La notte tra il 6 ed il 7 agosto RAI3 in piena notte (chissà perché queste informazioni le danno alle 3 del mattino) ha replicato il servizio, dello scorso aprile, sulle (almeno) 90 bombe atomiche yankees che si trovano nel NordEst dell'Italia.
Roma | 4 Aprile 2007
Quelle imbarazzanti novanta atomiche in giardino
di Mario Sanna, Angelo Saso, Maurizio Torrealta
Nonostante il profondo segreto su questo argomento, una organizzazione non governativa americana, la NRDC (Natural Resources Defense Council), ha pubblicato la mappa degli ordigni atomici presenti in Europa e in Italia: si tratta di circa 480 atomiche in Europa e 90 in Italia.
Rainews24 ha intervistato negli Stati Uniti Hans M. Krinstensen, l’autore del rapporto sulle atomiche in Europa per la NRDC.
Rainews24 ha anche intervistato alcuni dei cittadini di Aviano che hanno citato in giudizio civile il Governo degli Stati Uniti con la richiesta che vengano rimosse le armi atomiche presenti ad Aviano, perché - secondo loro - “pericolose ed in contrasto con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, sottoscritto e ratificato dall’Italia, che sancisce l’obbligo per il nostro paese di non ospitare ordigni nucleari e per un paese nucleare, come gli USA, l’obbligo di non dispiegare tali armamenti al di fuori del proprio territorio”.
Impossibile sbarazzarsi degli ordigni atomici nel nostro paese?
Rainews24 ha intervistato l’ex ministro della Difesa e l’ex ministro della Giustizia greco che hanno promosso il trasferimento al di fuori del paese degli ordigni nucleari Nato presenti.
Nazioni come la Grecia o il Canada hanno deciso di non mantenere le bombe nucleari e se ne sono liberati rapidamente. Anche il Parlamento Belga ha richiesto al Governo di prendere una decisione simile e anche la stessa Germania ha cominciato a discuterne in Parlamento. Il Direttore del Gruppo di Pianificazione Nucleare della Nato Guy Roberts, intervistato da Rainews24, ha dichiarato: “..Ogni decisione in questo campo è rimessa alla sovranità nazionale. Ogni nazione è libera di decidere se intende o meno partecipare attivamente alla gestione condivisa dei dispositivi nucleari.”
Oltre ai 50 ordigni nella base di Aviano, Rainews24 ha avuto conferma di 40 ordigni atomici anche nella base di Ghedi, vicino a Brescia, una base italiana che non dovrebbe detenere o utilizzare ordigni nucleari, secondo il trattato di non proliferazione nucleare, più volte sottoscritto dal nostro paese.
Ma quale può essere la necessità di stoccare nelle basi italiane bombe atomiche come le B-61, che hanno, secondo Krinstensen, un tempo di attivazione addirittura di alcuni mesi? Secondo le opinioni raccolte di Rainews24 il vero rischio potrebbe essere quello che le attuali testate nucleari vecchie ed obsolete vengano sostituite da nuovi ordigni nucleari più piccoli e di potenza scalabile che potrebbero aggirare i vincoli dei vecchi trattati di non proliferazione ed essere utilizzati potenzialmente contro i paesi del medio oriente.
English Version
Roma | 10 Aprile 2007
Those embarassing ninety nukes in the backyard
by Mario Sanna, Angelo Saso, Maurizio Torrealta
Despite the deep secret on this issue, an American non governmental organization, NDRC(Natural Resources Defense Council), has published the map of the atomic devices in Europe and in Italy: about 480 atomic bombs in Europe and 90 in Italy.
Rainews24 has interviewed in the United States Mr Hans M. Krinstensen, the author of the report on the atomic bombs in Europe for NRDC, and also some citizens of Aviano who have sued the government of the United States at civil law asking to remove the atomic weapons in Aviano.
According to them, in fact, those weapons are "dangerous and in contrast with the Nuclear Non Proliferation Treaty that Italy has signed and ratified and that sanctions the obligation for our country not to host nuclear devices and for a nuclear state like the United States, the obligation not to deploy such weapons outside its territory". Is it impossible to get rid of atomic devices in our country?
Rainews24 has interviewed the former Greek Minister of Defense and the former Greek minister of Justice who have campaigned to remove the Nato atomic devices from the Greek territory. Countries like Greece and Canada, have decided not to keep nuclear weapons and they rapidly got rid of them. The Belgian Parliament as well has asked the government to take a similar decision and Germany itself has started a debate in Parliament.
The Director of the Nuclear Policy Section of Nato Nato Guy Roberts, interviewed by Rainews24, has declared: "..Each decision in this field is up to the national sovereignty. Each nation is free to decide wether or not it wants to actively participate in the joint management of nuclear devices." Beyond the 50 devices in the Aviano base, Rainews24 has received the confirmation of 40 atomic devices in the base of Ghedi, near Brescia, an Italian base which should not hold or use nuclear devices according to the nuclear non proliferation treaty, signed many times by our country.
But why is it necessary to store atomic bombs like B 61, in the italian bases, if according to Mr Krinstensen, they need some months to be activated? According to the information collected by Rainews24 the real risk should be that the present old and obsolete warheads are replaced by new devices which are smaller, have a scalable power and are able to avoid the obligations of the old non proliferation treaties and that these weapons could be potentially used against the countries of the Middle East.
Note:
Articolo originale al link
http://www.rainews24.it/ran24/rainew...2007_atomiche/
Il video dell'inchiesta è presente al link http://www.rainews24.it/ran24/rainew...7_atomiche.wmv
Roma | 4 Aprile 2007
Quelle imbarazzanti novanta atomiche in giardino
di Mario Sanna, Angelo Saso, Maurizio Torrealta
Nonostante il profondo segreto su questo argomento, una organizzazione non governativa americana, la NRDC (Natural Resources Defense Council), ha pubblicato la mappa degli ordigni atomici presenti in Europa e in Italia: si tratta di circa 480 atomiche in Europa e 90 in Italia.
Rainews24 ha intervistato negli Stati Uniti Hans M. Krinstensen, l’autore del rapporto sulle atomiche in Europa per la NRDC.
Rainews24 ha anche intervistato alcuni dei cittadini di Aviano che hanno citato in giudizio civile il Governo degli Stati Uniti con la richiesta che vengano rimosse le armi atomiche presenti ad Aviano, perché - secondo loro - “pericolose ed in contrasto con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, sottoscritto e ratificato dall’Italia, che sancisce l’obbligo per il nostro paese di non ospitare ordigni nucleari e per un paese nucleare, come gli USA, l’obbligo di non dispiegare tali armamenti al di fuori del proprio territorio”.
Impossibile sbarazzarsi degli ordigni atomici nel nostro paese?
Rainews24 ha intervistato l’ex ministro della Difesa e l’ex ministro della Giustizia greco che hanno promosso il trasferimento al di fuori del paese degli ordigni nucleari Nato presenti.
Nazioni come la Grecia o il Canada hanno deciso di non mantenere le bombe nucleari e se ne sono liberati rapidamente. Anche il Parlamento Belga ha richiesto al Governo di prendere una decisione simile e anche la stessa Germania ha cominciato a discuterne in Parlamento. Il Direttore del Gruppo di Pianificazione Nucleare della Nato Guy Roberts, intervistato da Rainews24, ha dichiarato: “..Ogni decisione in questo campo è rimessa alla sovranità nazionale. Ogni nazione è libera di decidere se intende o meno partecipare attivamente alla gestione condivisa dei dispositivi nucleari.”
Oltre ai 50 ordigni nella base di Aviano, Rainews24 ha avuto conferma di 40 ordigni atomici anche nella base di Ghedi, vicino a Brescia, una base italiana che non dovrebbe detenere o utilizzare ordigni nucleari, secondo il trattato di non proliferazione nucleare, più volte sottoscritto dal nostro paese.
Ma quale può essere la necessità di stoccare nelle basi italiane bombe atomiche come le B-61, che hanno, secondo Krinstensen, un tempo di attivazione addirittura di alcuni mesi? Secondo le opinioni raccolte di Rainews24 il vero rischio potrebbe essere quello che le attuali testate nucleari vecchie ed obsolete vengano sostituite da nuovi ordigni nucleari più piccoli e di potenza scalabile che potrebbero aggirare i vincoli dei vecchi trattati di non proliferazione ed essere utilizzati potenzialmente contro i paesi del medio oriente.
English Version
Roma | 10 Aprile 2007
Those embarassing ninety nukes in the backyard
by Mario Sanna, Angelo Saso, Maurizio Torrealta
Despite the deep secret on this issue, an American non governmental organization, NDRC(Natural Resources Defense Council), has published the map of the atomic devices in Europe and in Italy: about 480 atomic bombs in Europe and 90 in Italy.
Rainews24 has interviewed in the United States Mr Hans M. Krinstensen, the author of the report on the atomic bombs in Europe for NRDC, and also some citizens of Aviano who have sued the government of the United States at civil law asking to remove the atomic weapons in Aviano.
According to them, in fact, those weapons are "dangerous and in contrast with the Nuclear Non Proliferation Treaty that Italy has signed and ratified and that sanctions the obligation for our country not to host nuclear devices and for a nuclear state like the United States, the obligation not to deploy such weapons outside its territory". Is it impossible to get rid of atomic devices in our country?
Rainews24 has interviewed the former Greek Minister of Defense and the former Greek minister of Justice who have campaigned to remove the Nato atomic devices from the Greek territory. Countries like Greece and Canada, have decided not to keep nuclear weapons and they rapidly got rid of them. The Belgian Parliament as well has asked the government to take a similar decision and Germany itself has started a debate in Parliament.
The Director of the Nuclear Policy Section of Nato Nato Guy Roberts, interviewed by Rainews24, has declared: "..Each decision in this field is up to the national sovereignty. Each nation is free to decide wether or not it wants to actively participate in the joint management of nuclear devices." Beyond the 50 devices in the Aviano base, Rainews24 has received the confirmation of 40 atomic devices in the base of Ghedi, near Brescia, an Italian base which should not hold or use nuclear devices according to the nuclear non proliferation treaty, signed many times by our country.
But why is it necessary to store atomic bombs like B 61, in the italian bases, if according to Mr Krinstensen, they need some months to be activated? According to the information collected by Rainews24 the real risk should be that the present old and obsolete warheads are replaced by new devices which are smaller, have a scalable power and are able to avoid the obligations of the old non proliferation treaties and that these weapons could be potentially used against the countries of the Middle East.
Note:
Articolo originale al link
http://www.rainews24.it/ran24/rainew...2007_atomiche/
Il video dell'inchiesta è presente al link http://www.rainews24.it/ran24/rainew...7_atomiche.wmv
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