musica di merda"
                  Casper su Tatangelo&D'Alessio

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Naoto Visualizza Messaggio
                    Il laureato sfigato che lavora a progetto.
                    Ora sto appunto lavorando in un progetto di in\reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Che detto in parole povere è che per un tot di mesi devo aiutare a trovare lavoro a determinate categorie di persone.

                    Ma in modo pratico o teorico?
                    Addio™

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                    • #11
                      Originariamente Scritto da Batista '91 Visualizza Messaggio
                      Ma in modo pratico o teorico?
                      In modo pratico.

                      Will il discorso che si fa è questo:
                      Da studi e statistiche si evince che la categoria dei transgender (ad esempio) ha difficoltà di inserimento lavorativo per diversi motivi che io comunque non conosco. Comunque si assoda che quella categoria di persone ha difficoltà di inserimento lavorativo e si studiano i percorsi grazie ai quali questi soggetti possono diventare più "appetibili" sul mercato del lavoro oppure possono anch'essi diventare imprenditori. Quindi questa card dovrebbe servire a fare dei corsi di riqualificazione a spese della regione.
                      Un soggetto fa un corso di design ad esempio e grazie a quel corso impara un mestiere o acquisisce una qualifica o una competenza che lo stimolerà a mettersi in proprio, oppure lo aiuterà ad inserirsi più facilmente nel mercato del lavoro, ad essere più qualificato ecc. ecc. Alla base dell'idea c'è questo concetto. Ovviamente questi interventi mirati esistono per diverse categorie e non solo per i transgender.
                      A torme, di terra passarono in terra,
                      Cantando giulive canzoni di guerra,
                      Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                      Per valli petrose, per balzi dirotti,
                      Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                      Membrando i fidati colloqui d’amor.

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