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Andrew Clemence per il sociale...

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  • Andrew Clemence per il sociale...

    Una recente discussione con alcuni membri del forum mi ha dato un idea, raccontate la vostra città, i pro e i contro, il contesto, e cosa vi piace fare! pro e contro delle nostre realtà!

  • #2
    Ho letto troppo tardi il thread a cui fai riferimento poché era già stato chiuso giustamente, visto che era diventata una discussione chiaramente off-topic per quanto la notizia stessa avesse implicazioni socioculturali.
    Io sono di Napoli, ho il privelgio e la fortuna di poter vivere questa città al meglio, poiché nato da una famiglia benestante e in pieno centro, dove le negative caratteristiche che accompagnano questa città si notano in misura minore. Ma esistono, sono lo stesso percepibili ed ignorarle, far finta di niente, non solo è la cosa più sbagliata da fare, ma è la colpa più frequente in cui cadono gli stessi miei concittadini. Figli privilegiati di una città malata, vivono la loro fortunata condizione come gioiosi abitanti alle porte dell'inferno. Come si può ignorare ciò che i nostri occhi non vedono, ciò che le nostre orecchie non sentono, eppure percepiscono, eppure sanno che per quanto ci possiamo ingannare queste cose esistono e si devono affrontare?
    L'indifferenza è il male peggiore nel quale un uomo possa cadere e Napoli di così terribile male ne è paradigmatica immagine.
    Eppur non vi è solo quello che quotidianamente sentiamo attraverso le cronache che i massmedia, a volte anche con un velo di morbosità, mostrano. Napoli è una meraviglia, è un'opera irripetibile che da imprecisati secoli continua ad ammaliare ancora milioni di persone nel mondo. E che ciò non si traduca nelle ormai abusate e banali visite a pompei o nello sterile elogiare gli incantevoli paesaggi che la costiera amalfitana e le isole che magnanimamente ci offrono. La Napoli bella non è solo quella cartolina che l'immaginario comune vuole. Quella solita (beh, solita poi per modo di dire) vista del golfo con il vesuvio da dietro. Napoli è filosofia, Napoli è arte, Napoli è cultura, Napoli è musica, immaginazione, emozioni, sapori, odori incredibili. Poche città al mondo possono vantare una cultura umanistica come Napoli, conservatrice di così tante memorie storiche, di così appassionante passato, di così variegata umanità che ha reso anche i cittadini più umili dei "filosofi di vita" incredibilmente interessanti. Nessuno non ha il proprio incredibile, eccentrico, per molti versi assurdo, annedoto; un aneddoto che testimonia quale mix potente di arti, di pensiero e di vita questa città è in grado di donare. Le contraddizioni che la compongono sono per me fondamentali, sono per me il contrasto tra il bianco e il nero, sono Vita. Non quella macchia grigia in cui la globalizzazione e la cultura moderna sembra voglia farci affogare tutti. Napoli è veramente vulcanica, Napoli è un misto di umanità che coinvive tutta sotto un unico cielo e crea uno degli spettacoli più affascinanti che storia ricordi.
    Se a muovere gli individui ci fossero emozioni e pensieri positivi, un'etica tollerante e aperta nei confronti del "diverso", una minor steretipizzazione ed emulazione, un maggior coraggio e un forte senso critico, noi napoletan di quale immenso tesoro potremmo servirci...

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    • #3
      beh devo dire che in buona parte non condivido, (non riguardo alle bellezze di napoli che non discuto assolutamente, ne tantomeno alle caratteristiche dei suoi abitanti, alla fine la mia conoscenza di napoli si limita alla delinquenza di esportazione) ma bensì riguardo all'opinione che hai della globalizzazione che non condivido, e soprattutto riguardo alla tua opinione sul fatto che gli abitanti vivono nell'indifferenza. non lo condivido minimamente, non siamo in Iran, L'italia è una potenza industriale, il prezzo della democrazia e della Reppublica è che al cittadino per combattere la criminalità non rimangono che lance spuntate e poco più, è lo stato che deve provvedere. Basta con forze dell'ordine mosce, o con la giustizia che rilascia dopo un buffetto. Voi avete tutto il diritto di lamentarvi, perchè non è il napoletano che vive male l'attuale congiuntura, ma è lo stato che anche con mezzi forti, quando è necessario deve garantirvi la sicurezza.

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      • #4
        Della globalizzazione ovviamente intendevo quegli aspetti negativi e quella deformazione che oggigiorno esiste e sarebbe, appunto, sciocco ignorare. Il mondo si trasforma, ma spesso in questa sua trasformazione non sembra conservare sufficiente memoria. per quanto riguarda i diritti e i doveri dei cittadini, oltre ad una mia autentica passione su temi di varie aree culturali, sono sufficientemente istruito grazie alla mia preparazione giuridica.
        Il mio discorso, ad ogni modo, non verteva su temi ben più grandi di noi e che francamente non ritengo opportunamente trattabili in questa sede. Io invece mi rivolgevo al comune cittadino, di Napoli o di altro luogo, ad accrescere e coltivare sempre più il proprio senso critico, a stabilire sempre una propria etica (non una morale) che sia accettata dalla propria persona e che si integri con quella altrui. L'indifferenza a mio avviso c'è ed è palese. Non si tratta solo all'informarsi su certi eventi, c'è nell'adottare una serie di comportamenti che siano logicamente consecutivi ai propri pensieri. E' troppo facile enunciare la maleducazione riscontrabile in molte persone, l'emulazione di soggetti negativi, l'impoverimento culturale che stiamo attraversando. il tuo discorso riguardante la foza dello Stato è un qualcosa di molto complesso, numerosi sono i fattori che si devono obbligatoriamente considerare. Non immaginiamoci forze dell'ordine e criminali su due versanti che si sparano come cowboy e indiani. Le cose sono molto più complicate e hanno risvolti altrettanto complicati.
        Ma sarebbe ugualmente stupido valutare una città esclusivamente da un punto di vista legale. Per come la vedo io, molte critiche, anche accese, sono dettate unicamente dalla considerazione di questo singolo aspetto, aspetto che porta in alcuni casi anche persone del tutto mediocri ma abitanti di posti meno complicati della mia città che pensano di potersi ritenere superiori unicamente per questa circostanza. Per mia fortuna ho molti amici in Italia e all'estero che non cadono in così stupido qualunquismo ed è un bene poiché non riesco a tollerare la stupidità in qualsiasi forma essa si palesi...

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