Proposta :3

[Alessandro330]

Bestemmio dalla mattina alla sera, e forse anche quando dormo se sogno male.

L'educazione non è non bestemmiare, ma non farlo quando qualcuno che è credente te lo chiede.

[Andrew Clemence]

Ah sì? Comprendere l'importanza del rispetto del prossimo dici? Questo perché la bestemmia "offende" i credenti, giusto?
Allora fammi capire una cosa, per quale motivo nelle scuole e in qualsiasi fottuto luogo pubblico io trovo ancora crocefissi appesi dappertutto, quando teoricamente di diritto l'Italia è un paese laico? Appendere un simbolo religioso in luogo pubblico e imporlo a chiunque (anche ad atei, agnostici, ebrei, musulmani, buddisti e chi cazzo vuoi te) è una forma di rispetto del prossimo?

Continuerò a bestemmiare finché avrò forza, guarda, solo per il fatto che irrita tanto i falsi credenti ipocriti italiani.

Le solite cazzattelle di chi non capisce che dando torto a una parte (il bestemmiatore) non vuol dire automaticamente l approvare in toto il comportamento dei religiosi. Fa come ti pare se vuoi bestemmiare. La figura del bifolco ce la fai tu mica io. Certo non mi scandalizzo per qualche bestemmia essendo credente. So bene che certi al vivere civile proprio non ci arrivano...

[Andrew Clemence]

Bestemmio dalla mattina alla sera, e forse anche quando dormo se sogno male.

L'educazione non è non bestemmiare, ma non farlo quando qualcuno che è credente te lo chiede.

Esattamente. ci vuole tanto?

[Grifis]

Bestemmio, ok. Le domande che non posso evitare di pormi (a meno di desiderare ardentemente di rientrare nell'insieme delle scimmie oligoceniche) sono sostanzialmente due.

Ferisco chi è accanto a me? E non importa che sia l'amico del cuore o un tizio che hai conosciuto cinque minuti prima, anche perché non credo che l'approccio nei confronti di uno sconosciuto sia meno corretto (anzi, avviene quasi sempre il contrario, proprio in virtù della presenza dei freni inibitori verso chi non si conosce). Certo, non si tratta di un atteggiamento dovuto, bensì di rispetto. Se un mio collega appena entrato mi dice che non riesce a sopportare la bestemmia, cercherò di non imprecare in sua presenza (quantomeno se riconosco l'autenticità del suo convincimento).

Ferisco me stesso, i miei valori ed i miei ideali (l'interrogativo indubbiamente più importante)? La domanda sembra in apparenza essere retorica, "se uno crede in Dio, perché mai dovrebbe nominarlo invano?", ma si rivela invece un interrogativo eufemisticamente attinente alla realtà, visto che la forma mentis degli esseri umani, ed in particolare degli adolescenti, è influenzabile da un'infinità di variabili. Ed anche in questo caso, soprattutto in questo caso, una bella analisi introspettiva diventa imprescindibile, giusto per scoprire chi si vuole essere da grandi.

In entrambi gli scenari regna la discrezionalità, as always; però cercare di stare al mondo un pochino più dignitosamente rappresenta un modus vivendi infinitamente più appagante e che alla lunga paga sicuramente di più. Parola di vecchio .

[Elena]

Le solite cazzattelle di chi non capisce che dando torto a una parte (il bestemmiatore) non vuol dire automaticamente l approvare in toto il comportamento dei religiosi. Fa come ti pare se vuoi bestemmiare. La figura del bifolco ce la fai tu mica io. Certo non mi scandalizzo per qualche bestemmia essendo credente. So bene che certi al vivere civile proprio non ci arrivano...

Haha, vivere civile? Ma per favore, come se la bestemmia fosse la causa del non vivere civile, ma stiamo scherzando? Per quale motivo i credenti dovrebbero pretendere il rispetto, perché io insulto l'oggetto del loro credo irrazionale*? Poniamola così: se per il credo della mia famiglia l'oggetto è dare del porco a questo fantomatico dio, il loro volermi imporre di non farlo per questione di "rispetto" sarebbe rispettoso nei miei confronti? La risposta è no.

*è per caso provata scientificamente l'esistenza di Dio? No. Se è giusto pretendere rispetto quando si da del negro a qualcuno, perché è provato scientificamente che non esistono razze tra gli umani, non è giusto imporre il rispetto a qualcuno di un qualcosa che non riguarda tutti E CHE NON E' ESISTENTE (intendo proprio non esiste una legge che ne determini l'esistenza, non fraintendere). E' come se mi imponessero di non insultare gli Yes perché piacciono a molta gente, cristo io ho il diritto di dire quello che mi pare sugli Yes perché non c'è nessuna legge che determini il loro valore, quindi se voglio dire che mi fanno cagare nessuno ha il diritto di chiedermi di non farlo per rispetto nei confronti di chi li ama.

[Elena]

Ho modificato la parte scritta in maiuscolo prima che tu possa fraintendermi, sia chiaro, giusto perché l'ho riletto e mi sembrava ambiguo.

[Andrew Clemence]

Haha, vivere civile? Ma per favore, come se la bestemmia fosse la causa del non vivere civile, ma stiamo scherzando? Per quale motivo i credenti dovrebbero pretendere il rispetto, perché io insulto l'oggetto del loro credo irrazionale*? Poniamola così: se per il credo della mia famiglia l'oggetto è dare del porco a questo fantomatico dio, il loro volermi imporre di non farlo per questione di "rispetto" sarebbe rispettoso nei miei confronti? La risposta è no.

Ottimo. E se allora il mio credo fosse insultare te?

*è per caso provata scientificamente l'esistenza di Dio? No. Se è giusto pretendere rispetto quando si da del negro a qualcuno, perché è provato scientificamente che non esistono razze tra gli umani, non è giusto imporre il rispetto a qualcuno di un qualcosa che non riguarda tutti E CHE NON E' ESISTENTE (intendo proprio non esiste una legge che ne determini l'esistenza, non fraintendere).

Tu non insulti dio se non ci credi. Insulti delle persone.

E' come se mi imponessero di non insultare gli Yes perché piacciono a molta gente, cristo io ho il diritto di dire quello che mi pare sugli Yes perché non c'è nessuna legge che determini il loro valore, quindi se voglio dire che mi fanno cagare nessuno ha il diritto di chiedermi di non farlo per rispetto nei confronti di chi li ama.

Cosa è uno yes?

[Samvise]

Elena l'Italia è un paese laico nel senso che non limita la libertà di religione e non è governata da persone facenti parte di enti religiosi o altro. Ma non puoi certo negare che la storia, la cultura, l'educazione e i valori sia italiani, che dell'occidente siano intrisi e profondamente legati a due delle tre religioni monoteiste principali, Cristianesimo ed Ebraismo.
Le festività nazionali sono piene di giorni dedicati a festività religiose, i nomi di strade, paesi, e luoghi vari sono molto spesso nomi di Santi. Il Crocifisso nelle aule non è altro che un'eredità culturale che ci portiamo dietro da 2000 anni. Se in una classe un bambino ebreo chiede alla maestra di poter mettere una stella di David affianco al Crocifisso, dubito che questo gli venga negato.
Io non ti conosco, ma dubito che ti lamenti anche del Natale, del Capodanno, della Pasqua, del Ferragosto, dell'Epifania e degli altri giorni festivi, e che tu ti senta ferita ed offesa.
Il tuo bestemmiare non viene certo per questo motivo, ma solo per una mancanza di rispetto verso chi crede. Se davvero ti sentissi offesa da un Crocifisso, il 25 dicembre andresti a lavorare, così come gli altri giorni dedicati a festività Cattoliche.
Tra l'altro il solo atto di bestemmiare è un'eredità culturale dovuta alla nostra educazione Cristiana, dubito che un arabo bestemmi il nostro Dio in un attimo di collera, stessa cosa per un induista, un animista e via dicendo.

[sentinel]

Haha, vivere civile? Ma per favore, come se la bestemmia fosse la causa del non vivere civile, ma stiamo scherzando? Per quale motivo i credenti dovrebbero pretendere il rispetto, perché io insulto l'oggetto del loro credo irrazionale*? Poniamola così: se per il credo della mia famiglia l'oggetto è dare del porco a questo fantomatico dio, il loro volermi imporre di non farlo per questione di "rispetto" sarebbe rispettoso nei miei confronti? La risposta è no.

*è per caso provata scientificamente l'esistenza di Dio? No. Se è giusto pretendere rispetto quando si da del negro a qualcuno, perché è provato scientificamente che non esistono razze tra gli umani, non è giusto imporre il rispetto a qualcuno di un qualcosa che non riguarda tutti E CHE NON E' ESISTENTE (intendo proprio non esiste una legge che ne determini l'esistenza, non fraintendere). E' come se mi imponessero di non insultare gli Yes perché piacciono a molta gente, cristo io ho il diritto di dire quello che mi pare sugli Yes perché non c'è nessuna legge che determini il loro valore, quindi se voglio dire che mi fanno cagare nessuno ha il diritto di chiedermi di non farlo per rispetto nei confronti di chi li ama.

Sono anch'io ateo, ma qua non si tratta di razionalità, o di veridicità o meno delle proprie credenze. Se la metti sul piano logico, l'ateismo è altrettanto irrazionale, in quanto anche se non c'è la prova dell'esistenza di Dio, non c'è nemmeno quella della sua inesistenza, come del resto te non puoi confutarmi il Flying Spaghetti Monster. Ergo è un salto del buio in entrambi i casi. Magari un'ipotesi è più probabile di un'altra, ma non è questo il punto.

Nessuno ti impedirà di smoccolare quanto vuoi. Ti piace? E sticazzi. Lo trovi catartico? Buon per te. Ma non tentare di giustificare la mancanza di rispetto (perché alla fine lo è, mettila come vuoi) con un'altra mancanza di rispetto. "Loro fan così, quindi per dispetto io faccio cosà" è veramente infantile; la prima cosa che si insegna è che due torti non fanno una ragione, e smoccolare perché in Italia non c'è laicità è veramente stupido e veramente triste. Se poi moccoli perché ti scappa o ti piace genuinamente farlo, I'll just get over it.

[Elena]

Ottimo. E se allora il mio credo fosse insultare te?

Mi dispiace, c'è una legge che impone il DIRITTO e che ti impedisce di farlo, per non offendere la mia persona in quanto entità morale degna di rispetto. I'm so sorry.

Tu non insulti dio se non ci credi. Insulti delle persone.

Io non insulto delle persone, insulto un'entità la cui esistenza non è dimostrata da nessuna legge di alcun tipo. Quando mi daranno una prova oggettiva in grado di dimostrare l'esistenza e l'importanza di questa entità e soprattutto quando ci sarà una legge sovrana che mi impedisca di farlo, la smetterò.

Cosa è uno yes?

Un gruppo musicale inglese sbrodolone di fine anni 60-70.

[Andrew Clemence]

Elena l'Italia è un paese laico nel senso che non limita la libertà di religione e non è governata da persone facenti parte di enti religiosi o altro. Ma non puoi certo negare che la storia, la cultura, l'educazione e i valori sia italiani, che dell'occidente siano intrisi e profondamente legati a due delle tre religioni monoteiste principali, Cristianesimo ed Ebraismo.
Le festività nazionali sono piene di giorni dedicati a festività religiose, i nomi di strade, paesi, e luoghi vari sono molto spesso nomi di Santi. Il Crocifisso nelle aule non è altro che un'eredità culturale che ci portiamo dietro da 2000 anni. Se in una classe un bambino ebreo chiede alla maestra di poter mettere una stella di David affianco al Crocifisso, dubito che questo gli venga negato.
Io non ti conosco, ma dubito che ti lamenti anche del Natale, del Capodanno, della Pasqua, del Ferragosto, dell'Epifania e degli altri giorni festivi, e che tu ti senta ferita ed offesa.
Il tuo bestemmiare non viene certo per questo motivo, ma solo per una mancanza di rispetto verso chi crede. Se davvero ti sentissi offesa da un Crocifisso, il 25 dicembre andresti a lavorare, così come gli altri giorni dedicati a festività Cattoliche.
Tra l'altro il solo atto di bestemmiare è un'eredità culturale dovuta alla nostra educazione Cristiana, dubito che un arabo bestemmi il nostro Dio in un attimo di collera, stessa cosa per un induista, un animista e via dicendo.

Credo che la parte in grassetto sia da sola in grado di far cascare il 99 percento degli atei

[sentinel]

Credo che la parte in grassetto sia da sola in grado di far cascare il 99 percento degli atei

Eh vabbeh ma il Natale ormai è una festa svuotata praticamente di ogni senso cristiano, la festeggiano tutti persino in Giappone dove ci sarà un cristiano ogni 100.000 persone.

[Elena]

Sono anch'io ateo, ma qua non si tratta di razionalità, o di veridicità o meno delle proprie credenze. Se la metti sul piano logico, l'ateismo è altrettanto irrazionale, in quanto anche se non c'è la prova dell'esistenza di Dio, non c'è nemmeno quella della sua inesistenza, come del resto te non puoi confutarmi il Flying Spaghetti Monster. Ergo è un salto del buio in entrambi i casi. Magari un'ipotesi è più probabile di un'altra, ma non è questo il punto.

Nessuno ti impedirà di smoccolare quanto vuoi. Ti piace? E sticazzi. Lo trovi catartico? Buon per te. Ma non tentare di giustificare la mancanza di rispetto (perché alla fine lo è, mettila come vuoi) con un'altra mancanza di rispetto. "Loro fan così, quindi per dispetto io faccio cosà" è veramente infantile; la prima cosa che si insegna è che due torti non fanno una ragione, e smoccolare perché in Italia non c'è laicità è veramente stupido e veramente triste. Se poi moccoli perché ti scappa o ti piace genuinamente farlo, I'll just get over it.

1. chi ha mai detto di essere atea? odio gli atei tanto quanto odio i credenti, gente che cerca di imporre una verità che non esiste. mi ritengo piuttosto agnostica, perché non me ne frega niente di dimostrare un qualcosa che non è dimostrabile, punto.

2. non si tratta di un dispetto, si tratta di una libertà che mi è concessa e che posso esercitare quanto desidero, esattamente come possono fare loro.

[Samvise]

Mi dispiace, c'è una legge che impone il DIRITTO e che ti impedisce di farlo, per non offendere la mia persona in quanto entità morale degna di rispetto. I'm so sorry.

Lo sai che anche la bestemmia è un reato vero?

2. non si tratta di un dispetto, si tratta di una libertà che mi è concessa e che posso esercitare quanto desidero, esattamente come possono fare loro.

Ma anche no!

[Andrew Clemence]

Mi dispiace, c'è una legge che impone il DIRITTO e che ti impedisce di farlo, per non offendere la mia persona in quanto entità morale degna di rispetto. I'm so sorry.

Oh ma non ti dolere. Ignori la realtà. Tutto quì,

Comma primo, come modificato dal Decreto Legislativo n. 507 (1999, versione vigente):
«Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità è punito con la sanzione amministrativa da lire centomila a seicentomila».

Così magari dici una o due cavolate in meno...

Io non insulto delle persone, insulto un'entità la cui esistenza non è dimostrata da nessuna legge di alcun tipo. Quando mi daranno una prova oggettiva in grado di dimostrare l'esistenza e l'importanza di questa entità e soprattutto quando ci sarà una legge sovrana che mi impedisca di farlo, la smetterò.

Ma ti invito a non farlo.. Che razza di mondo sarebbe senza giullari?

Un gruppo musicale inglese sbrodolone di fine anni 60-70.

Cioè tu insulti un gruppo musicale perchè non ti piace come suona? Ma quanti anni hai? 11?

Edit: Seppur non uso mai wikipedia, questo mi pare riassuma lo spirito della legge in maniera efficace

La bestemmia ingiuriosa e triviale, in quanto offensiva del sentimento religioso dei rispettivi fedeli, è punita nelle legislazioni penali vigenti in molti paesi sia teocratici che laici; in questi ultimi, i termini della legge sono stati estesi per tener conto delle sensibilità religiose delle popolazioni immigrate da altri paesi.
In alcuni paesi la bestemmia non è un crimine. Per esempio, negli Stati Uniti d'America essere perseguiti per questo crimine violerebbe la Costituzione secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza nel caso Joseph Burstyn, Inc contro Wilson. Nel Regno Unito, precisamente in Inghilterra e Galles i reati di blasfemia sono stati aboliti nel 2008. In Europa, il Consiglio d'Europa ha raccomandato che i paesi membri adottino leggi a favore della libertà d'espressione. Nei paesi in cui è in vigore la sharia ed in altri paesi (come ad esempio il Pakistan), la blasfemia è un reato punibile con la pena di morte.
In luogo del reato di blasfemia, o in aggiunta ad esso, alcuni paesi vietano l'incitazione all'odio su base religiosa, il vilipendio della religione o gli "insulti religiosi". Queste reati si configurano con la citazione in giudizio effettuata da chi si senta offeso nei confronti della propria sensibilità religiosa.