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L euro rischia.

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  • Dewyz81
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    Il problema di fondo è che lo stato da soldi alle banche tramite la banca centrale e questo tramite determina un'amento dell'interesse sul dovuto che su distribuzione nazionale sarebbe decisamente inferiore (insomma ci deve mangiare sopra anche la BCE). Se lo Stato fosse sovrano della propria moneta anzichè comprarlo a debito da una banca potrebbe gestire meglio il deficit magari diminuendo i salari, gli ammortizzatori, o aumentando le tasse ma alla fine il quantitativo da restituire, rimanendo in casa, contribuisce in tempi brevi ad un risollevamento. Noi una vera sovranità monetaria non l'abbiamo mai avuta, anche quando sulle lire c'era stampato "repubblica italiana", parte dei nostri soldi veniva girata all'amercica per sanare un debito che risaliva (se non sbaglio) alla guerra.

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  • Andrew Clemence
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    Non ho capito. Come mai sei convinto (o è convinto) che una nazione che possiede anche la totalità dei suoi titoli dovrebbe essere immune da default? Pensi che se anche una nazione possedesse il 100 percento del proprio debito (in mano ovviamente ai propri privati cittadini, proprio come è in giappone) le conseguenze di un fallimento sono inferiori? Spero sia una battuta...

    Il giappone non si salva perchè ha la totalità dei suoi titoli. Il giappone si salva perchè a fronte dei titoli può emettere moneta a piacimento. Ovviamente ciò però li mette in una spirale di inflazione da cui non si esce. Il giappone infatti lo paga. Il debito del giappone, non è 200 percento perchè hanno speso di piu, ma solo perchè alimentavano il loro debito stampando moneta, e con quel 200 percento di lassismo si sognano lo stato sociale che abbiamo in europa.
    Last edited by Andrew Clemence; 03 giugno 2012, 15:06.

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  • Dewyz81
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    I 1000 miliardi di euro prestati dalla BCE alle banche sono serviti per accelerare il rientro dei titoli pubblici nelle nazioni di emissione. Le banche nazionali li hanno usati per rastrellare i titoli dall'estero invece di finanziare le imprese e rilanciare l'economia. I Btp tornano in Italia, i Bonos in Spagna, i titoli portoghesi in Portogallo, eccetera. In pratica ognuno si riprende i suoi titoli. Torna a casa Lassie. Ogni titolo è bello a mamma sua. Una tendenza iniziata già dopo la crisi finanziaria del 2008 con la fuga dai titoli PIGS. Allora i nostri Btp detenuti all'estero erano il 54% del totale, nel 2012 sono scesi al 32%. I Bonos spagnoli all'estero si sono quasi dimezzati in quattro anni, dal 60% al 34%.

    Se una nazione detiene la quasi totalità dei suoi titoli di debito si scongiura sulla carta ogni possibile contagio europeo. Il crollo di un castello di carte. Il Giappone è un esempio. Ha un rapporto debito pubblico-PIL superiore al 200%. Il debito è però posseduto dai giapponesi, quindi nessun pericolo di default, né di destabilizzazione di altri Stati. Avviene invece l'aumento dell'inflazione unito alla diminuzione dei salari. Che è quello che sta succedendo in Italia. Gli stipendi sono i più bassi d'Europa con tendenza al peggioramento, dovuto al carico fiscale che li divora e che cresce insieme all'inflazione.

    L'aumento della forbice tra bassi redditi e caro vita sta diventando la norma con milioni di nuovi poveri. Il tutto per tenere in piedi un Sistema che, presto o tardi, comunque collasserà. In questo rientro in Patria dei capitali, chi recita il ruolo dello spallone di fontiera di una volta, le banche, si fa pure pagare l'aggio dallo Stato. Lo Stato italiano presta soldi nostri, attraverso la BCE, alle proprie banche all'uno per cento di interesse. Le banche che comprano i Btp incassano il 5/6 % di interesse dallo Stato. Un euro su quattro delle nostre tasse serve a pagare gli interessi sul debito. Si può quindi affermare che questo giro del fumo serve a finanziare le banche attraverso il Fisco. Forse è il caso di nazionalizzarle.

    fonte: beppegrillo.it

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  • Devil May Simo
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    Si stanno vendicando della WW2

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  • Andrew Clemence
    started a topic L euro rischia.

    L euro rischia.

    Oramai tutti noi i compitini a casa li abbiamo fatti. L irlanda ha votato si al fiscal compact, la Francia nonostante il cavallo di battaglia di hollande sia la crescita, stranamente non scalcia e anzi prepara piani di ristrettezza, la spagna non da da mangiare al popolo per combattere il suo debito, e oramai, la germania, unico stato senza macchia dell UE, tiene le redini di tutto. Con una politica però che si rivela tutt altro che illuminata. Abbiamo strozzato le nostre economie, facendo sacrifici di ogni genere, per non pesare sull euro, che sebbene ultimamente sia data per perdente 10 a 1, mantiene valore. tutto ciò però non ha smosso di un millimetro le intransigenti posizioni tedesche, che oramai sono decise a far crollare l europa se necessario persino loro stessi, pur di non spostarsi nemmeno di un millimetro dalle loro assurde convinzioni. Noi ci sacrifichiamo per tenere viva l euro, anche perchè non abbiamo scelta, visto che se cade l euro andiamo a fondo almeno per dieci anni. Forse di piu. Tenendo viva l euro teniamo viva l industria tedesca. I tedeschi non vogliono eurobond o unione bancaria, per non pagare appena appena di piu il loro debito. Teoricamente siamo nella morsa. Visto che la merkel, che in passato è stata ragionevole, non si smuove, si spera nel popolo tedesco, tuttaltro che idiota, e che faccia pressione sui loro strani politici.

    La questione è ben illustrata in questo articolo. Siamo ad un passo dal baratro, e stavolta non per colpa nostra. E quando parlo di baratro non vuol dire due o tre punti di disoccupazione in piu eh. Vuol dire sfascio totale.

    http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=Abjs67lF
Working...
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