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L'omologazione e i suoi problemi

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  • L'omologazione e i suoi problemi

    Vi lascio un link:

    http://www.repubblica.it/2004/j/sezi...anslodoli.html

    Leggete e dite il vostro punto di vista...Io sono rimasto basito almeno quanto il professore che ha scritto l'articolo e ho avuto esattamente gli stessi pensieri che ha avuto lui.

    Ma davvero noi comuni mortali siamo solo "carne da macello" per mandare avanti il mondo dei vips?
    Gli ultimi miei anni di vita me lo fanno pensare a dir la verità, ma non posso e non voglio crederci, anche perchè, pur senza poter fare tutto quello che vogliamo, come loro, qualche soddisfazione ce la possiamo levare anche noi...O no?
    Everybody's gone for a quick sure fire solution
    but faith in any god will only bury us all
    No one's gonna fight in a ten-bob revolution,
    have faith in what you've got and it will carry us all.

    http://www.uslecce.it/campionato/ann...an_le07big.jpg
    CHE BRUTTI CEFFI NEL SETTORE OSPITI A MILANO...
    AVANTI LECCE!!!!

  • #2
    Oggi ho molte più possibilità di realizzarmi di quante ne avrei avute nascendo 20 secoli fa, a meno di non essere uno dei pochi privilegiati.
    Il discorso riportato vale per quello che è: il discorso di una quindicenne.
    Se le piace annientarsi nella massa . . . peggio per lei.

    Sarò cinico, ma non vedo che cosa ci sia di tanto sconvolgente : chi si assimila alla massa è un mediocre, quindi tanto peggio per lui. Sia ben chiaro, ci si può distinguere anche facendo l'impiegato e avendo una famiglia; spesso il "ribelle" di periferia è solo un debole assimilato ad un gruppo di bulli che non possiede una propria opinione su nulla.

    Beh, ora basta con l'allegria . . .

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    • #3
      Quella ragazza farebbe bene a leggere I am me, I am free di David Ickle.
      (Potrete trovare il PDF integrale in lingua originale qui: http://www.orgoneitalia.com/download...Freedom%20.pdf )
      #include <stdio.h>
      char s[]="\16Jsa ukenethr ,cto haCr\n";int main(void){*s*=5;*
      s%=23;putchar(s[0][s]);return*s-14?main():!putchar(9[s+*s]);}

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      • #4
        Un punto di vista assolutamente incoerente.
        Se davvero le uniche persone che valgano qualcosa sono le più note, perché allora rinunciare ad ogni possibilità di emergere, di distinguersi?
        Bene o male tutti siamo soggetti all'omologazione (sempre che qualcuno non viva su un'isola deserta, ma in tal caso non interverrebbe ora ad interrompermi ); poi ognuno può viverla come meglio crede, ma sentirsi delle nullità senza neppure aver provato (l'opinione è di una quindicenne) a "realizzarsi", a fare qualcosa in cui si crede (sia pure diventare un VIP), non mi sembra proprio il modo migliore di affrontare le cose.
        Chi l'ha detto che sia la fama a qualificare l'uomo?

        Questa è l'opinione di una persona che non ha assolutamente niente di speciale.
        Falli tattici fan club Brianza

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