Quella di Berlusconi e sulla fiat mi sono nuove nonostante mi informi spesso sulle diverse teorie complottiste perché mi piacciono da impazzire
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La memoria condivisa.
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Originariamente Scritto da John Fitzgerald Gianni Visualizza MessaggioQuella di Berlusconi e sulla fiat mi sono nuove nonostante mi informi spesso sulle diverse teorie complottiste perché mi piacciono da impazzire
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Non lo so, recentemente ho avuto un'esperienza personale nella mia compagnia, cose che andavano avanti da tempo, ma comunque che mi hanno lasciato abbastanza male, nel senso, non so se sia il modo in cui si viene cresciuti o l'effetto psicologico di stare all'interno di un gruppo, ma in qualche modo si arriva a creare una sicurezza personale così spinta che è sicura di quello che fa e dice come anche pensare in modo assoluto. Forse sarà lo spazio che si lascia, intendo essere gentili e altruisti col prossimo, questo alla fine in una famiglia normale avviene per tutti, ma un ego del genere non riesco a spiegarmelo come nasca, il mio esempio è una cosa simile, io di natura sono un nerd, ho alcuni interessi che a persone estranee del campo possono sembrare bizzarri o anche stupidi, questo la gente che mi frequenta lo ha sempre saputo, ma non si è mai prestata a non farlo notare o essere più tollerante, tutto questo è stato poi sempre infettato da persona a persona, e intanto gli anni sono passati, ma il pensiero generale è rimasto lo stesso, idem l'immagine forzata di membro reietto. E' proprio da quell'immagine che in molti hanno usato per socializzare meglio con gli altri a mio discapito, parlo della presa in giro di gruppo, ma non è solo uno scherzo generale, all'inizio pensavo fosse così, tanto che collaboravo anche io con l'autoironia, si tratta proprio di una convinzione mentale di essere nell'assoluto che nasce in situazioni simili, poi forse l'avere il supporto degli altri sarà solo uno dei tanti stimoli, con internet l'effetto è ampliato anche alle discussioni degli altri, per quanto l'argomento non possa interessare, se la discussione è uno scontro fra due diciamo per sempio utenti su un argomento, il fatto di provare simpatia verso uno fa quasi passare nel torto l'altro, non dico che la cosa poi si possa manifestare per forza col passare del tempo, ma intanto un giorno se mai ci si ricorderà di quell'argomento, ci sarà già uno stimolo verso una parte di quell'argomento, quello che si ricorda con più piacere, forse anche per un odio verso l'altro utente e quindi verso il suo parere. Nel mio gruppo succedeva così, se non fosse che si trattava di persone in realtà deboli che preferiscono appoggiarsi ai pensieri degli altri, questo anche quando per esempio a scuola si fanno le prime distinzioni, tra il compagno più apparentemente debole a quello che crea fastidio anche solo a guardarlo in faccia, quando poi le cose possono essere inverse, ma proprio per la mancanza di voglia di applicarsi o documentarsi elimina anche la più piccola probabilità di carico di conoscenza personale, e secondo me anche di possibilità che possono nascere se si vedessero le cose con un punto di vista diverso, quando si arriva al punto di non essere nemmeno ascoltati perché secondo il pensiero altrui la cosa è già inquadrata e quindi, per mancanza di voglia o per semplice egocentrismo non si viene minimamente ascoltati, così ho mollato quel gruppo di bambocci
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioVa bene, grazie mille john! è proprio quello a cui alludevo. una modifica nel memorizzare infatti trovo che iisnt non abbia capito esattamente che intendevo, specie vista la sua ultima risposta. La stupidità galoppante di alcuni giovinciuelli che ho conosciuto di recente, mi ha dato da pensare.
Nel primo caso ti dico: no, secondo me occorrono molti altri studi sperimentali. Nel secondo caso ti dico: sì, è una mia forte impressione ed è spaventosa.
Riguardo a google, sì, in quel senso può esserci un condizionamento forte. Però insomma, la rete è comunque appunto un network. Se l'utenza fosse interessata alle ricerche serie le informazioni girerebbero...
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Originariamente Scritto da IISNT Visualizza MessaggioUhm, l'articolo che hai postato mi pare parli di memoria intesa come abilità cognitiva nell'acquisire informazioni, nozioni, etc. Tu invece mi pare ti stia riferendo proprio al modo di pensare, ragionare, formarsi delle idee. No?
Nel primo caso ti dico: no, secondo me occorrono molti altri studi sperimentali. Nel secondo caso ti dico: sì, è una mia forte impressione ed è spaventosa.
In ogni caso la memoria e il costruire palazzi sul fango è di sicuro collegato. Con memoria non intendo però che ora non ci ricordiamo un cavolo, bensì qualcosa che potenzialmente sarà un punto di arrivo.
Riguardo a google, sì, in quel senso può esserci un condizionamento forte. Però insomma, la rete è comunque appunto un network. Se l'utenza fosse interessata alle ricerche serie le informazioni girerebbero...
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Sìsì infatti è un circolo, in pratica è una diversa modalità dell'ignoranza e dell'elite intellettuale. Il problema è che questo distacco rischia di diventare più complicato e anche violento in quanto oggi l'ignorante pensa di sapere tutto.
Sulla memoria di cui parli sì, è un'ipotesi sensata e c'è molto da discutere, però gli effetti cognitivi sono un conto e lascerei parlare le ricerche. Un'altra cosa sono le sensazioni sui cambiamenti umani che il web sta creando. Io non metterei in dubbio questi cambiamenti, mi sembrano autoevidenti. E trovo siano estremamente negativi (Cfr. post precedenti).
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Il fatto non è che il web rovina l'informazione, presenta informazioni sbagliate (ma non esiste testo, per quanto sapientemente scritto, scevro da errori) o confusionarie, ma è che la gente pretende che sia un adeguato surrogato di una vera formazione, quando è solo uno ammasso a cui uno deve attingere con cautela. Ma sinceramente, questa visione apocalittica alla Idiocracy io non la vedo, ma vedo torri d'avorio all'orizzonte.Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.
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Originariamente Scritto da IISNT Visualizza MessaggioSìsì infatti è un circolo, in pratica è una diversa modalità dell'ignoranza e dell'elite intellettuale. Il problema è che questo distacco rischia di diventare più complicato e anche violento in quanto oggi l'ignorante pensa di sapere tutto.
Sulla memoria di cui parli sì, è un'ipotesi sensata e c'è molto da discutere, però gli effetti cognitivi sono un conto e lascerei parlare le ricerche. Un'altra cosa sono le sensazioni sui cambiamenti umani che il web sta creando. Io non metterei in dubbio questi cambiamenti, mi sembrano autoevidenti. E trovo siano estremamente negativi (Cfr. post precedenti).
Originariamente Scritto da sentinel Visualizza MessaggioIl fatto non è che il web rovina l'informazione, presenta informazioni sbagliate (ma non esiste testo, per quanto sapientemente scritto, scevro da errori) o confusionarie, ma è che la gente pretende che sia un adeguato surrogato di una vera formazione, quando è solo uno ammasso a cui uno deve attingere con cautela. Ma sinceramente, questa visione apocalittica alla Idiocracy io non la vedo, ma vedo torri d'avorio all'orizzonte.
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