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invece di mettersi un dito in gola basta leggere questo per vomitare
...Il discorso sull'anoressia e bulimia sai è tanto complicato...ma soprattutto sembra stupido visto con gli occhi di chi non ne conosce tutti gli aspetti...io non difendo ne le ragazze pro-ana, ne le ragazze pro-mia...ma questo discorso neccessita di una sensibilità particolare....Cosa ne possiamo sapere che cosa scatta nella mente di una ragazza anoressica o bulimica?
è un qualcosa di cosi complicato!è una vera e proprio malattia...
Segnare le calorie ingerite e quelle espulse col vomito o con le feci...è qualcosa di assurdo, qualcosa che alcuni non capiscono e che prendono sotto gamba...con queste cose non si scherza....tanta ragazze e ragazzi anche sono morti...a me leggendo quello che c'è nel link che hai postato non mi viene da vomitare...provo solo infinita tristezza!
percheaveteaccesoleluci,sapevatecheeroaddormentato... ILoveNapoliCentrale ...sentirsi vulcano in eruzione...
leggendo queste cose sono rimasto scioccato,ma si può sapere cosa pensano queste ragazze,credono che vomitando tutto ciò che ingurgitano e rovinando il proprio corpo miglioreranno la propria vita? questa gente è matta,e la cosa peggiore è che si sostengono a vicenda nella propria pazzia,dovrebbero andare in un centro di cura perchè quello che hanno è una malattia
Come ho già detto in altre occasioni non reputo l'anoressia come una malattia nel senso stretto della parola, un pò come non reputo malattia la depressione... ripeto... non nel senso stretto della parola... Non mi piace reputare malattia un problema dovuto allo "spirito", anche se poi finisce per provocare danni seri quanto una malattia se non peggio... Nel caso dell'anoressia ci sono tantissime cause da prendere in considerazione... Una và ricercata sicuramente nella società, che negli ultimi 40 anni ha dato vita ad un maniacale culto del magro... Non che non mi piacciano le ragazze magre, anzi, la società però ha provocato dei conflitti tra estetica ed interiorità che hanno portato alle persone danni abbastanza seri...
Quando il filo di grasso viene demonizzato, quando iniziano a farti pesare i 2 kg in più, quando al raggiungimento della magrezza totale inizi a ricevere fischi di approvazione e lusinghe, quando finalmente riesci a raggiungere una considerazione che la tua interiorità, il tuo modo di essere così come il tuo vecchio corpo abbondante non sono riusciti a darti scatta l'odio per il cibo, inizi a sentirti in colpa persino nel mangiare il cibo essenziale...
In quest'ultimo periodo si stà un pò cercando di far tornare l'abbondanza nel girone del bello ma quando il danno è fatto è difficile cancellarlo...
Per quanto riguarda le anoressiche... Ogni caso ha la sua storia, di sicuro c'è che nel dimagrimento vi è una sorta di tentativo di scomparire che io trovo triste e doloroso... Poi ci sono anoressiche che non riescono più a vedersi razionalmente, altre forse si rendono conto di aver devastato il proprio corpo (di solito però sorge l'incapacità di vedersi) ma il processo continua, altre, come il caso delle pro-ana ne hanno fatto un credo che difendono con veemenza se necessario.
Ancora una volta dico: c'è caso e caso, ma di sicuro, genericamente parlando queste non sono persone da denigrare e personalmente non riesco a schifarmi.
Prendendo in considerazione le pro-ana capisco che il loro atteggiamento possa far arrabbiare e viene voglia di andargli addosso, tuttavia bisogna tener presente che la cosa di cui molto probabilmente hanno bisogno è un poco d'amore.
Non dimentichiamo inoltre che rifiutando il cibo stai rifiutando un bisogno primario, quasi come voler urlare al mondo "io non ho bisogno di nulla".
Io non ho ancora capito qual'è il metodo migliore per trattare un anoressica media, la via della ragione è dura perchè devi fare i conti con muri di sofferenza... Bisogna andarci piano, trattare queste persone con dolcezza e delicatezza
E' vero, forse non è una malattia nel senso stretto perchè le cause sono prevalentemente di carattere psicologico (è più una mania diciamo), ma va curata come tale quando il rifiuto per il cibo risulta patologico.
Così come il troppo cibo può portare a gravi disfunzioni cardiache, al diabete o all'obesità, anche l'anoressia porta a evidenti scompensi fisici e quindi a necessari ricoveri ospedalieri, arrivando a trattarla come una malattia a tutti gli effetti.
E' un problema delicato, e sicuramente va vagliato caso per caso per trovarne la giusta soluzione; in genere sono persone che si sentono sole ed incomprese (non emarginate) e rifiutano ogni aiuto esterno. Credo che non sia facile per un familiare trattare con un male così difficile.
E' vero, forse non è una malattia nel senso stretto perchè le cause sono prevalentemente di carattere psicologico (è più una mania diciamo), ma va curata come tale quando il rifiuto per il cibo risulta patologico.
Così come il troppo cibo può portare a gravi disfunzioni cardiache, al diabete o all'obesità, anche l'anoressia porta a evidenti scompensi fisici e quindi a necessari ricoveri ospedalieri, arrivando a trattarla come una malattia a tutti gli effetti.
E' un problema delicato, e sicuramente va vagliato caso per caso per trovarne la giusta soluzione; in genere sono persone che si sentono sole ed incomprese (non emarginate) e rifiutano ogni aiuto esterno. Credo che non sia facile per un familiare trattare con un male così difficile.
Incredibilmente.... ( mi meraviglio io per primo ) Quoto perfettamente con Hyde!!
Da notare com'è strana la vita.. le persone obese.. che ce la mettono tutta per dimagrire.. fanno incredibili sforzi... e non sempre riescono.. le persone che stanno bene che vogliono dimagrire ancora di più.. il senso ironico della vita.. Come ha detto Hyde.. per un familiare ( e penso anche per amici o persone che la tengono cara ) deve essere molto difficile aiutare una persona che, tra virgolette non so come, non riesce a vedere in se la bellezza.. sia esteriore che interiore.. sia per anoressiche che per obese... queste persone soffrono talmente tanto che penso sia difficile anche solo lontanamente immaginare...
P.S.
Hyde... lo so lo so... è strano... ma quoto con te al 1000%!!!
Quando una credenza si insinua in testa delle persone in modo paranoico, come in questo caso, non c'è niente da fare. E' impossibile convincerle di una realtà diversa a quella che pensano.
concordo ma se ci fosse anche solo un misero modo di farle guarire io ci proverei sono sempre delle persone ma se non si vogliono far curare moriranno di sicuro e se si sostengono a vicenda con questi blog...siamo messi male
Il problema è che e uno dei problemi piu difficili da individuare....ragazze che nascondono i sacchetti col vomito nei cassetti...che fanno di tutto per non farsi scoprire......magari non tornano a casa per i pasti cosi possono mentire dicendo di aver mangiato..In ogni caso una ragazza che si vede brutta e grassa non puo essere aiutata..a nulla servono decine di persone che dicono il contrario....e un vortice nero che ti tira sempre piu giu.....e piu si va avanti piu non se ne puo fare a meno..una specie di droga...la cosa piu brutta è che a volte lo si fa solo per attirare l'attenzione..tutto questo e molto triste...ma non provo pena per loro!!!!
percheaveteaccesoleluci,sapevatecheeroaddormentato... ILoveNapoliCentrale ...sentirsi vulcano in eruzione...
Incredibilmente.... ( mi meraviglio io per primo ) Quoto perfettamente con Hyde!!
Da notare com'è strana la vita.. le persone obese.. che ce la mettono tutta per dimagrire.. fanno incredibili sforzi... e non sempre riescono.. le persone che stanno bene che vogliono dimagrire ancora di più.. il senso ironico della vita.. Come ha detto Hyde.. per un familiare ( e penso anche per amici o persone che la tengono cara ) deve essere molto difficile aiutare una persona che, tra virgolette non so come, non riesce a vedere in se la bellezza.. sia esteriore che interiore.. sia per anoressiche che per obese... queste persone soffrono talmente tanto che penso sia difficile anche solo lontanamente immaginare...
P.S. Hyde... lo so lo so... è strano... ma quoto con te al 1000%!!!
ti hanno drogato quel giorno?
dai dillo, dillo, ti sei sparaflashato una pista assieme a Tommy82 e subito dopo ti sei collegato al forum...si vede eh
a voi la parola perche io ho detto tutto nel titolo
Hai detto proprio tutto? Allora ti dico anch'io qualcosa: è davvero un segno inequivocabile di superficialità e arroganza il mancare rispetto al prossimo in modo così automatico e del tutto gratuito, ma non avere rispetto nemmeno di fronte al dolore altrui è indice dell'ultima miseranda feccia del mondo, quei liquami che dante non si sogna di menzionare nemmeno all'inferno...
Era gente strana... dicevano e facevano tutto, il contrario di tutto, l'inverso di tutto e il contrario e l'inverso di tutto quello che avevano detto e fatto perchè seguivano ogni istante la loro onestà!
Non saprei, io ho sempre visto le due cose strettamente legate. In fondo, ricordiamo che gli squilibri psicologici sono pur sempre messi in atto da disfunzioni nella gestione dei neurotrasmettitori, che suppongo possano derivare da malattie a tutti gli effetti. Per quanto le mie limitatissime conoscenze in ambito medico possano aiutarmi nell'esprimere questo parere.
Fai l'esperimento, io l'ho fatto:
Passa un mese chiusa in camera. Il tuo cervello fisiologicamente reagirà in un certo modo. Dopodichè inizia ad uscire e a frequentare ambienti sociali. Il tuo cervello fisiologicamente reagirà in un altro modo. Non sono le sostanze che ti spingono a stare bene o a stare male, quello è il meccanismo, la spiegazione fisica di certe sensazioni negative e positive ma parte tutto dalla personalità e dalle esperienze vissute.
Poi solitamente la malattia è un alterazione fisiologica... E certe volte resto perplesso quando vengono viste malattie ovunque, mi chiedo quali siano i parametri.
Quando si parla di fisico si può parlare di mal di schiena ma parlando di psiche rischio di essere etichettato malato solo perchè mi mostro un poco riservato...
Ritengo ad esempio che ci siano stati diversi casi di "suicidi consapevoli"... Uno psichiatra definirebbe malato chiunque avesse pensieri suicidi a priori. Stesso discorso vale per le persone che hanno difficoltà ad interagire con gli altri esseri umani. Mi avrebbero riempito di psicofarmaci un schopenhauer questi assassini di personalità, altro che dottori
Fai l'esperimento, io l'ho fatto:
Passa un mese chiusa in camera. Il tuo cervello fisiologicamente reagirà in un certo modo. Dopodichè inizia ad uscire e a frequentare ambienti sociali. Il tuo cervello fisiologicamente reagirà in un altro modo. Non sono le sostanze che ti spingono a stare bene o a stare male, quello è il meccanismo, la spiegazione fisica di certe sensazioni negative e positive ma parte tutto dalla personalità e dalle esperienze vissute.
Stare un mese chiuso in camera non crea dipendenza, il problema di uscire dall'anoressia invece è proprio questo. Secondo me il problema non è a livello conscio, come nel tuo esperimento, ma a livello inconscio, e lo stesso vale per altre malattie come la depressione (che non è affatto quella comunemente intesa, ma un problema ben più grave). E' ovvio che l'input sia a livello psicologico, ma l'evoluzione delle cose la fa diventare una vera malattia. Pensate solo a quanto è difficile smettere di fumare, e in quel caso sei consapevole dei danni
Che poi spesso si faccia presto a definire certi stati emotivi malattie, su questo sono daccordo
Mi avrebbero riempito di psicofarmaci un schopenhauer questi assassini di personalità, altro che dottori
Concordo 100%. E devo dire poi
Tornando più strettamente IT, onestamente tutto ciò che ho da dire è che ho sempre trovato fastidiose le persone che espongono in maniera tanto plateale la propria sofferenza. Chiaro, in fondo è una questione di carattere, ma in generale il mettere in mostra il proprio dolore in modo del tutto gratuito è un modo di fare che mi urta non poco.
che leggendo ste robe davvero mi sento mortificato: tutta la propaganda post ww2 ha inculcato nella gente un cinismo agghiacciante il quale di pari passo con lo stereotipo del self-made man, il superuomo di niethze visto però in maniera contraria utiliraristica e parassitaria ha distrutto ogni barlume di umanità nelle menti. Si, umanità. Perchè la persona umana, e non è una basttutaccia, normalmente tende a partecipare emotivamente del mondo che ha attorno. Se vedo uno che soffre, normalmente provo compassione. Adesso il dolore da fastidio invece. Mamma che schifo! Mi viene la puzzeeeeetta sotto il naso! Brrr!!! E che fai, poi? Ti giri dall'altra parte... Ecce homo? Ma dove?! Indifferenza e autismo emotivo. E poi? Il dolore è umiliante, è da deboli. Te lo cagano in faccia da 50 anni e +, vedi abbondanti defecate di merda berlusconiana... l'individuo forte che si fa largo a gomitate non soffre, è uomo, lui! E' un coglione, invece, nel senso proprio del termine: coleo,is,colui,cultum,colere----->assistere (ad eventi) ma non parteciparvi. La gente prova vergogna di star male, di soffrire. E invece il dolore è parte della vita e va si combattuto ma anche (e soprattutto) rispettato. Ecco gli "extraterrestri umani": prendete quel capolavoro di poesia che è stalker (il fllm di Andrei Tarkovsky , non il gioco) li proprio alla fine: "Questi scenziati, questi artisti di oggi... NON CREDONO + A NIENTE...". Soffrire vuol dire essere vivi, altro che deboli! E' proprio chi non accetta il dolore, chi lo nasconde o ne prova disprezzo ad esserlo davvero.
Era gente strana... dicevano e facevano tutto, il contrario di tutto, l'inverso di tutto e il contrario e l'inverso di tutto quello che avevano detto e fatto perchè seguivano ogni istante la loro onestà!
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