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"Aelia Laelia Crispis non nata resurgens...".

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  • "Aelia Laelia Crispis non nata resurgens...".

    Sapete cos'è o chi è [I]Aelia Laelia Crispis[I]?

    Scrivetemi ogni indicazione della quale vi troviate in possesso, per favore.

    Non lasciate morire nel nulla questa discussione.

    Penso possa essere interessante.

    Grazie!

    Francesco Tenni
    Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

  • #2
    Si tratta di un epitaffio funebre misterioso, situato a Bologna...


    D. M.

    AELIA LAELIA CRISPIS

    nec vir nec mulier nec androgyna

    nec puella nec iuvenis nec anus

    nec casta nec meretrix nec pudica

    sed omnia

    sublata

    neque fame neque ferro neque veleno

    sed omnibus

    nec coelo nec aquis nec terris

    sed ubique iacet

    LUCIUS AGATHO PRISCUS

    nec maritus nec amator nec necessarius

    neque moerens neque gaudiens neque flens

    hanc

    nec molem nec pyramidem nec sepulchrum

    sed omnia

    scit et nescit cui posuerit


    [Traduzione]


    Agli Dei Mani

    Elia Lelia Crispi

    né uomo né donna né androgino,

    né fanciulla né giovane né vecchia,

    né casta né meretrice né pudica,

    ma tutto ciò;

    uccisa

    non dalla fame né dalla spada né dal veleno

    ma da tutto ciò;

    non in cielo, né nelle acque né sulle terre

    ma ovunque giace

    Lucio Agatone Prisco

    né marito né amante né parente

    né triste né allegro né piangente

    questa

    non mole né piramide né sepolcro

    ma tutto ciò

    sa e non sa a chi è dedicata.
    sigpic
    Originariamente Scritto da ezio.auditore
    le proteine animali fanno male al corpo umano, inacidisce il sangue
    last.fm

    Comment


    • #3
      Libro.

      Sì, c'è un libro dedicato all'argomento. Appena ho un po' più di tempo, ve ne scrivo di più.

      Spero anch'io che questa discussione prosegua e dia frutti, Tenni!

      Comment


      • #4
        Scusate ma di cosa si tratta?
        But I can't do this all on my own
        No, I know, I'm no Superman

        sigpic

        Comment


        • #5
          Secondo alcuni studiosi si tratta di un enigma umanistico scritto su una pietra rettangolare a Bologna. La risoluzione dell'enigma non è ancora nota.
          NerdMonday

          Comment


          • #6
            Ulteriori notizie su "Aelia Laelia".

            Il libro al quale si riferisce Stelath F. P. è, probabilmente,

            AA. VV., Aelia Laelia. Il mistero della Pietra di Bologna, a cura di Nicola Muschitiello, Il Mulino, Bologna, 2000.

            Ad Aelia Laelia Crispis ha dedicato un libro di poesie, recentemente, la poetessa Franca Bacchiega:

            Franca Bacchiega, Aelia Laelia...nè questo, nè quello, nè altro... ...ma tutto questo., Garzanti, Milano, 2003.

            Alla figura di [I]Aelia Laelia[I], inoltre, è ispirata una letteratura piuttosto varia, della quale scriverò qualche riga prossimamente, appena ne avrò il tempo.

            Proseguite a scrivermi le vostre impressioni e le vostre idee su Aelia Laelia. Le leggerò con piacere e le discuteremo insieme.

            Grazie a tutti!

            Francesco Tenni
            Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

            Comment


            • #7
              Desolation!

              Il libro è quello indicato da Tenni. E' molto interessante e, quasi sempre, segue criteri che potremmo definire scientifici.

              Aspettando che Tenni ci scriva qualcosa di più su Aelia Laelia Crispis, mi limito a notare come sia piuttosto desolante che, agli enigmi ed agli interessanti quesiti che ci pone Francesco T., seguano pochissime discussioni e pochissime risposte.

              Sembra, quasi, che queste cose non interessino a nessuno, o che chi le legge abbia timore di confrontarsi con esse e di provare a decifrarle.

              Ammettiamolo. Come detto, è una cosa piuttosto desolante.

              Continua a proporci le tue interessanti argomentazioni, Tenni!

              Non mollare!

              Ci sarà sempre qualcuno che leggerà le tue parole!

              Comment


              • #8
                Ci sarò sempre io! Mi piace questo enigma...si sa in che anno (approssimato) sia stato realizzato?
                Last edited by Marlon Brando del deserto; 01 September 2007, 13:20.
                Membro dell'Ordine dei Trolloni Neri

                Comment


                • #9
                  Originariamente Scritto da Stealth F. P. Visualizza Messaggio
                  Il libro è quello indicato da Tenni. E' molto interessante e, quasi sempre, segue criteri che potremmo definire scientifici.

                  Aspettando che Tenni ci scriva qualcosa di più su Aelia Laelia Crispis, mi limito a notare come sia piuttosto desolante che, agli enigmi ed agli interessanti quesiti che ci pone Francesco T., seguano pochissime discussioni e pochissime risposte.

                  Sembra, quasi, che queste cose non interessino a nessuno, o che chi le legge abbia timore di confrontarsi con esse e di provare a decifrarle.
                  O può anche essere che non tutti sappiano il latino, e ritengano talvolta che tentare di risolvere un enigma in latino solo grazie ad un paio di traduzioni occasionali sia impresa un pelino ardua.
                  Oltre al fatto che, più che un rebus da Settimana Enigmistica di cui puoi trovare una soluzione univoca, mi pare più che altro una composizione poetica che, per sua natura, offre la possibilità di infinite interpretazioni (e per questo più che la scienza chiamerei in causa la filosofia).

                  Comment


                  • #10
                    Risposta ad Empty.

                    Hai ragione, Empty.

                    Ad ogni modo, non penso che sia arduo seguire le proposte di Tenni che, più che una lingua morta, riguardano, sovente, la logica compositiva delle strutture linguistiche.

                    In secondo luogo, Tenni ha citato un testo nel quale tutta l'iscrizione è tradotta, commentata ed analizzata esaustivamente. Questo libro è semplicemente reperibile, in biblioteca od in libreria, ed è accessibile a tutti, non essendo rivolto ad un pubblico di specialisti.

                    Notizie su Aelia Laelia Crispis si rintracciano, anche, su Internet.

                    Non penso, poi, che Tenni chieda interpretazioni filologiche o studi filosofici su quanto propone.

                    Credo sia un invito al libero parlare su temi che non sono noti a tutti e che Tenni, meritoriamente, anche se può essere che questa non sia la sede più adatta, rispolvera.

                    Nel numero degli utenti, in ogni caso, dovrebbe esserci, statisticamente, qualcuno interessato.

                    Per tutto il resto, continuo a sostenere che sia bello discutere, anche di queste cose. E che ritirarsi, se pur di fronte a qualche piccolo ostacolo, non sia la scelta giusta.

                    Sempre che si abbiano il tempo e le possibilità per stare su questo forum a leggere ed a scrivere, e non si debba, invece, fare qualcosa di più essenziale per le nostre vite.

                    Ti ringrazio per la tua replica. Stammi bene!

                    Comment


                    • #11
                      A Marlon Brando del Deserto.

                      P. S. Grazie, anche, a Marlon Brando del Deserto! Sono sicuro che Tenni, che da un po' tace, quando avrà tempo e voglia, risponderà alle nostre domande.

                      Restiamo ad aspettare!

                      Comment


                      • #12
                        Altre notizie su "Aelia Laelia Crispis".

                        Visto che il dibattito sembra essersi riacceso, fornisco qualche informazione sull'iscrizione di Casaralta.

                        Prima desidero ringraziare tutti quanti ne hanno discusso, finora, e quanti ne discuteranno in avvenire, in particolare Stealth F. P. per il suo sostegno costante e per l'attenzione che dedica a quanto scrivo. E' bello, ogni tanto, essere sostenuto da qualcuno, anche in queste piccole cose. Grazie.

                        Veniamo ad Aelia Laelia Crispis. Quest'epigrafe, nota, anche, come "Pietra di Bologna", iscrizione misteriosa dal contenuto perspicuo, ma difficilmente interpretabile, venne letta, a quel che si sa, per la prima volta, sul muro di una villa (ritrovo di umanisti bolognesi e non solo), che sorgeva a Casaralta, nei pressi di Bologna (poi tutti gli edifici furono eliminati per il sorgere, in tempi recenti, di strutture militari, tra le quali un macello), alla metà del XVI secolo. Proprietario della villa era Achille Volta, il quale, nel 1527, fu nominato Gran Cavaliere dei Frati Gaudenti, da papa Clemente VII.

                        La sequenza delle prime negazioni dell'iscrizione e le altre suggestioni attirarono l'attenzione degli studiosi (eruditi ed antiquari, oltre che epigrafisti e filologi), i quali diedero, di essa, numerose e, alle volte, fantasiose interpretazioni. La fama di Aelia Laelia Crispis, forse senza un vero motivo che non fosse il suo mistero, si accrebbe notevolmente.

                        Nel XVIII secolo, qualcuno affermò che "[...] celebre ed insigne sarebbe stata Bologna, se altro ancora non avesse avuto e contenuto in se stessa, che questa enigmatica lapide [...]". Esagerando, naturalmente.

                        Il contenuto della Pietra, che afferma e nega continuamente l'identità di Aelia Laelia Crispis, fu interpretato (a parte le visioni "anatomistiche" della cosa) in maniera misterica ed esoterica.

                        A molti, sembrò un gioco umanistico, anche perchè non si riusciva ad assegnare, univocamente, una datazione alla Pietra che sarebbe potuta risalire al XVI secolo ed essere, quindi, un falso, un divertissement degli umanisti bolognesi che si riunivano nella villa di Casaralta.

                        Ad oggi, rimangono le insicurezze in proposito, anche se numerosi studiosi pensano che si tratti di un falso inciso, per puro gioco letterario-filosofico, o per il fanciullesco piacere di far parlare di una scoperta che, nella realtà, reale non è, nel XVI secolo, ad opera di umanisti desiderosi di prendersi gioco della storia e dell'occultismo affiorante in ambienti che stavano transitando tra il Rinascimento ed il Barocco, passando attraverso la Riforma luterana e la Controriforma, che si stava concretizzando nei provvedimenti del Concilio di Trento.

                        Ad ogni modo, tuttora non si è riusciti, ancora, a spiegare l'enigma di Aelia Laelia Crispis, nè a dimostrare che questo presunto falso, sia un falso reale.

                        Scrissero, secondo diverse modalità stilistiche e seguendo diversi intenti artistici, di Aelia Laelia Crispis poeti e scrittori di elevata fama, tra i quali Walter Scott, Clemens Brentano, Gérard de Nerval (l'Autore delle immortali Chimere), Giuseppe Raimondi, André Pieyre De Mandiargues e, ormai citata qualche giorno addietro, più recentemente, Franca Bacchiega.

                        Dopo tutte queste notizie, fornite brevemente, ringrazio, innanzitutto, tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fino a qui, ed invito tutti quanti lo vogliano, a continuare a scrivere su Aelia Laelia Crispis, qualsiasi cosa venga loro alla mente, se abbiano notizie riguardo all'iscrizione, se abbiano provato ad interpretarla, se siano interessati agli sviluppi letterari o linguistici dell'enigma, se vogliano approfondire l'argomento, se abbiano quesiti da sottopormi.

                        Risponderò, non appena mi sarà possibile, a tutti, naturalmente.

                        Vi ringrazio ancora della vostra attenzione e rivolgo a tutti un caloroso saluto!

                        Francesco Tenni
                        Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

                        Comment


                        • #13
                          Originariamente Scritto da Stealth F. P. Visualizza Messaggio
                          Hai ragione, Empty.

                          Ad ogni modo, non penso che sia arduo seguire le proposte di Tenni che, più che una lingua morta, riguardano, sovente, la logica compositiva delle strutture linguistiche.

                          In secondo luogo, Tenni ha citato un testo nel quale tutta l'iscrizione è tradotta, commentata ed analizzata esaustivamente. Questo libro è semplicemente reperibile, in biblioteca od in libreria, ed è accessibile a tutti, non essendo rivolto ad un pubblico di specialisti.

                          Notizie su Aelia Laelia Crispis si rintracciano, anche, su Internet.

                          Non penso, poi, che Tenni chieda interpretazioni filologiche o studi filosofici su quanto propone.

                          Credo sia un invito al libero parlare su temi che non sono noti a tutti e che Tenni, meritoriamente, anche se può essere che questa non sia la sede più adatta, rispolvera.

                          Nel numero degli utenti, in ogni caso, dovrebbe esserci, statisticamente, qualcuno interessato.

                          Per tutto il resto, continuo a sostenere che sia bello discutere, anche di queste cose. E che ritirarsi, se pur di fronte a qualche piccolo ostacolo, non sia la scelta giusta.

                          Sempre che si abbiano il tempo e le possibilità per stare su questo forum a leggere ed a scrivere, e non si debba, invece, fare qualcosa di più essenziale per le nostre vite.
                          A prescindere dall'ultimo fatto (non penso di essere l'unico a lavorare o studiare, e nemmeno l'unico a fare entrambe le cose assieme), mi pare abbastanza chiaro che le persone realmente interessate a discussioni di questo tipo possano essere solo studiosi del settore, poiché gli altri effettivamente potrebbero ritenere che vi siano cose più interessanti e vitali di cui discutere che una pietra misteriosa nel centro di Bologna - personalmente da me ritenuta una curiosità più che un oggetto di interesse fondamentale per le persone.
                          Quindi puoi intrattenerti una decina di minuti, dire magari "wow, fico", ma quasi nessuno avrebbe il reale interesse, le conoscenze o la voglia di esprimere un'opinione accurata, consci di poter dire al 95% qualcosa di blando o insensato (soprattutto considerando l'utenza media di questo forum). E probabilmente è anche meglio così.

                          Comment


                          • #14
                            Semplicemente non tutti rispondono perchè non tutti hanno qualcosa da dire in merito. L'argomento è anche carino e interessante ma per me discuterne equivale a discutere del sesso degli angeli; parlo sia di questo topic in particolare sia di altri topic con argomenti trattati simili a questo dell'iscrizione latina.
                            Ognuno ha i suoi interessi ed ognuno il suo tempo. Personalmente questi "rebus" o questi misteri proposti da Francesco Tenni mi affascinano ma non a tal punto di prendere libri e studiarli. Posso leggere le discussioni (come faccio), pensare tra me e me che è tutto molto affascinante, che sono dei bei misteri ecc. ecc., ma mi fermerei qui. Che senso avrebbe intervenire per dire un qualcosa che ho letto 5 minuti prima grazie a Google?
                            Ognuno ha le sue passioni e le sue specializzazioni, questi argomenti rendono il forum variegato e più interessante, ma non ci si meravigli se in pochi intervengono data la particolarità e la complessità degli argomenti proposti.
                            A torme, di terra passarono in terra,
                            Cantando giulive canzoni di guerra,
                            Ma i dolci castelli pensando nel cor;
                            Per valli petrose, per balzi dirotti,
                            Vegliaron nell’arme le gelide notti,
                            Membrando i fidati colloqui d’amor.

                            Comment


                            • #15
                              Risposta alle discussioni.

                              E' naturale. Ognuno è libero di leggere e di scrivere quello che vuole. E di non leggere e di non scrivere quello che vuole.

                              Solo, non mi sembra, questo, il luogo per discettare sulle problematiche dell'Umanità.

                              Non propongo queste discussioni, perchè sono scemo. Lo faccio, perchè a qualcuno, può essere, possono, nonostante tutto, apparire interessanti e non totalmente vuote o prive di senso.

                              Ognuno ha le proprie opinioni.

                              Ed io sono felice che me le scriviate.

                              Chiunque non vuole leggere, non legga.

                              Spero, solo, che i miei interventi non offendano la lucidità mentale ed i profondi pensieri impegnati (forse per la salvezza del mondo) di nessuno.

                              Grazie a tutti!

                              Francesco Tenni
                              Sentio, fugit hiems, Zephyrisque moventibus orbem / iam tepet Eurus aquis; sentio, fugit hiems.

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