noi poveri omuncoli stiamo qui a giudicare perche' il diretto interessato ci ha chiesto di farlo... e non mi pare un punto sorvolabile.
data per scontata la liberta' di fare e di agire, bisogna doverosamente accettare la liberta' degli altri a giudicare le nostre azioni. giudicare non vuol dire proibire. tu sei libero di fare cio' che ritieni piu' opportuno, e io credo di avere parimenti il diritto di giudicare il tuo operato, senza impedirti di fare nulla. non puoi pretendere la liberta' di agire per te stesso, ed impedire agli altri addiruttura di avere un'opinione.
detto questo, sulla base di cosa dovremmo dare giudizi, se non sulla logica, la ragione, il buon senso comune? sulla base di trasporti sentimentali che non ci appartengono e non conosciamo forse? no, direi proprio di no.
i sentimenti, quelli piu' forti, spesso escono dagli schemi razionali, sociali, questo e' vero. ma non per questo dovrebbero essere autorizzati a farlo.
l'amore rende ciechi, si dice, per riassumere, ma anche altri sentimenti hanno effetti analoghi. l'odio per esempio non e' molto dissimile in questo, essendo tra l'altro spesso considerato la faccia opposta della "medaglia amore".
allora se io odio qualcuno, se pure ho motivo giustificato per provare questo sentimento, dovrei essere libero di agire come credo, nonostante le regole sociali, la ragione, la logica mi impongano diversamente?
chiaro che no.
"fatti non fummo a viver come bruti", mi pare sia stato scritto.
come ti ho gia' detto, continui a descrivere situazioni che sono pure condivisibili, ma che in ogni caso restano attenuanti, ragioni che ci possono far comprendere, mai giustificare.
data per scontata la liberta' di fare e di agire, bisogna doverosamente accettare la liberta' degli altri a giudicare le nostre azioni. giudicare non vuol dire proibire. tu sei libero di fare cio' che ritieni piu' opportuno, e io credo di avere parimenti il diritto di giudicare il tuo operato, senza impedirti di fare nulla. non puoi pretendere la liberta' di agire per te stesso, ed impedire agli altri addiruttura di avere un'opinione.
detto questo, sulla base di cosa dovremmo dare giudizi, se non sulla logica, la ragione, il buon senso comune? sulla base di trasporti sentimentali che non ci appartengono e non conosciamo forse? no, direi proprio di no.
i sentimenti, quelli piu' forti, spesso escono dagli schemi razionali, sociali, questo e' vero. ma non per questo dovrebbero essere autorizzati a farlo.
l'amore rende ciechi, si dice, per riassumere, ma anche altri sentimenti hanno effetti analoghi. l'odio per esempio non e' molto dissimile in questo, essendo tra l'altro spesso considerato la faccia opposta della "medaglia amore".
allora se io odio qualcuno, se pure ho motivo giustificato per provare questo sentimento, dovrei essere libero di agire come credo, nonostante le regole sociali, la ragione, la logica mi impongano diversamente?
chiaro che no.
"fatti non fummo a viver come bruti", mi pare sia stato scritto.
come ti ho gia' detto, continui a descrivere situazioni che sono pure condivisibili, ma che in ogni caso restano attenuanti, ragioni che ci possono far comprendere, mai giustificare.
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