Mi chiedo come un figuro come Paolo Guzzanti abbia potuto generare quel figo di Corrado.
Il succo di un suo articolo scritto su Il Giornale(e te pareva):
Guzzanti si esprime contro il "pogrom ideologico di una società fragile che ha nel suo Dna ”Masaniello e Cola di Rienzo, Savonarola e l’assalto ai forni, gli untori e la colonna infame" che indovinate cosa è?
La proposta di tassazione maggiore sui redditi alti
E come la motiva?
Semplice: “al povero si dovrebbe chiedere: che cosa hai fatto dunque di male se Dio ti punisce con il sudiciume della povertà, anziché con l’ordinato lindore del benessere?“
Non è giusto prendersela con i ricchi perché sono graziati da Dio mentre i meno abbienti sono in tale condizione perché hanno peccato!
Nemmeno il Calvinista più intransigente avrebbe detto una cosa simile
Come chiude?
Con una perla, ovvio: “far credere sempre che le difficoltà, le crisi, le pestilenze e i crolli in borsa, siano opera della losca confraternita dei borghesi produttori di profitto, che vanno prima di tutto additati al pubblico disprezzo in un clima di intimidazione”.
Il succo di un suo articolo scritto su Il Giornale(e te pareva):
Guzzanti si esprime contro il "pogrom ideologico di una società fragile che ha nel suo Dna ”Masaniello e Cola di Rienzo, Savonarola e l’assalto ai forni, gli untori e la colonna infame" che indovinate cosa è?
La proposta di tassazione maggiore sui redditi alti
E come la motiva?
Semplice: “al povero si dovrebbe chiedere: che cosa hai fatto dunque di male se Dio ti punisce con il sudiciume della povertà, anziché con l’ordinato lindore del benessere?“
Non è giusto prendersela con i ricchi perché sono graziati da Dio mentre i meno abbienti sono in tale condizione perché hanno peccato!
Nemmeno il Calvinista più intransigente avrebbe detto una cosa simile
Come chiude?
Con una perla, ovvio: “far credere sempre che le difficoltà, le crisi, le pestilenze e i crolli in borsa, siano opera della losca confraternita dei borghesi produttori di profitto, che vanno prima di tutto additati al pubblico disprezzo in un clima di intimidazione”.
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