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italiani che sono morti perchè erano italiani...
sigpic Nobiscum Deus est.Deus vult!Flectat genua homo,surgat eques.Non nobis,Domine,non nobis.Sed Nomini tuo da Gloriam.Libertas vera est Christo servire! http://www.youtube.com/watch?v=e6iezfdRLQU
Non dobbiamo dimenticare, dei miei amici hanno parenti che sono scappati e sono sopravissuti da questa tragedia, e forse verranno a parlare di come si sono sentiti e cosa gli è successo a scuola.
"La guerra è affascinante per chi non l'ha mai davvero provata" - Erasmo
Italiani che sono morti perchè gli italiani, in un trentennio, hanno infoibato sloveni e dalmati, ne hanno deportato 13mila, 26mila deportati, un centinaio di condannati a morte dopo processo, circa 500 ergastoli. Nella zona dove maggiori furono gli infoibamenti dopo la fine della seconda guerra mondiale, noi italiani abbiamo proceduto per un bel decennio-quindicennio ad una politica di italianizzazione forzata. "Bonifica etnica" la chiamavano quelli che poi scapparono dalle foibe titine. Essa consisteva nel cambio forzato dei nomi: da slavi a italiani; nel divieto di parlare una lingua che non fosse l'italiano, nella persecuzione e nel sucessivo infoibamento di tutti gli oppositori fascisti (slavi o italiani che fossero).
"A Pola xé l'Arena/ l
a Foiba xé a Pisin:/
che i buta zo in quel fondo/
chi ga' un certo morbin"
1919
"Da Dante la Favella /
mia mamma m’ha insegnà /
Per mi xe la più bella /
che al mondo xe ghe sta /
E per difender questa /
e sostener la Lega /
convien che ognun s’appresta /
a fare il suo dover /
O mia cara Patria! /
Mio dolce Pisin! /
Mio nonno cantava /
Co iero picin /
Fioi mi, chi che ofende /
Pisin, la pagherà /
In fondo alla Foiba /
Finir el dovarà!"
1920-22
Due canzoncine coniate dagli italiani, la prima è tramandata da tale Cobolli-Gigli (si si sono parenti), gerarca fascista, razzista e convintissimo sostenitore della pulizia etnica in Istria. Nel 1927, da Ministro dei lavori pubblici, scrive:"La musa istriana ha chiamato Foiba degno posto di sepoltura per chi nella provincia d’Istria minaccia le caratteristiche nazionali dell’Istria!" Che sarebbe come a dire che l'Istria è italiana, quindi chi non si adegua a parlare l'italiano verrà infoibato.
In tutto, durante il ventennio, si parla di circa 200mila ribelli uccisi dai fascisti (Scotti).
Dopo il 1943 le sorti della guerra italo-jugoslava (si, li avevamo attaccati, noi eravamo fighi e conquistatori, altro che cazzi!) cambiano: i fascisti arretrano e gli slavi avanzano. A quel punto agli "italiani brava gente", viene reso pan per focaccia: più di 5000 civili infoibati, 50 campi di concentramento per imprigionare 30mila persone, 20mila prigionieri di guerra italiani rimasti in carcere fino anche al 1956.
A morire, tra gli italiani, furono soprattutto civili, furono soprattutto quegli ignavi che accettarono le violenze nei confronti altrui in modo passivo e che poi si trovarono di colpo ad essere dall'altra parte del fucile, senza possibilità di smarcarsi e senza possibilità di far finta che tutto fosse normale. I gerarchi che guidarono e istigarono il popolo, la fecero franca cambiando bandiera. In Italia non ci fu Norimberga e così i veri responsabili poterono continuare, senza vergogna nè pudore, a vivere liberamente.
La storia va raccontata tutta, ogni evento è legato ad uno precedente e ad uno sucessivo. Far vedere delle foibe solo la violenza titina, mostrandola come viscerale e irrazionale, senza considerare che essa aveva delle radici che affondano nella politica dell'italianizzazione forzata, non rende onore, ne giustizia, sia ai morti slavi che a quelli italiani.
A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
Invito tutti i ragazzi-ni che vogliono informarsi sull'argomento di leggere quantomeno wikipedia,e a non giustificare un massacro perchè prima c'è ne stato un altro,altrimenti non se ne esce più!
non è questione di colori politici!
Invito tutti i ragazzi-ni che vogliono informarsi sull'argomento di leggere quantomeno wikipedia,e a non giustificare un massacro perchè prima c'è ne stato un altro,altrimenti non se ne esce più!
non è questione di colori politici!
A me pare che il problema sia l'esatto opposto: si parla di un massacro, senza sapere che qualche anno prima le vittime sono state carnefici.
Altro che giustificare.....
A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
A me pare che il problema sia l'esatto opposto: si parla di un massacro, senza sapere che qualche anno prima le vittime sono state carnefici.
Altro che giustificare.....
ho capito e ti dò anche ragione,ma ragionando così non ne usciamo vivi,sempre di massacri si parla!
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
ho capito e ti dò anche ragione,ma ragionando così non ne usciamo vivi,sempre di massacri si parla!
Domani vengo a casa tua, ne pretendo la proprietà e ti do un pugno in faccia, poi abbasso la guardia, tu me lo restituisci e mi mandi via.
Una terza persona vede la scena e dice:"che gente violenta, nessuno è innocente, nessuno è giustficato: se ci si prende sempre a pugni, non se ne esce vivi!"
Una quarta persona vede tutto e dice: "nessuno dei due ha ragione"
sti cazzi.....
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Cantando giulive canzoni di guerra,
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Membrando i fidati colloqui d’amor.
Domani vengo a casa tua, ne pretendo la proprietà e ti do un pugno in faccia, poi abbasso la guardia, tu me lo restituisci e mi mandi via.
Una terza persona vede la scena e dice:"che gente violenta, nessuno è innocente, nessuno è giustficato: se ci si prende sempre a pugni, non se ne esce vivi!"
Una quarta persona vede tutto e dice: "nessuno dei due ha ragione"
sti cazzi.....
Sono entrambi nel torto (o meglio sono stati), però la colpa è degli italiani, se fossero rimasti tranquilli non ci sarebbero stati questi ridicoli problemi.
Secondo me questa cosa delle foibe la si gonfia un po' troppo.
Andiamo erano invasori e poi molti dei cadaveri ritrovati erano la perché le foibe venivano usate come fosse comuni.
E non diciamo quella minchiata del sangue dei vinti ecc.
Pace all'anima loro ma in quell'epoca è successo molto di peggio e in fondo questa è stata una delle tante jaqueries.
Pace all'anima loro ma in quell'epoca è successo molto di peggio in fondo questa è stata una delle tante jaqueries.
In sintesi il discorso è questo.
E non è neanche vero che è stata una storia occultata per chissà quali fini.
Molti corpi trovati nelle foibe, altro non erano che cadaveri di persone tristemente morte in altre circostanze e gettate in fosse comuni. E' stata una grande tragedia che, per una mera questione di cifre, messa di fronte alle tragedie sue contemporanee, ne esce fuori come un evento minore. Ciò non toglie che fu un evento drammatico e condannabile, ma comunque va sempre inscritto in un contesto storico. Esattamante come le questioni sul triangolo rosso e sulle rappresaglie partigiane contro i fascisti, alla fine della seconda guerra.
A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
Invito tutti i ragazzi-ni che vogliono informarsi sull'argomento di leggere quantomeno wikipedia,e a non giustificare un massacro perchè prima c'è ne stato un altro,altrimenti non se ne esce più!
non è questione di colori politici!
se era riferito a me ,dato che avevo aperto la discussione, allora ti manderei molto volentieri a quel paese.Ma per chi mi hai preso?!?!Pensi che se apro una discussione non so di cosa parlo?
inoltre, per Naoto:va bene che dici che le vittime pochi anni prima erano carnefici ma se ti informassi anche su wikipedia ,come aveva suggerito un grande genio,ti accorgerai che sono morti anche e non in numero minore dei civili.Basta vedere l'esempio di Basovizza:nel maggio 1945 vi venne occultato un numero imprecisato di cadaveri di prigionieri, militari e civili trucidati dall'esercito e dai partigiani jugoslavi.
inoltre, per Naoto:va bene che dici che le vittime pochi anni prima erano carnefici ma se ti informassi anche su wikipedia ,come aveva suggerito un grande genio,ti accorgerai che sono morti anche e non in numero minore dei civili.Basta vedere l'esempio di Basovizza:nel maggio 1945 vi venne occultato un numero imprecisato di cadaveri di prigionieri, militari e civili trucidati dall'esercito e dai partigiani jugoslavi.
A parte che ho altre fonti, diverse da wikipedia......
E poi: embè? cambia di una virgola il ragionamento che ho fatto io?
Leggi bene tutto quello che ho scritto: non parlo di militari cattivoni, parlo anche di civili. Sai cos'è la banalità del male? Non è che perchè sei civile e hai accettato passivamente un processo di sterminio e colonizzazione, allora sei estraneo a quelle stragi.
Secondo te i partigiani jugoslavi, i quali qualche anno prima hanno visto i proprio figli, le proprie mogli, i propri fratelli (tutti CIVILI), trucidati dai fascisti italiani, arrivato il momento della vendetta si dovevano fermare di fronte a degli italiani, solo perchè civili e non militari? E badabene che non sto dicendo che era giusto uccidere, mi sto chiedendo in base a quale ragionamento occulto, i fascisti italiani potevano non far distinzione tra slavo civile e slavo militare e invece i partigiani slavi dovessero operare questa distinzione. Mi sto chiedendo perchè per te, il partigiano slavo doveva fermarsi di fronte al civile italiano, quello stesso civile che magari, anni prima, non ha premuto il grilletto, ma ha, con la sua ignavia, armato la mano che ha sparato; ha accettato di godere dei privilegi che la colonizzazione gli ha concesso ai danni dei colonizzati. Dimmi: perchè i colonizzati, una volta divenuti i più forti, dovevano usare clemenza e comprensione con chi fino al giorno prima li aveva umiliati e schiavizzati?
Il regime fascista attuò la cosiddetta "italianizzazione" o "bonifica etnica" che altro non era che la sostituzione della cultura, della lingua, delle tradizioni dalmate, con quelle italiane. Nel concreto consisteva anzitutto nella sostituzione dei funzionari di etnia slava, con funzionari, impiegati, burocrati di etnia italiana. Cioè siamo andati a occupare anzitutto i loro centri di potere e di controllo del territorio. Dopodichè abbiamo promulgato leggi per imporre il cambio del cognome, il divieto di usare un idioma non italiano, abbiamo esiliato esponenti slavi e croati in giro per l'Italia. Abbiamo istituito tribunali speciali e condannato a morte coloro che non si adeguavano alle nostre leggi. Ti chiedo: di che nazionalità pensi che fossero i prefetti che controllavano il territorio? Coloro che giudicavano colpevoli di morte gli slavi e i dalmati? Coloro che occupavano posti impiegatizi, ma comunque indispensabili per la macchina di morte e di colonizzazione fascista? Non erano forse italiani e civili? E non parteciparono anche loro all'opera di sterminio e colonizzazione da noi tentata?
Tra l'altro compimmo delle stragi vere e proprie. Leggiti cosa combinò per esempio il Generale Roatta. Costui, per esempio, il 23 Maggio del '42 rilascia delle disposizioni in cui chiede, tra le altre cose, di fare ostaggi per avere carne da macello da fucilare e di internare nei campi di concentramento 20-30mila persone, soprattutto studenti. Poi in una lettera inviata al Comando Supremo, il Roatta propone come unica soluzione la deportazione TOTALE di tutti gli slavi. Il Generale Robotti invece è più schietto e si lamenta direttamente col Capo di Stato Maggiore Galli, del fatto che su 73 prigionieri interrogati, neanche uno è stato fucilato. "Ci vogliono più morti" dice lui.
Questo giusto per inizio, non voglio dilungarmi ulteriormente; stendiamo un velo pietoso sui nostri stupri etnici, i nostri lager, le nostre torture.
La popolazione civile ITALIANA prese parte a tutto ciò e nella stragrande maggioranza dei casi, ne ebbe dei vantaggi: posti di lavoro, potere, possibilità di gestire un territorio.
La reazione slava fu violenta, come violenta era stata la repressione italiana. Kardelj diede ordine di attaccare i fascisti, ma, per ovvie ragioni, non si fece grande differenza tra i fascisti e gli italiani. Le vittime di ieri si rivoltano contro i vecchi carnefici: ecco che gli italiani (civili, non militari) che erano stati messi dal fascismo in posti di controllo economico, amministrativo, di responsabilità in genere, vengono presi ovviamente di mira. Molti vengono fatti prigionieri, tantissimi sono passati alle armi. Secondo Scotti le cifre delle vittime attribuibili a questa specifica violenza vanno dai 300 ai 600 individui circa. A questa cifra si devono aggiungere tra i 2000 e i 3000 morti, dovuti a scontri vari.
Altri episodi di violenza si ebbero quando Tito occupò Trieste e la Venezia Giulia e fece partire una sorta di processo di jugoslavizzazione. In questo caso si ebbero gli "infoibamenti", ovvero il gustiziare le persone sull'orlo delle foibe e far cadere i cadaveri dentro. Le stime ufficiali parlano di circa 600 infoibati. Cui si aggiungono 4-5mila morti dovuti a scontri vari.
Fare la conta dei cadaveri trovati nelle foibe, è fuorviante, dato che, repetita juvant, le foibe venivano usate anche come fossa comune naturale. Quindi anche i morti in battaglia, ad esempio, venivano scaricati nelle foibe.
Le cifre dicono che le stragi da noi compiute sono enormemente maggiori rispetto alle stragi da noi subite dagli slavi. Tuttavia, la nostra memoria selettiva, ci fa vedere solo il nostro essere vittime delle foibe. In realtà ciò che è stata fatta è un operazione politica. Ribadisco quanto ho detto ad inizio post: la storia va vista nel suo concatenarsi di cause ed effetti, dimenticarsi volutamente episodi cruciali di un evento, al fine di presentarlo come brutale ed immotivato, non è certo onorevole.
A torme, di terra passarono in terra,
Cantando giulive canzoni di guerra,
Ma i dolci castelli pensando nel cor;
Per valli petrose, per balzi dirotti,
Vegliaron nell’arme le gelide notti,
Membrando i fidati colloqui d’amor.
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