AIDS: Che progressi abbiamo fatto in 25 anni?

[Jeff Buckley '85]

Oggi voglio parlare di quella che é stata definita da molti la malattia del secolo, l'AIDS.
A mio parere regna ancora parecchia ignoranza su questa malattia e questo non é un bene visto che vi abbiamo già a che fare da circa 25 anni.
Ho trovato sulla Wikipedia questo interessante spezzone che vorrei condividere con voi:

"AIDS è l'acronimo di Acquired Immune Deficiency Syndrome o, in italiano, sindrome da immuno deficienza acquisita e con esso si definisce la sindrome in cui si riscontra un insieme di manifestazioni dovute alla deplezione di linfociti T. In queste manifestazioni sono comprese infezioni da microrganismi rari o non patogeni ed insorgenza di tumori sia comuni nella popolazione generale sia caratteristici delle persone immunocompromesse sia peculiari di chi presenta tale sindrome. L'AIDS è causata dal virus HIV.


Il Fiocco rosso è il simbolo universale della solidarietà verso le persone sieropositive e quelle che convivono con l'AIDS.
La sindrome è, allo stato attuale delle cose, curabile con numerosi farmaci ma ancora non guaribile, nel senso che non è possibile eradicare totalmente il virus dall'ospite. Le terapie odierne, di gran lunga meglio tollerate di quelle usate al momento dell'emergenza dei primi anni '80, riescono ad abbassare la viremia (quantità di virus presente nel sangue) a livelli bassissimi o non rilevabili consentendo la rigenerazione dei linfociti e la prosecuzione di una vita esente dalle malattie opportunistiche che normalmente si presentano nelle persone non curate. L'andamento clinico-patologico della sindrome è estremamente variabile tra gli individui per il fatto che la progressione dell'infezione dipende da fattori genetici sia del virus, che dell'ospite, che dalle condizioni igieniche e dalle co-infezioni. Esiste un unico caso documentato in Italia, a Roma, di soggetto immune (vedi in seguito).
Nei paesi in cui le costose cure antiretrovirali e le cure per le infezioni opportunistiche e neoplastiche sono maggiormente disponibili, o come in Italia pagate dal SSN, la mortalità dell'AIDS è di molto ridotta bilanciata però dai problemi causati dagli effetti collaterali dallo sviluppo di resistenza ai farmaci, dalla scarsa aderenza ai regimi terapeutici prescritti"

Ma allora una terapia per l'Aids c'é?
A pagamento ovviamente altrimenti non si spiegherebbe come mai in Africa stà combinando sfracelli anche se sull'ignoranza che regna in Africa su certe cose bisognerebbe aprire un tread a parte...
Secondo voi si può fare qualcos'altro per combatterla oltre a ciò che stiamo già facendo?

[Krenim]

No, una cura non c'è, al massimo c'è il modo per rallentarne i danni, ma come per ogni altro tipo di virus, sul lungo termine questo tende a rafforzarsi tanti più sono i medicinali presi.

[Ryusei_Date]

Se si spendevano meno soldi in guerre e missioni spaziali e si risolvevano prima i problemi a terra forse la cura la trovavano anke...

[Jeff Buckley '85]

"Se si spendevano meno soldi in guerre e missioni spaziali e si risolvevano prima i problemi a terra forse la cura la trovavano anke..."


Ecco una frase che mi sento di quotare, se i soldi fossero indirizzati alle cose veramente utili al posto di essere sprecati in modo ignobile allora il mondo sarebbe un posto migliore e il problema Aids sarebbe infinitamente minore.
Però credo che le campagne di prevenzione siano ancora il metodo migliore per combatterla e bisognerebbe incentivare di più anche quelle, anche se in Africa é l'ignoranza ancora più dell'Aids a fare vittime e combattere l'ignoranza forse é anche più complesso che combattere una malattia.
Pensate che da una parte ho letto che in varie parti dell'Africa c'é una falsa credenza secondo cui violentando una ragazza vergine si può guarire, ecco quindi che il numero di stupri negli ultimi anni é aumentato a dismisura così come é aumentato il numero di ragazze che hanno contratto la malattia senza avere comportamenti a rischio...contro un'ignoranza così disarmante che si può fare?

[hoods84]

Il problema è che non esiste, allo stato attuale delle cose, una cura... Passi in avanti sono stati compiuti (lo dicevi anche tu Jeff nel post iniziale), ma, trattandosi di un (retro)virus, esistono solo farmaci in grado di inibirne la replicazione, e non di ucciderli. Proprio per questo motivo, una terapia con i suddetti farmaci (esempio Saquinavir) deve protrarsi per tutta la vita dell'individuo. La miglior cura per una malattia virale rimane il vaccino: per l'AIDS è in via di sperimentazione (cosa che potrebbe richiedere comunque molti anni). Del resto, le campagne di prevenzione (quante volte abbiamo sentito "prevenire è meglio che curare"?) restano la miglior via percorribile...

No, una cura non c'è, al massimo c'è il modo per rallentarne i danni, ma come per ogni altro tipo di virus, sul lungo termine questo tende a rafforzarsi tanti più sono i medicinali presi.

E' vero che col tempo può instaurarsi una resistenza (molto più marcata però nel caso di batteri nei confronti degli antibiotici), però per ovviare a ciò si usano i cosiddetti cocktails di farmaci (in questo caso antivirali): il paziente assume 2 o al massimo 3 anti-HIV con meccanismo d'azione differente al giorno, di modo che la replicazione virale sia attaccata da vari punti di vista, e sia così più facile l'inibizione della stessa...

[VNSmatrix]

E' vero quello che dice Jeff Buckley '85 sullo stupro delle vergini.
il problema va affrontato in due direzioni: da una parte la ricerca di una cura, dall'altra la promozione di una cultura preventiva. Mentre per il lato scientifico si va avanti e si allunga l'aspettativa di vita di chi ha contratto il virus, dal lato culturale stiamo ancora combattendo con una cultura cattolica che osteggia l'uso del preservativo. A questo malcostume occidentale si aggiunge il fatto che in Africa ci sono usanze tribali che pretendono di misurare la mascolinità con la capacità di saper ingravidare una donna.
Sarà più facile trovare la cura che cambiare il costume.

[hoods84]

Sarà più facile trovare la cura che cambiare il costume.

Sarà molto difficile... Ripeto ciò che ho detto prima: come per tutte le malattie virali, non esiste una cura; i farmici inibiscono la replicazione dei virus (impediscono pertanto a questi di proliferare), lasciando però il compito al nostro sistema immunitario di prendere il sopravvento definitivamente sugli ospiti. Nel caso dell'HIV tale processo è ancora più complicato, dal momento che il retrovirus ha come "obiettivo" quello di provocare una grave depressione dell'immunità cellulo-mediata: cioè, in parole povere, causa danni al sistema immunitario. Capisci che diventa molto complicato guarire da questa malattia: aspettando il vaccino (chissà quanti anni...) l'unico modo combatterla è la prevenzione!

[VNSmatrix]

La mia considerazione era puramente sarcastica.
Non entro nel merito della ricerca e dei suoi tempi.
Quello che intendevo dire è che, secondo me, quando il papa afferma che l'unica prevenzione è l'astinenza e non il preservativo si macchia di un crimine contro l'umanità.
Se a questo si aggiunge una cultura che vede l'utero umano come strumento per misurare la mascolinità dell'uomo siamo messi male.
Ci potranno volere anche 100 anni per trovare una cura, ma ne serviranno il doppio per cambiare la mentalità

[hoods84]

La mia considerazione era puramente sarcastica.
Non entro nel merito della ricerca e dei suoi tempi.
Quello che intendevo dire è che, secondo me, quando il papa afferma che l'unica prevenzione è l'astinenza e non il preservativo si macchia di un crimine contro l'umanità.
Se a questo si aggiunge una cultura che vede l'utero umano come strumento per misurare la mascolinità dell'uomo siamo messi male.
Ci potranno volere anche 100 anni per trovare una cura, ma ne serviranno il doppio per cambiare la mentalità

Okay, da questo punto di vista, penso tu abbia pienamente ragione... Comunque si può sempre bypassare ciò che dice il Papa e ciò che pensa la Chiesa: siamo pur sempre persone che possono pensare con la propria testa! Con una corretta informazione (e di media che possono fornircela siamo pieni), questo male può essere affrontato con maggior serenità...

[Krenim]

Se si spendevano meno soldi in guerre e missioni spaziali e si risolvevano prima i problemi a terra forse la cura la trovavano anke...

Io non ne sarei così sicuro, in fondo la guerra è una delle principali cause d'innovazione e in periodi bellici la tecnologia (qui intesa in senso ampio) ha fatto sempre grandissimi passi in avanti.

[Jeff Buckley '85]

Io non ne sarei così sicuro, in fondo la guerra è una delle principali cause d'innovazione e in periodi bellici la tecnologia (qui intesa in senso ampio) ha fatto sempre grandissimi passi in avanti.

Non credo proprio che le cose stiano così, se per fare passi avanti intendiamo passare dal cavallo al carro armato e dalla spada all'AK 47 allora abbiamo fatto passi da gigante. Per fare queste ricerche però occorrono fondi e tempo, fondi e tempo che si potevano impiegare per scopi più nobili che per migliorare i metodi per annientare il prossimo non credi?
In ogni caso sono d'accordo che la presenza della Chiesa in Africa e gli anatemi del papa non fanno altro che aggravare il problema ma non ci scordiamo che la cultura africana é estremamente maschilista e si pratica l'infibulazione quindi anche senza la Chiesa il problema sarebbe un grosso problema.
Un pò ingenuo il proclama del papa a favore dell'astinenza, non é tanto l'astinenza in se il problema ma il fatto che l'Aids si può contrarre in vari modi non necessariamente il sesso.
Ad esempio il contagio può avvenire anche tramite sangue infetto quindi una parte dei contagi in Africa avviene anche a causa delle pessime condizioni sanitarie e questo é un ulteriore problema.
In ogni caso se la popolazione avesse più accesso ai farmaci anti-retrovirali la situazione migliorerebbe, ma ci sono determinati interessi purtroppo...

[Krenim]

Oddio il ferro, il bronzo, materiali edili resistenti ai bombardamenti che possono tranquillamente essere usati anche per ridurre i danni dai terremoti, ospedali da campo utili anche per catastrofi naturali e via così, non devi fermarti solo all'esterno, pensa a tutte le procedure che hanno portato alle singole scoperte.

[Jeff Buckley '85]

"Oddio il ferro, il bronzo, materiali edili resistenti ai bombardamenti che possono tranquillamente essere usati anche per ridurre i danni dai terremoti, ospedali da campo utili anche per catastrofi naturali e via così, non devi fermarti solo all'esterno, pensa a tutte le procedure che hanno portato alle singole scoperte"


La verità é che quelle che menzioni sono per buona parte scoperte casuali, gli Aztechi hanno combattuto molte guerre e sparso fiumi di sangue eppure all'arrivo degli spagnoli nel XVI secolo non conoscevano né il ferro né il bronzo.
A mio parere le scoperte migliori (e più utili) sono il frutto di una ricerca premeditata e non delle circostanza, senza dubbio con la guerra sono progredite cose come logistica, produzione di massa ecc ecc ma si potevano fare le stesse scoperte senza pagare il prezzo di sangue che hanno comportato, ma non usciamo fuori dal seminato.

[c1cc10]

Qualcuno potrebbe chiedersi perchè fino ad oggi non è stata trovata una cura, come è successo per altre malattie che in passato rappresentavano un flagello forse anche maggiore dell'AIDS. Ebbene, la risposta sta nella struttura particolarmente bastarda del virus dell'HIV, che, come già detto, è un retrovirus, ossia un virus che ha un patrimonio genetico un pò diverso dal solito (fatto di RNA e non di DNA) e proprio in virtù di questo, possiede un sistema di replicazione meno preciso del solito (trascrittasi inversa). Questa imprecisione nel processo di replicazione del materiale genetico fatalmente genera errori, che in genetica si chiamano mutazioni, e tenendo conto che in genere i retrovirus si replicano molto velocemente, risulta logico che il tasso di mutazioni è particolarmente alto. Questo virus quindi è estremamente mutevole, non esiste un unico virus dell'HIV come esiste un unico batterio della polmonite, ci sono tanti tipi diversi e non possiamo prevedere quanti altri tipi ancora ne usciranno fuori. Potete capire quindi l'impossibilità (almeno per ora) di progettare un vaccino che vada bene per tutti questi sottotipi di virus, per quelli esistenti e per quelli che si genereranno in futuro. Ciò va aggiunto al fatto che spesso queste mutazioni conferiscono una resistenza ai farmaci antivirali.
Detto questo, si possono ben comprendere le ragioni del ritardo nella scoperta di una cura definitiva, anche se sembra che siamo sulla buona strada.

[Gaio]

A mio parere le scoperte migliori (e più utili) sono il frutto di una ricerca premeditata e non delle circostanza.[/QUOTE]

Ti ricordo che le migliori scoperte sono state fatte per uro caso.
Un esempio? La penicillina.