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Cosa sarebbe successo se l'Italia si fosse unita prima? E se non si fosse unita?

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  • #16
    Ucronie troppo in là con gli anni (ostrogoti, longobardi ecc.) sono troppo fumose forse. E chi lo sa cosa sarebbe successo. Quali presunti retaggi si sarebbero auto-conferitisi i sovrani italiani.
    Io mi fermerei al XV secolo al massimo, con qualcuno tipo Lorenzo de' Medici che riesce a creare una confederazione di stati magari con l'appoggio di qualche potenza straniera (es. francesi, aragonesi, asburgici). Oppure uno Stato Pontificio esteso a tutta la penisola.
    Se non addirittura mi fermerei al regno d'Italia napoleonico, immaginando che Napoleone decidesse di creare uno stato unitario (senza cedere Mestre agli austriaci) e che per qualche motivo esso sopravvivesse al congresso del 1815.

    Comunque di sicuro i fatti più importanti in cui sarebbe stata coinvolta direttamente la nazione italiana sarebbero stati:

    - lotte religiose, tipo riforma protestante e contro-riforma, data la presenza del papa e della presunta supremazia morale dello stivale in quanto erede dei romani e della chiesa romana blablablabla, con interventi diretti a fianco dell'imperatore contro i principi ribelli. E chi lo sa cosa sarebbe successo;
    - lotta contro gli ottomani e colonialismo est-europeo, cose che storicamente sono successe anche se in misura minore;
    - marcata interferenza nelle lotte dinastiche degli altri stati europei, che storicamente sfogarono molte rivalità fra di loro combattendo nella penisola disunita e terra di nessuno, ma senza queste condizioni probabilmente avrebbero dovuto scontrarsi più volte in maniera diretta e l'alleato italiano sarebbe stato un fattore di squilibrio.

    Per quanto riguarda la formazione del popolo italiano, noi abbiamo due grossi ed illustri cugini come esempio di stati uniti e centralizzati, cioè la Francia e la Spagna.
    La Francia è riuscita ad imporre un forte nazionalismo e centralismo, per cui a parte qualche bretone (che però sono celtici-gaelici quindi popolazioni differenti) e i corsi (che però sono stati inglobati di recente) non ci sono irredentismi e tutto è francesizzato e Parigi è l'Urbe del paese. Zidane è nato da genitori maghrebini ma è francese, così come Karembeu anche se è nato in Oceania e la nazionale del '98 anche se veniva soprannominata Africa United.
    Che si trattasse della monarchia o della repubblica, quella francese era francese. Persino i baschi sono meno turbolenti che in Spagna. Dei grandi territori che in passato vennero inclusi a forza nella Francia, come Borgogna, Aquitania, Provenza e Normandia, c'è poca identità popolare. Lingue vicine come l'occitano sono retaggio di pochi nostalgici.
    La Spagna invece è più sfaccettata. Castigliani e catalani tendono a distinguersi e molti rivendicano di essere due popoli e stati diversi. Anche i galiziani tendono un po' a differenziarsi dai castigliani. E fra andalusi, valenciani, asturiani ed estremaduri c'è qualche spirito ad originalizzarsi come fanno da noi padani e meridionali. I baschi non li conto perché sono sempre stati tutt'altra etnia con persino una lingua non indoeuropea, ma comunque sono sempre stati abbastanza turbolenti e questo è significativo laddove altri stati hanno tenuto più a bada le minoranze, a volte nazionalizzandole del tutto.
    Madrid è la capitale ma non per tutti l'Urbe, per qualcuno di Barcellona di certo non lo è, come anche per qualcuno di Valencia, in parte Oviedo e soprattutto per qualcuno di Bilbao. Mendieta ha passaporto spagnolo, ma per molti è semplicemente basco; Alonso vince per la Spagna, ma poi ai gran premi sventolano spesso la bandiera asturiana.
    Dei regni del passato che si unirono alla Castiglia per formare la Spagna, come Navarra, Leòn e Aragona, c'è più rimembranza rispetto alla Francia. Solo i principati islamizzati sono un ricordo, ma perché i mori vennero esplusi per lotte religiose. Lingue vicine, a volte considerate dialetti spagnoli, come castigliano e catalano sono considerati a sè stanti e godenti di pari ufficialità.

    Quindi non è sicuro dire che un'Italia unita prima sarebbe stata più unita anche culturalmente e linguisticamente, visto che in due casi simili si sono ottenuti risultati differenti. Dipende sempre dalle politiche intraprese dalle classi governanti. E, come in tutte le ucronie, tutto sarebbe potuto accadere per qualsivoglia motivo. Magari possiamo immaginarci che re Desiderio diede vita ad una catena di eventi che avrebbero portato il Giappone a conquistare il mondo sotto la guida di Lelouch Berlusconi.

    A parte questo sono tutte seghe mentali.
    Last edited by Connacht; 29 February 2012, 15:45.
    You're an island of tranquillity in a sea of chaos.

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    • #17
      Penso che finchè esisterà la parola "terrone" l'Italia non sarà unita del tutto

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