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l'importanza delle cose

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  • l'importanza delle cose

    è incredibile come ci si accorga dell'importanza di qualcuno (o qualcosa) solo dopo averla persa...xkè si guarda sempre ciò che hanno gli altri senza apprezzare ciò che si ha? xkè si considera tutto cosi scontato?
    Morte cerebrale nella non reazione...bisogno disperato di essere rumore...

  • #2
    Penso che troppe volte si diano troppe cose per scontato. L'affetto per qualcuno o la presenza della stessa. Probabilmente questo ci porta a considerare alcune cose come dati di fatto. Fermo restando che poi andrebbero coltivate...
    MrBix
    Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo.

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    • #3
      Beh, quella cosa/o persona aquista una certa importanza soltanto dopo avarla persa, per esempio io in questì'anno scolastico ho perso una mia compagna di classe che è morta per leaucemia, ora la mia classe è vuota senza la sua presenza e le sue domande ironiche....
      http://ritcher.altervista.org/Firmaninjagaiden.jpg

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      • #4
        Beh, credo sia normale questo.

        Tutto ciò che abbiamo oggi, che abbiamo avuto ieri e anche l'altro ieri, finisce per entrare nel quotidiano, non ci accorgiamo quasi neanche che c'è da quanto siamo abituati ad averci a che fare.
        Chiaramente non pensiamo a quanto sia importate quella determinata cosa o quella determinata persona.
        L'unico modo per accorgersi in pieno è di perderla, infatti grazie alla perdita abbiamo un paragone palese grazie a cui verificarne l'importanza.
        Fino a ieri la mia vita è stata in quel modo, oggi è diversa, e vedendo di come tutto andasse meglio prima ci rendiamo veramente conto di cosa abbiamo perso, di quello che non sapevamo apprezzare.

        Alla fine è normale, è un atteggiamento implicito nel nostro modo di vivere, non credo che si possa fare qualcosa per cambiare le cose.
        L'unico modo è riflettere sempre e comunque su cosa si ha, ma anche in questo modo non riusciremo mai ad apprezzare fino in fondo quello che abbiamo, anche perché siamo molto più sensibili alle mancanze che a ciò che abbiamo.

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        • #5
          e xkè prima non era importante? il fatto che lei è morta l'ha resa importante? bè, io nn vorrei mai diventare importante x qualcuno x questo motivo...ad esempio, c'è una persona che x me è veramente imoprtante xkè è una persona di cui io ho bisogno, eppure, dopo che ci litigo e la "perdo" mi accorgo pienamente di quanto ne avessi bisogno, ma ero già cosciente prima di ciò...invece capita a volte che io mi accorga dell'importanza di una persona solo nel momento in cui la sto x perdere o l'ho già persa...e questa cosa nn è affatto bella...
          Morte cerebrale nella non reazione...bisogno disperato di essere rumore...

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          • #6
            Beh, nirva, se tu vieni conosciuto normalmente sei importante di norma
            ma se muori(corna) diventi + importante e uno si accorge della mancanza della persona
            http://ritcher.altervista.org/Firmaninjagaiden.jpg

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            • #7
              Originariamente Scritto da Diablos
              Beh, nirva, se tu vieni conosciuto normalmente sei importante di norma
              ma se muori(corna) diventi + importante e uno si accorge della mancanza della persona
              nn sono d'accordo. affatto. sembra quasi che morire sia un atto eroico. se morisse adesso una persona che io nn conosco affatto, x me quella persona nn diventa importante se già nn lo era prima !
              Morte cerebrale nella non reazione...bisogno disperato di essere rumore...

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              • #8
                Nirva, forse tu non capisci quello che ho provato io e la mia classe quindi spiegarti è inutile....
                http://ritcher.altervista.org/Firmaninjagaiden.jpg

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                • #9
                  forse il problema in realtà è un altro...
                  Morte cerebrale nella non reazione...bisogno disperato di essere rumore...

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                  • #10
                    Nn vorrei buttarla in politica, ma il nn accontentarsi di ciò che si ha è alla base del consumismo e del capitalismo, altre dottrine,opposte al nostro comune modo di pensare, come il Buddhismo, insegnano a rispettare e ad accontentarsi di ciò che si ha, mentre noi fin da bambini sia bombardati dall'idea di cambiare per migliora, comprar cose nuove perché sono migliori di quelle che abbiamo, anche se funzionano ancora benissimo.
                    Il Consumismo è visto sempre come un bene, l'economia gira etc etc, e di fatto anche negli affetti siamo spinti a nn vedere ciò che di meraviglioso ci circonda e a nn accontentarci. Forse questa è anche la strada del progresso umano "fatti nn fummo per viver come bruti" diceva qlcuno, ma di sicuro quel qlcuno avrebbe fatto più felice se stesso, sua moglie e suo figlio se fosse rimasto a casa, invece di andare verso le Colonne d'Ercole
                    sigpic

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                    • #11
                      si, ciò che dici è giusto...ma penso che ci sia gente che si è resa conto di tutto ciò, eppure non riesce a cambiare le cose (almeno per quanto riguarda se stessa) e non riesce proprio a rendersi conto di ciò che è veramente importante, non parlo delle piccole cose di ogni giorno, ma di cose davvero "Grandi", come l'amicizia di una persona o l'amore...cose di questo tipo. possibile che siamo cosi stupidi da lasciar andare via cose cosi importanti x noi rendendocene conto quando è ormai troppo tardi?
                      Morte cerebrale nella non reazione...bisogno disperato di essere rumore...

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                      • #12
                        Mmm.... Vogliamo parlare dell'importanza delle persone?...
                        "Ore wa Kintor demo Trunks demonai...
                        Ore wa kisama no tausu muru na de!"

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                        • #13
                          anche...come "titolo"del topic ho emsso l'importanza delle "cose" x estendere il discorso anche a ciò che non è concreto...a tutto, persone, pensieri, oggetti, animali...qualunque cosa che ci stia intorno xkè questo discorso è valido x tutto...
                          Morte cerebrale nella non reazione...bisogno disperato di essere rumore...

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                          • #14
                            Ok provo a distinguerle:
                            la libertà, il benessere, la possibilità di nutristi bene e quando si vuole etc etc sono valori irrinunciabili che io, personalmente, do per scontati nel senso che nn penso che un giorno sarò, in prigione o costretto a sbattermi fino alla fine per aver un po' di cibo ed acqua.
                            Per quanto riguarda cose minore, adesso scendo in esempi un po' banali, tipo avere l'acqua corrente tutti i giorni od un sistema di riscaldamente efficiente, io so cosa vuol dire nn averli perché andano a Natale ed in Estate da mia nonna in un paesino sperduto dell'Appenino Lucano, so cosa vuol dire riempire i bidoni d'acqua per l'acqua alle 13 se ne va e d'inverno mettersi il cappotto per vedere la TV in soggiorno visto che il caminetto è in cucina.

                            Se si parla di affetti il discorso per me è un altro, so benissimo che un giorno perderò i miei nonni, zii, genitori etc, che gli amici compagni di scuola più o meno li perderò di vista perché la vita è questa, ma nn credo che sentirò la loro mancanza perché nn ho dato a loro il giusto valore, credo che nn siamo pronti ad esperienze dolorose, perché ogni volta sono diverse e volte cose che ci aspettiamo tragiche dopo averle provate nn ci sembrano così difficili da superare, altre che invece pensiamo di affrontare a testa alta ci abbattano in modo impensabile.
                            Il bello, ed il brutto della vita, è questo nn solo nn sai mai cosa ti possa capitare, ma nn puoi nemmeno prepararti ad affrontarlo, perché il dolore è sempre diverso ed è sempre nuovo, quindi mi sembra sbagliato tormentarsi ancora di più ripensando ai propri comportamenti che in qualche modo hanno determinato la perdita delle persona o rimpiangere i momenti che avresti potuto passare con tale persona ed invece ai litigato.
                            sigpic

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da Kaji
                              la libertà, il benessere, la possibilità di nutristi bene e quando si vuole etc etc sono valori irrinunciabili che io, personalmente, do per scontati nel senso che nn penso che un giorno sarò, in prigione o costretto a sbattermi fino alla fine per aver un po' di cibo ed acqua.
                              Per quanto riguarda cose minore, adesso scendo in esempi un po' banali, tipo avere l'acqua corrente tutti i giorni od un sistema di riscaldamente efficiente, io so cosa vuol dire nn averli perché andano a Natale ed in Estate da mia nonna in un paesino sperduto dell'Appenino Lucano, so cosa vuol dire riempire i bidoni d'acqua per l'acqua alle 13 se ne va e d'inverno mettersi il cappotto per vedere la TV in soggiorno visto che il caminetto è in cucina.
                              la libertà, il benessere, la possibilità di nutrirsi bene ecc ecc...tu li dai per scontati...pensa a un bambino, che abita in Congo x esempio. Bene, non solo nel suo paese c’è una guerra (dimenticata e sconosciuta) ma c’è anche il grave problema della fame, xkè è uno di quei paesi che fanno parte dei “paesi in via di sviluppo” (che invece io chiamerei “paesi sfruttati fino allo stremo”...ma questo è 1altro discorso) x lui ciò che tu dai x scontato, non lo è affatto. E noi tutti abitanti dei paesi “sviluppati” (che io definirei “sfruttatori”...tornando sempre all’altro discorso) diamo per scontate tutte le comodità e le fortune che abbiamo...ma solo nel momento in cui le stiamo x perdere o le perdiamo, ci rendiamo conto di quanto fossero importanti...quindi si torna sempre al punto di prima...

                              Originariamente Scritto da Kaji
                              Se si parla di affetti il discorso per me è un altro, so benissimo che un giorno perderò i miei nonni, zii, genitori etc, che gli amici compagni di scuola più o meno li perderò di vista perché la vita è questa, ma nn credo che sentirò la loro mancanza perché nn ho dato a loro il giusto valore, credo che nn siamo pronti ad esperienze dolorose, perché ogni volta sono diverse e volte cose che ci aspettiamo tragiche dopo averle provate nn ci sembrano così difficili da superare, altre che invece pensiamo di affrontare a testa alta ci abbattano in modo impensabile.
                              Il bello, ed il brutto della vita, è questo nn solo nn sai mai cosa ti possa capitare, ma nn puoi nemmeno prepararti ad affrontarlo, perché il dolore è sempre diverso ed è sempre nuovo, quindi mi sembra sbagliato tormentarsi ancora di più ripensando ai propri comportamenti che in qualche modo hanno determinato la perdita delle persona o rimpiangere i momenti che avresti potuto passare con tale persona ed invece ai litigato
                              posso essere d’accordo su ciò che dici, ma il mio discorso era un altro, non riguarda la perdita delle persone tipo i familiari che cmq sono persone importanti x noi visto che sono le prime con cui entriamo in contatto ecc ecc, ma parlo di persone con cui noi passiamo molto tempo ma che non ci sembrano cosi importanti. Mi spiego meglio. Supponiamo che conosci uno che diventa un amico con cui passi abbastanza tempo, con cui ti ci trovi bene e con cui instauri un bel rapporto. Per lui provi dell’affetto, ma è una persona che pensi non sia poi cosi importante x te. Arriva il giorno in cui vi allontanate (x quelli che non lo capisco parlo di un “allontanamento” figurato ^^) e tu ti rendi conto di quanto fosse non solo importante, ma anche quasi necessari la sua presenza...è questo ciò di cui parlo, il non rendersi conto dell’importanza di qualcuno...o cmq di accorgersene dopo aver perso questo qualcuno...
                              Morte cerebrale nella non reazione...bisogno disperato di essere rumore...

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